LA STORIA SIAMO NOI
(a cura del Rimmel Club)
Questo documento non è una
biografia di Francesco De Gregori o uno speciale sulla sua carriera artistica,
né ha la presunzione di presentarsi come un’analisi storica o sociologica. E’
soltanto una raccolta di appunti racimolati qua e la, corrispondenti agli anni
di uscita dei suoi album.
Vi chiederete allora cosa c’entra
la carriera di De Gregori in tutto questo. E’ chiaro che qui si parla
principalmente di noi, però non possiamo negare che i suoi dischi, come i pali
del telegrafo, abbiano puntellato la traccia audio degli ultimi trent’anni
portandosi a braccetto anche la nostra storia, suonandocela e raccontandocela.
Non si può fare a meno di associare tutta la sua produzione a quello che è
successo in tutto questo tempo.
A maggior ragione qui dentro deve
esserci anche Francesco, non perché ci troviamo in un sito a lui dedicato ma
perché lui c’era, era testimone, perché con le sue canzoni è stato uno dei più
grandi interpreti di quel periodo, perchè è la nostra memoria storica scritta
sul pentagramma. Per questo c’entra di diritto e di questo deve prendere atto
chiunque, anche chi non lo segue, anche chi leggerà queste “quattro” righe
soltanto per sapere chi ha vinto lo scudetto nel 1978.
Fianco a fianco ai suoi album,
ricordiamo la cronaca e il nostro costume nel trentennio 1972-2002. Mettetevi
comodi e guardatevi questa sorta di cinegiornale dal titolo inflazionato, visto
l’uso che ne fanno i mass-media, ma che mi è sembrato (considerato
chi-cosa-dove scrive) quello “biologicamente” più appropriato per raccontare
cosa succedeva fuori dal negozio, dopo aver comprato Titanic, Scacchi e
tarocchi o Bufalo Bill.
---------
COME ERAVAMO QUANDO USCI’
THEORIUS CAMPUS (1972)
Siamo in piena era del
Folkstudio! Francesco è già una piccola star dello storico locale e assieme a
Lo Cascio, su segnalazione di Giovanna Marini, incontra il mitico Dott. Micocci
della It che, dopo aver ascoltato tutto il materiale, a loro insaputa mette
sotto contratto anche Antonello Venditti avendo già in testa il progetto
Theorius Campus, che tradotto in gergo discografico significa “pago uno e
prendo due”.
Nel frattempo Lo Cascio,
(consapevole di non possedere ali capaci di fargli spiccare il volo, come stava
riuscendo fin troppo bene a un passerotto che stava per diventare aquila)
rinuncia a un viaggio in treno in Ungheria organizzato dalla Rca facendosi
sostituire da Venditti che in quell’occasione, insieme a Francesco, compone un
paio di canzoni. Chissà se la frase “E il treno io l’ho preso e ho fatto bene”
era dedicata ad Antonello?
Tuttavia, Micocci affida le
canzoni dei suoi gioiellini agli arrangiamenti di Italo Greco detto Lilli e li
fa suonare da Maurizio Giammarco ai fiati e da un gruppo di freakkettoni
inglesi: Derek Wilson, batterista scozzese; Dave Sumner, ex chitarrista dei
Primitives, Motowns, Sopworth Camel e Camaleonti; Mike Brill, bassista e leader
del gruppo e Donald Meakin alla chitarra acustica.
Nel 1980, quando la maggior parte
dei loro colleghi anglosassoni torna a casa, i primi tre, insieme all’ex
chitarrista dei Cyan Three (il gruppo di Patty Pravo) George Sims, nonché
futuro collaboratore di Francesco, trovano la forza di riunirsi e fondano i Mad
Dogs, rimanendo per sempre in Italia e lavorando con i migliori artisti italiani.
Ma all’epoca dell’Ophelia in
copertina ascoltiamo Il Padrino, Grande grande grande, I Giardini di marzo,
Viaggio di un poeta, La Canzone del sole, Popcorn, Noi due nel mondo e
nell'anima, Jesahel, Un albero di trenta piani, Per chi, Io vagabondo, We have
all the time in the world, Piccolo uomo, Alone again, Run to me, Montagne
verdi, Gioco di bimba, My world, Parole parole, Tuca tuca, Sono una donna non
sono una santa, Rocket man, Come le viole, Giù la testa, Impressioni di
settembre, Midnight rider, Woman is the nigger of the world, Quando una lei va
via, Roma capoccia, La decadance.
Ma che succede nel mondo? Gran
Bretagna, Irlanda, Danimarca e Norvegia sottoscrivono il trattato di adesione
alla CEE; l'esercito britannico spara sulla folla partecipante ad una marcia
cattolica a Londonderry in Irlanda del nord; viene trovato morto l'editore
Giangiacomo Feltrinelli dilaniato da due esplosioni di nitroglicerina; Enrico
Berlinguer viene eletto segretario del PCI; viene definitivamente approvata la
legge che riconosce l’obiezione di coscienza; Giovanni Leone è il Presidente
della Repubblica e ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PSDI,
PLI.; Nixon è il Presidente U.S.A.. Per lui tutto sembra filare liscio:
annuncia la fine dei bombardamenti sul Vietnam e l'inizio delle trattative di
pace, visita Pechino e Mosca. Ma qualcuno comincia a rovinargli la festa: tutto
quello che pensa sull’umanità viene registrato da microfoni al quartier
generale del partito democratico americano a Washington, il Watergate Center.
E' l'inizio dello scandalo.
Intanto l’inflazione in Italia è
al 22%; viene effettuato il primo trapianto di geni tra batteri; vengono
inventati la TAC, la prima calcolatrice tascabile HP-35 e il primo videogames;
arriva in Italia, dopo tante polemiche sull’utilizzo del sistema Pal o Secam,
la televisione a colori, che verrà inaugurata in occasione delle Olimpiadi di
Monaco; il 5 maggio un DC8 precipita a Punta Raisi; in Islanda l’americano
Bobby Fischer batte il campione sovietico di scacchi; la Nasa lancia l’Apollo
17; dilaga il terrorismo cattolico e protestante a Belfast; a Palermo scompare
il giornalista De Mauro che stava indagando sulla morte di Enrico Mattei; John
Lennon annuncia che l'Fbi lo sorveglia per poterlo espellere dagli Stati Uniti
a causa delle sue idee politiche; muoiono Dino Buzzati e Giuseppe Ungaretti
I ragazzini cominciano ad uscire
da soli, le loro mete sono le discoteche negli orari pomeridiani. Indossano i
maglioni a dolcevita sotto le giacche, i primi jeans, gli abiti in creap,
pantaloni di velluto a coste e le ragazze vertiginose hot pants, fibbie sulle
cinture rigorosamente metalliche squadrate od ovali, collane lunghissime quasi
fino alla cintura e bracciali in metallo con l’aggiunta decorativa di qualche
elemento floreale, e poi stivaloni con tacconi larghi e altissimi e le
indimenticabili zeppe: quelle con la suola in sughero che vanno alla grande
d’estate, come l’infradito nero “Samurai”. Ci acconciamo con la mezzariga
laterale, baffi alla Emiliano Zapata e grossi basettoni stile Alberto Lupo.
Lo stipendio medio di un operaio
si aggira sulle 120.000 lire, un chilo di pasta costa 280 lire e un quotidiano
70.
La dieta degli italiani è molto
più ricca e i consumi di carne diventano la voce più importante della spesa
alimentare, raggiungendo un’incidenza del 27%. Ma sgranocchiamo anche
Barbapapà, Carrarmato Perugina, Ovomaltina, Royal Crown, i formaggini Milkana,
Susanna, Belpase e la Dolce Euchessina, tutti seduti davanti ad un televisisore
che ci fa vedere Alighiero Noschese e le sue imitazioni, Giocagiò, Chissà chi
lo sa?, La posta di Padre Mariano, Il segno del comando, Belfagor (che dopo
averlo visto, per paura, ci fa accendere tutte le luci di casa per andare a
letto), Le avventure di Arsenio Lupin,
Odissea, E le stelle stanno a guardare, Gulp fumetti in tv, Padre Brown, Napo
orso capo, Bonanza, Canzonissima.
Appena spenta la Tv andiamo a
letto, ma per tutta la notte ci viene il mal di stomaco perché sogniamo lo spot
di quella famiglia di pazzi in pigiama che saltella sulle reti del materasso
Ondaflex e cantano “bidibodibù, bidibodibù”. Ma per l’eventuale notte in bianco
non c’è problema: “… mangiato in fretta?…digerito male?”Alkaseltzer!
Specialmente se non hai usato l’olio Sasso e ti vengono gli incubi notturni …la
pancia non c’è, la pancia non c’è più…
Al mattino ci passa tutto perché
sotto casa, col catenaccio al volante, ci aspettano le nostre Fiat 127, Fiat
124, Fiat 126, Dauphine Renault, Dyane 6, Fiat 500L, Ford Capri, Fiat 1100R,
BMW 520, la mitica Mini Cooper e la maestosa Citroen Pallas che, chissà perché,
la possedevano tanti medici.
Altri spot da ricordare sono
Brrrr… Brancamenta col mitico bicchiere scolpito nel ghiaccio; il grande
chitarrista jazz Franco Cerri in ammollo che fischietta e controlla se i
polsini sono finalmente diventati bianchi; "Le stelle sono tante, milioni
di milioni, la stella di Negroni, vuol dire qualità"; l’acqua Fiuggi con
la moglie che rimprovera il marito: "Vergognati, hai quarant'anni e ne
dimostri il doppio" mentre si sente la canzone “Noi siamo i giovani, i giovani, più giovani, siamo l'esercito,
l'esercito del surf; "con la ricetta della nonnina, zucchero, latte, fior
di farina, son fabbricati i biscotti Doria, un nome da imparare a
memoria"; il pretoriano "So Caio Gregorio, er guardiano del Pretorio,
c’ho du metri de torace, far la guardia nun me piace" e, dulcis in fundo,
'Bella dolce cara mammina, dacci la caramellina..'.
Altro che caramelline! Noi
cerchiamo già di imitare i grandi in tempi in cui il fumo non era bandito,
anzi. I ragazzini tirano le prime boccate di nascosto, comprando le sigarette
sfuse nelle bustine di carta: con cento lire cinque Nazionali e cinque
Esportazione oppure, con cinquanta lire, le micidiali Sax o Alfa. Quando
rientrano a casa sembrano quelli della pubblicità “ti spunta un fiore in
boccaaa!” per tutte le mentine che ingurgitano per camuffare l’alito. Ma i
genitori non sono fessi e se ne accorgono lo stesso.
Fra una punizione e l’altra
giochiamo con Monopoli, il Forte Apache, la pista elettronica Policar, il
calcio balilla, le automobiline della Dinky Toys, il fucile Bengala, le
Jaguarmatic e Tigermatic, lo Scubidù, i giochi in cortile (esclusa la famosa
ora del silenzio d'estate fino alle ore 16.00), il pallone gonfiabile della
crema Nivea, il gioco in scatola Scarabeo, il tubo sonoro Sonar e i pupazzetti
adesivi dei formaggini Mio che si potevano attaccare alle piastrelle una volta
insaponati sul retro.
Di moda vanno il mastino
napoletano e il pastore belga, lo spider Alfa Romeo duetto, lo Stereo8 che
sostituisce il mangiadischi sotto il sedile, il cane lupo o la tigre che
muovono la testa nel lunotto posteriore, il cavallino in ghisa del barbiere, i
punti dell'olandesina della Mira Lanza. Ma è anche il trionfo della plastica:
il televisore Brionvega, le "click clack", il registratore Geloso.
Si va in vacanza con la colonia
estiva, oppure in famiglia con una destinazione che era sempre la stessa: la
zia, i nonni, ecc. La notte prima del viaggio non si dorme per l’emozione della
partenza e il giorno dopo, invece, si dorme in auto sulle assolate autostrade
italiane.
Leggiamo Linus, Charlie Brown,
Diabolik, Kriminal, Alan Ford, Andy Capp, Asterix, l’Europeo, Epoca, Il Tempo,
Capitan America, Tex Willer, Il Corriere dei Piccoli, i giornalini Albi Ardimento
e Classici Audacia, i fumetti di Kinowa, il giustiziere del West, il piccolo
Ranger, La storia del West, Zagor.
Il Premio Strega va a Giuseppe
Dessì con Paese d'ombre e il Campiello va a Mario Tobino con Per le antiche
scale
Il cinema di denuncia sociale
comincia ad acquistare credito e registi già affermati come Petri, Damiani,
Bolognini, Vancini e soprattutto Rosi con Il caso Mattei, portano nelle sale il
loro messaggio e la loro arte. Fra i registi emergenti si notano Olmi e i
fratelli Taviani. Nelle sale andiamo a vedere Il padrino, Ultimo tango a
Parigi, Malizia, Mimì metallurgico ferito nell'onore, Fratello sole sorella
luna, Giù la testa, La classe operaia va in paradiso, La Stangata, Qualcuno
volò sul nido del cuculo, Dalla Cina con furore, Cabaret, Ultimo tango a
Parigi, Cinque dita di violenza, Lo chiamavano Trinità, Roma, Non si sevizia un
paperino, Nel nome del padre, Alfredo Alfredo, Lo scopone scientifico, La più
bella serata della mia vita, San Michele aveva un gallo, Ludwig, Un tranquillo
week-end di paura, La grande abbuffata, I racconti di Canterbury, Godzilla, La
polizia ringrazia e la Polizia si incazza.
Ma la Polizia s’incazza davvero:
a Reggio Calabria scoppia la rivolta per la scelta di Catanzaro quale capoluogo
regionale. La protesta, egemonizzata dall'estrema destra di Ciccio Franco,
provoca più di 200 feriti e evidenzia il disagio del meridione che presenta una
scarsa industrializzazione ed alti tassi di disoccupazione. Intanto un po’ più
avanti, in quel mare azzurro ancora incontaminato da certi pruriti
territoriali, vengono scoperti i Bronzi di Riace.
Alle Olimpiadi di Monaco, durante
il trionfo dell'asso del nuoto Mark Spitz, un commando palestinese uccide
undici atleti israeliani nei loro alloggi. Un fatto increscioso che sarà
ricordato come Settembre nero; Eddy Merchx vince tutto sulla sua bicicletta
lasciandosi dietro il suo rivale Gimondi; Giacomo Agostini conquista uno dei
suoi tanti titoli mondiali sulla sua MV Agusta; Franz Beckenbauer vince il
Pallone d’Oro; Borussia-Inter di Coppa dei Campioni viene ripetuta per la
lattina in testa a Boninsegna. Alla finale di Rotterdam ci andrà l’Inter con
Vieri, Oriali, Facchetti, Bertini, Giubertoni, Burgnich, Ghio, Bedin,
Boninsegna, Mazzola, Corso, e perderà con l’Ajax di Cruiff. La domenica sera
Alfredo Pigna ci racconta che la Juve vince lo scudetto con Carmignani,
Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Causio, Haller, Anastasi,
Capello, Bettega. (All. Wickpalek).
Nella musica dei primi anni
Settanta siamo tutti un po’ orfani perché scompaiono alcuni di quelli che erano
stati i pilastri del rock: Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison. Ma il
rock è salvato da una nuova ondata creativa proveniente dall'Inghilterra: il
progressive, musica intrisa di blues e classica, un insieme di poesia e
sperimentazione dalle atmosfere medievali. Sono gli anni dei King Crimson, i
Genesis, gli Yes, Emerson Lake & Palmer, i Soft Machine, i Jethro Tull.
I T.Rex, i Roxy Music, Elton John
e specialmente David Bowie, fondano il Rock-Glam, una musica spettacolare
e melodrammatica. Il modello del
glamrocker spopolò anche negli USA ispirando band come i New York Dolls e i
Kiss, che lo portarono all’esasperazione più folle. La formula raggiunse
livelli ragguardevoli con i britannici Grand Funk Railroad, gli AC/DC e
successivamente i Black Sabbath che generano gli stili più tipici del futuro
Metal.
Non tutti però si trovano
d'accordo, così alcuni scelsero un rock più diretto, più duro: l'hard rock,
quello dei Deep Purple, Mott The Hoople e Led Zeppelin.
Negli Stati Uniti prende piede il
rock sudista degli Allman Brothers, Jonny Winter e Lynyrd Skynyrd. Mentre Frank
Zappa abbozza i primi tentativi di fusione tra il jazz e il rock, gli Abba
scavalcano le classifiche mondiali con “Winner takes it all” e i Village People
cantano YMCA.
Neil Young pubblica
"Harvest", eccelso capolavoro del country-rock; Klaus Schulze
"Irrlicht"; i Popol Vuh "Hosianna Mantra", i Can "Tago Mago" e i Pink Floyd il
kolossal psichedelico "The Dark Side Of The Moon", un’opera presente
in tutte le liste di dischi da portare in un’isola deserta.
Non ancora spenti gli echi della
beat generation, nel suo Greenwich Village di New York, armato soltanto di voce
nasale, armonica e chitarra, Bob Dylan continuerà a parlare di pacifismo, di
razzismo e di guerra atomica consolidandosi quale simbolo della protesta della
gioventù americana; continua ad essere l'uomo chiave che trasformerà il
folksinger in un mito, con un repertorio che comprende storie di banditismo
nelle quali si possono rileggere i fatti di attualità. Il cantante folk (o più
precisamente Dylan, se preferite) diventa il simbolo di un'America che protesta
e le sue canzoni non sono solo la colonna sonora di quel periodo magico, ma
contribuiscono a diffondere l’energia che c’è nell’aria, diventando uno
strumento di riconoscimento, un mezzo per dar vita a grandi incontri collettivi
come era già successo alla fine degli anni Sessanta (Human Be-in, Monterey,
Woodstock, Isola di Wight).
Su questa scia emergono Joan
Baez, John Prine, Jackson Browne, Van Morrison, Simon & Garfunkel. E la
California non sta a guardare: la musica della west-coast entusiasma i cuori
dei giovani, grandi atmosfere, grandi sogni! Crosby, Stills e Nash, gli Eagles,
gli Alabama. E i canadesi? Quanto abbiamo amato Joni Mitchell, Bruce Cockburn e
soprattutto Neil Young!
Sollecitati dalle parole di
queste canzoni, i giovani (…sentiamo Dylan perché lui dice quello che sentiamo
ma non sappiamo esprimere”…), attraverso la musica attaccano la borghesia in un
clima che si trascinava dal 1968. Gli anni Settanta erano così: Guccini li
definisce “anni fatati di miti cantanti e contestazioni”.
Grazie a questi grandi nomi la
grande produzione straniera approda nel nostro Paese e gli effetti si vedono
subito. Però a Sanremo, nonostante tutto questo clima di innovazione, vince
ancora Nicola Di Bari con “I giorni dell’arcobaleno”. Allo Zecchino d’oro vince
"Tre Scozzesi" e al Festivalbar vince Mia Martini con “Piccolo uomo”.
Gli album più venduti in Italia
sono Mina, Umanamente uomo: il sogno, Non al denaro non all'amore ne' al cielo,
Arancia meccanica, Cinquemilaquarantatre, Imagine, Uomo di pezza, Thick as a
brick, Un gioco senza età, Trilogy, Machine head Deep Purple, Il padrino, Buon
anniversario, Storia di un minuto, L'amore e' facile non e' difficile, I mali
del secolo, Led Zeppelin IV, Honky chateau, Lucio Battisti vol. IV, Mardi gras.
Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Tubular Bells, Desperado,
Burnin, Band on the Run, Goodbye Yellow Brick Road, Aqualung, The rise and the
fall of Ziggy, Made in Japan, Dark Side of The Moon, Closing Time, Harvest,
Transformer, Dixie Chicken, Berlin, Pat Garrett and Billy the Kid, Darwin,
L'orso bruno, Radici, Aspettando Godot, Four way street, Deja Vu, Foxtrot.
La palma del tormentone
dell’estate va a Il gabbiano infelice, del Guardiano del faro.
Si è detto del disco: “Facemmo
questo disco in due perchè così risparmiavano la metà dei soldi. "Theorius
Campus" è un nome inventato da me, non ha nessun senso. Venditti era il
cantante, è innegabile che lo fosse dal loro punto di vista; poi aveva dei
pezzi più belli, più ascoltabili, mentre io allora facevo delle ballate su due
accordi.”
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ ALICE
NON LO SA (1973)
«Ma chi è 'sto Cesare? Ma chi lo conosce! Ma nun poi parlà come magni?». E Francesco,
paziente, spiegava al tecnico del suono che non era necessario sapere per forza
che si trattava di Cesare Pavese, che avrebbe potuto essere un Cesare qualsiasi,
sotto la pioggia, ad attendere inutilmente il suo amore ballerina.”. Questo
raccontava Lo Cascio del disco dove arrivano finalmente i violini.
Quando esce “Alice non lo sa“,
per Francesco è ancora fresca l’eliminazione dal “Disco per l’estate” del 1972,
dove era arrivato ultimo con la sua Alice! Ma non gliene frega più di tanto:
sente già che vento sta per tirare e quella sua partecipazione fu quasi una
provocazione al mercato musicale italiano.
Alla gara canora (perché di gara
si tratta) partecipano, fra gli altri, i Nomadi con “Io vagabondo” (e non
vincono nemmeno loro!), Giovanna con una canzone di Bennato “Perchè perché”, i
Delirium di Fossati con "Haum”, Umberto Balsamo con “Se fossi diverso”,
Stormy Six con “Sotto il bambu”, Nada con “Una chitarra e un’armonica”.
Vincerà Gianni Nazzaro con
"Quanto e' bella lei", staccando la seconda classificata Orietta
Berti con “Stasera ti dico di no” e i terzi classificati, i compagni di
scuderia della It “I Vianella” con “Semo gente de borgata”. Le giurie bocciano
anche grossi calibri come Gianni Morandi (Principessa), Patty Pravo (Io),
Sergio Endrigo (Angiolina), Equipe 84 (Pullman), Romina Power (Nostalgia), Tony
Renis (Un uomo tra la folla) e addirittura un certo Dalla Lucio, con un
capolavoro che si chiamava “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”.
Ah! Se Colombo potesse vedere
quel che succede sulle rotte che aveva tracciato! Viene posto nell’oceano
Atlantico il più grande cavo sottomarino del mondo in grado di permettere 1800
conversazioni simultanee; USA e Vietnam del nord e del sud firmano a Parigi
l'accordo di pace dopo tredici anni dall'inizio della guerra, nonostante i
sudvietnamiti continuino la loro lotta fino alla fine di aprile; ci governa
Andreotti con una coalizione politica DC, PSDI, PLI e poi Rumor con DC, PSI,
PSDI, PRI; una bomba esplode in mezzo alla folla davanti al portone della
questura di Milano durante la cerimonia in memoria di Luigi Calabresi; Breznev
si reca in visita negli Stati Uniti; il governo decreta il blocco dei prezzi
per ventuno generi di prima necessità per combattere l'inflazione; rivolta e
incendi a Regina Coeli a Roma e barricate sul tetto a San Vittore a Milano; a
Napoli scoppia un'epidemia di colera che si estende fino in Puglia e Sardegna
provocando il tracollo della pesca e dei mercati ortofrutticoli; in Cile l'esercito,
guidato dal generale Pinochet, assalta il palazzo del presidente
democraticamente eletto Allende, che viene ucciso. Molti anni dopo si scoprirà
l'appoggio americano della CIA al golpe; i paesi arabi dell'Opec decidono di
ridurre del 5% la produzione del greggio ai Paesi che appoggiano Israele fino a
quando non abbandonerà i territori occupati; viene inaugurato ad Istanbul il
ponte sul Bosforo che riunisce Europa ed Asia; il governo decreta provvedimenti
di austerità, divieto di circolazione delle auto nei giorni festivi, chiusura
alle 23 per TV e Cinema, bar e ristoranti; si registra ufficialmente in Italia
il primo giovane morto a causa di un’iniezione di eroina; a Roma si svolge la
più grossa manifestazione sindacale del dopoguerra: più di 200.000
metalmeccanici; muoiono Pablo Picasso, Pablo Neruda e Anna Magnani.
E’ la grande stagione delle
zattere, il periodo in cui siamo tutti più alti di almeno 3 o 5 cm per quei
tacchi cubici. I maggiori rappresentanti sono I Cugini di Campagna. Indossiamo
pantaloni a zampa d’elefante, lunghi cappottoni color amaranto o verde scuro
che ci arrivano ai polpacci, camicie con colletti a punta e pullover colori
militari con i gradi attaccatti addosso; camicioni etnici, camicie a fiori,
foulard e bandane dalle stampe vivaci; orecchini a forma di cerchi enormi,
anellazzi e ciondoli multicolori e appariscenti, cravatte grandi come lenzuoli.
Portiamo i capelli lunghi sulle spalle ma curati, e con un accenno di
frangettina sulla fronte alla Emerson Lake & Palmer.
Ci intossichiamo con Zio Tom e
Pepito, Cristallina Ferrero, le caramelle Dufour, la magnesia San Pellegrino,
la Coppa del Nonno, il gelato a forma di piedone, il Duplo Ferrero, la Nutella,
il formaggino Mio. E tutte queste
briciole cascano sui sandaletti blu dei bambini, quelli con due buchi grandi e
due piccoli.
Alla radio ascoltiamo Hit Parade
di Lelio Luttazzi e Dischi caldi di Gian Carlo Guardabassi.
Spot da ricordare sono "Come
mai non siamo in otto? Perchè manca Lancillotto. Arriva Lancillotto, arriva
Lancillotto, succede un quarantotto e tutto a posto va"; Dixan e il suo
Mister X; El Merenderoooo!!!, L'è lì l'è là, l'è là che aspettava Miguel";
il rabarbaro Zucca con la gheisha che si mette in posizione per formare una
Zeta; "Pun...pun... appuntamento yeeeess, appuntamento con Punt e
Mes!", 'La carne Montana che stringo, alé, vengon tutti a mangiare con
Gringo' e …"Cimabue, cimabue, fai una cosa e ne sbagli due. Eh, che
cagnara, sbagliando si impara !"
Leggiamo Topolino, Gruppo TNT,
l’Intrepido e il Monello con le storie di Billy Bis e Lone Wolf, Il mare colore
del vino, Le ore, Playman e Playboy, Soldino, Lupo Alberto, Il Gabbiano, Nonna
Abelarda, Tiramolla, Geppo, Zoe e Arturo, Cucciolo, Il grande Blek, Capitan
Miki, Caro Michele, L’Osservatore Romano.
In televisione c’è A come
Andromeda e A come Agricoltura, L'uomo e il mare di Bruno Vailati e Jaques
Costeau con la sua Calypso, Io Agata e tu, Senza Rete, Doppia Coppia, il
Pinocchio di Comencini, Eneide, E.S.P., Rischiatutto, Paolo Villaggio con il
suo cammello di pelusche, la Canzonissima con Loretta Goggi, Le sorelle
Materassi, Ironside, Zorro. Programmi lenti, presentatori educati e in smoking,
pubblico che sta compostamente seduto al proprio posto, quasi nessuna
parolaccia. E questo avviene anche allo stadio.
Infatti la domenica sera Alfredo
Pigna ci racconta che al mitico Comunale di Torino la Juve vince lo scudetto
con Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Causio, Capello,
Anastasi, Cuccureddu, Bettega (All. Wickpalek) e che a Salonicco il Milan vince
la Coppa delle Coppe con Vecchi, Sabadini, Zignoli, Biasiolo, Rosato,
Schnelinger, Sogliano, Benetti, Bigon, Rivera, Chiarugi. Felice Gimondi nel
ciclismo e Novella Calligaris nel nuoto sono campioni del mondo.
Di moda vanno l’alano e il
volpino, i jeans Fiorucci, la chitarra elettrica, scrivere “vogliamo la pace e
non la guerra” negli ultimi riflessi dell’era dei figli dei fiori, i viaggi con
zaino in spalla e tanta voglia d'avventura per le capitali europee.
Ma pensiamo anche a tirare calci
al pallone (con i Supersantos, Supertele e San Siro) negli oratori delle
parocchie dopo il piccolo ricatto del parroco: “o servite messa e cantate
‘Resta con noi Signore la sera’ o non vi faccio giocare”. Ritornando a casa
giochiamo ancora: il Piccolo Silvan e il piccolo chimico, il miniflipper, le
automobiline della Bburago e della Polistil, le radioline walkie talkie, i
chiodini colorati, l'album di Nick Carter, i trenini della Rivarossi che
coinvolgono anche i papà accovacciati a quattro piedi, mentre fumano le
Nazionali semplici, le Colombo, le President, le Calipso, le Tre Stelle, le
Super senza filtro.
Le loro ginocchia reggono bene
perchè si posano su qualcosa di morbido: la moquette! Distese interminabili di
moquette, preferibilmente acrilica e con colori sgargianti, dove gli acari
vivono indisturbati e non sono ancora l'incubo delle casalinghe.
Il Premio Strega va a Manlio
Cancogni con “Allegri, gioventù” e il Campiello va a Carlo Sgorlon con Il trono
di legno.
E i cinema? Chi dimentica i cinema
dei nostri ricordi? Si entra dentro la sala fin dal primo pomeriggio, le sedie
di legno vuote, il silenzio, la maschera che spruzza la lavanda e chiude le
tende, la luce rossa “toilette”, il pacco di popcorn già finito durante i
trailers. A volte vedevamo le pellicole già cominciate e, per capire la trama,
si restava lì ad aspettare la proiezione successiva per guardare il resto (e
anche di più). E allora nei cinema si poteva anche fumare! All’uscita, la
cassiera, alla quale è affidato anche l’ingrato compito di valutare, dalla
corporatura, i ragazzini per stabilire se abbiano o no diciott’anni, ci ricorda
un po’ la tabaccaia grassona dipinta in quel geniale affresco autobiografico
che è l’Amarcord di Federico Fellini. Ma vediamo pure La stangata, Sussuri e
grida, Paper Moon, L’esorcista, Il Padrino parte II, Effetto notte, Jesus
Christ Superstar, Anastasia mio fratello, Polvere di stelle, Il delitto
Matteotti, Film d'amore ed anarchia.
Viaggiamo con la Lancia Fulvia
Coupè Montecarlo, il motociclo Ciao, le moto Gilera, la Fiat 127 special,
l’Alfa Sud, l’Autobianchi A112, la Mini Minor modello Traveller con i bordi di
legno, la Fiat 128 (preferibilmente verde); la Fiat 850 Sport, l’Audi, la
Citroën CX, la Simca 1307 e la Porsche
911 (chi può).
Peppino di Capri vince a Sanremo
con “Un grande amore e niente più”, allo Zecchino d’oro vince "La sveglia
birichina" e al Festivalbar vince Mia Martini con “Minuetto”.
Nella musica il Glam contagia
anche Lou Reed, che pubblica "Transformer"; Allman Brothers Band, Grateful
Dead e Band suonano dal vivo a Watkins Glen davanti a una platea di
seicentomila spettatori; Tom Waits pubblica "Closing Time" e Mike
Oldfield "Tubular Bells". Il film "American Graffiti" di
George Lucas lancia il revival musicale anni 50 e 60.
Pete Townshend degli Who crea la
sua seconda opera rock: "Quadrophenia", dalla quale viene poi
realizzato un film sulla società dei giovani mods inglesi degli anni 60.
Nella musica, l'elettronica
comincia a poco a poco a prendere il sopravvento, le chitarre diventano più
distorte, più tirate, l'hard rock, sempre più esasperato, lascia il posto alla
prossima tendenza dell'Heavy Metal
Arriva una nuova generazione di
cantautori americani: James Taylor, Carole King, Carly Simon e il giovane Bruce
Springsteen, uno dei musicisti in grado di trasformare il sentimento di
un'intera generazione in un "suono" introducendo il modello del
cantautore degli anni Ottanta. In Italia spopolano i Pooh con un album che
entra a far parte della storia: Parsifal. Lucio Battsti è all’apice della sua
carriera.
Ascoltiamo Crocodile rock, Questo
piccolo grande amore, Il mio canto libero, La collina dei ciliegi, Minuetto, Io
e te per altri giorni, He, My love, Infiniti noi, Harmony, Daniel, You're so
vain, Tu nella mia vita, Un sorriso e poi perdonami, Una serata insieme a te,
Io perchè io per chi, Happy 'Xmas, Come sei bella, Get down, Ciao mare,
Un'estate fa, La spagnola.
Gli album più venduti in Italia
sono Il mio canto libero, Il nostro caro angelo, The dark side of the moon,
Don't shoot me I'm only the piano player, Dettagli, Pazza idea, Parsifal,
Sempre, Questo piccolo grande amore, Dalla Bussola n. 2, Alessandra, 16ma
Raccolta Fausto Papetti, 15ma Raccolta Fausto Papetti, Gira che ti rigira amore
bello, Caravanserai, Who do we think we are, Storia di un impiegato, Felona e
Sorona, Goats head soup Rolling Stones, Del mio meglio n. 2 Mina.
Ma la puntina la poggiamo anche
su dischi come Octopus, Tapestry, Logging & Messina, Felona e Sorona, Crazy
Eyes, Your mother wan’t like me, For you pleasure, Secrets, Close to the edge,
Non farti cadere le braccia, Il giorno aveva cinque teste, Opera buffa, Le cose
della vita.
La palma di Tormentone
dell’estate va a Pazza idea, di Patty Pravo
Si è detto del disco: “Non sapevo
se lo avrei fatto o no questo disco, perchè dopo "Theorius Campus"
ero stato abbastanza emarginato all'interno della IT. Comunque stavo bene, mi
ricordo che dopo "Theorius Campus" andai in Grecia, l'estate feci le
vacanze e un po' di canzoni le scrissi a Patmos. Ci sono poi gli arrangiamenti
che facemmo insieme io e De Angelis, con molte ingenuità musicali: le ritmiche
sono suonate in maniera accademica, non c'è nessuna invenzione né il minimo di
fantasia nella realizzazione di queste cose: gli strumenti si limitano ad
accompagnarmi, sono un sottofondo; invece nelle cose nuove sento che c'è un
fatto musicale più vivo. Questo nuovo modo di usare la musica dipende dall'aver
conosciuto molta gente, perchè ho suonato in giro e perchè quando hai la
disponibilità della sala di incisione e ti pagano i musicisti, cambi tu stesso
modo di scrivere la musica, ti viene spontaneo cambiare, quindi di divertirti
un po'.”
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’
FRANCESCO DE GREGORI (1974)
Niente da capire, proprio niente
da capire. Quando Francesco si presenta con canzoni apparentemente prive di
ogni senso viene scambiato per un visionario, al punto da arrivare alla censura
di alcune frasi. Oggi sappiamo che invece fu una rivoluzione per la musica
d’autore; nella storia della canzone italiana De Gregori fu il primo a citare
in una canzone nomi e storie di personaggi sconosciuti e che appartenevano alla
sua vita privata: nessuno aveva mai osato tanto. Ancora adesso non si sa chi
fossero i protagonisti di quelle storie e non lo vogliamo sapere (e questo è
bello). Ci interessa soltanto sapere che Giovanna è ancora un ricordo che vale
dieci lire (con l’inflazione e l’Europa fanno 0,75 euro!), che Luigi si sporge
ancora verso l’acqua e che Anna è rimasta seduta sul divano. Sconosciuti sì, ma
che Dio li benedica ancor oggi.
E’ un disco a cui sono
affezionati gli ammiratori più stretti, quelli più sensibili, più intimi, che
riconoscono in questo lavoro il “loro” De Gregori incapsulato in una sfera di
vetro da chiudere nella loro stanza fra il pessimismo giovanile e la paura di
avere tutto il mondo contro. Con questa musica più “privata” il loro letto
diventa un importante microcosmo in cui cullare i propri miti: i fumetti, lo
stereo, la rivista, i giornali, la chitarra, i dischi, i libri. Uno di questi
miti è Francesco, ma è anche il compagno, il cronista e il paladino; anche
quando scrive soltanto lettere d’amore come Bene o Souvenir, tipiche
espressioni dei tormenti e delle passioni nei quali tutti ci potevamo
riconoscere.
Il titolo è azzeccato: “Francesco
De Gregori”, perché è proprio un concentrato degregoriano spremuto e
rispremuto, crudo ma saporito, artigianale ma raffinato, improvvisato ma
impeccabile, estemporaneo, quasi da “falò sulla spiaggia”, ma senza difetti,
con tante ballate quasi unplugged, come se stesse suonando in camera sua
fregandosene di tutti. Si sente forte e chiaro il rumore dei suoi polpastrelli
che fanno vibrare le corde della chitarra, la sua acerba voce che canta l’amore
e la rabbia attraverso splendide metafore generate da una poetica che arriva a
cime dove nessuno era mai arrivato.
E’ anche l’opera che tutti
ricorderanno come “La pecora” per via del caprone pasquale dipinto da Gordon
Faghetter in copertina. Ex batterista dei Cyan Three e primo marito di Patty
Pravo, Faghetter diventerà poi un quotatissimo pittore e designer realizzando,
fra le altre cose, anche molte copertine di dischi.
Ma che succede nel mondo? Giscard
d'Estaing viene eletto Presidente francese; Nixon, alla fine, si dimette a
causa dello scandalo Watergate e Ford viene eletto Presidente. Gerald Ford è
l'unico presidente non eletto dal popolo né come tale né come vice. Viene
nominato vice presidente dallo stesso Nixon, con la prescritta approvazione del
Congresso, a seguito delle precedenti dimissioni dalla carica del vice
presidente Spiro Agnew; ci governa Rumor con una coalizione politica DC, PSI,
PSDI.; Giovanni Leone è il Presidente della Repubblica; Ting e Richter scoprono
il quark “Charm”, Martin Perl scopre la particella “Tau” e Hulse e Taylor individuano
le onde gravitazionali di una pulsar; le case degli Italiani sono piene di
impianti stereo di “Selezione dal Reader's Digest”; il governo aumenta il
prezzo della benzina super da 200 a 260 lire il litro e decreta la circolazione
delle auto a targhe alternate con l'ultimo numero pari o dispari, ma scoppia lo
"scandalo dei petroli": l'unione petrolifera Italiana avrebbe versato
tangenti a funzionari ministeriali e politici in cambio della diffusione di
dati falsi che potessero giustificare l'aumento del prezzo della benzina; la
Fiat, a causa dell’austerity, mette in cassa integrazione 65.000 operai mentre
il suo Presidente, Gianni Agnelli, viene eletto presidente della Confindustria;
Marco Pannella inizia il suo primo sciopero della fame; referendum sul divorzio:
il 60% vota a favore; viene arrestato a Milano Luciano Liggio, uno dei capi di
Cosa Nostra; viene creato il nucleo antiterrorismo dell'Arma dei Carabinieri a
capo del quale viene nominato il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa; Brescia: una
bomba esplode in Piazza della Loggia durante una manifestazione sindacale
provocando 8 morti e 101 feriti. L'attentato viene rivendicato da "ordine
nuovo"; una bomba esplode sul treno "Italicus" della linea
Roma-Monaco: 12 morti e 48 feriti, rivendicato da "ordine nero"; esce
in edicola il primo numero de "Il Giornale nuovo" fondato da Indro
Montanelli dopo il suo divorzio dal Corriere della Sera; vengono arrestati
Renato Curcio e Giovanni Franceschini; Milano2 di Berlusconi inizia le sue
prime trasmissioni; mandato di cattura per Michele Sindona, che fugge in
Svizzera per illegali ripartizioni d'utili e falso contabile; muoiono Vittorio
De Sica, Duke Ellington, Evita Peron, Pietro Germi, Gino Cervi, Nick Drake.
Nello sport Cassius Clay batte
Foreman, Johan Cruyff vince ancora il Pallone d’Oro e la domenica sera Alfredo
Pigna ci racconta che la Lazio vince lo scudetto con Pulici, Petrelli, Martini,
Nanni, Oddi, Wilson, Garlaschelli, Frustalupi, Chinaglia, Re Cecconi, D'Amico
(All. Maestrelli). Ai mondiali di calcio in Germania l’Italia viene
vergognosamente eliminata al primo turno con Zoff, Spinosi, Facchetti, Benetti,
Morini, Burgnich, Mazzola, Capello, Chinaglia, Rivera, Riva. (All. Valcareggi).
I padroni di casa vinceranno il titolo e la nostra Nazionale sarà affidata a
Fulvio Bernardini che con coraggio la comincia a svecchiare facendola correre
di più, a svantaggio della tecnica.
Giochiamo con il Dolce Forno, la
Maglieria Magica, i mattoncini Lego, Cicciobello, il Subbuteo, la Cinepresa
Festacolor, Ercolino sempreinpiedi, Susanna gonfiabile, la Mucca Carolina,
l’Adica Pongo, il Das, le automobiline Matchbox, le automobiline Corgi, gli
organi Bontempi, Eko e Giaccaglia, il Mosaico Quercetti, lo scambio di figurine
Panini, lo Jo-Jo, il Minicinex, il Videomatic e il Telemax, le penne a sfera
Grinta, il Plasmolegno, il Pupomio, i Paciocchini e Paffutella.
Di moda vanno i costumi da bagno
Speedo, il collie e lo schnauzer, gli zoccoli Pescura del Dr. Shools, le tende
arancioni e marroni, la Crociera nel Mediterraneo, la Sardegna, il campeggio, i
soprammobili con le bollicine colorate, i posacenere con base sabbiosa in
pelle, le radiosveglie a forma di cubo, la Kodak Instamatic, l’orologio Omega
Constellation 74. E gli occhiali da sole: fanali! Con lenti soprattutto azzurre
ma anche beige o tendenti al verde.
Ci intossichiamo con Buondì
Motta, Nui Bon, Nutrì, Nesquik, l'amaro Cora, Il Cioccovo, Ovomaltina compressa
in barre, Ovomaltina Pocket e tutte le leccornie che arraffiamo quando lasciamo
il conto dal panettiere e dire: ... poi passa la mamma.
La pubblicità degli anni
Settanta, non ancora impossessatasi della televisione, è basata soprattutto
sulla carta stampata con bigotte reclame di ogni genere: occhiali a raggi X, la
rivoltella De Luxe, la crema per i muscoli, le croci talismano, profumi
afrodisiaci che promettono di far cascare le donne ai piedi, creme per petti
villosi e creme per petti non vigorosi, antenne amplificate e microfoni
cammuffati, tutte pubblicate in fondo alle riviste (di solito Cronaca italiana
e Cronaca vera) poggiate sul tavolino del barbiere. Sul quel tavolino i
posaceneri sono ricolmi di cicche: Stuyvesant, Peer, Astor, Ernte 23, Smart,
Player's, North Pole al gusto di menta (ottime per camuffare la puzza di fumo
al ritorno a casa).
Spot da ricordare sono Metti un
Tigre nel motore! con in regalo la mezzacoda di tigre; "Olivella,
l’invidiosa, come lei vuol far la cosa....Brava brava Mariarosa, ogni cosa sai
far tu, qui la vita è sempre rosa, solo quando ci sei tu"; Calindri che
beve in mezzo alla strada contro il logorio della vita moderna, ma rischiando
di morire per altri motivi.
Viaggiamo con la Fiat 131
Mirafiori, la Lancia Beta, la Citroen DS, l’A112 Abarth, la Renault 6, la Kawasaki, la MotoMorini, la Fiat 124 special, la Ford Consul, la jeep
Citroen Mehari, la Matra Simca Bagheera.
Leggiamo Roma senza Papa, Il
Comunista, Un dramma borghese, Dissipario, La storia, Jacula, Pecos Bill,
Sturmtruppen, L’uomo Ragno, Lotta Continua, La settimana enigmistica, Bolero.
Ci vestiamo con l’Eskimo e una sciarpa
rossa che avvolgeva delle facce sempre cupe alla Carlo Marx, maglioncini a giro
collo a fantasia da dove uscivano fuori i lupetti o le camicie a quadrettini
con i colletti alti. D'estate camicioni in lino e sandali, mentre si restava
incollati al rivestimento in finta pelle dei divani, fissando la tappezzeria
del salotto che per i suoi colori e disegni poteva avere lo stesso effetto di
una dose di Lsd.
Alla radio ascoltiamo Alto
Gradimento di Arbore e Boncompagni, con Max Vinella, Scarpantibus e Patroclo.
Il Premio Strega va a Guglielmo
Petroni con La morte del fiume e il Campiello va a Stefano Terra con Alessandra
Nel panorama cinematografico
italiano assistiamo alla proclamazione di Dario Argento. Dopo L'uccello dalle
piume di cristallo e Il gatto a nove code rimpingua il suo macabro zoo con
Quattro mosche di velluto grigio. Vediamo anche Il portiere di notte, Gruppo di
famiglia in un interno, C'eravamo tanto amati, Finché c’è guerra c’è speranza,
Chinatown, Assassinio sull'Orient Express, Il grande Gatsby, L’inferno di
cristallo, L'ultima corvée, Il fiore delle mille e una notte, Polvere di
Stelle, Pane e Cioccolata.
In Tv, dopo Carosello (con vari
strumenti che non si è mai capito cosa fossero), trasmettono Non cantare,
spara, Dov'è Anna? (ma seduta sul divano!), il colonnello Bernacca che ci dava
le previsioni del tempo, Speciale per noi, Signore e Signora, Tante scuse,
Portobello, Ligabue, Aggiungi un posto a tavola, Milleluci con Carrà e Mina,
Buonasera buonasera, Dove sta Zazà e …… un, deux, trois! Giochi senza
frontiere! Giulio Marchetti e Rosanna Vaudetti ci raccontano fantastici
scivoloni che si mischiano in mezzo a giochi casinisti. L'unica cosa importante
era identificare la mitica "I" in mezzo alle altre sigle europee. Gli
arbitri (svizzeri!) erano i mitici Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi.
Nel mondo della musica viene
realizzato "The Rocky Horror Picture Show", uno dei più celebri
musical della storia del rock; i Ramones debuttano al Cbgb di New York. E' il
preludio all'era punk; Tour trionfale di Bob Dylan insieme a The Band; Boom del
Northern Soul in Gran Bretagna e del rock sudista di Lynyrd Skynyrd, Eagles,
Marshall Tucker Band; Bruce Springsteen viene definito "il futuro del rock
and roll"; il singolo "Piss Factory" di Patti Smith segna la
nascita della new wave; Brian Eno realizza “Taking Tiger Mountain By
Strategy".
Negli States sono di moda le boy
bands formate da componenti familiari di teen agers. Ma nessuno si aspettava
riscuotessero tanto successo anche in Europa e soprattutto in Inghilterra. Per
la fenomenale famiglia dei Jackson Five di Michael avvengono scene di isterismo
collettivo, come non succedeva dai tempi dei primi Beatles.
I testi diventano ancora più
impegnati, la varietà degli strumenti si amplia, aumenta il peso dell’elettronica
e la presentazione dei gruppi si fa più accurata e scenografica. E’ anche il
momento dei Jefferson Airplane, dei Grateful Dead, dei Cream di Eric Clapton e
del latin-rock di Carlos Santana.
Ma ….a Sanremo vince Iva Zanicchi
con “Tu cara come stai?”. Allo Zecchino d’oro vince "Cocco e Drilli"
e al Festivalbar vince Claudio Baglioni con “E tu”.
Ascoltiamo E tu, A Blue shadow,
Anima mia, Soleado, Angie, Piccola e fragile, Sugar baby love, E la vita la
vita, Prisencolinensinainclusol, Innamorata, Anna da dimenticare, Più ci penso,
Alle porte del sole, Non gioco più, L'ultima neve di primavera, Bugiardi noi,
Jenny, Come un Pierrot, Mind games, 48 crash, Dicitencello vuje, Waterloo,
Jesus Christ Superstar, Sugar baby love, Champagne.
Gli album più venduti in Italia
sono Jesus Christ Superstar, Frutta e verdura, Mai una signora, Burn, A un
certo punto, E tu, Ornella Vanoni e altre storie, American graffiti, Welcome
Santana, 18ma Raccolta Fausto Papetti, My only fascination, L'isola di niente,
Pat Garrett & Billy the kid, 17ma Raccolta Fausto Papetti, Ringo Starr, E
la vita la vita, Anima, Selling England by the pound, Remedios, Whirlwinds.
Ma la puntina la poggiamo anche
su dischi come Planet Waves, Taking Tiger Mountain, Second Helping, Court and
spark, Waterloo, I buoni e i cattivi, Stanze di vita quotidiana, Quando verrà
Natale, The Labs Lies Down On Broadway.
Tormentone dell’estate: Signora
mia, di Sandro Giacobbe.
Si è detto del disco: “...Questo
disco, che si chiamerebbe ufficialmente “Francesco De Gregori” ma che è
giustamente meglio conosciuto come “La pecora” data la pregnanza dell’immagine
in copertina, è stato il primo disco al quale abbia contribuito anche in
qualità di chitarrista, nel senso che sono io che ho suonato la chitarra
acustica sulla maggior parte delle canzoni. La cosa creò non pochi problemi dal
punto di vista operativo, perché io non riuscivo a fare due volte di seguito
una canzone nello stesso modo e quindi i musicisti che suonavano con me
provavano a scriversi una parte da seguire, ma poi al dunque tutto gli cambiava
sotto il naso perché io senza volere toglievo una battuta di qua e ne
aggiungevo un’altra di là, seminando il panico e pretendendo comunque di avere
ragione. Finì che io registrai le canzoni voce e chitarra in diretta e poi gli
altri musicisti aggiunsero la loro parte successivamente, in sovrapposizione,
che è un modo abbastanza innaturale di fare musica e che infatti poi ho cercato
di evitare, per quanto possibile. Ricordo che “Niente da capire” la dovemmo
reincidere perché il testo originale diceva “Giovanna... faceva dei giochetti
da impazzire” e questa cosa avrebbe impedito alla canzone di essere trasmessa
per radio. Mi ricordo anche che la prima versione, quella “incriminata” era
venuta molto meglio di quella che poi è stata messa sul disco, ma chissà adesso
dov’è finita, probabilmente è stata cancellata o buttata via. Peccato, perché
oggi potrebbe essere pubblicata tranquillamente; anche la censura ha fatto poi
passi da gigante, non interverrebbe più in maniera così rozza: anzi, direi che
oggi non c’è più censura; dagli altoparlanti della radio e dallo schermo
televisivo esce un rumore indifferenziato in cui tutto è mescolato con tutto, e
tutto è permesso in quanto tutto è azzerato, privato di ogni possibile sfumatura,
banalizzato, devitalizzato. Oggi a Giovanna sarebbe permesso qualsiasi tipo di
giochetto, tanto il suo partner sarebbe comunque un innocuo spiritoso pingue e
tranquillizzante immarcescibile giovanile ed eterno Top”.
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’
RIMMEL (1975)
Immenso. L’unico aggettivo idoneo
per quel quadrato di cartone 30x30 a strisce bianconere con al centro il famoso
cammeo. Un disco da portare su un altro pianeta per dire al primo alieno
incontrato: “vedi, questa strana cosa che stai ascoltando si chiama…..
canzone…”.
Per un degregoriano non ci sono
parole per descrivere quest’opera che ha fatto storia. In Rimmel, che fece un
botto di 500.000 copie vendute nel periodo d’oro di Fausto Papetti e dei night
club, si sente tutto l’amore di Francesco per Dylan e per tutta una generazione
di cantautori americani e inglesi (Cohen, Guthrie, Prine, ecc.). L’album è
eccezionale innanzi tutto a livello musicale e resterà famoso fino ai giorni
nostri soprattutto per Pablo, Pezzi di vetro (da sempre considerata un tabù per
i ragazzi che cominciano a suonare la chitarra) e per Buonanotte fiorellino,
ispirata da Winterlude di Dylan, anche se la versione di Bob (diversa anche
musicalmente) è… “il walzer di Zimmerman che pattina con la sua piccola mela,
vagando per il Midwest coperto di neve alla ricerca dei recessi che racchiudono
le bellezze della loro sessualità e nei quali si rifugiano per sfuggire al
brutto mondo esterno” (questo scrive Anthony Scaduto).
In quest’anno ci governa Moro con
una coalizione politica DC; viene assegnato il Nobel agli italiani Renato
Dulbecco per la medicina ed Eugenio Montale per la letteratura; libanesi
cristiani e musulmani si uccidono a Beirut; alla morte di Franco, Juan Carlos
sale sul trono di Spagna; il PCI di Enrico Berlinguer acquista maggiore peso
nella vita politica del Paese: nel mese di giugno, supera la DC nelle elezioni
regionali. Si parla per la prima volta di "compromesso storico";
Koehler e Milstein realizzano gli anticorpi monoclonali e Stephen Schneider
denuncia l’effetto serra; viene messo in commercio il primo videoregistratore
domestico; il primo miniassegno viene emesso dall'Istituto Bancario S. Paolo di
Torino il 10 Dicembre: 100 lire; nascono le prime radio libere; i radicali
Marco Pannella, Adele Faccio ed Emma Bonino lanciano la campagna per la
liberalizzazione dell'aborto provoncando il loro clamoroso arresto; i giovani
votano a 18 anni, così la finiscono una volta per tutte di falsificare la firma
dei genitori sul libretto scolastico delle assenze; un commando delle Brigate
Rosse, con un assalto alle carceri di Casale Monferrato, fanno evadere Renato
Curcio; nella manifestazione antifascista a Milano un colpo di pistola uccide
Claudio Varalli. Seguiranno rappresaglie e scontri con le forze dell’ordine
anche a Firenze dove tra la folla altri colpi di pistola uccidono Rodolfo
Boschi, militante del Pci; il Parlamento approva la riforma del Diritto di
Famiglia; si dimette il Governatore della Banca d'Italia Guido Carli e al suo
posto viene nominato Paolo Baffi; tre giovani della Roma-bene, dopo aver
invitato a un loro festino due ragazze in una villa del Circeo, le seviziano e
poi le uccidono; sul litorale romano di Ostia, in un campo incolto in via
dell'idroscalo, viene trovato il corpo senza vita di Pier Paolo Pasolini per
mano del giovane Giuseppe Pelosi. Con lui scompare una delle più grandi figure
della nuova cultura italiana; muoiono pure Juan Peron e Aristotele Onassis.
Carovita: Giornale £ 150 -
Biglietto del Tram £ 100 - Tazzina Caffè £ 120 - Pane £ 450 al kg, Latte £ 260
- Vino al litro £ 350 - Pasta al kg £. 480 - Riso al kg £ 420 – Topolino (il
giornalino) £ 500 - Carne di Manzo al kg. £ 4500 - Zucchero al kg £ 430 -
Benzina £ 305; l'inflazione è al 19,2%.
Nello sport Niki Lauda vince il
Mondiale di Formula Uno, Oleg Blokhin vince il Pallone d’Oro e la domenica sera
Adriano De Zan ci racconta che la Juve vince lo scudetto con Zoff, Gentile,
Cuccureddu, Furino, Morini, Spinosi, Altafini, Causio, Gori, Capello, Bettega
(All. Parola)
Il Premio Strega va a Tommaso
Landolfi con A caso e il Campiello va a Stanislao Nievo con Il prato in fondo
al mare
Di moda vanno il boxer e il
dobermann, l'accendino Dunhil, gli abiti peruviani e gli Intillimani, il
megafono, i volantini e il ciclostile, i viaggi a Soci, Austria e Monaco, la
calcolatrice Texas Instruments, la macchina fotografica Olympus, l’orologio
Tissot. Le dimensioni degli occhiali si restringono: arrivano i Ray Ban con le
stanghette laterali verso le orecchie che terminano con una parte semimolle
piegata verso il basso e che praticamente avvolge l’orecchio da sopra
obbligandoci in strane manovre.
Viaggiamo con la Renault 5, la
Simca GLS, la moto Laverda, la Vespa 125, la Fiat 850 Coupè, la Renault4, le
nuove moto giapponesi.
Si fuma lo spinello, ma per chi
non lo fuma il risultato è identico: Lucky Strike, Camel, Chesterfield senza
filtro e come donne francesi che hanno un buon profumo e fan girar la testa:
Gitanes, Gauloises, Caporal. Tutta roba per uomini duri.
Ci intossichiamo con Girella
Motta, Paciugo Tanara, Starcrem, Ciokito, Cioccovella, Ciocorì, Biancorì, Twix
Raider, Duplo, Tronky Ferrero.
In pubblicità la donna è ancora
un po’ stupidina, rigorosamente casalinga, vestita in modo molto castigato in
tailleur oppure in gonna nera, camicia di seta chiara e collana di perle,
sempre impegnata a risolvere il suo unico dilemma: quale detersivo usare. Con
una messa in piega alla Brodo Knoor, tale da farla assomigliare a Margie
Simpson, svolge bene il ruolo della madre di figli educatissimi e della moglie
di un uomo virile e che non deve chiedere mai (infatti le femministe si
incazzano parecchio). Ma a volte è un po’ scemo anche lui: si chiede tante ma
tante cose, si stupisce come un idiota ad ogni nuovo prodotto e fa il credulone
ad ogni argomento propostogli.
Spot da ricordare sono Gianfranco
Mulè e la tedesca Solvi Stubing di "Chiamami Peroni: sarò la tua
birra"; Denim, il profumo per l'uomo che non deve chiedere mai ; ….in
tutto il mondo, in tutto il mondo, non c’è nessuno come Jo Condor. Gigante,
pensaci tu..”, col gigante che con un’incredibile pazienza risolve i problemi
di quegli incapaci; il mitico sedere di Rosa Fumetto dei jeans Jesus in
"chi mi ama mi segua"; il digestivo Antonetto con Nicola Arigliano
che si passa la mano sulla pancia sul tram e dice "E' così comodo che si
può prendere anche in tram".
Al cinema vediamo Frankenstein
Junior, Quel pomeriggio di un giorno da cani, L’uomo che volle farsi re, Yuppi
du, Fantozzi, Profondo rosso, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Lo squalo, Profumo
di donna, Piedone lo sbirro, L'inferno di cristallo, Prima pagina, Scene da un
matrimonio e i films polizieschi con l’educato e composto commissario Maurizio
Merli e il trasandato trasteverino Tomas Milian.
In televisione c’è Vita da
strega, Signore e Signora con Lando Buzzanca e Delia Scala, Flipper il delfino,
Attenti a quei due, Mazzabubù, Anna Karenina, Il fauno di marmo, L'amaro caso
della baronessa di Carini, Mazinga,
Orzowei, Star Trek e …Gustavo, un cartone ungherese che finiva con la scritta
koniec "fine".
Indossiamo trasandati giacconi di
panno o di velluto a coste con il bavero alzato che ci difendono a malapena dal
freddo nei cineforum e nelle riunioni delle federazioni politiche; jeans Levi’s
e scarponcini della marca “più sporchi sono meglio è”. Le ragazze hanno lunghe
gonne a fiorellini da femminista sotto enormi maglioni che arrivano quasi alle
ginocchia. Portiamo la barba incolta e i capelli lunghi e spettinati. La
cravatta è ai minimi storici (bei tempi!), le camicie si portano aperte ed è
proprio per la necessità di far stare il colletto bene aperto sulla scollatura
dei due o tre bottoni, che nascono i colletti di grandi dimensioni. Le giacche,
invece, hanno generosi revers che chiudono alto sul davanti, per cui i bottoni
sono tre o quattro. Lo stesso discorso vale anche per il trench.
Giochiamo con Bruciapista Mattel
e la pista Sizzler, le automobilini Dinky Toys, il videogioco Pong (oggi più
noioso di un minuto di Radio Maria).
Leggiamo Ernesto, Padre padrone,
Trattato di semiotica generale, Skorpio, Lanciostory, Il manifesto, l’Unità,
Postal Market e Confidenze, le enciclopedie I quindici, Mille Perché, Vita
Meravigliosa, Sapere, Conoscere e Capire.
L’anno è da ricordare anche per
le uscite di album come "Born To Run" di Bruce Springsteen;
"Blood On The Tracks" di Bob Dylan; "Wish You Were Here"
dei Pink Floyd; "Phisical Graffiti" dei Led Zeppelin; "Metal
Machine Music" di Lou Reed. Ma anche “Windsong” del compianto John Denver,
un disco che staziona nei primi posti delle classifiche USA per lungo tempo, a
dimostrazione del fatto che gli americani rimangono sempre sotto l'influenza
della musica country.
Esplode la musica funk: lo
"street funk" di George Clinton getta le basi per la disco music; che
emette i suoi primi vagiti con l'accoppiata Moroder-Van McCoy; "Saturday
Night Live" debutta in tv; il film "Nashville" di Robert Altman
rilancia la country-music
Anche l’Italia vanta bravi
rocker: dalla PFM all’indimenticabile Ivan Graziani. Affascinati da tutto
questo ben di Dio e liberati per sempre da Orietta Berti & Co., i ragazzi
sentono un'esigenza più intima che è quella di parlare, di raccontare la
rabbia, gli umori, le ansie, gli amori e le speranze dell’epoca. Trionfa la
canzone d’autore italiana con De Gregori, Guccini, Venditti, De Andrè, Lolli,
Rosso, Fossati, Bennato e gli effetti si vedono: a Sanremo vince Gilda con
Ragazza del Sud.
Allo Zecchino d’oro vince
"La figlia del Re di Castiglia" e al Festivalbar Drupi con “Sereno
è”.
Proliferano le prime riviste
musicali come Ciao 2001 e Nuovo Sound e con esse gli italiani cominciano a
scoprire le bufale che i cantanti delle nostre Canzonissime spacciavano per
loro successi. Per loro è tempo di crisi, il canto del cigno lo tenta
pateticamente Mino Reitano che si presenta in una trasmissione pomeridiana
dedicata ai giovani con un pesante maglione nero, la barba e i capelli lunghi e
una chitarra folk. Canta “Il tempo delle more” con un arpeggio alla Cohen. Non
ha ancora capito niente!
Ascoltiamo Una storia disonesta,
Sabato pomeriggio, L'importante è finire, Piange il telefono, Profondo rosso,
Buonasera dottore, You're the first the last my everything, Parlami d'amore
Mariù, El bimbo, L'Alba, Emmanuelle, Reach out I'll be there, Aria, Ci vuole un
fiore, Il Giardino proibito, Tornerai tornerò, Testarda io, Rock the boat, Una
Paloma blanca, Stiamo bene insieme, Sei bellissima, Stasera che sera, Manuela,
Se mi vuoi, From souvenirs to souvenirs, Overture from Tommy, Island girl.
Gli album più venduti in Italia
sono Profondo rosso, RIMMEL, Can't get enough, Just another way to say I love
you, 19ma Raccolta Fausto Papetti, James Last in concert, Sabato pomeriggio,
Anima latina, Fabrizio De Andre' vol. VIII, Yuppi du, 20ma Raccolta Fausto
Papetti, Del mio meglio n. 3 Mina, Borboletta, Baby Gate Mina, L'alba, White
gold, Canto de pueblos andinos, Never can say goodbye, Incontro, Un po' del
nostro tempo migliore.
Ma cominciano a conoscere anche
la musica straniera. Da una ricerca sul gusto musicale degli italiani risulta
che il 50% ascolta musica americana, il 30% la musica inglese e solo il 20% la
musica italiana.
Questa tendenza è rappresentata
da dischi come Another Green World, Shakti, Born to run, Blood on the Tracks,
Physical Graffiti, Windsong, Wish You Were Here, Horses, Atlantic crossing, ma
anche dischi italiani: La luna, Io che non sono l'imperatore, Volume VIII,
Anidride solforosa, Il grande mare che avremmo traversato, Poco prima
dell'aurora, Lilly, Canzoni di rabbia.
Tormentone dell’estate: Sabato
pomeriggio, di Claudio Baglioni.
Si è detto del disco: “E’ stato
registrato durante l’inverno 74-75 utilizzando una macchina a 8 piste già
antiquata a quell’epoca; il fonico Ubaldo Consoli faceva i salti mortali per
“entrare e uscire” su quelle poche piste e riuscire ad avere un suono decente.
Utilizzavamo un compressore a valvole che oggi farebbe la sua figura sul
mercato dell’antiquariato e cercavamo, per quanto possibile, di suonare in
diretta. La sera tardi, finito di lavorare, si andava tutti a mangiare in
qualche trattoria sulla via Tiburtina, di quelle frequentate dai camionisti.
Bevevamo quel particolare tipo di vino dei castelli che si può bere solo quando
si è molto giovani, e birra a fiumi. Io ero il capo della banda.”
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ BUFALO
BILL (1976)
Dopo il successo ottenuto con
Rimmel e la conseguente notorietà, Francesco è di nuovo nelle sale Rca per
realizzare quello che definisce uno dei suoi album più belli. E’ il disco in
cui si nota maggiormente l’influenza che i cantanti americani - Dylan su tutti
- hanno su di lui. E’ perfettamente americano, con la A maiuscola e con tutti i
denti a posto.
Attraverso l’epica ode dedicata a
William Frederick Cody, Francesco ci accompagna su un treno che corre lungo i
binari della nuova frontiera disegnata dalle rotaie della Northern Pacific, in
cui si sente fortissimo l’odore degli ultimi bisonti del Dakota e quello del
nuovo "cavallo d'acciaio": il grasso della locomotiva. Ma è anche
l'America di Hemingway, dei Kennedy, di Donald Duck, di Kerouac, di Steinbeck e
di tutte le altre letture che il ragazzo ha fatto, confermando un legame - mai
interrotto - con la cultura americana.
Per la copertina Francesco
avrebbe voluto un disegno raffigurante dei falsi pellerossa imbruttiti che
cavalcavano in piedi sullo sfondo di una bandiera a stelle e strisce, che gli
aveva fornito l’ispirazione per scrivere la canzone guida dell’album. Ma la
RCA, non essendo riuscita ad ottenere i diritti di riproduzione, rimedia con
l’immagine raffigurata in un calendario USA del 1948, “Aiming to please”. E’
una Pin-Up alla Calamity Jane su sfondo azzurro, disegnata da Gil Elvgren.
Francesco, invece, avrebbe preferito una litografia del 1922 intitolata
“American riding act” dalla collezione “Circus series” dell’espressionista
tedesco Otto Dix, le opere del quale aveva conosciuto grazie a Lucio Dalla.
In quest’anno ci governano prima
Moro con una coalizione politica DC e poi, in estate, Andreotti; l’Apple
presenta il primo personal computer; Alan Guth formula la teoria del Big Bang
inflattivo; vengono scoperti gli oncogeni; in Uganda, a Entebbe, un commando
israeliano libera cento ostaggi del volo Tel Aviv–Parigi; nasce “La Repubblica”
di Scalfari; viene inventata la prima scheda telefonica; le BR alzano il tiro:
i giudici Coco ed Occorsio; in TV va in onda l'ultimo spot di
"Carosello"; la lira precipita fino a quota 880 contro il dollaro;
viene ricatturato a Milano Renato Curcio; la Corte di Cassazione vieta la
proiezione del film "Ultimo tango a Parigi"; scoppia lo scandalo
Lockheed: l'industria americana produttrice di aerei conferma di aver versato
oltre un miliardo di tangenti a politici italiani per le forniture degli
"Ercules C130" all'esercito italiano. La Commissione parlamentare
inquirente mette sotto accusa per corruzione i ministri Tanassi e Gui; un
violento terremoto pari al 9° grado della scala Mercalli colpisce il Friuli; a
Seveso, alle porte di Milano, scoppia il reattore di una fabbrica di prodotti
chimici e la nube tossica carica di diossina invade il territorio. Solo dopo 15
giorni viene decisa l'evaquazione della popolazione e la recinzione dell'intera
zona, quando era ormai diventata diserbata e disfogliata, con tutte le colture
distrutte per anni; Craxi viene eletto segretario del PSI; addio al gettone
telefonico; la sonda americana "Viking I" atterra su Marte; grave
incidente a Niki Lauda sul circuito del "Nürburgring" durante il gran
premio di Germania di Formula; Jimmy Carter viene eletto Presidente degli Stati
Uniti; Muoiono Luchino Visconti, Mao Tze Tung, Luciano Re Cecconi.
Nello sport Adriano Panatta vince
il Roland Garros di Parigi e in estate guida l'Italia alla conquista della
Coppa Davis con Barazzutti, Zugarelli e
Bertolucci (All. Pietrangeli); Franz Beckenbauer vince ancora il Pallone d’Oro;
la stella alle Olimpiadi di Montreal è la ginnasta romena Nadia Comaneci e la
domenica sera Adriano De Zan ci racconta che Il Torino vince lo scudetto con
Castellini, Salvadori, Santin, Sala, Mozzini, Caporale, Sala, Pecci, Graziani,
Zaccarelli, Pulici (All. Radice).
Il Premio Strega va a Fausta
Cialente con Le quattro ragazze Wieselberger e il Campiello va a Gaetano
Tumiati con Il busto di gesso.
Dopo la scomparsa di grandi
registi come Visconti, Rossellini, Pasolini e De Sica, le nuove leve del cinema
italiano si danno da fare: assieme a Maestri come Antonioni e Fellini, emergono
Bellocchio, Ferreri e Bertolucci. Al cinema vediamo Serpico, Rocky, Quinto
potere, Il comune senso del pudore, Tutti gli uomini del Presidente, King Kong,
Taxi Driver, Casanova, Novecento, Brutti sporchi e cattivi, Cadaveri
eccellenti, Toto modo, Il deserto dei Tartari, Guerre stellari, L’anatra
all'arancia.
La dieta mediterranea conquista
gli USA, è seguita anche da campioni sportivi e stimola i consumi di pasta non
solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e nella stessa Italia.
Viaggiamo con la Wolkswagen Golf
GTI, la Ford Granada, la Innocenti Bertone, il Fantic Motor Caballero.
La moda impone maglie e camice
attillate unisex, pantaloni magari scampanati ma sicuramente bassi di cavallo e
soprattutto stretti in vita e comunque tendenzialmente unisex. Le tasche sono
cucite esternamente ma solo per una questione di look e design. Non brillano di
praticità date le loro strettissime ed aderentissime misure che di fatto non
permettono nemmeno di inserire un normale pacchetto di sigarette se non con la
conseguenza di schiacciarlo. Di moda vanno gli occhiali Lozza, il Bulldog e il Chihuahua, l’autoradio Blaupunkt, i
jeans Wrangler, il Bulova Accutron, i nuovi stereo7, i pacchiani accessori per
abbellire l'interno dell'automobile, lo schermo a colori sulla tv in bianco e
nero per simulare il colore, gli scarpini da calcio Pantofola d'oro e Tepa
Sport.
Giochiamo con Barbie, Big Jim,
Shangai, la bicicletta Graziella, le bambole Furga, Migliorati, Ratti, la lavagna
magica, il kaleidoscopio, Gi Joe, mettersi il Vinavil sulle mani per poi
togliere le pellicine e…… suonare i citofoni condominiali.
In televisione c’è Sandokan,
L'altra domenica, Non stop, Sulle strade di San Francisco, Hulk, Attenti a quei
due, il Gesù di Zeffirelli, Michele Strogoff, Furia.
Spot da ricordare sono “Petrus
l'amarissimo che fa benissimo”; il cavallo bianco del bagnoschiuma Vidal;
'Capitano, lo possiamo torturare? Ma cosa vuoi torturare tu?“ e “dormo
tranquillo e asciutto, Lines notte assorbe tutto”
Ci intossichiamo con Big Babol,
Tavolette Nestlè, Tin Tin Motta, le gomme di Brooklyn, le caramelle Elah alla
liquirizia e alla frutta, i biscottini rotondi Tuc e Ritz, i biscotti Bucaneve
Doria, i biscotti Biscolussi e Gran Turchese, la Brioss Ferrero
I nostri soldi vanno in fumo
anche attraverso Diana, Linda, Muratti, Rothmans, Stop con filtro e senza
filtro.
Leggiamo Cristall, Ghibli, I
Fantastici Quattro, il Manuale di Paperinik e quello delle Giovani marmotte, il
Corriere della Sera, Sorrisi e Canzoni, Porci con le ali, Il formaggio e i
vermi, l'enciclopedia Tecnirama, Muzak, Re Nudo.
A Sanremo vince Peppino di Capri
con “Non lo faccio più”, allo Zecchino d’oro vince "La Teresina" e al
Festivalbar Gianni Bella con "Non si può morire dentro".
La mitizzazione del passato
felice degli anni Sessanta e Settanta viene identificato come American Graffiti
dal telefilm Happy Days, che aveva come protagonisti giovani spensierati senza
alcuna frustrazione, alle canzoni surf dei Beach Boys, nonché la riscoperta dei
Beatles attraverso John Lennon. Tutto inizia a ruotare in un passato che i
teenager non hanno vissuto ma in cui vogliono indentificarsi.
In Italia la musica si divide in
impegnata e in disimpegnata. I cantautori vengono su come funghi nonostante
polemiche, contestazioni, processi e disordini causati dagli autoriduttori che
disturbano i festival dell’Unità e i teatri al grido di "la musica è
nostra ed è gratis". I cantautori di successo vengono pubblicamente
"processati" e accusati di tradimento. Famosi restano i processi a De
Gregori, Venditti, Bennato e i subbugli ai concerti dei Led Zeppelin e di
Carlos Santana. Tutto ciò accade solo in Italia, al punto che i circuiti
internazionali hanno evitato per anni il nostro paese, costringendo i veri appassionati
ad emigrare per ascoltare i loro idoli.
I Sex Pistols debuttano al Club
100: nasce il punk-rock in Gran Bretagna; esplode la musica reggae di Bob
Marley; i Blondie lanciano la "disco-punk"; al Winterland di San
Francisco The Band celebra lo scioglimento con un mega-concerto denominato
"The Last Waltz” in cui sono presenti numerosi ospiti d'eccezione. Dal
concerto vengono tratti un disco triplo e un film diretto da Martin Scorsese;
William Ackerman fonda la Windham Hill e inventa la musica new-age; i Throbbing
Gristle coniano il termine "industrial music"; boom dell'elettronica
con "Oxygene" di Jean-Michel Jarre
Si afferma la musica funk e
il tentativo di fusione tra rock e
musica sinfonica operato dagli Emerson Lake & Palmer, ma l’anno vede l'esplosione
del fenomeno disco-music: le piste da ballo del sabato sera sono dominate
soprattutto da Barry White e Donna Summer, ma anche dal funk di George Clinton,
James Brown, o Kool & The Gang.
In Italia, la tradizione del
rock, nata sul finire degli anni Sessanta con gruppi come i Camaleonti, i
Dik-Dik, l’Equipe 84, si rinnova con gli Area di Demetrio Stratos, Perigeo, il
Banco Mutuo Soccorso, la Premiata Forneria Marconi e i sempreverdi Orme, New
Trolls e Nomadi.
Ascoltiamo Ancora tu, La
tartaruga, Margherita, Sei forte papà, Europa, Johnny Bassotto, Linda bella
Linda, Tu ca nun chiagne, Linda, Svalutation, Gli occhi di tua madre, Don't go
breaking my heart, Due ragazzi nel sole, Il maestro di violino, Preghiera,
Senza parole, Hurricane, Music, Gimme some, Io camminerò, La mia estate con te,
Sambariò, Volo AZ 504, M'innamorai, Se mi lasci non vale, I'm easy, Histoire
d'O, Come stai con chi sei, Black Emmanuelle. Per un'ora d'amore, Ullalà, La
torre di Babele, 22ma Raccolta Fausto Papetti, Hacia la libertad, Let the music
play, Arabian nights, A trick of the tail, Poohlover, Mahogany, La voglia la
pazzia l'incoscienza l'allegria.
Gli album più venduti in Italia
sono Wish you were here, Amigos Santana, La batteria il contrabbasso ecc.,
Desire, Minacantalucio, Via Paolo Fabbri 43, A love trilogy, 21ma Raccolta
Fausto Papetti, BUFALO BILL, Concerto per Margherita.
Ma la puntina la poggiamo anche
su dischi come Legalize It, Bright Size Life, This Masquesrade, Tom Petty: and
the Heartbreakers, Desire, Hotel California, Music from the Penguin Cafe, Hard
Rain, Songs in the Key of Life, Bob Marley Live, Ho visto anche degli zingari
felici, Una storia disonesta, Wings over America, La torre di Babele,
Automobili, Mio fratello e' figlio unico, Ullala, Wind & Wuthering, A Trick
Of The Tail, Ballata per quattro stagioni.
Tormentone dell’estate: Come
pioveva, dei Beans.
Si è detto del disco: “L’aria
aperta, il tempo lungo, l’incipit straordinario ci assettano in un mondo che
non è questo o un altro o un altro ancora: è il mondo. C’è un paese felice, dio
che lo guarda dall’alto, i soldati che lo difendono, e davanti ad una
situazione simile c’è da scommettersi che un ragazzo parteggierebbe per questo.
Perché? O, dio, la civiltà, la ragione, la locomotiva dai binari segnati, ma
(attenzione il ragazzo è romantico), il bufalo non va mai per percorsi diretti,
è modificabile, il bufalo è poesia. Dio, che miscuglio di cose belle che ci
stanno dando e di cose bellissime che andiamo perdendo: qualcuno riuscirà mai a
metterle insieme? No. O scegli il bufalo o la ferrovia. E io, Bufalo Bill, eroe
per niente, non avevo ‘sti grandi ideali: uccidevo per giocare, per essere il
più bravo.
Tutto ciò è primordiale, perfino
mistico “il cacciatore uccide sempre per giocare”.
Allora è un gioco, allora è una
sorpresa, allora è un inizio di felicità:”mia madre una contadina, mio padre un
guardiano di mucche, io unico figlio biondo quasi come Gesù”. Allora Bufalo
Bill non è bene né male, è inizio, è primordio, è America di semplici cullate
illusioni: trovarlo a cinquant’anni in un circo dà l’esatta dimensione di mille
fallimenti, ma il più grave è quello di un paese che non ha saputo mettere
insieme due semplicità quella indiana e quella yankee; non guardando mai
indietro e frantumando ogni ostacolo per il suo passaggio al futuro, alla
globalizzazione strisciante.
Bufalo Bill è un testo
bellissimo, per respiro, ampiezza (già dall’esordio ci sembra di essere in una
prateria), bellissimo per un inconsapevole ruolo di un eroe, che eroe non è da
giovane e tantomeno da vecchio, uomo piuttosto che crede ai suoi spazi, ai suoi
colpi di fucile come norme, regole ancestrali di vita. Uomo di grande dignità
tanto da disperdersi ,finito il sogno, e annullarsi nei circhi d’Europa. Che
sia venuto in mente un personaggio simile a De Gregori e che lo abbia trattato
così, fuor di morale (in un’epoca dilagante di morale e moralismi) è un
miracolo. Ognuno può cogliere l’universale che trascende da questa piccola
epica storia western, metafora lunga della vita di tutti noi. Di noi? Sì di noi
intesi come collettività infantile che s’ingrippa e s’irrigidisce nel crescere
sociale: l’icona della libertà (verde brillante delle praterie, il bufalo che
può scartare e cadere) non si incastra, non riesce a fare tutt’uno con il progresso,
il futuro, la società industriale (la locomotiva ha la strada segnata),
restiamo bimbi in quella illusione (vent’anni sembran pochi) sperando che tutto
passi e tutto resti: poi all’improvviso ci voltiamo e non troviamo più niente,
diminuiscono i cavalli, aumenta l’ottimismo di tutti e resta solo l’amico dal
culo di gomma a guardare con William Cody, a contemplare, fin dove l’occhio
porta, un’America che non c’è più, scomparsa così da un momento all’altro per
il gesto di chissà che mago: tutti belli, tutti a casa.”
(Roberto Vecchioni)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ DE
GREGORI (1978)
Nei due anni che passano fra
Bufalo Bill e questo disco c’è il Palalido. Ma è una vicenda così squallida che
non merita nemmeno due righe, anche se quel movimento era una moda del tempo e
quindi fa parte della storia italiana.
Nonostante quel processo-farsa
Francesco continua a cantare ancora un po’ in tour e poi si ferma, per quasi
due anni. “Non feci niente di speciale o, a seconda dei punti di vista, feci un
sacco di cose; per un certo periodo mi misi anche a lavorare nella libreria di
una mia amica a S. Maria in Trastevere, ma dopo un po’ mi stufai.
Mentre la gente seduta al
tavolino conta il tempo con gli aperitivi, lui, con un fascio di giornali in
mano si pettina i pensieri con la mano e pensa …..che tutto questo doveva pur
finire, o ricominciare. Daccapo.
Quando scrissi “Generale”, pensai
che era il momento di fare un altro disco: volevo chiamarlo “De Gregori
libero”, che sarebbe andato bene anche scritto su un muro, poi lasciai perdere.
Tutto qui.”
Tutto qui? Ritorna alla grande
con un lavoro che è, come tutti i suoi lavori, felliniano. Una volta ha detto
che Fellini, in fondo, ha fatto sempre lo stesso film e che lui ha sempre fatto
la stessa canzone. Come il grande Federico, prende i protagonisti delle sue
storie e li trasforma da personaggi reali a personaggi irreali (perché non
possono esistere storie del genere), ma al contempo riesce a far credere che
sia tutto vero. E’ questo il segreto di De Gregori: trascinare nel suo mondo la
realtà, risputandola fuori sotto forma di fiaba contemporanea.
L’anno inizia con una scia di
sangue causata da attentati: il magistrato Palma, il maresciallo Berardi e
l’agente di custodia Antonio Santoro; Giovanni Leone si dimette a seguito di
scandali e l’8 luglio Sandro Pertini viene eletto Presidente della Republica;
ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PRI, PSDI; viene eletto
papa il cardinale Albino Luciani, morirà 33 giorni; il 16 ottobre fumata bianca
per Papa Wojtyla; Paul Berg realizza il primo trapianto di geni tra mammiferi;
la legge Basaglia fa chiudere i manicomi; è l'anno dei grandi stilisti, del
pret a porter e delle sfilate uomo donna; in via Fani alle 9 del mattino un
commando delle Br rapisce il presidente della Dc Aldo Moro e massacra gli
agenti della scorta Oreste Leonardi, Raffaele Jozzino, Francesco Zizzi, Giulio
Rivera e Domenico Ricci. Le Br rivendicano il rapimento Moro e l’uccisione
della scorta. Viene annunciato l'inizio del "processo" al presidente
della Dc. Al contrario del Psi, Pci e Dc si dichiarano contrari a trattare con
le BR che chiedono la scarcerazione di prigionieri politici. Andreotti
ribadisce che "non si tratta con chi ha le mani sporche di sangue"; 9
maggio: Moro viene ucciso, il corpo dello statista si trova in via Caetani, tra
Piazza del Gesù (sede della DC) e via delle Botteghe Oscure (sede del PCI);
Reinhold Messner e Peter Habeler sono i primi uomini a giungere sulla cima del
monte Everest senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno; nasce la prima bambina
concepita in provetta: Luise; viene ucciso il giovane Peppino Impastato,
creatore della libera radio siciliana "radio Aut", dalla quale
denuncia con feroce satira le attività di Tano Badalamenti, che abita a
"cento passi" dalla sua casa; il Parlamento approva l'adesione della
lira allo SME; a Roma Renato Zero inaugura il teatro tenda
"Zerolandia" e Mina si esibisce nel suo ultimo concerto alla Bussola;
Muore Giorgio de Chirico.
Agli Europei Sara Simeoni diventa
primatista mondiale di salto in alto e Pietro Mennea vince i 100 e i 200 metri;
Kevin Keegan vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Adriano De Zan ci
racconta che la Juve vince lo scudetto con Zoff, Tardelli, Cabrini, Furino,
Gentile, Scirea, Fanna, Causio, Virdis, Cuccureddu, Bettega. (All.Trapattoni).
Ai Mondiali di calcio in Argentina l’Italia di Pablito Rossi è quarta con Zoff,
Gentile, Cabrini, Benetti, Bellugi, Scirea, Causio, Tardelli, Rossi, Antognoni,
Bettega. (All. Bearzot). Vinceranno il titolo i padroni di casa.
Al cinema vediamo La febbre del
sabato sera, Guerre stellari, Grease, New York New York, Il cacciatore,
Incontri ravvicinati del terzo tipo, Il paradiso può attendere, Fuga di
mezzanotte, Superman, Tornando a casa, Ecce Bombo, L'albero degli zoccoli, Ciao
maschio, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Dove vai
in vacanza, In nome del Papa re.
Il Premio Strega va a Ferdinando
Camon con Un altare per la madre e il Campiello va a Gianni Granzotto con Carlo
Magno.
Di moda vanno i viaggi in Grecia
e la crociera sul Nilo, il camper, lo giogging, la corsa in tuta per le strade
della città, le palestre affollate, la cura del corpo, il boom dei prodotti di
bellezza per uomini, l’autoradio Voxon Tanga, andare a ballare in discoteca, il
pechinese e il pastore tedesco (compresi tutti i cuccioli venduti quali
presunti figli di campioni e poi cresciuti con le orecchie da cocker e coda
sulle ventitrè, ma pur sempre bellissimi).
Indossiamo abiti un po’ alla Tony
Manero, chiari con ampi colletti e camicie scure aperte davanti, gli immortali
jeans. Riscopriamo le magliette LaCoste, i tacchi tornano “normali”, cioè di
media altezza, la scarpetta torna leggermente triangolare a punta. I colori
ritornano a morbide tonalità di marrone, dallo scuro al beige.
Ci intossichiamo con Kit Kat,
Fagottino Motta, Ergo cappuccino, Nembogel, Paperon Dollars, i formaggini
Grunland, Mio, Bebé, Susanna, Ramek, Milkana, Prealpi, Tigre, Cremli, Dofocrem,
i wafer Maggiora, l'Hurrà Saiwa Ma
anche con le sigarette Amadis, Astor, Cortina, Lido, Mercedes.
Spot da ricordare sono: "Già
fatto ?"; Nino Castelnuovo che salta la staccionata per l'olio Cuore (cosa
che Francesco fa tranquillamente ancora adesso); Pippo l'ippopotamo; “Fatti non
parole” col braccio ustionato nell’acqua a 90 gradi; 'Chi vespa mangia le
mele',
Giochiamo con Goldrake, il Pon
Pon e soprattutto al flipper, uno dei principali svaghi degli anni Settanta.
Viaggiamo con la Ritmo, la Lancia
Beta, l’Opel Ascona.
In televisione c’è Haidi, Ufo
Robot, La donna bionica, Dolce Remi, Piccolo slam con Stefania Rotolo e Sammy
Barbot, Pronto dimmi da dove chiami, non ho capito la località, chi cambia
canale è un furfantino, esse come Savona e ..Che tempo fa.
Leggiamo La vita interiore, La
chiave a stella, L'affare Moro, Il galateo e il bosco, Il cappotto d'astrakan,
Il Sabato.
A Sanremo i Matia Bazar vincono
con “E dirsi ciao”, allo Zecchino d’oro vince "Cecki! Cecki!...Aih!"
e al Festivalbar gli Alunni del Sole
con “Liù”.
E’ l’anno di John Travolta, che
con un film scatena la passione per il ballo. Migliaia di giovanissimi si
ritrovano in quel nuovo luogo di aggregazione che è la discoteca, ma alla base
c'è solo una grande operazione commerciale che trascina contestatori e
conservatori, democristiani e comunisti, terroristi e chierichetti, tutti a
ballare! Mentre la Siae registra in Italia cinquemila locali da ballo, le notti
dei giovani sono dominate dai Bee Gees, un gruppo che, da ballate melodiche
quali Run to me e My world, cambia registro dedicandosi alla disco music e
diventando leggendario per questo genere.
Il costume musicale italiano è
molto deludente. Sulla costa romagnola rispunta il liscio, mentre per chi non
apprezza questo genere musicale, non rimane che la discoteca. Nonostante
sfornino autentici capolavori, scompaiono i grandi autori della musica d’autore
italiana che sono contestati, fischiati, boicottati. Nella musica
internazionale il singolo "The Model" dei Kraftwerk, contenuto
nell'album "The Man Machine", segna l'avvento del techno-pop.
Ascoltiamo: Stayin' alive, Una
Donna per amico, Sotto il segno dei pesci, Tu, Grease, Figli delle stelle,
Pensiero stupendo, Triangolo, You're the one that I want, Gianna, Un'emozione
da poco, Summer nights, Tarzan lo fa, Cercami, A mano a mano, Liù, Dedicato,
Night fever, Love me baby, No, Rivers of Babylon, Ancora ancora ancora,
Perdendo Anna, Furia soldato, I love America, Miss you, Stranamore, Domani
domani, Sono un pirata sono un signore, I'm gonna dance, Sole rosso, Cantare
gridare sentirsi tutti uguali.
Gli album più venduti in Italia
sono Saturday night fever, Grease, Sotto il segno dei pesci, Una donna per
amico, La pulce d'acqua, DE GREGORI, Zerolandia, Figli delle stelle, Boomerang,
Riccardo Cocciante, Tu, Rimini, Ti avro', Calabuig Stranamore e altri
incidenti, L'oro, Com'e' profondo il mare, Cosmic curves, F.lli La Bionda, Nightflight to Venus,
Cerrone supernature, Rimini, Amerigo, Sotto il segno dei pesci, Agnese dolce
agnese, CSN, And Then There Were Three.
Tormentone dell’estate: Wuthering Heigths, di Kate Bush
Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Pat Metheny Group,
Outlandos d'Amour, We are Devo!, Blue Valentine, Waiting for Columbus, Dire
Straits, Street Legal, Some Girls, More Songs about Buildings and Food, Of
Queues and Cures, This year’s model.
Si è detto del disco: “Generale è
una canzone meravigliosa, come tutte quelle che ha fatto De Gregori, ma mi
sembrava che con Generale……. quando io ho pensato di fare il concerto
"Rock sotto l'assedio" ….ho pensato che la cosa più bella era
cominciare con Generale. Se non mi veniva l'idea di cominciare con Generale,
non avrei neanche fatto il concerto. Perchè "Generale dietro la collina….
capito?. Questo vuol dire ragazzi, che
la guerra è dietro la collina. Non è che voglio dire che dobbiamo andare a
combattere per la Bosnia, voglio dire che dietro la collina ci sta la guerra
buia ed assassina, e in mezzo al prato c'è una contadina, e qui c'è la poesia,
e io sinceramente seguo la poesia..."
(Vasco Rossi)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ VIVA
L'ITALIA (1979)
Nel pallido sole di ottobre esce
il disco del dopo Banana Republic. Dopo vari tentativi di realizzarlo con una
band italiana, Francesco si affida (ma sempre in Italia) a quattro musicisti
americani: Phil Spencer, Mike Neville, Jerry Shirley e Tommy Eire. I famosi
degregorianizzati!
Ma prima di ottobre qualcosa è
già successo: l’anno si apre con le uccisoni dell’operaio Guido Rossa, di Mino
Pecorelli, del consigliere regionale Schettini e del colonnello dei carabinieri
Varisco; ci governa Cossiga con una coalizione politica DC, PLI, PSDI;
l’ayatollah Khomeini, costretto all'esilio in Francia sin dal 1963, rientra
trionfalmente in Iran. Il nuovo Stato si caratterizza per una repressione del
dissenso ancora più feroce di quella attuata dallo Scià, che intanto esilia in
Marocco; in Sardegna vengono rapiti Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi; Elton John
è la prima pop star ad esibirsi a Mosca; sangue artificiale realizzato da
Ryoichi Naito; la Sony inventa il walkman e la Philips inventa il Compact Disc;
viene assegnato il Nobel per la pace a Madre Teresa di Calcutta; Margaret
Tacher viene eletta primo ministro inglese; nasce Rai Tre; pioggia radioattiva
alla centrale di Three Mile Island in Pennsylvania, è il più grave disastro
nucleare degli anni Settanta; un commando di "Prima linea" uccide a
Milano il sostituto procuratore Emilio Alessandrini. Stava indagando sulla
strage di Piazza Fontana e sui fondi neri del Banco Ambrosiano di Roberto
Calvi; Nilde Jotti viene eletta Presidente della Camera. E' la prima donna a ricoprire
una carica istituzionale; dopo le dimissioni di Paolo Baffi, viene nominato
Governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi; vengono assassinati a
Palermo il capo della squadra mobile Boris Giuliano e l'ex parlamentare Pci
Cesare Terranova; un gruppo di studenti islamici assale a Teheran l’ambasciata
americana prendendo in ostaggio 66 persone per 444 giorni; L'URSS invade
l'Afghanistan; muoiono John Wayne, Sid Vicious, Giuseppe Meazza, Ugo La Malfa,
Demetrio Stratos, Rachele Mussolini, Amedeo Nazzari e Maurizio Arena.
A Città del Messico, Pietro
Mennea diventa primatista mondiale nei 200 metri; Kevin Keegan vince il Pallone
d’Oro e la domenica sera Tito Stagno ci racconta che il Milan vince lo scudetto
della stella con Albertosi, Bet, Maldera, De Vecchi, Collovati, Turone,
Novellino, Buriani, Chiodi, Rivera, Antonelli, (All. Liedholm). Gianni Rivera
lascerà subito dopo.
Viaggiamo con la Talbot Horizon,
la Peugeot 305, l’Opel Kadett.
Il Premio Strega va a Primo Levi
con La chiave a stella e il Campiello va a Mario Rigoni Stern con Storia di
Tönle.
Le emittenti televisive private
diffondono a pieno ritmo la vecchia produzione cinematografica e ciò provoca
una crisi che si abbatte ben presto sul cinema. Avendo questa nuova comodità a
casa, andiamo di rado al cinema e quel poco che vediamo nelle poche sale
rimaste sono Apocalypse now, Kramer contro Kramer, Sindrome cinese, Prova
d'orchestra, All That Jazz, Cristo si è fermato ad Eboli, Manhattan, Hair, Il
malato immaginario, 1941 allarme a Hollywood, Salto nel buio, Sinfonia
d'autunno, Il Vizietto, Ciao nì.
Ci intossichiamo con Soflì,
Biscotti Ringo, Pocket Coffee, Bikini Algida, gli intramontabili Baci Perugina, Caffè Paulista, Camillino gelato
con biscotto Eldorado, Charms Alemagna. Mentre negli Stati Uniti aumenta il
gradimento del cibo “made in Italy”, in Giappone c’è un vero e proprio boom dei
ristoranti italiani. A casa nostra, al contrario, cominciano ad aprire le steak
house e i primi fast-food in puro stile americano.
Giochiamo con le micro-machines,
la Famiglia felice, il Fiammiferino.
In televisione c’è la La Smorfia,
Luna Park, Charlie's angels, The visitors, Fantastico con Loretta Goggi,
Capitan Harlock. E’ l’inizio delle telepromozioni con sederini sudati che
vibrano dalla mattina alla sera, ai primi cento una mountain bike con cambio
Shimano a “centoventotto velocità” e … alzate la cornetta, Mondial Market vi aspetta.
Leggiamo Popster, Famiglia
cristiana, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Perduto amore, Un uomo.
Di moda vanno la macchina
fotografica Pentax, il Bull Terrier e il Dogo Argentino, l’amplificatore
Piooner, fare i figli delle stelle, i viaggi negli Stati Uniti e Canada,
Montercarlo, Costa Azzurra, Kenia con la Range Rover.
Spot da ricordare sono “Kadonett,
la lacca che si toglie con tre colpi di spazzola”; “Io crescerò,
bellissimissimo sarò, con i Biscotti Plasmon per il mondo andrò…; “Potevamo
stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci. Ma noi siamo scienza, non
fantascienza”; la Philadelphia Light, con quella rompiballe formaggiodipendente
di Kaori che per la sua linea vorrebbe sempre lasciare a bocca asciutta quei
furbacchoni del nonno e del nipotino (e s’incazza pure quando non la trova!).
A Sanremo vince Mino Vergnaghi
(ma chi era costui?) con Amare, allo Zecchino d’oro vince "Un
Bambino" e al Festivalbar Alan Sorrenti con "Tu sei l'unica donna per
me".
I ragazzi della contestazione ora
vogliono solo ballare e divertirsi, sono stanchi di tirare sassi. Siamo
nell’era di una musica che si misura in battute al minuto, tra 122 e 144 la
chiamano "Disco". Tutto il mondo ha voglia di ballare.
Nasce il punk rock, risposta
alternativa alla disco music. Ma se i Sex Pistols sputano sul palco, i Clash
combattono la loro White Riot con toni più "morbidi". Come reazione
al punk rock si affermano le ancora più morbide sonorità dei Dire Straits e il
reggae-rock dei Police e dei Talking Heads, che producono testi e arrangiamenti
più sofisticati.
Brian Eno, Larry Fast, Mickey
Hart, Stomu Yamashta e molti altri musicisti assottigliano il confine tra il
rock e l'avanguardia inventando il "meta-pop". Testimoni della
transizione verso la nuova configurazione del rock duro sono i fratelli Van
Halen per l'America e i Motorhead per l’Inghilterra. Altri esponenti di questo
periodo sono Electric Light Orchestra, Supertramp, Alan Parsons Project,
Kansas.
Ascoltiamo: Soli, Tragedy,
Pensami, Super superman, Buona domenica, Il carrozzone, Mi scappa la pipì,
Cicciottella, Quella carezza della sera, Ricominciamo, Splendido splendente,
Capito, Una donna per amico, I will survive, Comprami, E la luna bussò, I was
made for lovin' you, Io canto, E tu come stai, Cogli la prima mela, Electric delights, Ma come fanno i marinai,
Can you feel the force, September, Buk-in-hamme Palace, Honesty, In the Navy,
Baby make love, Milano e Vincenzo, Signor giudice.
Gli album più venduti in Italia
sono Lucio Dalla, BANANA REPUBLIC, Viva, Buona domenica, Spirits having flown,
Breakfast in America, Sono un pirata sono un signore, E tu come stai, Soli,
L.A. & N.Y., Erozero, Fabrizio De Andre' & PFM in concerto, Gloria,
Cogli la prima mela, Discovery Electric Light Orchestra, Cafe', Live '78 Mina,
E io canto, Plasteroid Rockets, Blondes have more fun.
Ma la puntina la poggiamo anche
su dischi come Chick Corea & Gary Burton in Concert, Highway to Hell,
Mingus, Into the Music, The Wall, Slow Train Coming, Breakfast in America, Live
Rust, Joe's Garage, London calling, Drums and wires, Regatta de blanc, Just one
night, Gelato al limon, I am, La mia banda suona il rock.
Tormentone dell’estate: Gloria,
di Umberto Tozzi.
Si è detto del disco: “E’ quello
che mi è costato più fatica. L’ho fatto e buttato via un paio di volte. Forse
era una congiunzione astrale negativa o che so io: fatto sta che a casa ho uno
scatolone pieno di nastri con gli arrangiamenti scartati di tutte queste
canzoni. Poi venne Andrei Loog Oldham portandosi appresso questa band mezza
inglese e mezza americana e in un paio di settimane facemmo tutto il disco. La
canzone che mi piace più di tutte è sicuramente “Gesù Bambino”, anche se a un
sacco di gente ha dato fastidio questo titolo. Anche la canzone “Viva l’Italia”
all’inizio lasciava tutti un po’ perplessi; molti si lasciavano influenzare dal
titolo e dicevano che era una canzone revanscista, oppure pensavano che il titolo
fosse ironico. Una giornalista durante una conferenza stampa di presentazione
del disco mi si mise a inveire contro accusandomi di aver abusato dei buoni
sentimenti della gente per fare una canzone spudoratamente commerciale. Così va
il mondo. Poi c’è stato questo fatto antipatico che questa canzone l’hanno
voluta usare un po’ tutti, dai comizi dei partiti più svariati ai filmati in
televisione sulla Nazionale di calcio ai tempi del Mundial; insomma, un sacco
di cose avrebbero potuto portarmi ad odiare questa canzone che invece continuo
ad amare così come continuo ad amare quella parte, non piccola, di “Italia che
resiste”
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’
TITANIC (1982)
Sono passati tre anni da Viva
l’Italia e tutti aspettiamo il nuovo disco come il Rex nell’Amarcord di
Fellini. E infatti arriva, tutto illuminato. E’ in rada, e già possiamo sentire
la voce dell’ufficiale di coperta: “Capitano Smith, eccola all’orizzonte! Sì,
…..c'è in mezzo al mare una donna bianca, … …..è così enorme nella luce delle
stelle, così bella che di guardarla uno non si stanca……. no, non è ghiaccio
…….è fatta di fulmini, armonie, torpedini, accordi, scintillante bellezza,
chitarre, note musicali, fosforo e fantasia!”
Quella donna (e che donna!)
sappiamo tutti come si chiama: musica. E’ uno dei suoi dischi più belli e,
quando sta per essere pubblicato - come raccontato da Francesco - i
discografici della RCA guardano il nostro come un matto, che narra la storia di
un naufragio proprio all’inizio di un decennio che invece propaganda il
protagonismo assoluto, il rampantismo, l’essere vincenti; lo considerano un
uomo d’altri tempi capace di scrivere pezzi acustici come “San Lorenzo” in un
momento in cui esplode la tecnologia applicata alla musica, oppure come “La
leva calcistica”, in cui incoraggia ad andare avanti anche se la vita ti fa
sbagliare i calci di rigore più importanti.
Proprio in quei giorni, in
concomitanza con l’uscita della canzone, Nino Cabrini sbaglia davvero il rigore
(sembra quasi una veggenza), ma in quel momento, quando gli pare che tutto il
pianeta collegato in tv gli stia cascando addosso, i suoi compagni di squadra
gli vanno vicino e gli dicono “Dai Antonio, un giocatore si vede dal coraggio,
dall’altruismo e dalla fantasia”. Allora Cabrini sfodera un coraggio da leone,
si toglie le scarpette di gomma dura, mette il cuore dentro alle scarpe e corre
più veloce del vento diventando campione del mondo con Zoff, Gentile, Oriali,
Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. (All. Bearzot).
Ma quello che giocava con la maglia numero sette, Gaetano Scirea, lo lascerà
presto.
Sugli spalti c’è un raggiante
Sandro Pertini, mentre negli spogliatoi fa visita alla squadra Giovanni
Spadolini, allora Capo del Governo con una coalizione politica DC, PSI, PSDI,
PRI, PLI; Reagan è il Presidente
U.S.A.; i generali argentini invadono le isole Falklands provocando la
sottovalutata reazione degli inglesi che le riconquistano in dieci settimane di
violenti scontri. Per la sua fermezza, il premier britannico Margareth
Thatcher, diventa la "Lady di ferro"; migliaia di immigrati del Ghana
vengono espulsi dal governo nigeriano; viene assegnato il nobel per la
letteratura a Gabriel Garcia Marquez; A Mosca Jurij Andropov succede a Leonid
Breznev; Time nomina macchina dell'anno il computer, profetizzando che cambierà
la nostra vita; in aprile la mafia uccide il segretario regionale del PCI Pio
La Torre e in settembre il prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa con
la moglie Emanuela Setti Carraro e i suoi uomini di scorta; viene ritrovato
impiccato sotto un ponte di Londra il banchiere Roberto Calvi, ex presidente
del Banco Ambrosiano; l’Italia si fa conoscere in tutto il mondo col marchio
Made in Italy, definizione di prodotto di qualità, forma e contenuto. I
designer italiani sono nominati in tutto il mondo come maestri di stile; in
Polonia, Lech Walesa, leader di Solidarnosc, è rinchiuso in un campo di
concentramento; viene diagnosticato in Italia il primo caso di Aids; il
Parlamento approva la legge "Rognoni-La Torre": agevolazioni in
termini di pena per i pentiti; a Beirut duemila abitanti palestinesi e
libanesi vengono massacrati dai
miliziani delle Falangi libanesi e delle forze filo-israeliane del Libano
meridionale; un commando Palestinese spara davanti alla Sinagoga di Roma.
Nell’attentato muore un bambino di 9 anni, Stefano Tascè; muoiono Gilles
Villenevue, Grace Kelly, Ingrid Bergman e Beppe Viola;
Riccardo Fogli vince a Sanremo
con Storie di tutti i giorni e Vasco Rossi arriva ultimo con Vado al massimo.
Allo Zecchino d’oro vince "Farfalla In Città" e al Festivalbar Miguel
Bosè con “Bravi ragazzi”.
Altri bravi ragazzi come i
fratelloni Abbagnale sono campioni del mondo di canottaggio e Saronni di
ciclismo. Dopo lo scandalo del calcio scommesse Paolo Rossi vince il Pallone
d’Oro e la domenica sera Adriano De Zan ci racconta che la Juve vince lo
scudetto con Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Causio, Brady,
Penzo, Tardelli, Bettega. (All. Trapattoni).
Indossiamo i fuseaux, la pezza di
Naj Oleari sui jeans in un inconfondibile stile fatto di spalle grandi, zig
zag, colori fluorescenti, tanti capelli, tanto trucco. Siamo incontentabili.
Come una certa famiglia che dopo
aver rotto le palle, se ne esce dal negozio con la frase di rito del commesso
di turno: "Ma lei è incontentabile" e il capo famiglia durissimo:
"Sempre! Un altro spot da ricordare è “..è nuovo? No, lavato con Perlana,
a mano e in lavatrice….”.
La lavatrice la usiamo anche
giocando con gli elettrodomestci Habert, e poi la cera Pongo, il cubo di Rubik
(chi non ha mai barato staccando le etichette colorate?), il galeone Playmobil,
Le Hotwheels, il Sapientino, il Grillo Parlante.
Altro tipo di lavatrice è il
nuovo prodotto della Fiat: la Panda, ovvero la "lavatrice in centrifuga"
per l'inconfondibile rumore del motore quando andava a pieni giri, e poi la
Lancia Delta, la Peugeot 502, la Fiat Uno, il Fiorino, la Croma e la Tempra, la
Argenta, la Duna, l’Arna, Renault Fuego, la Ford Fiesta.
In televisione c’è uno
stordimento televisivo di luci e paillettes, calderoni di effetti speciali un
po’ primitivi sono i primi show di Mediaset, e poi c’è Lady Oscar, Saranno
famosi, Cyranda de Pedra, Dallas, Sentieri, Arnolds, Wonder woman, Sandy dai
mille colori, Kiss me licia, Wanna Marchi, Alla conquista del West, Chips, Lou
Grant, Magnum P.I., Mash, Uccelli di rovo, Candy Candy, Anna dai capelli rossi,
l'Apemaia, Popcorn, Discoring.
Consumiamo l'aranciata
liofilizzata Agrumi Idrolitina, lo snack Milky Way, il cono gelato Atomic con granella rossa, gialla e verde, la
magica Mentorzata, il Limoncedro Fabbri all'Up. Fumiamo Futura, Bis, MS Blu,
Milde sorte, Philip morris, Winston.
Il Premio Strega va a Goffredo
Parise con Sillabario n.2 e il Campiello va a Primo Levi con Se non ora,
quando?
Al cinema vediamo Momenti di
gloria, Victor Victoria, Blade runner, Ufficiale e gentiluomo, Gandhi, Tootsie,
Scusate il ritardo, Rambo, E.T., Il marchese del Grillo, Io so che tu sai che
io so, In viaggio con papà, Poltergeist, I predatori dell'arca perduta, Il
tempo delle mele, La notte di San Lorenzo, Anni di piombo, Il tempo delle mele,
Borotalco
Va di moda il san Bernardo e il
setter irlandese, il piatto Marantz, l’orologio Casio70, il Gallo (il
paninaro), le Sfitinzie (le ragazze dei paninari), gli scarafaggi (i ragazzi
brutti che le paninare odiavano), i sapiens (genitori), i Cinesi o China
(ragazzi di sinistra). Di moda vanno anche le espadrillas, i viaggi nei
villaggi turistici Valtur e alle Maldive, comincia la cultura delle partenze
intelligenti, così tanto che gli italiani si riscoprono tutti intelligenti
nello stesso giorno e alla stessa ora: un caos che si ripete ogni anno ai
consueti “esodi”.
"Holiday" fa conoscere
al mondo della musica una 25enne italo-americana, tale Veronica Ciccone in arte
Madonna, che diventa un fenomeno di trasgressione e stilismo e detta il suo
look come strumento di identificazione e di appartenenza a una nuova
comunità...ma.. nella musica mondiale si avverte la mancanza di qualcosa, ormai
da due anni ci ha lasciati John Lennon, forse il più grande compositore del
secolo.
Concerto pacifista a Central Park
per ottocentomila persone; Peter Gabriel inventa il festival itinerante di
world-music "Womad"; i Cure pubblicano "Pornography", i
Sonic Youth inventano il noise-rock; "Thriller" di Michael Jackson,
con 40 milioni di copie vendute nel mondo, batte ogni record di vendite e
inaugura la stagione della Jackson-mania.
Ascoltiamo: Paradise, Bravi
ragazzi, Der Kommissar, Il Ballo del qua qua, Reality, Ebony and ivory, Avrai,
Hard to say I'm sorry , Non succederà più, Tanz Bambolina, Non sono una
signora, Messaggio, Celeste nostalgia, Survival, Lisa, Ska chou chou, Eye in
the sky, Blue eyes, Non stop twist, Sono un vagabondo, Soli, Private
investigations, Love is in control, Un'Altra vita un altro amore, Radio
station, Vado al massimo, You can do magic, Eye of the tiger
Gli album più venduti in Italia
sono La voce del padrone, Cocciante, Eye in the sky, Teresa De Sio, Momenti,
Love over gold, Thriller, Il tempo delle mele, 30 X 60, Artide Antartide, Bella
'mbriana, Tutto Sanremo '82, Via Tagliamento, Tug of war, E gia', Toto IV,
Palasport, The concert in Central Park Simon & Garfunkel, Sotto la pioggia,
Body talk Imagination, TITANIC, We Want Miles, Thriller, Nebraska, The Days of
Wine and Roses.
Tormentone dell’estate: Un'estate
al mare, di Giuni Russo.
Si è detto del disco: “La maggior
parte delle canzoni di Titanic le ho scritte durante la tourneè del pulmino. La
tournee del pulmino fu uno stravagante giro di concerti che, a pezzi e bocconi,
durò circa un anno. All’inizio eravamo io, Mimmo Locasciulli al piano, Peppe
Caporello al basso e Marco Manusso alla chitarra. La gente si stupiva che non
ci fosse la batteria e in effetti la cosa era un po’ strana e credo che sul
palco non andassimo molto a tempo; ma grazie a Dio non ci sono nastri di quei
concerti da ascoltare. Poi dopo un po’ arrivò Alfredo Minotti, prima alle
percussioni e poi finalmente alla batteria e Rita Marcotulli alle tastiere.
Fatto sta che giravamo sempre su un pulmino un po’ sgangherato preso in affitto
e quando gli organizzatori ci vedevano arrivare pensavano sempre che fossimo il
gruppo spalla.”
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ LA
DONNA CANNONE (1983)
E’ il Q-Disc famoso perchè
contiene, come una reliquia, una delle più belle canzoni del secolo: “La donna
cannone”, ma anche altri capolavori come La ragazza e la miniera, Canta canta e
un pezzo strumentale che Francesco riprende da una vecchia canzone scartata
negli anni Settanta. La donna cannone è la canzone perfetta, la canzone per
eccellenza, senza pecche: un’opera d’arte da esporre in museo. Si dice che
sarebbe stata ispirata da un fatto vero: un circo stava per fallire dopo che la
sua attrazione principale, la donna cannone, era fuggita per seguire un grande
amore. E’ la canzone dedicata a tutte le donne cannone di qualsiasi peso,
aspetto ed età, che vogliono fuggire da ogni circo (od oppressione) della loro
esistenza gridando a tutti la ricerca di amore, serenità e normalità. E lo
fanno liberandosi dal loro corpo, volando leggere come la donnona che ha
disegnato Francesco in copertina, che vola, vola via dal quel maledetto
tendone, senza preoccuparsi se sotto ci sia la rete o no.
Vola anche qualcun altro, ma
invece della rete c’è un’autobomba: a Palermo la mafia fa saltare in aria il
giudice Rocco Chinnici ed altre tre persone; un Boeing 747 delle linee coreane
viene abbattuto senza preavviso da due caccia sovietici perché finito fuori
rotta; viene avviata in Sicilia l’istallazione degli euromissili “Pershing 2” e
“Cruise”; ci governa Fanfani con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PLI; il
capo della P2, Licio Gelli, evade dal carcere; viene arrestato Enzo Tortora,
accusato ingiustamente per associazione mafiosa e per spaccio di droga. Dopo la
scarcerazione, morirà di cancro il 19 maggio del 1988; viene rapita Emanuela
Orlandi: non verrà più ritrovata; la tensione internazionale tra USA e URSS
raggiunge nell'anno nuovi vertici: Reagan annuncia il varo del piano di difesa
"scudo stellare" e in ottobre ordina un invasione lampo nella piccola
isola di Granada per debellare le forze cubane che l'avevano occupata; un
tremendo attentato uccide più di 240 soldati americani in Libano; viene
assegnato il Nobel per la pace a Lech Walesa; la Thatcher rivince le elezioni
in Inghilterra; l'ennesima crisi di governo ci porta ad elezioni anticipate con
l vittoria del PSI di Bettino Craxi, che diventa nuovo presidente del Consiglio
con una coalizione politica: DC, PSI, PSDI, PRI, PLI. Il suo governo durerà 1.058
giorni; finisce in manette uno degli uomini di mafia più potenti: Tommaso
Buscetta. Insieme a lui catturati anche Tano Badalamenti e altre otto persone;
numerose manifestazioni contro l'installazione dei missili a Comiso; una
compagnia svizzera di orologi lancia sul mercato una nuova linea di prodotti, a
basso costo e coloratissimi: è l'inizio della mania Swatch; i ragazzini adorano
i Culture Club e i Duran Duran; arrivano i figli del panino e del metallo:
paninari, metallari, dark, new romantic, punk: esemplari di fauna metropolitana
con un solo grido: Wild boys! Wild boys!
L’idealismo degli anni ’60 lascia
il posto al carrierismo e alla filosofia del self made man. È un nuovo stile di
vita; i giovani, abbronzati, capelli corti, giacca e cravatta e occhiali da
sole, sono i figli dei figli dei fiori. Dai genitori hanno ereditato un gesto:
l’indice e il medio allargati, non più simbolo di pace, ma di vittoria.
Competizione è la parola d’ordine. Grazie all’ex pacifista e casinista Jane
Fonda, esplode la moda del fitness e il videoregistratore lega sempre di più le
famiglie al teleschermo.
La nuova classe sociale,
abbandonate le velleità di amore e pace, si dedica alla carriera, ai consumismi
più sfrenati, mentre per i figli cresce la mania per i vidogiochi e i cartoni
giapponesi incollano i bambini davanti allo schermo per pomeriggi interi.
Nascono i grandi circuiti commerciali a diffusione nazionale e la Rai si
sveglia con dei compagni di etere. Si diffonde l'uso del telecomando, che
diventa il vero scettro del potere nelle famiglie italiane. Va ora in onda la
concorrenza, con le tv commerciali l'offerta si moltiplica dalla prima mattina
alla seconda serata, anche in orari mai utilizzati in passato: all'ora di
pranzo si scopre che è bello contar fagioli e al tardo pomeriggio si indovina
il prezzo giusto.
Il Premio Strega va a Mario
Pomilio con Il Natale del 1833 e il Campiello va a Carlo Sgorlon con La
conchiglia di Anataj.
Mentre Gerry Scotti era ancora un
dj e le ragazzine ballavano la prima volta con Reality, in tv c’è Al Paradise,
Be bop a lula, Big!, Bis, Buonasera con, Caccia al 13, Ciao ciao, Doc,
Fantastico, Festival, Doppio slalom, Il gioco dei 9, Il sistemone, Italia sera,
Jeans, Loretta Goggi in quiz, Odiens, Dj television con Cecchetto, Linus, Scotti,
Amadeus e Panicucci, Holly & Benji che non si capiva se giocavano al
calcio, al salto con l’asta o erano maratoneti visto che il campo non finiva
mai; Topazio, Kojak, La casa nella prateria, I Jefferson, Superflash,
Pentathlon, Telemike, La ruota della fortuna, Pronto, Raffaella?, Casa
Vianello, Maurizio Costanzo Show, Anche i ricchi piangono.
Sì, anche i ricchi piangono.
Negli Stati Uniti impazzano le soap opera (Beatiful, Dinasty, Capital, Febbre
d’amore, Falcon Crest, Santa Barbara, Flamingo Road) che riguardano le storie
di ricchissime famiglie americane alle quali capita di tutto. Nella migliore
tradizione americana sono tutti bellissimi, ricchissimi e dotati di uffici
megagalattici che non servono a niente. Ogni volta che parlano fra di loro si
esibiscono in tremila espressioni prima
di dare una risposta; se capita qualcosa di spiacevole in famiglia, il
patriarca di turno versa il whisky nel bicchiere (i bicchieri e gli alcolici
sono sempre in primo piano), prende il telefono e comincia a dire “Domani sul
mio tavolo voglio un rapporto completo!”. Ma il rapporto di che? Non te l’hanno
detto qual è la situazione di tuo figlio? Lo vuoi sapere pure per iscritto? Ma
lui beve, anche quando il figlio è grave all’ospedale (pardon, Medical Center)
e il sottofondo è sempre quel “tu… tu…. tu… tu…. tu” dell’apparecchiatura che
fa vedere i battiti del cuore. Tanto, anche se muore i produttori lo faranno
risuscitare con una plastica facciale. Ma intanto il padre (sarà il padre?
boh!) beve sempre, anche quando un civettuolo sax di sottofondo gli fa intuire
che una tresca sta per cominciare anche per lui, magari con quella che poi
scoprirà essere una sua lontana nipote, nata da chissà quali intrecci. Alla
fine la scappatella è perdonata dall’anziana moglie che dopo la ramanzina,
salendo le scale che portano alle camere da letto e sorseggiando l’inevitabile
tazzona di caffè (ma quanto ne bevono?), si sente dire “Mary?”. E lei “Sì,
Jim?”. E lui, con un sorriso a sessantaquattro denti: “Grazie”. E lei: “Caro,
voglio che tu sappia che io sono molto fiera di te”. E vanno a dormire felici
in camere separate, in attesa che si faccia mattino per preparare insieme il
tacchino nel giorno del Ringraziamento.
E poi c’è il mitico Drive In, una
mezza rivoluzione: Vito Catozzo, il paninaro di “Tranquiiilli, son sempre io”,
Sergio Vastano il manager rampante, Zuzzurro e Gaspare “Ce l'ho qui la
brioche”, Gianfranco D'Angelo con il Tenerone e il suo cane Has Fidanken.
Nello sport Alberto Cova è
campione europeo nei 200 metri; Michel Platini vince il Pallone d’Oro ma non la
Coppa dei Campioni, lasciata ad Atene con l’Amburgo. La domenica sera Adriano
De Zan ci racconta che la Roma vince lo scudetto con Tancredi, Nela, Maldera,
Falcao, Werchewood, Di Bartolomei, Conti, Proaska, Pruzzo, Ancelotti, Iorio.
(All. Liedholm)
E’ di moda dire troppo giusto e
tipo tosto; cuccare, tacchinare o grippare le sfitinzie a scuola, ruotare in
moto, fiocinare qualcosa da mangiare, e poi i viaggi alle Baleari, le scarpe
Nike, l’aerobica e passeggiare con il Bobtail o il Border Terrier.
Giochiamo mitiche partite col
Commodore 64 dopo un interminabile caricamento del videogioco che stava in una
musicassetta, le macchinine della Hotwheels, Sega Tiger, Soccer & space
war, Pac-Man, i Puffi, gli Snorkies, lo Spinball, i giochi in scatola Hotel,
Crack, ecc.
Spot da ricordare sono il
siciliano che dice: " Io ce l'ho profumato... l'alito"; la famiglia
scema del Mulino Bianco, quella composta da marito, moglie, figlioletti e nonno
rincoglionito, che vanno a prendere alla stazione la cuginetta stremata dal
viaggio. Dopo averle fatto fare chilometri per i campi, invece di un bel
pranzetto la rifocillano con Spighe di grano, oppure Miccole (?), Tenerezze,
Mugnai, Mulini, Spicchi di Sole, Granetti, Treccine, Saccottini, Soldini,
Tegolini, i Bomboloni, Biricche, Campanelle e Camille.
Lo stipendio medio di un operaio
arriva a 350.000 lire, un litro di benzina costa 850 lire e un chilo di pasta
725. Comincia la voglia di prodotti genuini, le nuove tecnologie cominciano ad
entrare nelle fabbriche, si sviluppa il terziario avanzato e, per la prima
volta in Italia, gli addetti del settore dei servizi superano quelli di
agricoltura e industria insieme. Però consumiamo lo Squizz il gelato
sporca-magliette, le caramelle Polo al limone o all'arancia, i biscotti Talmone
alla minerale Lora, la Fiesta al Limone.
Leggiamo L'insostenibile
leggerezza dell'essere, Le pietre nere, Quattroruote, Motocross, Stadio, La
Cucina Italiana, Tuttoturismo, Rockstar.
Al cinema vediamo Voglia di
tenerezza, Re per una notte, Kaos, Flashdance, Il ritorno dello Jedi, Io Chiara
e lo scuro, Scusate il ritardo, Victor Victoria, Il Verdetto, C'era una volta
in America
Viaggiamo con Ford Orion, Ford
Sierra, Lancia Prisma Lancia Trevi. Volkswagen Jetta, Talbot Solara
Nella moda si assiste alla
nascita del total look, del lusso, delle griffe ma anche allo strutturarsi di
un sistema che la porterà ad essere il motore dell'economia italiana.
Creatività e novità sono le parole chiave di questo periodo. C'è il ritorno alla
professionalità, all'ufficialità dopo la contestazione, al culto delle
celebrities, alla celebrazione dell'io rispetto al sociale, alla ricerca
esasperata del look giusto. La moda non è più unicamente un insieme di vestiti
e accessori, ma lo specchio di una società in rapido e continuo cambiamento.
Anche la fruizione della musica
cambia inevitabilmente, ma anche gli stessi artisti capiscono il loro nuovo
ruolo. Avere un “buon look” giova alle vendite, alla fama, e un buon video
musicale si riflette positivamente sulle vendite dei dischi. Infine, come
dimostra Michael Jackson, produrre al meglio il video musicale rende una rock
star anche una tv star, consentendo di triplicare i guadagni.
Intanto Robert Smith dei Cure
interpreta in pieno la filosofia dei giovani di quegli anni. Gli anni ‘80 sono
anche trasgressione riflessa nelle movenze e nel look di Boy George,
truccatissimo leader dei Culture Club, che non fa mistero della sua
omosessualità; il concerto a Red Rocks, registrato in "Under A Blood Red Sky",
lancia gli U2; esordio dei Rem con "Murmur"; "Kill 'Em All"
dei Metallica inventa lo speed-metal.
Nel panorama italiano il
Festivalbar cambia volto: nel 1983 viene trasmesso per la prima volta da Canale
5, fa registrare ascolti record e lancia artisti che, senza aver calpestato la
pedana di Sanremo, raggiungeranno un grande successo. Diventeranno protagonisti
della futura scena musicale personaggi come Zucchero, Ligabue, i Litfiba e gli
883.
A Sanremo vince Tiziana Rivale
con “Sarà quel che sarà”, allo Zecchino d’oro vince "Evviva Noi" e al
Festivalbar Vasco Rossi con “Bollicine”.
Ascoltiamo: Flashdance, I like
Chopin, Vacanze romane, Do you really want to hurt me, Moonlight shadow, Every
breath you take, Rocking rolling, Karma chamaleon, Ballo ballo, L'Italiano,
Shock the monkey, Vita spericolata, You don't have to say you love me,
Tropicana, Nell'aria, Non siamo in pericolo, Sarà quel che sarà, Ceralacca,
Acquarello, La mia nemica amatissima, Eterna malattia, Union of the snake,
Africa.
Gli album più venduti in Italia
sono Thriller, L'arca di Noe', 1983, Flashdance, Bollicine, Synchronicity, John
Lennon Collection, Tutto Sanremo '83, Crises, Mixage, The final cut, Ale' o o',
Tropico del Nord, Calore, Stayin' Alive, Fragole infinite, Mamma Maria, Tre, E'
arrivato un bastimento, Famous last words.
Ma le puntine non le poggiamo
più. Si guastano facilmente e diventano sempre più introvabili. Gli LP non
vengono più prodotti. Quindi nei
lettori infiliamo comodi CD come Texas Twister, Road Games, Jaco Pastorius
Invitatio, Infidels, Future Shock, War, Synchronicity, Hearts and Bones,
Swordfishtrombone
Tormentone dell’estate: Vamos a
La Playa, dei Righeira
Si è detto del disco: “Era
l'inizio dell'estate 1983 e con De Gregori stavamo lavorando all'album di Mimmo
Locasciulli "Sognadoro" allo studio Quattrouno di Claudio Mattone.
Una mattina stavamo aspettando che arrivasse Mimmo e Francesco mi chiese se mi
fossi mai occupato di colonne sonore, perché la sera prima lo aveva chiamato
Monica Vitti per proporgli di comporre le musiche per il film "Flirt"
diretto da Roberto Russo, da lei interpretato. De Gregori disse che aveva un
paio di brani musicali e una canzone pronti. Si mise al pianoforte e mi fece
ascoltare il brano. Io lì per lì fui catturato dall'introduzione di pianoforte
che è parte integrante della composizione. Glielo dissi e espressi il parere
che fosse un peccato relegarla a essere colonna sonora e basta. Alla mia frase
"Io ne farei un disco" lui mi disse che ne avrebbe parlato con i
dirigenti della RCA con cui doveva pranzare. Tornato dall'incontro mi comunicò
che "La donna cannone" sarebbe stato un Q-disc che mi avrebbe visto
produttore artistico. L'idea era di registrare gli archi a Vienna con la
Filarmonica. Ci informammo della disponibilità e ci venne detto che avremmo
dovuto aspettare più di due anni! Francesco commentò così: "Sicuramente
per quel periodo avrò scritto qualcosa da far fare agli archi". Io poi mi
rivolsi al Maestro Renato Serio, con cui avevo lavorato alla Titania. Al di là
di quello che è stato il successo del pezzo, sono stato profondamente
gratificato dall'aver preso parte a questo progetto”.
(Luciano Torani)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ SCACCHI E TAROCCHI (1985)
Cambio della guardia nella band
di De Gregori: Francesco racconta dopo l’uscita del disco: “I musicisti di
adesso li ho conosciuti in buona parte tramite Fossati, al quale avevo chiesto
di darmi una mano per realizzare Scacchi e tarocchi. Così lui ha portato con sé
Rivagli, Guglielminetti e Martellieri, mentre io ho portato Mancuso, con cui
avevo già inciso dei provini per l'occasione: lo conoscevo da tempo, me lo
aveva presentato un bassista che aveva lavorato con me in passato, Mario
Scotti, ed era nata una simpatia immediata. Fu così che ho conosciuto anche
Lucio Bardi: lui si autodefinisce scherzosamente il secondo chitarrista, ma
appena può tira fuori le unghie, come nell'assolo di chitarra acustica su
“Caterina”.
Fra quelle persone ce ne è una
che, insieme al suo fedelissimo Filippo Bruni (conosciuto qualche anno prima),
d’ora in poi gli farà da angelo custode, amico, consigliere, impresario,
produttore, fratello, capobanda: Guido Guglielminetti.
Trova anche il tempo per fare il
giornalista. Su l’Unità scrive bellissimi articoli relativi a fatti
contemporanei: Un generoso manifesto contro ogni guerra, Una settimana da non
dimenticare, Guai a creare barriere tra sani e sieropositivi, Se il mondo
insanguina le fiabe, Che faremo dopo la domenica di silenzio?, La legalità nel
paese senza regole, Le fughe di fine millennio e Mi manca la sua lucidità.
L’anno fa parte di quelli della
rivoluzione tecnologica, dei laboratori politici, del risveglio economico e
produttivo dopo gli anni di piombo, dei week end, delle vacanze esotiche, della
seconda casa. Sono gli anni di un nuovo miracolo economico, del consumismo. Gli
anni in cui tutti si arricchiscono in egual misura. In una parola: sono gli
anni di una nuova, grande, generale abbuffata interrotta solo quando gli
eccessi hanno iniziato a produrre tossine.
Ci governa Craxi con una
coalizione politica DC, PSI, PSDI, PRI, PLI; Mikhail Gorbaciov viene eletto
segretario generale del Pcus: "glasnost e perestrojka" (trasparenza e
rinnovamento) sono due parole che mai si erano sentite pronunciare da un leader
russo; il 24 giugno Francesco Cossiga è il nuovo presidente della Repubblica;
vertice del disarmo a Ginevra fra Reegan e Gorbaciov: viene assegnato il Nobel
per l’economia a Franco Modigliani; il 29 maggio, allo stadio Heysel di
Bruxelles, prima della finale della Coppa dei Campioni fra Juve e Liverpool, i
tifosi inglesi schiacciano sugli spalti 39 italiani. Le squadre inglesi
pagheranno questa tragedia con l’esclusione dalle coppe per cinque anni;
Vincenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano, finisce sotto accusa per i
metodi utilizzati nel suo centro; alcuni terroristi palestinesi sequestrano la
nave da crociera Achille Lauro, con a bordo 454 persone, e si arrendono dopo
aver ucciso e gettato in mare un turista americano invalido; un ciclone in
Bangladesh uccide più di 10.000 persone e una gigantesca eruzione del vulcano
Nevado del Ruiz provoca la morte di 25.000 persone in Colombia; vengono assolti
tutti gli imputati del processo sulla strage di piazza Fontana; tutta la
penisola da nord a sud viene coperta dalla neve. A Firenze la temperatura scende
fino a 23 gradi e a Lucca per il freddo muoiono più della metà degli animali di
un circo; in Val di Fiemme, a causa dell'incuria cede un bacino artificiale per
il contenimento di acqua e fango di una miniera. Le acque travolgono i paesi di
Stava e Tesero; vengono assassinati dalla mafia i commissario di polizia
Giuseppe Montana e Ninni Cassarà, l'agente Roberto Antiochia e il pentito
Salvatore Marino; terroristi del gruppo estremistico Abu Nidal con raffiche di
mitragliatori e bombe a mano provocano una strage negli uffici box d'imbarco a
Fiumicino uccidendo 13 persone; una coppia di fidanzati francesi viene
assassinata mentre si trova appartata in una tenda canadese vicino Firenze. Si
tratta dell’ultimo delitto attribuito al “mostro di Firenze”; muoiono Italo
Calvino ed Elsa Morante.
Carovita: giornale £ 650,
biglietto del Tram £ 500, Tazzina Caffè £.400, Pane £ 1200 al kg, Latte £ 780,
Vino al litro £ 900, Pasta al kg £. 980, Riso al kg £.1150, Carne di Manzo al
kg. £.11.000, Zucchero al kg £ 960, Benzina al litro £ 1329.
Si profilano nuovi modelli
alimentari, anche di importazione (esotici, macrobiotici, naturali, dietetici,
anglosassoni) mentre si affermano nuove modalità di consumo degli alimenti
(mense aziendali, ristoranti, fast food, snack bar). Però ci intossichiamo con
il vino al metanolo, artefatto con alcol metilico che provoca in Italia più di
venti morti e consumiamo i biscotti di un pazzoide con i riccioli gialli
vestito da romanista, che propone colazioni in tazzone giallorosse e di nome fa
Mago Galbusera.
Il Premio Strega va a Carlo
Sgorlon con L'armata dei fiumi perduti e il Campiello va a Mario Biondi con Gli
occhi di una donna.
Indossiamo pantaloni a sigaretta
con colori elettrici, minigonne scozzesi. Il blu elettrico, il fucsia e il giallo
sono padroni indiscussi dei tessuti. Indossiamo anche le scarpe sportive
"Canguro" o "Soldini", il piumino Moncler, le scarpe
Timberland, le felpe Best Company e Naj oleari, la cintura El Charro, le Nike
bianche in pelle con il baffo azzurro, le calze Burlington, le scarpe Adidas
“Stan smith” che al posto dei lacci hanno due fiocchi di tulle, nella migliore
tradizione del look madonnaro.
Nella pubblicità degli anni
Ottanta, troviamo la donna sempre impegnata fra merende per ragazzi, in
ambienti con pareti colorate di verde pisello e pavimenti così puliti che
sarebbe un peccato calpestarli. In cucina i tradizionali ruoli femminili
vengono ricoperti da mariti un po' goffi e impacciati (solo pizzette?) Lei, al
massimo, prepara qualcosa di surgelato. La massaia comincia a cedere il passo
alla donna in carriera, che per la casa e la famiglia ha sempre meno tempo a
disposizione.
Spot da ricordare sono anche
"Gusto pulito.... colore chiaro...." pronunciato dall’amico
antipatico Michele, intenditore di whisky che sorseggia, bendato, un Glen Grant
(e quelli che lo ascoltano e ridono divertiti per la sua imbecille esibizione
non scherzano per antipatia!) e "Per una parete grande non occorre un
pennello grande, ma un grande pennello”.
Giochiamo con Gira la Moda, l'Isola
di Fuoco, i Transformers, i Popples, gli Angelorsi, gli Orsetti del Cuore, i
Wuzzles.
Nello sport il diciassettenne
Boris Becker è il più giovane vincitore di Wimbledon della storia; i fratelli
Abbagnale sono, come al solito, campioni del mondo di canottaggio; Michel
Platini nuovamente vince il Pallone d’Oro e la Coppa intercontinentale con la
Juve. La domenica sera Marino Bartoletti ci racconta che il Verona vince lo
scudetto con Garella, Brighel, Marangon, Marchetti, Fontolan, Tricella, Fanna,
Volpati, Galderisi, Di Gennaro, Heilcker. (All. Bagnoli).
Di moda sono parole come look e
must. Era infatti "must" andare a Cortina, avere la Jeep, il Tuareg o
l'Arizona; di moda sono anche il dalmata e lo spaniel Inglese, i viaggi a Ibiza
e in Jugoslavia, gli occhiali da sole Persol, i legging e i braccialetti punk,
il graffitismo.
Leggiamo Vita standard, L'uomo
che guarda, La notte della cometa, La città della gioia
Mentre tutti si domandavano se le
donne delle spiagge californiane sono davvero tutte come Pamela Anderson, in tv
guardiamo Celeste, Love boat, Quelli della notte, Ok il prezzo giusto, Parola
mia, Operazione five, M’ama non m’ama, Il gioco delle coppie, Bim bum bam, La
schiava Isaura, Il diritto di nascere, Veronica il volto dell'amore.
Viaggiamo con Opel Corsa,
Autobianchi Y10, Citroen Visa, Ford Scorpio, Wolkswagen Golf, Opel Omega, Fiat
Tipo.
Al cinema vediamo Cocoon, L'onore
dei Prizzi, La mia Africa, Il colore viola, Pensavo fosse amore invece era un
calesse, 9 settimane e mezzo, La messa è finita e La storia infinita, Piccoli
fuochi, La rosa purpurea del Cairo, Top Gun, Amadeus, Urla del silenzio, Così
parlò Bellavista, Casablanca Casablanca, Pizza Connection.
A Sanremo vincono I Ricchi e
Poveri con “Se m'innamoro”, Il Premio Tenco lo vince Paolo Conte con Sotto le
stelle del Jazz, allo Zecchino d’oro vince "Riprendiamoci la
fantasia" e al Festivalbar i Righeira con “L'estate sta finendo”.
Bob Geldof, per raccogliere fondi
per l’Etiopia colpita dalla carestia, riunisce in 16 ore di musica le più importanti
rockstar del mondo, raccogliendo più di 70 milioni di dollari nei due concerti
"Live Aid" tenuti in contemporanea il 13 luglio a Wembley e al JFK
Stadium di Philadelphia. Partecipano Who, Led Zeppelin. Black Sabbath, U2, Dire
straits, Queen, Santana e Pat Metheny in duo, Elton John, Madonna, Paul
McCartney, Mick Jagger, Tina Turner, Elton John, David Bowie, Bob Dylan, Keith
Richards e Ron Wood dei Rolling Stones. Gli artisti americani che non
partecipano contribuiscono con il disco "We are the world", che
dominerà le classifiche. Intanto, con “Like a virgin”, la signorina Veronica
Ciccone in arte Madonna diventa sempre più un oggetto di culto.
La disco frana improvvisamente su
un mondo musicale che aveva assistito anche alla morte del progressive rock.
Tutto spazzato via da canzonette nelle quali bastava fare il verso a Paperino
(Disco duck) per vendere milioni di copie! Il CD s’impone nel mercato ed è
dunque indispensabile un canale di promozione musicale totalmente nuovo: il
videoclip o lo spot pubblicitario di una canzone da scaricare su supporto
magnetico. Il supporto video diventa fondamentale.
I ragazzini vanno matti per Simon
Le Bon. Ma l’impatto sociale dei Duran non è paragonabile a quello delle star
degli anni ’60, nemmeno quando vendono un gran numero di dischi. Altre meteore
come gli Spandau Ballet e Wham tramontano velocemente.
La nascita di MTV, la televisione
musicale non stop, si inserisce perfettamente in un rinnovato clima di euforia
elettronica. Il video,assicura diffusione e fama mondiale ad altre
indimenticabili voci, come quella di Freddie Mercury dei Queen, protagonista di
una musica sopravvissuta alla sua morte. La TV e il walk-man rendono
individuale la fruizione della musica.
Ascoltiamo We are the world, Wild boys, Into the groove, Noi ragazzi di
oggi, Questione di feeling, Una Storia importante, La vita è adesso, The
Neverending story, The Power of love, Ghostbusters, I'll fly for you, This is not America, L'Ultima poesia, If you
love somebody set them free, Mixing, Imagination, Sole papà, Crazy for you,
Acqua, No time no space, La Pappa non mi va, Like a virgin
Gli album più venduti in Italia sono La vita e' adesso, The dream of the
blue turtles, Born in the U.S.A., Arena, Parade, Cosa succede in citta', Like a
virgin, We are the world, Make it big Wham!, Promise, Quelli della notte, I
miei americani, Our favourite shop, SCACCHI E TAROCCHI, Vanoni/Paoli...insieme,
Finalmente ho conosciuto il conte Dracula, Once upon a time, No jacket
required, Boys and girls, So red the rose, Brothers in arms.
Ma sui nostri walkman infiliamo anche CD come Empire Burlesque, The
Dream of the Blue Turtle, Aura, Vocalese, Rain Dogs, Helloween.
Tormentone dell’estate: L'Estate
sta finendo, dei Righeira.
Si è detto del disco: “Credo che
questi dieci anni di piombo che abbiamo passato in Italia, i cosiddetti anni di
piombo, siano stati poco chiariti. Non si sa come sono cominciati e non si sa
nemmeno come sono finiti, perlomeno io non lo so, non riesco a immaginarmelo e
sì che ho letto spesso i giornali. Mi sembra che rimanga avvolta nel misero un
po’ la sostanza di quel che è successo e che ha molte sofferenze a tutti quanti
noi, al paese, anche se adesso ce ne siamo un po’ dimenticati e abbiamo rimosso
certe cose. E Scacchi e tarocchi è quindi dedicata a solutori più che abili
perché un solutore medio come me non è riuscito a trovarla questa soluzione.
Non è pubblica ma secondo me qualcuno lo sa.”.
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ TERRA
DI NESSUNO (1987)
L’uomo dalle spalle larghe ci
regala un grandioso cruciverba, di quelli con le definizioni da intenditori
premiati, in cui dai verticali scendono giù storie meravigliose e negli
orizzontali le melodie vanno da destra a sinistra come le ottave del
pianoforte. Quando queste due forze si incrociano, si vanno ad incasellare
ottenendo una soluzione che non è a portata di mano, ma che è perfetta. Sono
parole crociate da ascoltare fino in fondo. Chi vuol risolvere risolva, chi
vuol intendere si sforzi di intendere.
In un’intervista Francesco dice
del disco: “Peccato, era un bel disco ed ha avuto un destino infelice. “I
matti” è una canzone splendida, peccato.” E’ vero che il disco non ebbe molta
fortuna, ma rimane uno dei più eleganti, un’opera d’arte contemporanea, più da
ascoltare che da suonare.
In quest’anno ci governa Fanfani
con una coalizione politica DC e Indipendenti; Ilona Staller viene eletta
deputato alla Camera; Mathias Rust, con il suo piccolo aeroplano, sfugge a
tutti i controlli e atterra sulla Piazza Rossa di Mosca; "lunedi nero"
delle borse mondiali, l'indice Dow Jones perde 508 punti, più del 20% del suo
valore, trascinando nel disastro gli altri mercati mondiali. E' una crisi
economica paragonabile a quella del 1929, che segna la fine della grande bolla
speculativa iniziata nei primi anni '80; "I girasoli" di Van Gogh,
battuto all'asta per 38 milioni di dollari: inizia la moda dell'arte come bene
rifugio; viene riconosciuta validità legale all'utilizzo del DNA nei processi;
i Paesi industrializzati prendono coscienza del problema del famigerato
"buco nell'ozono"; sono Nobel gli studiosi Georg Bednorz e Alexander
Müller; Margareth Thatcher rivince le elezioni in Gran Bretagna; Giovanni Paolo
II riceve in Vaticano in visita ufficiale il presidente polacco Jaruzelski;
l'esplosione di una auto-bomba dell’Eta, collocata nel parcheggio sotterraneo
di un grande magazzino a Barcellona, causa diciotto morti e quaranta feriti; in
Valtellina, un’alluvione provoca 25 vittime e ingenti danni; Giovanni Goria è
il Capo del governo più giovane tra tutti coloro che lo hanno preceduto; a
Tripoli il leader libico Gheddafi rivendica la proprietà delle isole Tremiti;
Gianfranco Fini è eletto segretario nazionale del Msi-Dn; nasce L'auditel; è
l'anno dei Cobas, con scioperi a raffica soprattutto nelle ferrovie; una
gigantesca frana si stacca e scivola dalla montagna spazzando via due paesi,
Morignone e San'Antonio Morignone; si accentuano le inchieste e scoppiano gli
scandali legati alla pubblica amministrazione: "le aree d'oro di
Milano" che fa dimettere il Sindaco Tognoli, "le carceri d'oro"
che mette in luce un giro di tangenti legato alla costruzione delle super
carceri, "le lenzuola d'oro": giro di tangenti legate alla fornitura
di lenzuola ai valoni letto delle ferrovie italiane; nascono i supplementi
"Sette" (Corriere della Sera) e "Il Venerdì" (Repubblica);
Renato Curcio ed altri leader delle Brigate Rosse scrivono dal carcere una
lettera con la quale sconfessano la violenza. E' l'atto di resa del gruppo
storico delle BR; muoiono Claudio Villa, Renato, Guttuso, Rita Hayworth, Primo
Levi.
Il Premio Strega va a Stanislao
Nievo con Le isole del paradiso e il Campiello va a Raffaele Nigro con I fuochi
del Basento
Al cinema "Platoon" di
Oliver Stone vince 4 Oscar. Sbalordisce
il mondo, invece, Marlee Matlin, attrice sordomuta, miglior attrice in
"Figli di un dio minore". Tre premi per il sofisticato "Camera
con vista", mentre Giorgio Moroder vince per "Take my breath
away", migliore canzone e hit dell'anno in tutto il mondo. Vediamo anche
Un Tassinaro a New York, Miracolo sull'8a strada, L'ultimo imperatore, Il nome
della rosa, Mission, Camera con vista, Full metal jacket, L’impero del sole,
Gli intoccabili, Stregata dalla luna.
Nello sport Roma ospita i
mondiali di atletica, in cui Carl Lewis conquista tre ori; per l'Italia oro con
Damilano nella marcia e con Panetta nei 3.000 siepi; i fratelli Abbagnale sono
(e basta!) campioni del mondo di canottaggio; l'irlandese Stephen Roche
realizza un tris leggendario: Giro d'Italia, Tour de France e mondiali nello
stesso anno; Ruud Gullit vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Sandro
Ciotti e Maria Teresa Ruta ci raccontano che il Napoli vince il suo primo
scudetto con Garella, Ferrara, Corradini, Bagni, Ferrario, Renica, Romano, De
Napoli, Giordano, Maradona, Carnevale. (All. Bianchi).
Giochiamo con Dragon, Brivido,
Indovina Chi, Forza Quattro, le pigotte Holly Hobbie. La bambola
ideologicamente "più avanti" è Camilla, che ha il passaporto
Ci intossichiamo con Golò,
Grisbì, Mister Day, le patatine San Carlo, Twister, Lemonissimo, Calippo, il
Kilt al limone.
Spot da ricordare sono il
veterinario che pur di scroccare un bicchierino di Amaro Montenegro si fa
decine di chilometri per risvegliare un cavallo in semicoma con un semplice
buffettone sul muso; il paraflu con l’eschimese che vuole per forza il paraflu
altrimenti prende a botte il meccanico; "No Alpitour? Ahi ahi ahi ahi
ahi...".
Di moda vanno lo stereo compatto
con 3 lettori CD, le Superga, i viaggi in Thailandia e Bali, Capo Verde, il
Body building, le borse Fendi, il Levriero e il Fox Terrier, far carriera, ti
faccio un fax.
Indossiamo pullover con rombi
colorati, il loden, la pipa, giacchini di lana con le millerighe di Missoni,
ciglia finte, make-up esasperato, spalle giganti e tanto oro.
In televisione c’è Indietro
tutta, l’interessante Parola mia col Prof. Beccaria, Mister Fantasy con Fegiz e
Massarini, Superclassifica Show, Bim Bum Bam, Unomattina, il Fantastico di
Celentano, Bandiera gialla, Pentathlon, Piccoli fans, Premiatissima, Raffaella
carrà show, Pronto chi gioca?
A Sanremo vincono Morandi Tozzi e
Ruggeri con “Si può dare di più”, il Premio Tenco lo vince Francesco Guccini
con Scirocco, allo Zecchino d’oro vince "Canzone Amica" e al
Festivalbar Ivana Spagna con "Dance dance dance".
Con la New Wave il distacco tra
il musicista e il suo pubblico si fa netto e inconciliabile: i Residents
entrano in scena indossando caschi a forma di bulbo oculare, rifiutandosi di
farsi conoscere per chi realmente erano (mistero che li circonda fino a giorni
nostri); il duo Suicide propone uno spettacolo raccapricciante dietro “muri” di
campionamenti e rumori urbani concreti; i Devo, fedeli alla loro
rappresentazione di uomo-macchina, imitano i movimenti dei robot indossando
tute spaziali.
Madonna e Whitney Houston
dominano le classifiche mondiali; gli Europe lanciano "The final
countdown", una delle canzoni più famose degli anni '80; i Ferry Aid
ripropongono "Let it be" dei Beatles, i cui incassi vanno ai
familiari delle quasi 200 vittime del ferryboat inabissatosi prima di giungere
a Dover, in marzo. Comunque, qualcosa della tanto bistrattata musica anni '80 è
ancora da salvare: gli Smiths, i Talking Heads e gli U2.
Ascoltiamo Who's that girl, The
Final countdown, I wanna dance with somebody, Gente di mare, Call me, Bad,
Never gonna give you up, Boys, Nothing's gonna stop me now , Io amo,
Respectable, All at once, Figli, Dance dance dance, Nostalgia canaglia, OK
Italia, Beethoven (I love to listen to), Quello che le donne non dicono,
L'Amore è, La Notte dei pensieri, Let's work, Meet el presidente, C'est la vie.
Gli album più venduti in Italia sono Blue's, Whitney, C'e' chi dice no,
The Joshua tree, OK Italia, Men and women, Bad, The final countdown, Sign o'
the times, La pubblica ottusita', Who's that girl, Io amo e altri successi, You
can dance, Adesso Mango, Graceland Paul Simon, Rane supreme, Live in the city
of light, Tunnel of love, A momentary lapse of reason, Faith.
Ma anche CD come Atlantic Bridg, Siroco, Permanent Vacation, Sign o' the
Times, The Joshua Tree, Hot Animal Machine, The Healer, Passion,
Disintegration, Circulado, Evanescence, Ten, Automatic for the People, Henry’s
Dream.
Tormentone dell’estate: La Bamba
Si è detto del disco: “Ulisse
tornerà a viaggiare. Si intitola "Terra di nessuno" ed è ancora una
volta un contributo poetico e molto personale, concepito lontano dalle mode e
dalla stretta attualità. Un album bello e difficile. "Non sarà il canto
delle sirene, che ci innamorerà, noi lo conosciamo bene, l'abbiamo sentito
già". Così, con questa semplice ma perentoria evocazione, inizia il nuovo
importante capitolo della storia musicale di Francesco De Gregori. Questa volta
l'invito è per un nuovo viaggio nella Terra di nessuno, titolo del suo nuovo
attesissimo album, il primo che realizza per la Cbs, alla quale è passato dopo
un' eternità passata nella culla romana della Rca. E' un disco difficile, di
cupa e rigorosa bellezza, da assorbire con la dovuta lentezza. Si distingue
ancora una volta dalla produzione corrente perchè non sfrutta ritmi convulsi,
perchè ci conduce in atmosfere riflessive, pacate; esige attenzione, e questa
volta senza troppi filtri ideologici, casomai con un senso poetico e filosofico
di consapevolezza della condizione umana. L'assenza di ritmi sembra appunto
suggerire un allontanamento dalla stretta attualità. E' un maturo, lucidissimo
seguito a quella che è da sempre la storia di De Gregori, perseguita con
caparbia ostinazione, anche a costo di qualche amarezza, di squarci dolorosi, e
sembra che De Gregori abbia fuso con definitiva maturazione le due vie dell'
allegorico e del realistico. La realtà affiora in continuazione, ma tra le
righe, sempre ben filtrata dal canto, dal regno del poetico. Questa volta c' è
di nuovo il mare, che la psicanalisi tradizionale vuole simbolo dell' incoscio
(dal quale emergono tutti i nostri fantasmi e le nostre storie). Anni dopo l'
ultima sua grande metafora sulla società, Titanic (1982), dove il mare era
"navigato" da un transatlantico cieco, votato al disastro questa
volta ci sono le sirene, anzi Il canto delle sirene, a chiamarci verso il mare,
con una lunga galoppata rock in stile rigorosamente dylaniano. La chiave è
ovviamente diversa, da quella di Titanic. I riferimenti, letterari, sono molti,
e in parte dichiarati. Ad un certo punto compare "l' occhio di
Ismaele". E' Moby Dick, ovviamente, dove Ismaele, non a caso, era il
narratore, l' unico che sopravvive alla tragedia della lotta maniacale contro
la balena metafisica, per poterla raccontare, simbolo dello scrittore, così
come in questo caso Ismaele è De Gregori, che dal suo ritiro, dalla sua
lontananza dalla bagarre dei mass-media, riesce a lanciare le sue visioni così
efficaci, così penetranti. Il cantautore diventa in qualche modo un osservatore
che ha il "dovere" di raccontare. Ma il canto delle sirene, prima
ancora che a Melville, ci riporta al personaggio di Ulisse, da quello omerico
del mito della lotta contro gli dei, a quello dantesco del viaggio superbo
verso la conoscenza, oltre le colonne d' Ercole, fino a quello novecentesco di Joyce
del viaggio attraverso la coscienza. Ulisse come simbolo di modernità, dell'
uomo nuovo, e così sembra fare anche De Gregori, auspicando l' avvento di un
nuovo Ulisse. Ma naturalmente, tutti questi riferimenti non devono ingannare.
Ci sono, naturalmente, ma distillati nella maliziosa semplicità della
forma-canzone, che a tutto può alludere, senza mai dover spiegare. Saggiamente
De Gregori, che si riconosce fino in fondo come artigiano della canzone, non
rinuncia alla fragilità, perfino alla semplicità che è patrimonio della canzone
"Mio padre era un marinaio, conosceva le città, partito il mese di
Febbraio, di mille mesi fa, mio figlio non lo ricorda, ma lo ricorderà, mio
padre era un marinaio, mio figlio lo sarà". Un' invocazione struggente, il
bisogno di ricordare un' umanità ancora disposta ad attraversare il mare, a non
farsi distrarre dal canto delle sirene, a conoscere nuove terre. E siamo
entrati nella Terra di nessuno, luogo di diseredati, di esistenze in briciole,
di memorie al di fuori del tempo. C' è il "pilota di guerra", che
sorvola nella notte "terre ferite", che guarda "sulle case degli
uomini tutti uguali, nel grande orfanotrofio della vita", che aspetta che
"un giorno il giorno verrà", a dissipare la notte; così come nel
terzo pezzo, Capatàz, si aspetta che cambi il tempo, che si alzi il vento, e
trattandosi di De Gregori è facile immaginare che il vento in questione sia il
vento delle idee, oggi ridotto ad una inoffensiva brezza primaverile. Ed è il
pezzo più esplicitamente legato alla speranza di un nuovo corso politico. Fino
alla conclusione della prima facciata, col tragico Pane e castagne, dove delle
persone sembrano dirette verso la terra di nessuno, o "desolata"
pensando a Eliot, dove solo attraverso gli occhi ci si potrà riconoscere, ed è
il pezzo da cui è stato tratto il titolo dell' album. E poi Nero, dove l' uomo
di colore è unificato, visto che siamo nella terra di nessuno, nei suoi scenari
tra l' America e un' improbabile Latina, città del nord. Con Mimì sarà, c' è la
melodia, la cantabilità, storia di una donna che più che al riferimento del
melodramma fa pensare alla protagonista della "Storia" di Elsa
Morante. Ed è un ritratto di donna di grande bellezza. Arrivati ai limiti della
"terra di nessuno" c' è la pazzia, come massima disintegrazione di
certezze e di luoghi comuni. La canzone si intitola Matti, una delle più
suggestive di tutto il disco "E' una caverna nera, i matti ancora lì a
pensare ad un treno mai arrivato, e a una moglie portata via, da chissà quale
bufera. I matti senza la patente per camminare, i matti tutta la vita dentro la
notte, chiusi a chiave...". E poi l' addio, dolce, svagato, di Vecchia
valigia, come una vecchia canzone "on the road", sul tempo che
scorre, cantata come un' immagine di viaggio "La vita morde, un giorno
scava più piano, e il giorno dopo più forte, ma per l' acqua di quel miraggio,
quanta strada da fare, ma forse siamo solo noi che non sappiamo
viaggiare...". Il senso generale è inequivocabile. Mai come in questo caso
De Gregori ha prodotto un disco che potrebbe apparire come un album concept,
ovvero legato ad un filo rosso che attraversa tutte le canzoni e le unisce in
un disegno generale. Il disco si apre con un viaggio di mare, cioè col
viaggio-mito, archetipo, e si chiude col più dolce degli inviti, a riflettere
sulle strade che potremmo riprendere, sui viaggi che potremmo in fondo
ricominciare a fare.”
(Gino Castaldo)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’
MIRAMARE 19.4.1989 (1989)
Nei tempi del look esasperato,
del consumismo sfrenato e degli acquisti grandi firme, arriva questo disco che,
nella migliore tradizione dylaniana, insieme alle sue note lancia sassi pesanti
come macigni. E’ un disco denuncia contro gli anni Novanta. Si presenta come
una lettera di protesta con luogo, data e mittente: “Miramare, 19.4.1989.
Francesco De Gregori” e con un P.S.: “Ecco, fare canzoni allarmanti, dare ai
ragazzi qualcosa di cui discutere, fare in modo che le canzoni siano la
risposta ad uno stimolo che i ragazzi di oggi hanno, questo mi piace e credo
sia molto importante, oggi.”.
In questa società che manda
musica da mangiare attraverso una radio manipolata da Mastro Lindo, ci sono
sterminate e refrattarie distese di topi che giocano a nascondino e sorridono
dalle finestre, aspettando che i loro loschi affari vengano legalizzati e che
tutto ciò diventi una regola. Possono nascondersi fra la gente, vestire alla
moda, rubare per quarant'anni, dirigere una grande azienda, ma non mi piacciono
nemmeno un poco e grazie al cielo io non piaccio a loro. E’ una società in cui,
l’indomani, ritroviamo la cena della sera precedente nella spazzatura che è
nelle reti dei pescatori e non vogliamo più mangiare la carne di pappagallo che
ci offre il venditore di perline con la sua claque. E’ una società che se ne
frega, che accetta tutto con rassegnazione, che affronta con indifferenza e
cecità i problemi reali, una situazione dalla quale è necessario uscire al più
presto. E’ urgente passare la notte ed aspettare il mattino, sperando che tutti
si sveglino e il bosco si riprenda le case. E al mattino la luce sarà immensa.
Ma com’è la luce nell’immenso
mondo? George Bush padre è il Presidente USA. Premio Oscar a Gabriele
Salvatores per Mediterraneo; il giorno di Natale, in Albania, il dittatore
Nicolae Ceausescu e la moglie Elena vengono condannati a morte; ci governa De
Mita e poi Andreotti con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PRI, PLI.; il 4
giugno studenti cinesi vengono massacrati a Pechino in Piazza Tienanmen, dopo
aver lanciato slogan a favore della democrazia e della libertà di parola; viene
eletto a Mosca Boris Eltsin; il primo ministro Li Peng annuncia l'intervento
delle forze armate per ristabilire l'ordine pubblico, ma la popolazione
impedisce all'esercito di entrare a Pechino. Finisce in un bagno di sangue tra
i contestatori; il 9 novembre cade il Muro di Berlino, la Germania non è più
divisa; la petroliera Valdez causa una strage ambientale in Alaska, perdendo
oltre 250.000 barili di olio greggio dalla propria stiva; gli USA invadono
Panama per catturare il generale Noriega, accusato di spaccio di droga nel
territorio americano; un tremendo terremoto causa miliardi di dollari (ma poche
vittime) nella zona di San Francisco; il direttore del carcere romano di
Rebibbia denuncia di essere stato gambizzato da un commando delle Br. Giorni
dopo viene arrestato per essersi inventato tutto; due caccia ''F-14 Tomcat''
della marina militare statunitense abbattono due ''Mig 23'' libici al largo di
Tobruk; Angola: con la partenza dei primi contingenti (circa 3000 soldati)
comincia il ritiro dei 50 mila militari cubani dal paese. Secondo gli accordi,
il ritiro dovrà essere completato entro la metà del 1991; si conclude il ritiro
delle truppe sovietiche dall’Afghanistan; nel Tibet imponenti manifestazioni
anticinesi sono represse dalla polizia. Il Governo di Pechino proclama nella
regione la legge marziale; al Comune di Roma scoppia lo “scandalo delle
merendine”; nello stadio Sheffield 95 persone muoiono soffocate o calpestate e
180 restano ferite prima dell'inizio della partita di calcio Llverpool-Nottingham
Forest; Urss: una catena umana di un milione e mezzo di persone, attraversa per
560 chilometri Lituania, Lettonia e Estonia, per denunciare il patto
Molotov-Von Ribbentrop, che nel 1939 permise l'annessione all'Urss di questi
paesi baltici; la sonda spaziale Voyager II giunge a 3900 chilometri da
Nettuno, trasmettendo immagini del pianeta; comincia l'esodo di migliaia di
persone in Germania Federale attraverso le ambasciate tedesco occidentali a
Praga e Varsavia; viene eseguita la prima "Laparascopia" utilizzando
una microtelecamera dentro l'addome, che permette di rimuovere con altri
opportuni microscopici strumenti che appaiono su un video, delle colecisti
senza dover aprire chirurgicamente l'addome; per la prima volta viene eletto un
sindaco nero a New York, é David Dinkine; il segretario del Pci Occhetto a
Bologna annuncia la volontà di cambiare nome al Pci dando vita ad un nuovo
partito della sinistra: “Partito democratico della sinistra”, l’evento avverrà
a Rimini nel 1991; a Segrate si svolge il primo congresso della Lega Lombarda.
Viene eletto segretario per acclamazione Umberto Bossi; termina lo
smantellamento dei 260 Km di filo spinato lungo il confine tra Austria e
Cecoslovacchia. E’ la fine della “cortina di ferro” e il drammaturgo Vaclav Havel è eletto Presidente; "Time"
proclama Mikhail Gorbaciov "uomo del decennio”; premio Nobel per la pace,
che quest'anno va a Tenzin Gyatso, il 14° Dalai Lama; cominciano le
esternazioni del picconatore Cossiga; arrivano le prime lettere del "corvo
di Palermo", che dall'interno del Pool antimafia criticano l'operato del
giudice Falcone; Ligato, l'ex presidente delle Ferrovie coinvolto nello
scandalo delle "lenzuola d'oro" viene assassinato; impazza in tutto
il mondo un nuovo ballo: la lambada; muoiono Laurence Olivier, Herbert Von
Karajan, Michele Cascella, Perez Prado, Carlo Dapporto, Vittorio Caprioli,
Cesare Zavattini, Benigno Zaccagnini, Leonardo Sciascia, Salvador Dalì, Sergio
Leone, Gaetano Scirea, Carlo Dapporto, Khomeini, Vittorio Caprioli, Luciano
Salce, Silvana Mangano.
Gli italiani scoprono di essere
un popolo di antiquari, vanno in giro a cercare arredamenti d’epoca con
scrupolosa e appena acquisita competenza, dal mobile in stile Napoleone
Bonaparte a quello in stile Napoleone Terzaparte, tanto decantato da un
convinto venditore forte di aver letto da qualche parte le gesta di un certo
Napoleone III (giuro che mi è capitato davvero!).
I fratelli Abbagnale sono ancora
campioni del mondo di canottaggio; Alain Prost vince il suo terzo titolo di
campione del mondo di formula uno; l'americano Greg Lemond vince il suo secondo
Tour de France e il campionato del mondo di ciclismo; Joe Montana conduce i San
Francisco al loro 3° Superbowl; Marco Van Basten vince il Pallone d’Oro, il
Napoli vince la Coppa Uefa, il Milan vince la Coppa dei Campioni e la Coppa
Intercontinentale e l’Inter vince lo scudetto con Zenga, Bergomi, Brheme,
Baresi, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Serena, Matthaus, Diaz. (All.
Trapattoni)
In un effimero benessere (i conti
arriveranno dopo) ci vestiamo come se fossimo a Via Montenapoleone. Tutto
dev’essere firmato, anche i calzini. Di moda vanno anche la pochette per
signora, lo stile Made in Italy,
l’enorme cellulare Motorola, il Rolex, il cocker Inglese, il colletto
bianco della camicia celeste e le bretelle, il loden, la pipa e il Sole24 ore
fatto volutamente intravedere dalla borsa Samsonite.
Ma a “Piazza Affari” si legge
anche Millionaire, Affari & Finanza, Il Denaro, Affari Italiani, Il Mondo,
Soloimpresa, Salute & Benessere, Casa & Cucina, Ville e giardini,
Vivere da yuppi senza rimanere fregati e ….Come diventare ricchi senza essere
iscritti al PSI.
L’uomo della pubblicità è il
dirigente di una finanziaria il cui capo dà pacche sulle spalle agli
scansafatiche o a quelli che sanno come anticiparlo sul terrazzo dove c’è
l’elicottero personale. Lavora pochissimo e i suoi colleghi sono tutti modelli
e top-models. Il nostro erore è ricco, bello, atletico, sulla trentina, con
giovane moglie e figli ovviamente tutti sani, biondissimi e con gli occhi
azzurri. Fa colazione con la famiglia al casolare quando saranno già le undici
del mattino, senza chiedersi se la Direzione stia già organizzando la più
grande caccia all’assenteista degli ultimi vent’anni. Con la ventiquattrore (vuota)
si infila nella sua nuova Saab (alla quale, se monta un tetto apribile, è
probabile che un caccia si accosti a testa in giù) e se ne va tranquillo che
sarà già mezzogiorno. Dopo aver fatto spiaccicare il caccia all’ingresso di una
galleria, si lecca i baffi pensando al minestrone surgelato che troverà per
cena. Nelle vicinanze del casello infila la mano in tasca per prendere il
portafogli e pagare il pedaggio ma al posto del portafogli c’è un fusillo
Barilla! Non si è mai capito se lo volesse annusare o bestemmiasse! Dopo aver
pagato una multa corrispondente al tragitto Bressanone-Lampedusa il suo
percorso continua per vallate sconfinate in splendide giornate di sole e in cui
non esiste traffico perché c’è solo lui. Dopo non aver fatto niente tutto il
giorno, la sera ritorna stanco, fa un po’ di battute idiote alla moglie,
sprofonda sul divano di casa e con grande faccia tosta si chiede: “Marco, 32
anni, reddito mensile 3.600.000 lire, ma il mio futuro sarà sempre così? Ci
vuole una pensione alternativa!” E se lo chiede, poveretto, quando un operaio
guadagna molto meno della metà del suo stipendio e al 21 di ogni mese non sa
dove sbattere la testa!
Spot da ricordare sono pure
Aiazzone con “provare per credere!”; l’alieno che va dal fotografo col rullino
e dice "Ciripiripì Kodak"; la contessa in giallo che si fa
accompagnare da un ingenuo Ambrogio che non ha mai capito cosa fossero i
languorini; un pazzo che vuole restare a vivere in un supermercato e “la città
dell'amaro Ramazzotti, la città di chi vive e lavora, la città della vita, di
una giornata che non è mai finita, questa Milano da vivere, da sognare, da
godere, questa Milano da bere!”
Giochiamo con i Tottles, Teddy
Ruxpini, Paciocchini, Mio MiniPony, La
Baby Sirenella, Baby Bua, BebiMia.
Il Premio Strega va a Giuseppe
Pontiggia con La grande sera e il Campiello va a Francesca Duranti con Effetti
personali.
Oltre a Salvatores, Oscar per
"Rain man", con un grande Dustin Hoffmann e per "Roger
rabbit". Escono nelle sale "Batman", "Indiana Jones e l'ultima
crociata" e "Nato il 4 luglio" lancia definitivamente tra le
superstars di Hollywood l’attore Tom Cruise. Ma vediamo anche il nostro Oscar
Nuovo Cinema Paradiso, Mery per sempre, Palombella rossa, Turner e il casinaro,
Always per sempre, La voce della luna, Il mio piede sinistro, L'attimo
fuggente, Il piccolo diavolo, Un pesce di nome Wanda, Sotto accusa.
Ci intossichiamo con Kinder
Pinguì, i tortellini Rana, Fior di Fragola, Calippo al limone fragola e Fizz,
Blob, Freddolone, Cucciolone, Piedone, Cornetto Algida Classic o Super Amica
Chips. E al tabaccaio chiediamo MS rosa, Cartier, Dunhill, Trussardi,
Multifilter.
In televisione danno La corrida,
Smile, Super classifica show, Super flash, Tandem, Te la do io l'America,
Telemike, Test, Tg l'una, Tra moglie e marito, Viva le donne, Zig zag,
Gianfranco Funari, che fra i ricordi della coratella che gli preparava ‘su
madre ogni tanto grida “Ermanno (il regista) famme n’primo piano, che vojo vede
n’faccia l’amico che me chiama da Frosinone!”.
A Sanremo vincono Anna Oxa e
Fausto Leali con Ti Lascerò, Il Premio Tenco lo vince Enzo Jannacci con Se me
lo dicevi prima, allo Zecchino d’oro vince "Corri Topolino" e al
Festivalbar Raf con "Ti pretendo".
"Passion" di Peter
Gabriel dà il via alla riscoperta della world-music; rimpatriata dei Who,
celebrata in un concerto a New York; tornano sulla scena i Jefferson Airplane.
L'avvento dell'era del computer
fornisce il mezzo per i nuovi artisti che trovano nel sintetizzatore e nei
software specializzati lo strumento migliore per produrre la musica del “copia
e incolla”, senza l’aiuto di altri musicisti in sala di registrazione. In
pratica, in questo modo ognuno di noi può farsi un disco in casa propria. Sì in
modo artigianale, ma senza costose attrezzature.
In Italia si diffonde un nuovo
fenomeno underground, non legato a nessuna casa discografica. E' il popolo di
ragazzi punk e ragamuffin, collegato al fenomeno sociale dei Centri Sociali. Il
nostro rock riceve un nuovo impulso grazie ai toscani Gianna Nannini e Liftiba,
e a Vasco Rossi.
Ascoltiamo Viva la mamma, Like a
prayer, Esatto, Ti pretendo, C'è da spostare una macchina, Belfast child,
Personal Jesus, I want it all, Ti lascerò, Almeno tu nell'universo, Lullaby,
Cosa resterà degli anni 80, Angel of Harlem, She drives me crazy, La Notte
vola, You on my mind, Don't ask me why, Do you believe in shame?, Partyman, I
drove all night, Dr. Jazz e Mr. Funk, The Invisible man – Queen, Diavolo in me,
This one.
Gli album più venduti in Italia sono Oro incenso & birra, Liberi liberi,
Foreign affair, Money for nothing, A new flame, Abbi dubbi, Like a prayer,
Lambada, Ancient heart, Street fighting years, Sleeping with the past, Batman,
The seeds of love, Crossroads, The miracle, Shooting rubberbands at the stars,
Uiallalla, Reg strikes back, Flowers in the dirt, Disintegration.
Tormentone dell’estate: Lambada, dei Kaoma.
Si è detto del disco: “Credo che
parlare con maggior chiarezza, in maniera più diretta, abbia innanzitutto
bisogno di un'operazione su se stessi; devi cercare di superare il naturale
pudore di dire una parola come ladro, come succede per esempio in una canzone
come Dottor Doberman, riferita ad uno che non paga le tasse e fa aborti
clandestini. Dipende dalla propria sensibilità, comunque; io ad esempio trovo
immorale un medico, obiettore di comodo, che poi pratica gli aborti
clandestinamente nella sua clinica privata, trovo che sia grave quanto la
distruzione della foresta amazzonica o come altri temi più grandi per i quali
ci si è mobilitati in questi anni. Voglio dire, insomma che non esiste solo la
grande politica, esiste una politica di tutti i giorni, fatta di cose piccole e
riconoscibili, per le quali la gente si indigna. Scegliere le parole.
(Francesco De Gregori)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ CANZONI
D'AMORE (1992)
Avevate creduto davvero che
avrebbe parlato d’amore? A leggere il titolo in copertina c’è da pensare “non è
che sia diventato peggio di Iglesias?”. Se le intenzioni sono quelle di
scoprirvi dentro vele senza vento o cuori in pena allora è meglio riporre il CD
nel contenitore. In questo disco Francesco intende l’amore nel senso più
globale del termine, anche attraverso la rabbia. Amore è anche la
preoccupazione di un ragazzo che ricorda al padre che gli imbianchini, come la
pelle del serpente, possono ridiventare assassini e lo prega di non far parlare
nessuno, nemmeno gli indovini, in questo nostalgico rumore di niente privo di
libri di storia. Amore è anche un ragazzo che chiede al padre cosa vede
dall’alto dei suoi ricordi, ma da così alto che tutto è più chiaro rispetto a
quello che “vedono” i suoi giovani occhi. Amore è anche apprensione per il
proprio Paese, che continua a dire “andiamo avanti” nonostante l’autotreno
viaggi per strade senza più legge da Torino a Palermo, dall'Olimpico al
Quirinale, dal futuro al moderno, dal cielo all'inferno….Alt! Siamo andati
troppo lontano.
Scendiamo a terra e vediamo che
succede nel mondo: John Major viene eletto premier inglese. George Bush è il
Presidente U.S.A.; ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PSI,
PSDI, PLI. L’Etna minaccia Zafferana e si ferma a 200 metri dall’ingresso del
paese; rivolta del popolo nero a Los Angeles e carestia in Somalia; con il
dopo-Craxi arriva il Governo Amato con una coalizione politica DC, PSI, PSDI,
PLI e ce le dà di santa ragione con una supermanovra da 93.000 miliardi per
evitare la bancarotta dell’azienda Italia; in Serbia, un Mig abbatte un
elicottero militare italiano; a Lisbona, la Cee riconosce le repubbliche di
Slovenia e Croazia; a Maastricht, i ministri degli Esteri, dell’Economia e
delle Finanze firmano l’accordo sul trattato dell’Unione europea; a Milano, il
presidente socialista del "Pio albergo Trivulzio", Mario Chiesa, è
arrestato mentre riceve una tangente di 7 milioni di lire, una rata di una
tangente per concedere l'appalto ad una ditta di pulizie. E' l'inizio di
"Tangentopoli”, un vero terremoto; a Palermo vengono uccisi dalla mafia
l’europarlamentare Salvo Lima e il maresciallo Giuliano Guazelli; a Kabul è destituito e decapitato da militari
islamici, il presidente Mohammed Najibullah; si dimette il Presidente della
Repubblica Francesco Cossiga; in Afghanistan il governo dei mujaheddin impone
alle donne l’uso del burqa; la mafia fa due regali a Totò Riina:
sull’autostrada di Palermo vengono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la
moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito
Schifani e Rocco Di Cillo e in estate, con un’autobomba in Via D’Amelio, il
giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta: Agostino Catalano, Walter
Cusina, Emanuele Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina; viene eletto Presidente
della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro; il "Wall Street Journal"
scrive un articolo in prima pagina intitolato "Go for it /avanti/ Di
Pietro"; il Senatore della Lega Nord Gianfranco Miglio propone di staccare
la Sicilia dall’Italia; Bill Clinton viene eletto Presidente degli Stati Uniti;
muoiono Gianni Brera, Franco Franchi, Augusto Daolio;
Nello sport l'Italia vince la
World League di pallavolo; il Moro di Venezia sconfigge New Zealand e giunge
alla finale della Coppa America, verrà poi sconfitto in finale da “America 3”;
a Crans Montana Alberto Tomba si aggiudica la Coppa del mondo nel gigante;
Olimpiadi a Barcellona; Marco Van Basten vince il Pallone d’Oro e la domenica sera
Gianni Minà ci racconta che il Milan vince lo scudetto con Rossi, Tassotti,
Maldini, Reickhard, Costacurta, Baresi, Donadoni, Albertini, Van Basten,
Gullit, Massaro. (All. Capello)
Di moda va l’autoradio Clarion,
l’agenda Smemoranda, il Chow Chow e il cane
Corso, i viaggi in Tunisia e Marocco,
la dieta mediterranea. E soprattutto andar per mercatini cercando anticaglie,
affamati di un sangue blu che non possediamo e sfamandoci con ritratti di
illustri sconosciuti spacciati per nostri antenati.
Il Premio Strega va a Vincenzo
Consolo con Nottetempo, casa per casa e il Campiello va a Sergio Maldini con La
casa a Nord-Est
Al cinema vediamo Il ladro di
bambini, Gli spietati, Assolto per aver commesso il fatto, Cattiva, Il muro di
gomma, Maledetto il giorno che ti ho incontrato, Lanterne Rosse, Thelma e
Louise, Jhonny Stecchino, Morte di un matematico napoletano, Casa Howard, Scent
of a woman e un’infinità di vacanze di Natale dei fratelli Vanzina e di Neri
Parenti. Ma assistiamo anche alla consacrazione di una nuova generazione di
attrici italiane: Cucinotta, Golino, Neri, Buy e Ferilli.
Leggiamo L'età dei diritti, La
casa a Nord-Est, Castelli di rabbia, Dylan Dog, Brendon, Focus, Newton,
National Geographic Italia, Il Foglio.
In TV trasmettono I segreti di Twin
Peaks, Non è la Rai, l'inviato al tribunale di Milano Paolo Brosio, Beverly
Hills 90210, corride, ragazzi bagnati in piazza a stonare col Karaoke di
Fiorello, processo Pacciani, processo Cusani, Sgarbi quotidiani, la Piova 38:
baciamo le mani. E poi c’è il fantastico “Mai dire gol” della Gialappa’s, in
cui vengono lanciati comici straordinari come Aldo, Giovanni e Giacomo (John
Flanagan, Johnny Glamour, Nico, Rolando, I Bulgari, Rezzonico, Gervasoni e il poliziotto Huber), Antonio Albanese
(Alex Drastico, Epifanio, Frengo e Stop, Pierpiero il giardiniere di Arcore),
Paolo Hendel (Carcarlo Pravettoni), Daniele Luttazzi (Prof. Fontecedro, Panfilo
Maria Lippi Tabloid), Francesco Paolantoni (Nipote di Benny Hill, De Lollis,
Nonno virtuale, Robertino-Ho vinto quaccheccosa?), Teo Teocoli (il fantastico
Caccamo, Peo Pericoli, Gianduia Vettorello).
Nella pubblicità i rasoi
diventano ancora più micidiali. Se trent’anni fa il pelo aveva qualche
possibilità di cavarsela, oggi per lui non c’è più scampo: appena tenta di
uscire fuori dopo il primo taglio, arriva il secondo che lo scotenna facendolo
ricadere giù, senza speranza. E se per caso accenna a dire “posso respirare?”
c’è pronta la terza lama!
Spot da ricordare sono ”…e chi
sono io, Babbo Natale?; “l’uomo Del Monte ha detto sì”; i Levi’s 501 col
modello che va in lavanderia a lavare i suoi panni e resta ad aspettare in
boxer; il Kinder bueno prima dell'era della "ciccia e brufoli"; il
Pinguino De Longhi di Orso Grigio, e infine alcuni strafirmati, rampanti e ignoranti
dirigenti che esultano perché l'INA è in possesso di Palazzo Strozzi! E allora?
Che ce ne frega? Meglio cambiar canale, meglio Fantozzi o la Pozzi o, al
limite, Don Mazzi.
Molto spesso si cena fuori casa
ed è ormai consuetudine festeggiare al ristorante eventi personali o familiari.
Elemento che modifica le abitudini alimentari degli italiani è la paura di
ingrassare. Inizia così il “tormentone” delle diete e dei regimi dimagranti che
si possono reperire dappertutto, su giornali o riviste specializzate, in
trasmissioni radio o televisive. Sono, questi, anni marcati da un sensibile
aumento della dinamicità della vita sociale e dei consumi fuori casa. Cresce,
infatti, la richiesta di pasti pronti da portare in tavola e si diffondono
sempre più rosticcerie e ristoranti per alimenti ‘take away’, ma sgranocchiamo
anche Kinder sorpresa, il Cono Atomic Motta, Ciocorì & Biancorì Motta, Ciao
Crem ed Ergo Sprint.
Lo stipendio di un operaio è di
circa 1.100.000 lire, un chilo di pasta costa 1280 lire e un litro di latte
1100.
Viaggiamo con la Volvo 740, la
Panda, la Punto, la Renault Clio, Nissan Micra, Ford Mondeo, Renault Twingo.
A Sanremo vince Luca Barbarossa
con Portami a ballare, il Premio Tenco lo vince Franco Battiato con Povera
patria, allo Zecchino d’oro vince "Un Giallo In una mano" e al
Festivalbar vince Luca Carboni con "Mare mare".
Esordio di Tori Amos con
"Little Earthquakes"; Esplode il fenomeno del brit-pop (Blur, Oasis,
Suede, Pulp & C.); viene inventato il formato Mp3 per archiviare i brani
musicali nei computer; si afferma il movimento post-rock; gli Oval inventano la
glitch music; Jeff Buckley pubblica "Grace" e diventa uno dei nuovi
idoli del decennio.
L’anima del punk riemerge con il
grunge dei Nirvana, mentre stili di dance music come la Techno si frammentano
in un numero sempre più grande di sottogeneri nell’ambito della cultura rave.
Dalla multimedialità fatta “in proprio” degli show underground si è passati a
quella ipertecnologica dell'era del digitale, che coinvolge svariati gruppi di
persone riuniti in contesti aziendali sovranazionali. Oggi, dietro le quinte
delle pop-star, c’è una task force di manager, tecnici del suono, produttori,
registi, tecnici informatici, stilisti, tutti facenti capo a multi-nazionali
della musica, della moda e della cinematografia.
In Italia nascono gruppi (come 99
Posse, Almanegretta; Banda Bassotti, Cyclone, Pitura Freska; Articolo 31,
Casinò Royale; Mau Mau, Torino Posse) che nascono e si trasformano,
volutamente, nello spazio di pochi mesi. I loro ritmi mischiano in maniera
originale il raggae e il rap e i loro testi sono prevalentemente orientati alla
rivendicazione sociale e politica, contro il razzismo e il dominio del potere.
Ascoltiamo Don't let the sun go down on me, Why, Non amarmi, Mare mare,
Please don't go, La forza della vita, One, Human touch, My name is Prince, In
the closet, Better days, Ci vuole un fisico bestiale, Non m'annoio, Deeper and
deeper, Jam, Knockin' on heaven's door, Brutta, Leap of faith, Come una
Turandot, Do it to me.
Gli album più venduti in Italia sono Carboni, Greatest hits II Queen,
Miserere, Hanno ucciso l'Uomo Ragno, The one, Dangerous, Achtung baby, Live at
Wembley, I ricordi del cuore, Napoli punto e a capo, Back to front, Tears roll
down, Love deluxe Sade, Human touch, Lorenzo 1992, Come l'acqua, The Freddie
Mercury album, Unforgettable with love '86, Diva, CANZONI D'AMORE, Good as I
Been to You, Lindbergh
Tormentone dell’estate: Hanno
ucciso l’uomo ragno, degli 883
Si è detto del disco: “Canzoni
d’amore è un bel disco., forse senza particolari vette, ma un bel disco che
lascia un buon sapore in bocca e in testa. Gli arrangiamenti, quando prendono
ritmo e fantasia, riescono a trasportare bene canzoni come La ballata dell’uomo
ragno, Adelante! Adelante!, Vecchi Amici, Stella della strada, dove rock e
delicatezza si rinforzano a vicenda. De Gregori lo ha descritto come un
album di ‘slancio e ragionevolezza’,
come “stringere la mano a qualcuno, con cui condividere la necessità del
riscatto, le amarezze, le sconfitte e le possibili vittorie”. L’album è ancora
figlio della voglia di dirle, e non mandarle a dire, che era germogliata in
Miramare 19.4.89; ma le affianca petali più curvi, più mediati, più liberi. Il
Manifesto scrive “La lingua perduta della sinistra riappare anche così”. Forse
perché a vent’anni dai suoi inizi questo ermetico, poi sentimentale, poi
didascalico cantautore ha mantenuto coerenza e tensione civile, e insieme una
scrittura che sa avvolgere, rappresentare, far pensare, appassionare. Ecco il
punto. Ha scritto canzoni che scavalcano anni, mode e strette esistenziali.
Anche chi non ha voluto fare i conti con De Gregori ora è obbligato a farli:
lui è lì, ancora, e in qualche modo è un’ancora, esistenziale, sociale.
(Enrico Deregibus)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ PRENDERE
E LASCIARE (1996)
Il titolo dell'album doveva
essere Rosa rosae. “Ma risultava quasi minaccioso, per le reminiscenze
scolastiche. Ho preferito "Prendere e Lasciare" più dentro al cuore
del disco. Le rose sono rimaste in copertina. La rosa è un simbolo. Significa
la passione, la tenerezza. Non c'è molto da spiegare. E' come un cristallo di
neve che si posa sulla mano e subito si
scioglie. E la passione, come la rosa della declinazione latina, è
singolare, plurale, dativo, genitivo, accusativo, vocativo. Si adegua ad ogni
variante”.
Francesco si avvale degli
arrangiamenti di una persona che vive in California da molti anni ed è
diventato un grosso suonatore di chitarra: Corrado Rustici. Cambia anche band:
nel disco sono presenti David Sancious, Steve Smith, Benny Rietvel e Ambrogio
Sparagna. I musicisti americani non si comportano con lui come dei semplici
turnisti ma voglio essere informati, si fanno tradurre i testi dall’italiano
all’inglese e da veri professionisti sono curiosissimi su tutto ciò che riguarda
questo cantautore europeo, proprio per calarsi nella parte. Entrano
prepotentemente nel suo mondo e alla fine, come i compatrioti di qualche anno
fa, si degregorianizzano anche loro, e si sente! Nel successivo tour si farà
accompagnare da un gruppo di ragazzi scovati dal pastore maremmano Guido:
Emiliano Aimone, Roberto Rossi, Carlo Gaudiello, Marco Cravero, Fabrizio
Viscardi, Andrea Pozzoli e il compianto Max Filannino.
All’inizio dell’anno c’è Dini al
Governo; Clinton è il Presidente U.S.A; impazza la mucca pazza; In Afghanistan
il regime dei talebani riporta indietro il paese di mille anni; Giovanni Paolo
II esorta i vescovi e i sacerdoti a diffondere il vangelo attraverso Internet;
Gianni Agnelli si dimette dalla carica di presidente del gruppo Fiat. Gli
subentra Cesare Romiti; a Bologna, si conclude il processo ai killer della Uno
bianca, con la condanna all’ergastolo di Roberto, Fabio e Alberto Savi;
Elezioni politiche anticipate. Vittoria della coalizione formata dal
centrosinistra e da Rifondazione comunista; al via il Governo Prodi; ad
Agrigento, è arrestato il latitante Giovanni Brusca; Silvio Berlusconi e
Massimo D’Alema si accordano per creare la Commissione bicamerale, destinata a
riscrivere parzialmente la Costituzione; cessa le pubblicazioni la
"Pravda", quotidiano fondato da Lenin; secondo un’indagine
dell’Eurispes, in collaborazione con la Gdf, Napoli si colloca al primo posto
nella classifica della criminalità in Europa e, per quanto riguarda i furti di
auto, batte perfino New York; Bill Clinton è rieletto presidente degli Stati
Uniti; a Brescia, la Procura della repubblica fa perquisire abitazioni ed
uffici di Antonio Di Pietro nell’ambito dell’inchiesta sul presunto trattamento
di favore al banchiere Francesco Pacini Battaglia; nasce il DVD; il governo
vara il cosiddetto ‘decretone’ di fine anno che prevede come aiuto
all’industria automobilistica incentivi alla rottamazione delle macchine usate
e all’acquisto di nuove vetture, la cosidetta Rottamazione; muoiono Luciano
Lama, Marcella Mastroianni, Giuseppe Dossetti, Francois Mitterand.
Il telefono, al quale tutti hanno
sempre riservato poca importanza definendolo soltanto un necessario
pseudo-elettrodomestico, diventa il protagonista degli anni Novanta. Grazie al
telefono il mondo diventa ancora più piccolo, le reti informatiche collegano il
pianeta in un baleno, con i suoi fili si può far di tutto: inviare messaggi
visivi e vocali, documenti, ecc.. Proprio alla fine del secolo, quando la sua
storia stava per andare in cantina, è tornato prepotentemente alla ribalta
cambiando totalmente la nostra vita.
Con cellulari che diventano
sempre più piccoli, indossiamo mini t-shirt & maxi pantaloni Onix.
Fornarina e Phard.
Nello sport Sammer vince il
Pallone d’Oro, la Juve vince la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale
con Peruzzi, Ferrara, Jugovic, De Chapms, Juliano, Carrera, Di Livio, Marocchi,
Vialli, Del Piero, Ravanelli, e la domenica sera Paola Ferrari ci racconta che
il Milan vince lo scudetto con Rossi, Panucci, Maldini, Desahilly, Costacurta,
Baresi, Donadoni, Albertini, Weah, Baggio, Savicevic. (All. Capello). Europei
di calcio in Inghilterra: l’Italia viene eliminata ai quarti con Peruzzi,
Carbone, Mussi, Di Matteo, Apolloni, Maldini, Di Livio, Albertini, Casiraghi,
Zola, Chiesa. (All. Sacchi). Vincerà il titolo la Germania.
Leggiamo L’Unità, Panorama, i
calendari delle nostre dive, Va dove ti porta il cuore,
Viaggiamo con l’Opel Astra
station wagon, l’Alfa Romeo 164, la Citroen Picasso, Fiat Brava, Renault
Scénic, Alfa Romeo 156, Ford Ka, Toyota
Yaris, Peugeot 206, Skoda Octavia, Opel Vectra e le Fiat che ti piantano in
asso,
Il Premio Strega va ad Alessandro
Barbero con Bella vita e guerre altrui di Mr Pyle, gentiluomo e il Campiello va
a Enzo Bettiza con Esilio
Dopo il grande sonno degli anni
Ottanta il cinema italiano attraversa un buon momento con giovani registi di
tutto rispetto: Soldini, Mazzacurati, Martone, Archibugi, Rubini, Amelio e i
premi Oscar Tornatore e Salvatores. Al cinema vediamo Mission Impossible, L'uomo
delle stelle, Ritratto di signora, Jurassic Park, Palermo Milano sola andata,
Al di là delle nuvole, Shine, Il grande cocomero, Toy Story il mondo dei
giocattoli, Ferie d’agosto.
Nella pubblicità degli anni
Novanta la donna è determinata, indipendente, evoluta, vendicativa con l’uomo,
stressata dagli impegni d'ufficio, presidente di consigli di amministrazione
che votano unanimi non appena stordisce i presenti con la sola giravolta dei
capelli lavati con l’ultimo balsamo; veste in doppiopetto grigio o gira per
casa seminuda. Rispetto al passato è sempre più il soggetto e non l'oggetto,
non avendo più soltanto un ruolo passivo nell'immagine pubblicitaria. Si disfa
del rapporto opprimente con l’uomo, simboleggiato da gioielli e pelliccia dono
di lui, e fa dell’auto il mezzo della sua libertà. All'uomo non resta che
arrendersi; ma per quello che riguarda l'abbigliamento, la cosmesi, la cura del
corpo, diventa un concorrente della donna: infatti sono sempre più frequenti
gli spot che al posto del corpo femminile presentano quello maschile come
oggetto del desiderio.
Spot da ricordare sono “Di chi è
questo? E’ mio, è mio..è mio, è mio; Driiiiiiiin!! Pronto, c'è Gigi? e se non
c’è fammi salire lo stesso perché voglio la Cremeria Motta!; “toglietemi tutto,
ma non il mio Breil”; "Cosa vuoi di piu' dalla vita? Un Lucano!".
Si accresce la consapevolezza dei
consumatori sulla qualità dei prodotti alimentari e sui criteri da seguire per
un’alimentazione sana e corretta, comprensiva anche di carboidrati, proteine,
vitamine, grassi e zuccheri. Viene meno anche il pregiudizio che la pasta
faccia ingrassare. Ci intossichiamo con i bastoncini di Capitan Findus, il
passato Pummarò, il futuro Pomì e il tonno con sorpresa Consorcio (ma chi lo va
a comprare un tonno che si chiama così?).
Giochiamo con Megalomen, la
Playstation.
Di moda vanno Naomi Campbell,
internet, l’e-mail, il Labrador e il Siberian Husky, lo zaino Invicta, i viaggi
in Mar Rosso, Caraibi, Santo Domingo, Messico e quelli dell’ultima ora, il
piercing, il giaccone Barbour. Fumiamo Kent,
Kim, Memphis, Merit, Pall Mall, R1.
In televisione prende più
consistenza l’Eldorado delle fiction televisive, che con pochi soldi produce
tanta pubblicità e tante storie di avvocati col faccione di Frizzi, storie che
sono ben altra cosa rispetto ai capolavori della letteratura trasmessi dalla
Rai nei primi anni Settanta. Quasi più nessuno va al cinema o al teatro. Quando
nei talk-shows si chiede all’attore di turno “come mai non ti sei più fatto
vedere in televisione?” questi si nasconde in frasi del tipo “sono tornato alla
mia vecchia passione: il teatro. Adesso sono impegnato in “Tristezza e
solitudine”, da una commedia di Sempronio, per la regia di Tal dei tali, scene
di Tizio e coreografia di Caio e vi invito tutti a teatro domenica pomeriggio”.
In realtà avrebbe voluto dire “Sono venuto qui per farmi vedere ed ottenere un
piccola particina. Aiutatemi, non mi ha chiamato nessuno, nemmeno per un ruolo
di maresciallo, brigadiere, appuntato o, al limite, dattilografo dell’Avv.
Frizzi. Per non morire di fame sono costretto a fare teatro in sale semivuote.
Vi prego, non ci sono più abituato, recito da solo e si guadagna poco! Mi
andrebbe bene anche la parte di sagrestano di Don Matteo!”
In televisione c’è Vivere,
Incantesimo, X-Files, Baywatch, Melevisione, i Simpson, Blob, Striscia la
notizia, Stranamore, Carràmba che sorpresa, Scommettiamo che?, Il rosso e il
nero e tanti telequiz controllati da un notaio che, secondo me, è il gemello
nascosto di Vincenzino Mancuso (tuttora lavora con Bonolis).
Con il diffondersi di internet e
delle chat, i giovani si incrociano per poi prendere strade diverse, si
aggregano per interessi momentanei e per finalità decise di volta in volta.
L'anonimato della rete garantisce a tutti di poter cambiare “pelle” più
facilmente.
A Sanremo vincono Ron e Tosca con
Vorrei incontrarti fra cent’anni, il Premio Tenco lo vince Ligabue con Certe
notti, allo Zecchino d’oro vince "È Meglio Mario" e al Festivalbar
Eros Ramazzotti con “Più bella cosa”.
Boom delle cantautrici negli
Stati Uniti (Tori Amos, Sheryl Crow, Ani Di Franco, Fiona Apple, Sarah Mc
Lachlan, ecc.);
L'avvento del digitale rimodella
e ridefinisce la progettualità stessa del fare musica, come accadde con il
passaggio dal 78 al 45 giri e al long playing e con la diffusione della
stereofonia. Nel nuovo millenio è difficile immaginare i Pink Floyd in mono. Il
digitale è il compact disc.
Il dio denaro ha inghiottito
quasi tutto ciò che questi anni hanno generato. Il rock è schiacciato da gruppi
di cantanti ballerini sapientemente manovrati dagli abili manager (Take That,
Spice Girls e simili). Non si sa cosa oggi sia veramente rimasto del rock, date
le tante contaminazioni avvenute con altri generi, per questo motivo molte
persone appassionate di rock puro continuano ad ascoltare solo dischi vecchi, o
album nuovi dei gruppi che resero grandi gli anni '60 e '70, senza prestare
attenzione alle nuove idee in circolazione proposte da quella miriade di band
preconfezionate che invadono la scena musicale oggi. Si salva il funk-rock dei
Red Hot Chili Peppers e la melodia degli Oasis, esageratamente acclamati come i
nuovi Beatles.
Ascoltiamo: Gangsta's Paradise, One and one, Summer is crazy, Jesus to a
child, Bohemian rhapsody, Deep in you, Fastlove, Stranger in Moscow, La Terra
dei cachi, California love, Make the world go round, You must love me, Lemon
tree, My dimension, Whatever you want, Tranqui funky, Number one, L'ombelico
del mondo, Freedom, E io penso a te.
I 10 album più venduti in Italia sono Dove c'è musica, Canzoni, Buon
compleanno Elvis, Jagged little pill, Così com'è, Older, Nessun pericolo per
te, Festivalbar 1996, L'imboscata, The score Fugees, Anime salve, Cremona, The
ghost of Tom Joad, Mercury falling, The memory of trees, PRENDERE E LASCIARE,
Greatest hits Simply Red, What's the story morning glory?, To the faithful
departed, Falling into you,
Tormentone dell’estate: Canzone,
di Lucio Dalla.
Si è detto del disco: "Lui
ha dei suoi filoni che continuano, degli stili che continuano ad andare avanti,
delle evocazioni che comunque continuano ad esserci. Per esempio, quella
canzone bellissima, “Compagni di viaggio”, è un’atmosfera assolutamente alla
Dylan, una canzone dylaniana al massimo. Però è bellissima, una delle più
belle, secondo me. Poi ci sono delle cose completemente nuove, come “Il
guanto”. Quindi, continua ad inventare cose nuove e continua a consolidare
quelle vecchie. E' un processo che ci dà da pensare. Comunque, devo dire che
questo è un periodo bello, un po' meno schiacciato da cose in alcuni dischi
precedenti.
Ci sono stati dei momenti
pesanti, lui ha fatto dei dischi molto più pesanti, anche se sempre importanti
e belli. Però sono stati dei periodi più cupi. Adesso, invece, comincia ad
essere di nuovo lirico, e quindi, va bene cosi. E' anche un buon segno perché,
come abbiamo visto, precorre sempre le cose.”
(Giorgio Lo Cascio)
COME ERAVAMO QUANDO USCI’ AMORE
NEL POMERIGGIO (2001)
Ecco i fatti dell’anno: migliaia
di persone si recano pacificamente nelle giornate del G8 a Genova per
manifestare sui temi della globalizzazione, la situazione però degenera con
conseguenze imprevedibili; Silvio Berlusconi vince le elezioni politiche e ci
governa con la coalizione del Polo delle libertà; il primo ministro inglese è
Tony Blair; dopo l’attentato a Manhattan gli USA bombardano l'Afghanistan;
Palma d’oro a Cannes per Nanni Moretti con La stanza del figlio; muoiono Renato
Carosone, George Harrison, Giorgio Lo Cascio, Indro Montanelli, Ferruccio
Amendola, Christian Barnard, Peppino Prisco, Maria Grazia Cutuli.
Ma quest’anno sarà ricordato
nella storia dell’uomo sopratuttto per un’infamia: il crollo delle torri
gemelle a New York avvenuto l’11 settembre a causa di due boeing pilotati da
kamikaze e che provocò migliaia di vittime, proprio nel cuore della blindata
America. Quelle torri che fumano come comignoli resteranno per sempre il
simbolo di questo nuovo millennio. Da quel giorno in poi le strategie politiche
del mondo cambieranno e tutti, a cominciare dagli invincibili americani (che
hanno sofferto da sempre della sindrome da invasione), siamo consapevoli che
nessuno è invulnerabile di fronte al fanatismo esasperato, al terrorismo e
soprattutto alla voglia di riscatto. Per questo dall’11 settembre saremo ogni
giorno in trincea per difenderci da questo nemico invisibile. Ma è una guerra
che potremmo anche perdere, nulla ci assicura che l’Occidente possa vincerla,
perché il 70 per cento della popolazione del pianeta non accetterà più certe
condizioni. L’occidente continua a non accorgersi che qualcuno bussa alla porta
e che è ormai troppo tardi per mettere il cartello “non disturbare”. C’è gente
affamata che via satellite vede i nostri animali domestici mangiare su piattini
d’argento, che si tuffa in mare da disperati gommoni in avaria e che rivendica
non il suo diritto di vivere, ma almeno quello di sopravvivere.
Per fortuna nel 2001 c’è anche lo
sport: la Ferrari, dopo tanti anni, vince finalmente il titolo mondiale con
Schumacher. Col tedesco ne seguiranno tanti, ma tanti altri, Owen vince il
Pallone d’Oro e la domenica sera Marco Mazzocchi e Giorgio Tosatti ci raccontano che la Roma vince lo scudetto
con Antonioli, Zago, Cafù, Candela, Tommasi, Samuel, Montella, Emerson,
Batistuta, Totti, Del Vecchio. (All. Capello)
Ci intossichiamo con l’ovetto
Kinder e Quattro salti in padella quando non possiamo cucinare per il tempo
sempre più ridotto rimasto a nostra disposizione. Per questo la pasta diventa
un piatto unico ed è consigliata dai dietologi, che la celebrano come un
pass-partout per tutte le occasioni. Nelle cene con gli amici si ritorna a
mangiare in casa, in cui ognuno gareggia sul manicaretto più ricercato o sulla
segreta ricetta della torta, donata dalla mamma come un gioiello di famiglia.
Indossiamo abiti scuri con
piccoli colletti, camicie grigie, grandi scarpe con punta quadrata. I capelli
li portiamo rasati a zero e con pizzetto. Per le donne abbiamo delle scarpe a
punta che avrebbero bisogno del porto d’armi per indossarle, jeans a vita bassa
con un leggero ritorno alla zampa d’elefante e l’ombelico che fa capolino da
magliette troppo corte.
In televisione il tempo diventa
la cosa più preziosa. I palinsesti cambiano vorticosamente prostrandosi davanti
al dio Auditel; un minuto in più o in meno significa milioni di euro; i
tranquilli presentatori (ora conduttori) adesso lottano contro il tempo con
stati di ansia da ricovero alla Neuro; interresanti dibattiti vengono
interrotti dai gesti dei direttori di sala che premono per il tg, la
pubblicità, costringendo il conduttore a chiedere all’ospite “abbiamo trenta
secondi, lei cosa vuol dire in conclusione? Vediamo se è bravo!”. Da pazzi!
Per rilassarci però vediamo il
Commissario Salvo Montabano, il Grande Fratello, la Tv delle ragazze, L’ottavo
nano, Luttazzi, e poi marescialli, ispettori, commissari, squadre di polizia,
brigadieri, appuntati, avvocati, medici legali, medici di famiglia, capuccini,
frati, preti, papi e sacrestani, venditori di tappeti, gioielli, quadri, elisir
di lunga vita ed Elisir di Mirabella, che al solo vederlo sentiamo addosso
tutti i sintomi esposti e l’indomani corriamo a farci fare le analisi. Ma
soprattutto c’è una novità: il decoder, la parabola e tutti i programmi
satellitari a pagamento.
Il Premio Strega va a Domenico
Starnone con Via Gemito e il Campiello va a Giuseppe Pontiggia con Nati due
volte
Al cinema vediamo Il mio grosso
grasso matrimonio greco, Vanilla Sky, L'ultimo bacio, La stanza del figlio, I
cento passi, Concorrenza sleale, Malèna, Almost Blue, A beatiful mind, Il
signore degli anelli I, Harry potter, Chocolat, Hannibal, Pearl Harbour, The
Others, Moulin Rouge.
Viaggiamo con Ford Focus, Bmw
530, Toyota Yaris e Corolla, Alfa Romeo 147, Peugeot 307, Citroen Xsara, Fiat
Stilo, Mercedes Classe A e Kompressor, Matiz Daewoo, Chrysler Voyager e
centinaia di modelli di monovolume, jeep e fuoristrada come se fossimo sulle
strade del Nebraska!
Nella pubbicilità del nuovo
millennio sono sempre più presenti i campioni dello sport: al Cepu insegnano a
Vieri cos'è l'Adsl, Del Piero beve l’acqua parlando con un uccellino, Buffon se
la vede con una donna gigante, Cannavaro rompe i vetri giocando al pallone,
ecc. L’uomo, a differenza degli anni Settanta, ribalta il suo ruolo nei
confronti della donna. Adesso è completamente ai suoi piedi: lei lo graffia
sulla guancia, gli grida “egoista!”, si esibisce in una sfilata maliziosa con tutte le calze che ha a disposizione e
lo fa ingelosirore dicendogli di aver incontrato Antonio Banderas in tram. E
lui accetta tutto, è sempre più innamorato e lo dimostra facendole romantici
scherzetti: dalla porta di ingresso invia un messaggio alla segreteria
telefonica di casa e, con un sincronismo pari a quello degli esperti di Cape
Kennedy, riesce a farle sentire al momento giusto: "...Ciao, presto sarò a
casa …..(E ci credo! La sua efficienza sul lavoro non è cambiata affatto
rispetto a qualche anno fa!),….sul tavolo c'e' il vino con le patatine… i fiori
sono freschi…. e nel cd c’è la nostra canzone ... e mi raccomando, quando torno
a casa non fare il solito gioco che non mi apri!!" e le si para davanti! Ma
lei, più stronza che mai, s’incazza perché il lettore del CD è guasto ed esce
fuori nel pianerottolo gridando: Basta! Vado col primo che capita!…………
Buonaseeera!”.
Altri spot da ricordare sono
“parola di Francesco Amadori!”; “A regazzi’! E mo’ sto pallone voo’ buco!”; il
frigorifero pieno di Kinder Pinguì che per mangiarli devi umiliarti davanti a
tuo fratello perchè sono i suoi; “No Martini, No Party”; l'acqua Rocchetta che
fa fare molta "plin plin"; la barca della Q8.. incagliata in una pozzanghera.
Leggiamo La Repubblica,
l’Espresso, Capital, Donna moderna, Cosmopolitan, Max, Libero, Italia Oggi, La
Gazzetta dello Sport, Televideo, L’isola che non c’era.
Giochiamo con Pokemon, il
solitario di Windows, Flight Simulator, Picaciù.
Di moda sono i palmari, i viaggi
in Irlanda, in Patagonia e tutto ciò chè è stancante e “off-limits” (basta che
si dica di essere stati in un posto sconosciuto da tutti); gli sms, il
Rottweiler e il pastore Maremmano, lo zaino della Napapijri, l’alimentazione
biologica, il piercing e i tatuaggi, adottare un bambino ucraino, il vintage,
la card taroccata di Tele+, il cellullare con l’auricolare che mentre lo usi
per strada vieni schivato come un mentecatto che parla da solo, il DVD,
l’impianto Home Cinema.
A Sanremo vince Elisa con “Luce
(tramonti a nord est)”, il Premio Tenco lo vince Giorgio Gaber con La razza in
estinzione, allo Zecchino d’oro vince "Il Singhiozzo" e al
Festivalbar vince Vasco Rossi con “Ti prendo e ti porto via”.
Almeno in Italia c’è ancora della
buona musica con Vinicio Caposella, Sergio Cammarere, Samuele Bersani, Daniele
Silvestri, Gemelli diversi, Luna Pop, Tiziano Ferro, Goran Bregovic e Carmen
Consoli.
Attraverso la circolazione
mondiale degli mp3, internet permette a tutti l’acquisizione di qualsiasi materiale
musicale: dall’ultima spazzatura al remoto capolavoro, abbattendo in questo
modo i costi e le distanze della musica. Per i musicisti vuol dire far
circolare il proprio materiale velocemente senza tanti passaggi di mano, mentre
per chiunque voglia ascoltare musica significa riuscire a possedere, in modo
facile e veloce, i materiali più disparati del passato e del presente.
Così accade che il ragazzo della
nuova generazione si trova in mano dischi di cui al massimo aveva sentito
parlare in termini mitici. Antichi capolavori perduti gli si parano davanti, a
volte anche a prezzo invitante o scaricati gratuitamente dalla rete, li
ascolta, scopre la verità, se ne fa influenzare e alla fine se ne va ai
concerti revival dei Deep Purple insieme al padre.
In queste occasioni c’è qualcuno
che dice “che bello, ma ci pensi? C’è il mitico Alvin Lee che mi sta suonando
davanti!” e un altro che gli risponde “Sì, ma vedere dal vivo i Ten Years After
di trent’anni fa era un’altra cosa, era una conquista, un obiettivo, era essere
un eletto, significava litigare con i genitori e scappare con un sacco a pelo
su un treno, significava essere presenti quando suonavano i loro pezzi per le
prime volte, significava dire ‘io c’ero’”.
Ma quel che rimane dei miti che
inventarono il rock lo si vede proprio in questi concerti, in cui suonano i
fantasmi di loro stessi, come fece al circo l’ultimo Bufalo Bill. E’ come il
riflesso di una stella che vediamo in cielo e che in verità non c’è più da
millenni. Non sappiamo se lo fanno per scopi poco nobili o se in loro vaga
ancora l’anima dei giorni di Woodstock. Ma a vederli e sentirli suonare scappa
comunque la lacrimuccia. E’ inevitabile!
Comunque è strano vedere i
ragazzi della classe ’85 ascoltare soltanto “quella” musica rinnegando l’attuale.
Questo significa che l’apparato uditivo dell’uomo funziona ancora bene, che
almeno da quel punto di vista (anzi di orecchio) i ragazzi non si fanno
influenzare dalle mode. Non ci sono altre spiegazioni.
Peccato che quello che hanno
scoperto non risorgerà più. Di quel leggendario vento di passioni oggi resta
soltanto una leggera brezza. Il grande rock, il vero rock, è definitivamente
scomparso. Quello che si fa oggi sono soltanto ripetizioni di quello che fu,
comprese tutte le sue sfaccettature. Nell’era in cui vengono pubblicati una
miriade di scadenti dischi al mese, non esistono più gli album “guida” come
Born to run, Blood On The Tracks, A Night At The Opera, The Dark Side Of The
Moon, The wall, Aqualung. Il più è già stato inventato ed è anche per questo
che gli anni Sessanta e Settanta sono stati i più ricchi e prolifici. All'epoca
– e il contesto socio-politico stimolava - c'era ancora tutto lo spazio per
sperimentare e gettare le basi in immense praterie tutte da cavalcare per la
prima volta. Oggi non si profila proprio niente di nuovo all’orizzonte, e
questo è preoccupante. Chissà come sarà la musica del nuovo millennio?
Mah… ecco cosa si ascolta nel 2001: Can't get you out of my head,
Infinito, Xdono, It's raining men, Eternity, Io sono Francesco, Me gustas tu,
Luce, Down down down, Lady Marmalade, Baila, E ritorno da te, Love don't cost a
thing, Hero, Imitation of life, Little L, www.mipiacitu, Smooth criminal, Not
that kind, Dream on, Sono contento, Mama insegnami a bailar, Fino alla fine,
Trouble, Scream if you wanna go faster.
Gli album più venduti in Italia sono Esco di rado e parlo ancora meno,
Stupido Hotel, Stilelibero, Shake, One Beatles, The best of Pink Floyd, All
that you can't leave behind, Festivalbar 2001, No angel, Not that kind, Il cammino
dell'età, Medina, La curva dell'angelo, Festivalbar 2001, Love and theft,
Iperbole, Born to do it, 1 in + 883, The Marshall mathers, La vasca, Anime
salve, Macramè.
Tormentone dell’estate: Tre
parole, di Valeria Rossi. Come quelle
che disse Francesco sul disco: “Amore-nel-pomeriggio”. Stop. Non disse altro.
Fece la sua promozione attraverso il forum del sito Sony, dialogando con i suo
ammiratori come un ragazzino e parlando delle sue nuove canzoni solo in quel
luogo.
Lo fecero altri: "Abbiamo
incominciato, Francesco ed io, a pensare di realizzare finalmente un disco,
perché i tempi pensavamo fossero maturi. Allora ci siamo trovati a casa sua, in
Umbria, e abbiamo fatto una riunione...abbiamo pensato a riproporre un Rimmel
dei giorni nostri.
Abbiamo lavorato a
"togliere" piuttosto che "ad aggiungere" perché le idee c'è
ne sono state tantissime, ed è stato un bellissimo lavoro.
L’atmosfera è stata quanto di
meglio si possa pensare. Abbiamo registrato tutto in diretta, cioè ogni
musicista suonava il proprio strumento con Francesco che cantava, come se fosse
un concerto in sala di registrazione. Sono stati pochi i ritocchi, abbiamo
preferito rifare più volte il pezzo piuttosto che intervenire su ogni singolo
strumento, perché questo ci avrebbe portato a raffreddare l'atmosfera delle
canzoni.”
(Guido Guglielminetti)
---------
Ascoltando le ballate del disco
si capisce subito che aveva bisogno soltanto di essere ascoltato, non spiegato.
Deriva è un gioiellino il cui testo non contiene parole ma note musicali,
frasi, armonie. Sono parole che potrebbero già suonare da sole, senza
strumenti, ma avendo la fortuna di essere imprigionate in quella gabbia
melodiosa che Francesco ha costruito per loro, diventano di conseguenza
meravigliosi pentagrammi. E’ una canzone che ascoltata nel posto giusto ti
mette addosso un’indescrivibile voglia d’amore, una canzone terapeutica che ti
aiuta a trovare il coraggio di dire ‘ti amo’.
Anche L’aggettivo Mitico, Sempre
e per sempre, Il cuoco di Salò saranno ricordate a lungo, come impresse in
quella misteriosa fotografia virata seppia che ogni tanto cita: ”quando ho
guardato la tua foto sul muro ed ero già lontano tu sorridevi a qualcuno
qualche anno prima” e “quella foto in cui tu sorridevi e non guardavi”.
L’ultima è una strofa che hanno
canticchiato tutti coloro che si sono riconosciuti in queste pagine e che
magari nel ’75, a bordo di una Prinz Nsu immobile e ingolfata di fronte a un
cartellone di “Yuppi Du”, coi vetri appannati dall’angoscia e col posacenere
pieno di disperate Marlboro appena fumate, tormentavano l’autoradio fra la
travolgente voce di Enrico Ameri per l’ennesimo autogol di Niccolai e la
musicassetta stereo7 di Rimmel. Il nastro di Rimmel (salvo laocoontici recuperi
e riavvolgimenti) girava, girava, e forse chi lo ascoltava si distruggeva
l’anima per l’amore perduto da poco, avvolto in un eskimo che non riparava per
niente dall’acqua delle lacrime e dal gelo dell’abbandono.
La storia entra dentro le case,
dovunque, e non possiamo far niente per fermarla, anche se stiamo fermi a
piangere dentro la Prinz. Ma Francesco era lì presente, con noi, ammorbidendo
con le sue dolci note i nostri cuori per le nostre disfatte o rinvigorendoli
per le nostre conquiste.
“La storia siamo noi, siamo noi
che scriviamo le lettere..” questo ha cantato, scrivendo quelle sue sulle corde
della fedele Martin: da spietati ginecologi che vivono in collina ad uomini
ragno che si atteggiano ad innovatori transalpini, dalle vuote strade di Saigon
ai supermercati svuotati, dalle informazioni televisive alle fabbriche di
vedove nel cielo, dalla morte preannunciata di un cantante a quella annunciata
di un poeta, dal 19 luglio al 12 dicembre, dal vivere da condannati di zingari,
extracomunitari ed albanesi ai condannati, invece, a vivere.
La sua carriera è cresciuta
assieme alla gioventù italiana, si è riconosciuta in essa ma soprattutto in
quei ragazzi dei Settanta che vivevano il loro tempo con indifferenza e
disprezzo ma che nello stesso tempo ne rimanevano influenzati, affascinati.
Insomma, De Gregori ha cantato anche noi, nessuno si senta escluso. De Gregori
siamo noi, la storia siamo noi.
Circa trent’anni fa un amico
d’infanzia disse: “E’ bellissima, ma dimmi, sogni spesso le cose che hai
scritto, oppure le hai inventate solo per scandalizzare?” Sembravano frasi
senza senso composte da uno squilibrato, da una meteora che si sarebbe subito
dileguata fra i meandri della musica italiana. Eppure dopo trent’anni siamo
ancora qui a parlare di lui. Non era una meteora, ma una stella che brillava di
luce propria. Se qualcuno avesse avuto meno fretta quando ascoltò “Cercando un
altro Egitto”, se avesse teso l’orecchio fino in fondo, se avesse captato
meglio il significato della risposta finale “Amico, vattene via, devo ancora
svegliarmi”, non avrebbe mai scritto di ermetismo ma, al contrario, avrebbe
annunciato questo rinnovamento e cioè che era molto più bello e stimolante
cantare “mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai” anzichè “non
abbandonarmi”. Ma nessuno lo fece mai, anzi.
Eppure il messaggio di Francesco
era chiaro: “devo ancora svegliarmi”. Sognava! Semplicemente sognava il suo
tempo, che a sua volta era un tempo da sogno, il migliore!
Da allora ha continuato a farlo.
E’ un letargo che dura ancora e che non osiamo interrompere. Anche quando non
si fa sentire per molto tempo sappiamo che si trova nel suo mondo di fiabe, che
non vuole avere collegamenti “terreni” e che, come ogni genio, ha in quel
momento uno spirito così sensibile da farlo apparire distante, disinteressato a
tutto e a tutti.
Anche se oggi la sua barba ha lo
stesso colore dei nostri capelli, quel ragazzo coi pantaloni corti, i capelli
rossi e gli occhi blu, grazie a Dio, deve ancora svegliarsi. Noi vegliamo su di
lui aspettando i suoi straordinari stati di tranche in cui parla dei suoi
pensieri sul cuscino, della sua luna in fondo al pozzo, delle sue voglie strane
in fondo al cuore.
Siamo qui, in attesa che ci
racconti ancora una volta i suoi bellissimi sogni, ben consapevoli - attraverso
la storia - di avere il privilegio di esserne partecipi.
Marzo 2004
Mimmo Rapisarda
Dicono che c'e' un tempo per seminare e
uno piu' lungo per aspettare. Io dico che c'era un tempo sognato che bisognava
sognare.
(I. Fossati)
---------------------
www.rimmelclub.it
danieledigrazia@rimmelclub.it