LA STORIA SIAMO NOI

(a cura del Rimmel Club)

 

 

Questo documento non è una biografia di Francesco De Gregori o uno speciale sulla sua carriera artistica, né ha la presunzione di presentarsi come un’analisi storica o sociologica. E’ soltanto una raccolta di appunti racimolati qua e la, corrispondenti agli anni di uscita dei suoi album.

Vi chiederete allora cosa c’entra la carriera di De Gregori in tutto questo. E’ chiaro che qui si parla principalmente di noi, però non possiamo negare che i suoi dischi, come i pali del telegrafo, abbiano puntellato la traccia audio degli ultimi trent’anni portandosi a braccetto anche la nostra storia, suonandocela e raccontandocela. Non si può fare a meno di associare tutta la sua produzione a quello che è successo in tutto questo tempo.

A maggior ragione qui dentro deve esserci anche Francesco, non perché ci troviamo in un sito a lui dedicato ma perché lui c’era, era testimone, perché con le sue canzoni è stato uno dei più grandi interpreti di quel periodo, perchè è la nostra memoria storica scritta sul pentagramma. Per questo c’entra di diritto e di questo deve prendere atto chiunque, anche chi non lo segue, anche chi leggerà queste “quattro” righe soltanto per sapere chi ha vinto lo scudetto nel 1978.

Fianco a fianco ai suoi album, ricordiamo la cronaca e il nostro costume nel trentennio 1972-2002. Mettetevi comodi e guardatevi questa sorta di cinegiornale dal titolo inflazionato, visto l’uso che ne fanno i mass-media, ma che mi è sembrato (considerato chi-cosa-dove scrive) quello “biologicamente” più appropriato per raccontare cosa succedeva fuori dal negozio, dopo aver comprato Titanic, Scacchi e tarocchi o Bufalo Bill.

 

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COME ERAVAMO QUANDO USCI’ THEORIUS CAMPUS   (1972)

Siamo in piena era del Folkstudio! Francesco è già una piccola star dello storico locale e assieme a Lo Cascio, su segnalazione di Giovanna Marini, incontra il mitico Dott. Micocci della It che, dopo aver ascoltato tutto il materiale, a loro insaputa mette sotto contratto anche Antonello Venditti avendo già in testa il progetto Theorius Campus, che tradotto in gergo discografico significa “pago uno e prendo due”.

Nel frattempo Lo Cascio, (consapevole di non possedere ali capaci di fargli spiccare il volo, come stava riuscendo fin troppo bene a un passerotto che stava per diventare aquila) rinuncia a un viaggio in treno in Ungheria organizzato dalla Rca facendosi sostituire da Venditti che in quell’occasione, insieme a Francesco, compone un paio di canzoni. Chissà se la frase “E il treno io l’ho preso e ho fatto bene” era dedicata ad Antonello?

Tuttavia, Micocci affida le canzoni dei suoi gioiellini agli arrangiamenti di Italo Greco detto Lilli e li fa suonare da Maurizio Giammarco ai fiati e da un gruppo di freakkettoni inglesi: Derek Wilson, batterista scozzese; Dave Sumner, ex chitarrista dei Primitives, Motowns, Sopworth Camel e Camaleonti; Mike Brill, bassista e leader del gruppo e Donald Meakin alla chitarra acustica.

Nel 1980, quando la maggior parte dei loro colleghi anglosassoni torna a casa, i primi tre, insieme all’ex chitarrista dei Cyan Three (il gruppo di Patty Pravo) George Sims, nonché futuro collaboratore di Francesco, trovano la forza di riunirsi e fondano i Mad Dogs, rimanendo per sempre in Italia e lavorando con i migliori artisti italiani.

Ma all’epoca dell’Ophelia in copertina ascoltiamo Il Padrino, Grande grande grande, I Giardini di marzo, Viaggio di un poeta, La Canzone del sole, Popcorn, Noi due nel mondo e nell'anima, Jesahel, Un albero di trenta piani, Per chi, Io vagabondo, We have all the time in the world, Piccolo uomo, Alone again, Run to me, Montagne verdi, Gioco di bimba, My world, Parole parole, Tuca tuca, Sono una donna non sono una santa, Rocket man, Come le viole, Giù la testa, Impressioni di settembre, Midnight rider, Woman is the nigger of the world, Quando una lei va via, Roma capoccia, La decadance.

Ma che succede nel mondo? Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca e Norvegia sottoscrivono il trattato di adesione alla CEE; l'esercito britannico spara sulla folla partecipante ad una marcia cattolica a Londonderry in Irlanda del nord; viene trovato morto l'editore Giangiacomo Feltrinelli dilaniato da due esplosioni di nitroglicerina; Enrico Berlinguer viene eletto segretario del PCI; viene definitivamente approvata la legge che riconosce l’obiezione di coscienza; Giovanni Leone è il Presidente della Repubblica e ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PSDI, PLI.; Nixon è il Presidente U.S.A.. Per lui tutto sembra filare liscio: annuncia la fine dei bombardamenti sul Vietnam e l'inizio delle trattative di pace, visita Pechino e Mosca. Ma qualcuno comincia a rovinargli la festa: tutto quello che pensa sull’umanità viene registrato da microfoni al quartier generale del partito democratico americano a Washington, il Watergate Center. E' l'inizio dello scandalo.

Intanto l’inflazione in Italia è al 22%; viene effettuato il primo trapianto di geni tra batteri; vengono inventati la TAC, la prima calcolatrice tascabile HP-35 e il primo videogames; arriva in Italia, dopo tante polemiche sull’utilizzo del sistema Pal o Secam, la televisione a colori, che verrà inaugurata in occasione delle Olimpiadi di Monaco; il 5 maggio un DC8 precipita a Punta Raisi; in Islanda l’americano Bobby Fischer batte il campione sovietico di scacchi; la Nasa lancia l’Apollo 17; dilaga il terrorismo cattolico e protestante a Belfast; a Palermo scompare il giornalista De Mauro che stava indagando sulla morte di Enrico Mattei; John Lennon annuncia che l'Fbi lo sorveglia per poterlo espellere dagli Stati Uniti a causa delle sue idee politiche; muoiono Dino Buzzati e Giuseppe Ungaretti

I ragazzini cominciano ad uscire da soli, le loro mete sono le discoteche negli orari pomeridiani. Indossano i maglioni a dolcevita sotto le giacche, i primi jeans, gli abiti in creap, pantaloni di velluto a coste e le ragazze vertiginose hot pants, fibbie sulle cinture rigorosamente metalliche squadrate od ovali, collane lunghissime quasi fino alla cintura e bracciali in metallo con l’aggiunta decorativa di qualche elemento floreale, e poi stivaloni con tacconi larghi e altissimi e le indimenticabili zeppe: quelle con la suola in sughero che vanno alla grande d’estate, come l’infradito nero “Samurai”. Ci acconciamo con la mezzariga laterale, baffi alla Emiliano Zapata e grossi basettoni stile Alberto Lupo.

Lo stipendio medio di un operaio si aggira sulle 120.000 lire, un chilo di pasta costa 280 lire e un quotidiano 70.

La dieta degli italiani è molto più ricca e i consumi di carne diventano la voce più importante della spesa alimentare, raggiungendo un’incidenza del 27%. Ma sgranocchiamo anche Barbapapà, Carrarmato Perugina, Ovomaltina, Royal Crown, i formaggini Milkana, Susanna, Belpase e la Dolce Euchessina, tutti seduti davanti ad un televisisore che ci fa vedere Alighiero Noschese e le sue imitazioni, Giocagiò, Chissà chi lo sa?, La posta di Padre Mariano, Il segno del comando, Belfagor (che dopo averlo visto, per paura, ci fa accendere tutte le luci di casa per andare a letto), Le avventure di  Arsenio Lupin, Odissea, E le stelle stanno a guardare, Gulp fumetti in tv, Padre Brown, Napo orso capo, Bonanza, Canzonissima.

Appena spenta la Tv andiamo a letto, ma per tutta la notte ci viene il mal di stomaco perché sogniamo lo spot di quella famiglia di pazzi in pigiama che saltella sulle reti del materasso Ondaflex e cantano “bidibodibù, bidibodibù”. Ma per l’eventuale notte in bianco non c’è problema: “… mangiato in fretta?…digerito male?”Alkaseltzer! Specialmente se non hai usato l’olio Sasso e ti vengono gli incubi notturni …la pancia non c’è, la pancia non c’è più…

Al mattino ci passa tutto perché sotto casa, col catenaccio al volante, ci aspettano le nostre Fiat 127, Fiat 124, Fiat 126, Dauphine Renault, Dyane 6, Fiat 500L, Ford Capri, Fiat 1100R, BMW 520, la mitica Mini Cooper e la maestosa Citroen Pallas che, chissà perché, la possedevano tanti medici.

Altri spot da ricordare sono Brrrr… Brancamenta col mitico bicchiere scolpito nel ghiaccio; il grande chitarrista jazz Franco Cerri in ammollo che fischietta e controlla se i polsini sono finalmente diventati bianchi; "Le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella di Negroni, vuol dire qualità"; l’acqua Fiuggi con la moglie che rimprovera il marito: "Vergognati, hai quarant'anni e ne dimostri il doppio" mentre si sente la canzone  “Noi siamo i giovani, i giovani, più giovani, siamo l'esercito, l'esercito del surf; "con la ricetta della nonnina, zucchero, latte, fior di farina, son fabbricati i biscotti Doria, un nome da imparare a memoria"; il pretoriano "So Caio Gregorio, er guardiano del Pretorio, c’ho du metri de torace, far la guardia nun me piace" e, dulcis in fundo, 'Bella dolce cara mammina, dacci la caramellina..'.

Altro che caramelline! Noi cerchiamo già di imitare i grandi in tempi in cui il fumo non era bandito, anzi. I ragazzini tirano le prime boccate di nascosto, comprando le sigarette sfuse nelle bustine di carta: con cento lire cinque Nazionali e cinque Esportazione oppure, con cinquanta lire, le micidiali Sax o Alfa. Quando rientrano a casa sembrano quelli della pubblicità “ti spunta un fiore in boccaaa!” per tutte le mentine che ingurgitano per camuffare l’alito. Ma i genitori non sono fessi e se ne accorgono lo stesso.

Fra una punizione e l’altra giochiamo con Monopoli, il Forte Apache, la pista elettronica Policar, il calcio balilla, le automobiline della Dinky Toys, il fucile Bengala, le Jaguarmatic e Tigermatic, lo Scubidù, i giochi in cortile (esclusa la famosa ora del silenzio d'estate fino alle ore 16.00), il pallone gonfiabile della crema Nivea, il gioco in scatola Scarabeo, il tubo sonoro Sonar e i pupazzetti adesivi dei formaggini Mio che si potevano attaccare alle piastrelle una volta insaponati sul retro.

Di moda vanno il mastino napoletano e il pastore belga, lo spider Alfa Romeo duetto, lo Stereo8 che sostituisce il mangiadischi sotto il sedile, il cane lupo o la tigre che muovono la testa nel lunotto posteriore, il cavallino in ghisa del barbiere, i punti dell'olandesina della Mira Lanza. Ma è anche il trionfo della plastica: il televisore Brionvega, le "click clack", il registratore Geloso.

Si va in vacanza con la colonia estiva, oppure in famiglia con una destinazione che era sempre la stessa: la zia, i nonni, ecc. La notte prima del viaggio non si dorme per l’emozione della partenza e il giorno dopo, invece, si dorme in auto sulle assolate autostrade italiane.

Leggiamo Linus, Charlie Brown, Diabolik, Kriminal, Alan Ford, Andy Capp, Asterix, l’Europeo, Epoca, Il Tempo, Capitan America, Tex Willer, Il Corriere dei Piccoli, i giornalini Albi Ardimento e Classici Audacia, i fumetti di Kinowa, il giustiziere del West, il piccolo Ranger, La storia del West, Zagor.

Il Premio Strega va a Giuseppe Dessì con Paese d'ombre e il Campiello va a Mario Tobino con Per le antiche scale

Il cinema di denuncia sociale comincia ad acquistare credito e registi già affermati come Petri, Damiani, Bolognini, Vancini e soprattutto Rosi con Il caso Mattei, portano nelle sale il loro messaggio e la loro arte. Fra i registi emergenti si notano Olmi e i fratelli Taviani. Nelle sale andiamo a vedere Il padrino, Ultimo tango a Parigi, Malizia, Mimì metallurgico ferito nell'onore, Fratello sole sorella luna, Giù la testa, La classe operaia va in paradiso, La Stangata, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Dalla Cina con furore, Cabaret, Ultimo tango a Parigi, Cinque dita di violenza, Lo chiamavano Trinità, Roma, Non si sevizia un paperino, Nel nome del padre, Alfredo Alfredo, Lo scopone scientifico, La più bella serata della mia vita, San Michele aveva un gallo, Ludwig, Un tranquillo week-end di paura, La grande abbuffata, I racconti di Canterbury, Godzilla, La polizia ringrazia e la Polizia si incazza.

Ma la Polizia s’incazza davvero: a Reggio Calabria scoppia la rivolta per la scelta di Catanzaro quale capoluogo regionale. La protesta, egemonizzata dall'estrema destra di Ciccio Franco, provoca più di 200 feriti e evidenzia il disagio del meridione che presenta una scarsa industrializzazione ed alti tassi di disoccupazione. Intanto un po’ più avanti, in quel mare azzurro ancora incontaminato da certi pruriti territoriali, vengono scoperti i Bronzi di Riace.

Alle Olimpiadi di Monaco, durante il trionfo dell'asso del nuoto Mark Spitz, un commando palestinese uccide undici atleti israeliani nei loro alloggi. Un fatto increscioso che sarà ricordato come Settembre nero; Eddy Merchx vince tutto sulla sua bicicletta lasciandosi dietro il suo rivale Gimondi; Giacomo Agostini conquista uno dei suoi tanti titoli mondiali sulla sua MV Agusta; Franz Beckenbauer vince il Pallone d’Oro; Borussia-Inter di Coppa dei Campioni viene ripetuta per la lattina in testa a Boninsegna. Alla finale di Rotterdam ci andrà l’Inter con Vieri, Oriali, Facchetti, Bertini, Giubertoni, Burgnich, Ghio, Bedin, Boninsegna, Mazzola, Corso, e perderà con l’Ajax di Cruiff. La domenica sera Alfredo Pigna ci racconta che la Juve vince lo scudetto con Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Causio, Haller, Anastasi, Capello, Bettega. (All. Wickpalek).

Nella musica dei primi anni Settanta siamo tutti un po’ orfani perché scompaiono alcuni di quelli che erano stati i pilastri del rock: Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison. Ma il rock è salvato da una nuova ondata creativa proveniente dall'Inghilterra: il progressive, musica intrisa di blues e classica, un insieme di poesia e sperimentazione dalle atmosfere medievali. Sono gli anni dei King Crimson, i Genesis, gli Yes, Emerson Lake & Palmer, i Soft Machine, i Jethro Tull.

I T.Rex, i Roxy Music, Elton John e specialmente David Bowie, fondano il Rock-Glam, una musica spettacolare e  melodrammatica. Il modello del glamrocker spopolò anche negli USA ispirando band come i New York Dolls e i Kiss, che lo portarono all’esasperazione più folle. La formula raggiunse livelli ragguardevoli con i britannici Grand Funk Railroad, gli AC/DC e successivamente i Black Sabbath che generano gli stili più tipici del futuro Metal.

Non tutti però si trovano d'accordo, così alcuni scelsero un rock più diretto, più duro: l'hard rock, quello dei Deep Purple, Mott The Hoople e Led Zeppelin.

Negli Stati Uniti prende piede il rock sudista degli Allman Brothers, Jonny Winter e Lynyrd Skynyrd. Mentre Frank Zappa abbozza i primi tentativi di fusione tra il jazz e il rock, gli Abba scavalcano le classifiche mondiali con “Winner takes it all” e i Village People cantano YMCA.

Neil Young pubblica "Harvest", eccelso capolavoro del country-rock; Klaus Schulze "Irrlicht"; i Popol Vuh "Hosianna Mantra", i Can  "Tago Mago" e i Pink Floyd il kolossal psichedelico "The Dark Side Of The Moon", un’opera presente in tutte le liste di dischi da portare in un’isola deserta.

Non ancora spenti gli echi della beat generation, nel suo Greenwich Village di New York, armato soltanto di voce nasale, armonica e chitarra, Bob Dylan continuerà a parlare di pacifismo, di razzismo e di guerra atomica consolidandosi quale simbolo della protesta della gioventù americana; continua ad essere l'uomo chiave che trasformerà il folksinger in un mito, con un repertorio che comprende storie di banditismo nelle quali si possono rileggere i fatti di attualità. Il cantante folk (o più precisamente Dylan, se preferite) diventa il simbolo di un'America che protesta e le sue canzoni non sono solo la colonna sonora di quel periodo magico, ma contribuiscono a diffondere l’energia che c’è nell’aria, diventando uno strumento di riconoscimento, un mezzo per dar vita a grandi incontri collettivi come era già successo alla fine degli anni Sessanta (Human Be-in, Monterey, Woodstock, Isola di Wight).

Su questa scia emergono Joan Baez, John Prine, Jackson Browne, Van Morrison, Simon & Garfunkel. E la California non sta a guardare: la musica della west-coast entusiasma i cuori dei giovani, grandi atmosfere, grandi sogni! Crosby, Stills e Nash, gli Eagles, gli Alabama. E i canadesi? Quanto abbiamo amato Joni Mitchell, Bruce Cockburn e soprattutto Neil Young!

Sollecitati dalle parole di queste canzoni, i giovani (…sentiamo Dylan perché lui dice quello che sentiamo ma non sappiamo esprimere”…), attraverso la musica attaccano la borghesia in un clima che si trascinava dal 1968. Gli anni Settanta erano così: Guccini li definisce “anni fatati di miti cantanti e contestazioni”.

Grazie a questi grandi nomi la grande produzione straniera approda nel nostro Paese e gli effetti si vedono subito. Però a Sanremo, nonostante tutto questo clima di innovazione, vince ancora Nicola Di Bari con “I giorni dell’arcobaleno”. Allo Zecchino d’oro vince "Tre Scozzesi" e al Festivalbar vince Mia Martini con “Piccolo uomo”.

Gli album più venduti in Italia sono Mina, Umanamente uomo: il sogno, Non al denaro non all'amore ne' al cielo, Arancia meccanica, Cinquemilaquarantatre, Imagine, Uomo di pezza, Thick as a brick, Un gioco senza età, Trilogy, Machine head Deep Purple, Il padrino, Buon anniversario, Storia di un minuto, L'amore e' facile non e' difficile, I mali del secolo, Led Zeppelin IV, Honky chateau, Lucio Battisti vol. IV, Mardi gras.

Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Tubular Bells, Desperado, Burnin, Band on the Run, Goodbye Yellow Brick Road, Aqualung, The rise and the fall of Ziggy, Made in Japan, Dark Side of The Moon, Closing Time, Harvest, Transformer, Dixie Chicken, Berlin, Pat Garrett and Billy the Kid, Darwin, L'orso bruno, Radici, Aspettando Godot, Four way street, Deja Vu, Foxtrot.

La palma del tormentone dell’estate va a Il gabbiano infelice, del Guardiano del faro.

Si è detto del disco: “Facemmo questo disco in due perchè così risparmiavano la metà dei soldi. "Theorius Campus" è un nome inventato da me, non ha nessun senso. Venditti era il cantante, è innegabile che lo fosse dal loro punto di vista; poi aveva dei pezzi più belli, più ascoltabili, mentre io allora facevo delle ballate su due accordi.”

(Francesco De Gregori)

 

 

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ ALICE NON LO SA   (1973)

 «Ma chi è 'sto Cesare? Ma chi lo conosce!  Ma nun poi parlà come magni?». E Francesco, paziente, spiegava al tecnico del suono che non era necessario sapere per forza che si trattava di Cesare Pavese, che avrebbe potuto essere un Cesare qualsiasi, sotto la pioggia, ad attendere inutilmente il suo amore ballerina.”. Questo raccontava Lo Cascio del disco dove arrivano finalmente i violini.

Quando esce “Alice non lo sa“, per Francesco è ancora fresca l’eliminazione dal “Disco per l’estate” del 1972, dove era arrivato ultimo con la sua Alice! Ma non gliene frega più di tanto: sente già che vento sta per tirare e quella sua partecipazione fu quasi una provocazione al mercato musicale italiano.

Alla gara canora (perché di gara si tratta) partecipano, fra gli altri, i Nomadi con “Io vagabondo” (e non vincono nemmeno loro!), Giovanna con una canzone di Bennato “Perchè perché”, i Delirium di Fossati con "Haum”, Umberto Balsamo con “Se fossi diverso”, Stormy Six con “Sotto il bambu”, Nada con “Una chitarra e un’armonica”.

Vincerà Gianni Nazzaro con "Quanto e' bella lei", staccando la seconda classificata Orietta Berti con “Stasera ti dico di no” e i terzi classificati, i compagni di scuderia della It “I Vianella” con “Semo gente de borgata”. Le giurie bocciano anche grossi calibri come Gianni Morandi (Principessa), Patty Pravo (Io), Sergio Endrigo (Angiolina), Equipe 84 (Pullman), Romina Power (Nostalgia), Tony Renis (Un uomo tra la folla) e addirittura un certo Dalla Lucio, con un capolavoro che si chiamava “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”.

Ah! Se Colombo potesse vedere quel che succede sulle rotte che aveva tracciato! Viene posto nell’oceano Atlantico il più grande cavo sottomarino del mondo in grado di permettere 1800 conversazioni simultanee; USA e Vietnam del nord e del sud firmano a Parigi l'accordo di pace dopo tredici anni dall'inizio della guerra, nonostante i sudvietnamiti continuino la loro lotta fino alla fine di aprile; ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PSDI, PLI e poi Rumor con DC, PSI, PSDI, PRI; una bomba esplode in mezzo alla folla davanti al portone della questura di Milano durante la cerimonia in memoria di Luigi Calabresi; Breznev si reca in visita negli Stati Uniti; il governo decreta il blocco dei prezzi per ventuno generi di prima necessità per combattere l'inflazione; rivolta e incendi a Regina Coeli a Roma e barricate sul tetto a San Vittore a Milano; a Napoli scoppia un'epidemia di colera che si estende fino in Puglia e Sardegna provocando il tracollo della pesca e dei mercati ortofrutticoli; in Cile l'esercito, guidato dal generale Pinochet, assalta il palazzo del presidente democraticamente eletto Allende, che viene ucciso. Molti anni dopo si scoprirà l'appoggio americano della CIA al golpe; i paesi arabi dell'Opec decidono di ridurre del 5% la produzione del greggio ai Paesi che appoggiano Israele fino a quando non abbandonerà i territori occupati; viene inaugurato ad Istanbul il ponte sul Bosforo che riunisce Europa ed Asia; il governo decreta provvedimenti di austerità, divieto di circolazione delle auto nei giorni festivi, chiusura alle 23 per TV e Cinema, bar e ristoranti; si registra ufficialmente in Italia il primo giovane morto a causa di un’iniezione di eroina; a Roma si svolge la più grossa manifestazione sindacale del dopoguerra: più di 200.000 metalmeccanici; muoiono Pablo Picasso, Pablo Neruda e Anna Magnani.

E’ la grande stagione delle zattere, il periodo in cui siamo tutti più alti di almeno 3 o 5 cm per quei tacchi cubici. I maggiori rappresentanti sono I Cugini di Campagna. Indossiamo pantaloni a zampa d’elefante, lunghi cappottoni color amaranto o verde scuro che ci arrivano ai polpacci, camicie con colletti a punta e pullover colori militari con i gradi attaccatti addosso; camicioni etnici, camicie a fiori, foulard e bandane dalle stampe vivaci; orecchini a forma di cerchi enormi, anellazzi e ciondoli multicolori e appariscenti, cravatte grandi come lenzuoli. Portiamo i capelli lunghi sulle spalle ma curati, e con un accenno di frangettina sulla fronte alla Emerson Lake & Palmer.

Ci intossichiamo con Zio Tom e Pepito, Cristallina Ferrero, le caramelle Dufour, la magnesia San Pellegrino, la Coppa del Nonno, il gelato a forma di piedone, il Duplo Ferrero, la Nutella, il  formaggino Mio. E tutte queste briciole cascano sui sandaletti blu dei bambini, quelli con due buchi grandi e due piccoli.

Alla radio ascoltiamo Hit Parade di Lelio Luttazzi e Dischi caldi di Gian Carlo Guardabassi.

Spot da ricordare sono "Come mai non siamo in otto? Perchè manca Lancillotto. Arriva Lancillotto, arriva Lancillotto, succede un quarantotto e tutto a posto va"; Dixan e il suo Mister X; El Merenderoooo!!!, L'è lì l'è là, l'è là che aspettava Miguel"; il rabarbaro Zucca con la gheisha che si mette in posizione per formare una Zeta; "Pun...pun... appuntamento yeeeess, appuntamento con Punt e Mes!", 'La carne Montana che stringo, alé, vengon tutti a mangiare con Gringo' e …"Cimabue, cimabue, fai una cosa e ne sbagli due. Eh, che cagnara, sbagliando si impara !"

Leggiamo Topolino, Gruppo TNT, l’Intrepido e il Monello con le storie di Billy Bis e Lone Wolf, Il mare colore del vino, Le ore, Playman e Playboy, Soldino, Lupo Alberto, Il Gabbiano, Nonna Abelarda, Tiramolla, Geppo, Zoe e Arturo, Cucciolo, Il grande Blek, Capitan Miki, Caro Michele, L’Osservatore Romano.

In televisione c’è A come Andromeda e A come Agricoltura, L'uomo e il mare di Bruno Vailati e Jaques Costeau con la sua Calypso, Io Agata e tu, Senza Rete, Doppia Coppia, il Pinocchio di Comencini, Eneide, E.S.P., Rischiatutto, Paolo Villaggio con il suo cammello di pelusche, la Canzonissima con Loretta Goggi, Le sorelle Materassi, Ironside, Zorro. Programmi lenti, presentatori educati e in smoking, pubblico che sta compostamente seduto al proprio posto, quasi nessuna parolaccia. E questo avviene anche allo stadio.

Infatti la domenica sera Alfredo Pigna ci racconta che al mitico Comunale di Torino la Juve vince lo scudetto con Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Morini, Salvadore, Causio, Capello, Anastasi, Cuccureddu, Bettega (All. Wickpalek) e che a Salonicco il Milan vince la Coppa delle Coppe con Vecchi, Sabadini, Zignoli, Biasiolo, Rosato, Schnelinger, Sogliano, Benetti, Bigon, Rivera, Chiarugi. Felice Gimondi nel ciclismo e Novella Calligaris nel nuoto sono campioni del mondo.

Di moda vanno l’alano e il volpino, i jeans Fiorucci, la chitarra elettrica, scrivere “vogliamo la pace e non la guerra” negli ultimi riflessi dell’era dei figli dei fiori, i viaggi con zaino in spalla e tanta voglia d'avventura per le capitali europee.

Ma pensiamo anche a tirare calci al pallone (con i Supersantos, Supertele e San Siro) negli oratori delle parocchie dopo il piccolo ricatto del parroco: “o servite messa e cantate ‘Resta con noi Signore la sera’ o non vi faccio giocare”. Ritornando a casa giochiamo ancora: il Piccolo Silvan e il piccolo chimico, il miniflipper, le automobiline della Bburago e della Polistil, le radioline walkie talkie, i chiodini colorati, l'album di Nick Carter, i trenini della Rivarossi che coinvolgono anche i papà accovacciati a quattro piedi, mentre fumano le Nazionali semplici, le Colombo, le President, le Calipso, le Tre Stelle, le Super senza filtro.

Le loro ginocchia reggono bene perchè si posano su qualcosa di morbido: la moquette! Distese interminabili di moquette, preferibilmente acrilica e con colori sgargianti, dove gli acari vivono indisturbati e non sono ancora l'incubo delle casalinghe.

Il Premio Strega va a Manlio Cancogni con “Allegri, gioventù” e il Campiello va a Carlo Sgorlon con Il trono di legno.

E i cinema? Chi dimentica i cinema dei nostri ricordi? Si entra dentro la sala fin dal primo pomeriggio, le sedie di legno vuote, il silenzio, la maschera che spruzza la lavanda e chiude le tende, la luce rossa “toilette”, il pacco di popcorn già finito durante i trailers. A volte vedevamo le pellicole già cominciate e, per capire la trama, si restava lì ad aspettare la proiezione successiva per guardare il resto (e anche di più). E allora nei cinema si poteva anche fumare! All’uscita, la cassiera, alla quale è affidato anche l’ingrato compito di valutare, dalla corporatura, i ragazzini per stabilire se abbiano o no diciott’anni, ci ricorda un po’ la tabaccaia grassona dipinta in quel geniale affresco autobiografico che è l’Amarcord di Federico Fellini. Ma vediamo pure La stangata, Sussuri e grida, Paper Moon, L’esorcista, Il Padrino parte II, Effetto notte, Jesus Christ Superstar, Anastasia mio fratello, Polvere di stelle, Il delitto Matteotti, Film d'amore ed anarchia.

Viaggiamo con la Lancia Fulvia Coupè Montecarlo, il motociclo Ciao, le moto Gilera, la Fiat 127 special, l’Alfa Sud, l’Autobianchi A112, la Mini Minor modello Traveller con i bordi di legno, la Fiat 128 (preferibilmente verde); la Fiat 850 Sport, l’Audi, la Citroën CX,  la Simca 1307 e la Porsche 911 (chi può).

Peppino di Capri vince a Sanremo con “Un grande amore e niente più”, allo Zecchino d’oro vince "La sveglia birichina" e al Festivalbar vince Mia Martini con “Minuetto”.

Nella musica il Glam contagia anche Lou Reed, che pubblica "Transformer"; Allman Brothers Band, Grateful Dead e Band suonano dal vivo a Watkins Glen davanti a una platea di seicentomila spettatori; Tom Waits pubblica "Closing Time" e Mike Oldfield "Tubular Bells". Il film "American Graffiti" di George Lucas lancia il revival musicale anni 50 e 60.

Pete Townshend degli Who crea la sua seconda opera rock: "Quadrophenia", dalla quale viene poi realizzato un film sulla società dei giovani mods inglesi degli anni 60.

Nella musica, l'elettronica comincia a poco a poco a prendere il sopravvento, le chitarre diventano più distorte, più tirate, l'hard rock, sempre più esasperato, lascia il posto alla prossima tendenza dell'Heavy Metal

Arriva una nuova generazione di cantautori americani: James Taylor, Carole King, Carly Simon e il giovane Bruce Springsteen, uno dei musicisti in grado di trasformare il sentimento di un'intera generazione in un "suono" introducendo il modello del cantautore degli anni Ottanta. In Italia spopolano i Pooh con un album che entra a far parte della storia: Parsifal. Lucio Battsti è all’apice della sua carriera.

Ascoltiamo Crocodile rock, Questo piccolo grande amore, Il mio canto libero, La collina dei ciliegi, Minuetto, Io e te per altri giorni, He, My love, Infiniti noi, Harmony, Daniel, You're so vain, Tu nella mia vita, Un sorriso e poi perdonami, Una serata insieme a te, Io perchè io per chi, Happy 'Xmas, Come sei bella, Get down, Ciao mare, Un'estate fa, La spagnola.

Gli album più venduti in Italia sono Il mio canto libero, Il nostro caro angelo, The dark side of the moon, Don't shoot me I'm only the piano player, Dettagli, Pazza idea, Parsifal, Sempre, Questo piccolo grande amore, Dalla Bussola n. 2, Alessandra, 16ma Raccolta Fausto Papetti, 15ma Raccolta Fausto Papetti, Gira che ti rigira amore bello, Caravanserai, Who do we think we are, Storia di un impiegato, Felona e Sorona, Goats head soup Rolling Stones, Del mio meglio n. 2 Mina.

Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Octopus, Tapestry, Logging & Messina, Felona e Sorona, Crazy Eyes, Your mother wan’t like me, For you pleasure, Secrets, Close to the edge, Non farti cadere le braccia, Il giorno aveva cinque teste, Opera buffa, Le cose della vita.

La palma di Tormentone dell’estate va a Pazza idea, di Patty Pravo

Si è detto del disco: “Non sapevo se lo avrei fatto o no questo disco, perchè dopo "Theorius Campus" ero stato abbastanza emarginato all'interno della IT. Comunque stavo bene, mi ricordo che dopo "Theorius Campus" andai in Grecia, l'estate feci le vacanze e un po' di canzoni le scrissi a Patmos. Ci sono poi gli arrangiamenti che facemmo insieme io e De Angelis, con molte ingenuità musicali: le ritmiche sono suonate in maniera accademica, non c'è nessuna invenzione né il minimo di fantasia nella realizzazione di queste cose: gli strumenti si limitano ad accompagnarmi, sono un sottofondo; invece nelle cose nuove sento che c'è un fatto musicale più vivo. Questo nuovo modo di usare la musica dipende dall'aver conosciuto molta gente, perchè ho suonato in giro e perchè quando hai la disponibilità della sala di incisione e ti pagano i musicisti, cambi tu stesso modo di scrivere la musica, ti viene spontaneo cambiare, quindi di divertirti un po'.”

(Francesco De Gregori)

 

 

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ FRANCESCO DE GREGORI (1974)

Niente da capire, proprio niente da capire. Quando Francesco si presenta con canzoni apparentemente prive di ogni senso viene scambiato per un visionario, al punto da arrivare alla censura di alcune frasi. Oggi sappiamo che invece fu una rivoluzione per la musica d’autore; nella storia della canzone italiana De Gregori fu il primo a citare in una canzone nomi e storie di personaggi sconosciuti e che appartenevano alla sua vita privata: nessuno aveva mai osato tanto. Ancora adesso non si sa chi fossero i protagonisti di quelle storie e non lo vogliamo sapere (e questo è bello). Ci interessa soltanto sapere che Giovanna è ancora un ricordo che vale dieci lire (con l’inflazione e l’Europa fanno 0,75 euro!), che Luigi si sporge ancora verso l’acqua e che Anna è rimasta seduta sul divano. Sconosciuti sì, ma che Dio li benedica ancor oggi.

E’ un disco a cui sono affezionati gli ammiratori più stretti, quelli più sensibili, più intimi, che riconoscono in questo lavoro il “loro” De Gregori incapsulato in una sfera di vetro da chiudere nella loro stanza fra il pessimismo giovanile e la paura di avere tutto il mondo contro. Con questa musica più “privata” il loro letto diventa un importante microcosmo in cui cullare i propri miti: i fumetti, lo stereo, la rivista, i giornali, la chitarra, i dischi, i libri. Uno di questi miti è Francesco, ma è anche il compagno, il cronista e il paladino; anche quando scrive soltanto lettere d’amore come Bene o Souvenir, tipiche espressioni dei tormenti e delle passioni nei quali tutti ci potevamo riconoscere.

Il titolo è azzeccato: “Francesco De Gregori”, perché è proprio un concentrato degregoriano spremuto e rispremuto, crudo ma saporito, artigianale ma raffinato, improvvisato ma impeccabile, estemporaneo, quasi da “falò sulla spiaggia”, ma senza difetti, con tante ballate quasi unplugged, come se stesse suonando in camera sua fregandosene di tutti. Si sente forte e chiaro il rumore dei suoi polpastrelli che fanno vibrare le corde della chitarra, la sua acerba voce che canta l’amore e la rabbia attraverso splendide metafore generate da una poetica che arriva a cime dove nessuno era mai arrivato.

E’ anche l’opera che tutti ricorderanno come “La pecora” per via del caprone pasquale dipinto da Gordon Faghetter in copertina. Ex batterista dei Cyan Three e primo marito di Patty Pravo, Faghetter diventerà poi un quotatissimo pittore e designer realizzando, fra le altre cose, anche molte copertine di dischi.

Ma che succede nel mondo? Giscard d'Estaing viene eletto Presidente francese; Nixon, alla fine, si dimette a causa dello scandalo Watergate e Ford viene eletto Presidente. Gerald Ford è l'unico presidente non eletto dal popolo né come tale né come vice. Viene nominato vice presidente dallo stesso Nixon, con la prescritta approvazione del Congresso, a seguito delle precedenti dimissioni dalla carica del vice presidente Spiro Agnew; ci governa Rumor con una coalizione politica DC, PSI, PSDI.; Giovanni Leone è il Presidente della Repubblica; Ting e Richter scoprono il quark “Charm”, Martin Perl scopre la particella “Tau” e Hulse e Taylor individuano le onde gravitazionali di una pulsar; le case degli Italiani sono piene di impianti stereo di “Selezione dal Reader's Digest”; il governo aumenta il prezzo della benzina super da 200 a 260 lire il litro e decreta la circolazione delle auto a targhe alternate con l'ultimo numero pari o dispari, ma scoppia lo "scandalo dei petroli": l'unione petrolifera Italiana avrebbe versato tangenti a funzionari ministeriali e politici in cambio della diffusione di dati falsi che potessero giustificare l'aumento del prezzo della benzina; la Fiat, a causa dell’austerity, mette in cassa integrazione 65.000 operai mentre il suo Presidente, Gianni Agnelli, viene eletto presidente della Confindustria; Marco Pannella inizia il suo primo sciopero della fame; referendum sul divorzio: il 60% vota a favore; viene arrestato a Milano Luciano Liggio, uno dei capi di Cosa Nostra; viene creato il nucleo antiterrorismo dell'Arma dei Carabinieri a capo del quale viene nominato il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa; Brescia: una bomba esplode in Piazza della Loggia durante una manifestazione sindacale provocando 8 morti e 101 feriti. L'attentato viene rivendicato da "ordine nuovo"; una bomba esplode sul treno "Italicus" della linea Roma-Monaco: 12 morti e 48 feriti, rivendicato da "ordine nero"; esce in edicola il primo numero de "Il Giornale nuovo" fondato da Indro Montanelli dopo il suo divorzio dal Corriere della Sera; vengono arrestati Renato Curcio e Giovanni Franceschini; Milano2 di Berlusconi inizia le sue prime trasmissioni; mandato di cattura per Michele Sindona, che fugge in Svizzera per illegali ripartizioni d'utili e falso contabile; muoiono Vittorio De Sica, Duke Ellington, Evita Peron, Pietro Germi, Gino Cervi, Nick Drake.

Nello sport Cassius Clay batte Foreman, Johan Cruyff vince ancora il Pallone d’Oro e la domenica sera Alfredo Pigna ci racconta che la Lazio vince lo scudetto con Pulici, Petrelli, Martini, Nanni, Oddi, Wilson, Garlaschelli, Frustalupi, Chinaglia, Re Cecconi, D'Amico (All. Maestrelli). Ai mondiali di calcio in Germania l’Italia viene vergognosamente eliminata al primo turno con Zoff, Spinosi, Facchetti, Benetti, Morini, Burgnich, Mazzola, Capello, Chinaglia, Rivera, Riva. (All. Valcareggi). I padroni di casa vinceranno il titolo e la nostra Nazionale sarà affidata a Fulvio Bernardini che con coraggio la comincia a svecchiare facendola correre di più, a svantaggio della tecnica.

Giochiamo con il Dolce Forno, la Maglieria Magica, i mattoncini Lego, Cicciobello, il Subbuteo, la Cinepresa Festacolor, Ercolino sempreinpiedi, Susanna gonfiabile, la Mucca Carolina, l’Adica Pongo, il Das, le automobiline Matchbox, le automobiline Corgi, gli organi Bontempi, Eko e Giaccaglia, il Mosaico Quercetti, lo scambio di figurine Panini, lo Jo-Jo, il Minicinex, il Videomatic e il Telemax, le penne a sfera Grinta, il Plasmolegno, il Pupomio, i Paciocchini e Paffutella.

Di moda vanno i costumi da bagno Speedo, il collie e lo schnauzer, gli zoccoli Pescura del Dr. Shools, le tende arancioni e marroni, la Crociera nel Mediterraneo, la Sardegna, il campeggio, i soprammobili con le bollicine colorate, i posacenere con base sabbiosa in pelle, le radiosveglie a forma di cubo, la Kodak Instamatic, l’orologio Omega Constellation 74. E gli occhiali da sole: fanali! Con lenti soprattutto azzurre ma anche beige o tendenti al verde.

Ci intossichiamo con Buondì Motta, Nui Bon, Nutrì, Nesquik, l'amaro Cora, Il Cioccovo, Ovomaltina compressa in barre, Ovomaltina Pocket e tutte le leccornie che arraffiamo quando lasciamo il conto dal panettiere e dire: ... poi passa la mamma.

La pubblicità degli anni Settanta, non ancora impossessatasi della televisione, è basata soprattutto sulla carta stampata con bigotte reclame di ogni genere: occhiali a raggi X, la rivoltella De Luxe, la crema per i muscoli, le croci talismano, profumi afrodisiaci che promettono di far cascare le donne ai piedi, creme per petti villosi e creme per petti non vigorosi, antenne amplificate e microfoni cammuffati, tutte pubblicate in fondo alle riviste (di solito Cronaca italiana e Cronaca vera) poggiate sul tavolino del barbiere. Sul quel tavolino i posaceneri sono ricolmi di cicche: Stuyvesant, Peer, Astor, Ernte 23, Smart, Player's, North Pole al gusto di menta (ottime per camuffare la puzza di fumo al ritorno a casa).

Spot da ricordare sono Metti un Tigre nel motore! con in regalo la mezzacoda di tigre; "Olivella, l’invidiosa, come lei vuol far la cosa....Brava brava Mariarosa, ogni cosa sai far tu, qui la vita è sempre rosa, solo quando ci sei tu"; Calindri che beve in mezzo alla strada contro il logorio della vita moderna, ma rischiando di morire per altri motivi.

Viaggiamo con la Fiat 131 Mirafiori, la Lancia Beta, la Citroen DS, l’A112 Abarth, la Renault 6,  la Kawasaki, la MotoMorini,  la Fiat 124 special, la Ford Consul, la jeep Citroen Mehari, la Matra Simca Bagheera.

Leggiamo Roma senza Papa, Il Comunista, Un dramma borghese, Dissipario, La storia, Jacula, Pecos Bill, Sturmtruppen, L’uomo Ragno, Lotta Continua, La settimana enigmistica, Bolero.

Ci vestiamo con l’Eskimo e una sciarpa rossa che avvolgeva delle facce sempre cupe alla Carlo Marx, maglioncini a giro collo a fantasia da dove uscivano fuori i lupetti o le camicie a quadrettini con i colletti alti. D'estate camicioni in lino e sandali, mentre si restava incollati al rivestimento in finta pelle dei divani, fissando la tappezzeria del salotto che per i suoi colori e disegni poteva avere lo stesso effetto di una dose di Lsd.

Alla radio ascoltiamo Alto Gradimento di Arbore e Boncompagni, con Max Vinella, Scarpantibus e Patroclo.

Il Premio Strega va a Guglielmo Petroni con La morte del fiume e il Campiello va a Stefano Terra con Alessandra

Nel panorama cinematografico italiano assistiamo alla proclamazione di Dario Argento. Dopo L'uccello dalle piume di cristallo e Il gatto a nove code rimpingua il suo macabro zoo con Quattro mosche di velluto grigio. Vediamo anche Il portiere di notte, Gruppo di famiglia in un interno, C'eravamo tanto amati, Finché c’è guerra c’è speranza, Chinatown, Assassinio sull'Orient Express, Il grande Gatsby, L’inferno di cristallo, L'ultima corvée, Il fiore delle mille e una notte, Polvere di Stelle, Pane e Cioccolata.

In Tv, dopo Carosello (con vari strumenti che non si è mai capito cosa fossero), trasmettono Non cantare, spara, Dov'è Anna? (ma seduta sul divano!), il colonnello Bernacca che ci dava le previsioni del tempo, Speciale per noi, Signore e Signora, Tante scuse, Portobello, Ligabue, Aggiungi un posto a tavola, Milleluci con Carrà e Mina, Buonasera buonasera, Dove sta Zazà e …… un, deux, trois! Giochi senza frontiere! Giulio Marchetti e Rosanna Vaudetti ci raccontano fantastici scivoloni che si mischiano in mezzo a giochi casinisti. L'unica cosa importante era identificare la mitica "I" in mezzo alle altre sigle europee. Gli arbitri (svizzeri!) erano i mitici Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi.

Nel mondo della musica viene realizzato "The Rocky Horror Picture Show", uno dei più celebri musical della storia del rock; i Ramones debuttano al Cbgb di New York. E' il preludio all'era punk; Tour trionfale di Bob Dylan insieme a The Band; Boom del Northern Soul in Gran Bretagna e del rock sudista di Lynyrd Skynyrd, Eagles, Marshall Tucker Band; Bruce Springsteen viene definito "il futuro del rock and roll"; il singolo "Piss Factory" di Patti Smith segna la nascita della new wave; Brian Eno realizza “Taking Tiger Mountain By Strategy".

Negli States sono di moda le boy bands formate da componenti familiari di teen agers. Ma nessuno si aspettava riscuotessero tanto successo anche in Europa e soprattutto in Inghilterra. Per la fenomenale famiglia dei Jackson Five di Michael avvengono scene di isterismo collettivo, come non succedeva dai tempi dei primi Beatles.

I testi diventano ancora più impegnati, la varietà degli strumenti si amplia, aumenta il peso dell’elettronica e la presentazione dei gruppi si fa più accurata e scenografica. E’ anche il momento dei Jefferson Airplane, dei Grateful Dead, dei Cream di Eric Clapton e del latin-rock di Carlos Santana.

Ma ….a Sanremo vince Iva Zanicchi con “Tu cara come stai?”. Allo Zecchino d’oro vince "Cocco e Drilli" e al Festivalbar vince Claudio Baglioni con “E tu”.

Ascoltiamo E tu, A Blue shadow, Anima mia, Soleado, Angie, Piccola e fragile, Sugar baby love, E la vita la vita, Prisencolinensinainclusol, Innamorata, Anna da dimenticare, Più ci penso, Alle porte del sole, Non gioco più, L'ultima neve di primavera, Bugiardi noi, Jenny, Come un Pierrot, Mind games, 48 crash, Dicitencello vuje, Waterloo, Jesus Christ Superstar, Sugar baby love, Champagne.

Gli album più venduti in Italia sono Jesus Christ Superstar, Frutta e verdura, Mai una signora, Burn, A un certo punto, E tu, Ornella Vanoni e altre storie, American graffiti, Welcome Santana, 18ma Raccolta Fausto Papetti, My only fascination, L'isola di niente, Pat Garrett & Billy the kid, 17ma Raccolta Fausto Papetti, Ringo Starr, E la vita la vita, Anima, Selling England by the pound, Remedios, Whirlwinds.

Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Planet Waves, Taking Tiger Mountain, Second Helping, Court and spark, Waterloo, I buoni e i cattivi, Stanze di vita quotidiana, Quando verrà Natale, The Labs Lies Down On Broadway.

Tormentone dell’estate: Signora mia, di Sandro Giacobbe.

Si è detto del disco: “...Questo disco, che si chiamerebbe ufficialmente “Francesco De Gregori” ma che è giustamente meglio conosciuto come “La pecora” data la pregnanza dell’immagine in copertina, è stato il primo disco al quale abbia contribuito anche in qualità di chitarrista, nel senso che sono io che ho suonato la chitarra acustica sulla maggior parte delle canzoni. La cosa creò non pochi problemi dal punto di vista operativo, perché io non riuscivo a fare due volte di seguito una canzone nello stesso modo e quindi i musicisti che suonavano con me provavano a scriversi una parte da seguire, ma poi al dunque tutto gli cambiava sotto il naso perché io senza volere toglievo una battuta di qua e ne aggiungevo un’altra di là, seminando il panico e pretendendo comunque di avere ragione. Finì che io registrai le canzoni voce e chitarra in diretta e poi gli altri musicisti aggiunsero la loro parte successivamente, in sovrapposizione, che è un modo abbastanza innaturale di fare musica e che infatti poi ho cercato di evitare, per quanto possibile. Ricordo che “Niente da capire” la dovemmo reincidere perché il testo originale diceva “Giovanna... faceva dei giochetti da impazzire” e questa cosa avrebbe impedito alla canzone di essere trasmessa per radio. Mi ricordo anche che la prima versione, quella “incriminata” era venuta molto meglio di quella che poi è stata messa sul disco, ma chissà adesso dov’è finita, probabilmente è stata cancellata o buttata via. Peccato, perché oggi potrebbe essere pubblicata tranquillamente; anche la censura ha fatto poi passi da gigante, non interverrebbe più in maniera così rozza: anzi, direi che oggi non c’è più censura; dagli altoparlanti della radio e dallo schermo televisivo esce un rumore indifferenziato in cui tutto è mescolato con tutto, e tutto è permesso in quanto tutto è azzerato, privato di ogni possibile sfumatura, banalizzato, devitalizzato. Oggi a Giovanna sarebbe permesso qualsiasi tipo di giochetto, tanto il suo partner sarebbe comunque un innocuo spiritoso pingue e tranquillizzante immarcescibile giovanile ed eterno Top”.

(Francesco De Gregori)

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ RIMMEL   (1975)

Immenso. L’unico aggettivo idoneo per quel quadrato di cartone 30x30 a strisce bianconere con al centro il famoso cammeo. Un disco da portare su un altro pianeta per dire al primo alieno incontrato: “vedi, questa strana cosa che stai ascoltando si chiama….. canzone…”.

Per un degregoriano non ci sono parole per descrivere quest’opera che ha fatto storia. In Rimmel, che fece un botto di 500.000 copie vendute nel periodo d’oro di Fausto Papetti e dei night club, si sente tutto l’amore di Francesco per Dylan e per tutta una generazione di cantautori americani e inglesi (Cohen, Guthrie, Prine, ecc.). L’album è eccezionale innanzi tutto a livello musicale e resterà famoso fino ai giorni nostri soprattutto per Pablo, Pezzi di vetro (da sempre considerata un tabù per i ragazzi che cominciano a suonare la chitarra) e per Buonanotte fiorellino, ispirata da Winterlude di Dylan, anche se la versione di Bob (diversa anche musicalmente) è… “il walzer di Zimmerman che pattina con la sua piccola mela, vagando per il Midwest coperto di neve alla ricerca dei recessi che racchiudono le bellezze della loro sessualità e nei quali si rifugiano per sfuggire al brutto mondo esterno” (questo scrive Anthony Scaduto).

In quest’anno ci governa Moro con una coalizione politica DC; viene assegnato il Nobel agli italiani Renato Dulbecco per la medicina ed Eugenio Montale per la letteratura; libanesi cristiani e musulmani si uccidono a Beirut; alla morte di Franco, Juan Carlos sale sul trono di Spagna; il PCI di Enrico Berlinguer acquista maggiore peso nella vita politica del Paese: nel mese di giugno, supera la DC nelle elezioni regionali. Si parla per la prima volta di "compromesso storico"; Koehler e Milstein realizzano gli anticorpi monoclonali e Stephen Schneider denuncia l’effetto serra; viene messo in commercio il primo videoregistratore domestico; il primo miniassegno viene emesso dall'Istituto Bancario S. Paolo di Torino il 10 Dicembre: 100 lire; nascono le prime radio libere; i radicali Marco Pannella, Adele Faccio ed Emma Bonino lanciano la campagna per la liberalizzazione dell'aborto provoncando il loro clamoroso arresto; i giovani votano a 18 anni, così la finiscono una volta per tutte di falsificare la firma dei genitori sul libretto scolastico delle assenze; un commando delle Brigate Rosse, con un assalto alle carceri di Casale Monferrato, fanno evadere Renato Curcio; nella manifestazione antifascista a Milano un colpo di pistola uccide Claudio Varalli. Seguiranno rappresaglie e scontri con le forze dell’ordine anche a Firenze dove tra la folla altri colpi di pistola uccidono Rodolfo Boschi, militante del Pci; il Parlamento approva la riforma del Diritto di Famiglia; si dimette il Governatore della Banca d'Italia Guido Carli e al suo posto viene nominato Paolo Baffi; tre giovani della Roma-bene, dopo aver invitato a un loro festino due ragazze in una villa del Circeo, le seviziano e poi le uccidono; sul litorale romano di Ostia, in un campo incolto in via dell'idroscalo, viene trovato il corpo senza vita di Pier Paolo Pasolini per mano del giovane Giuseppe Pelosi. Con lui scompare una delle più grandi figure della nuova cultura italiana; muoiono pure Juan Peron e Aristotele Onassis.

Carovita: Giornale £ 150 - Biglietto del Tram £ 100 - Tazzina Caffè £ 120 - Pane £ 450 al kg, Latte £ 260 - Vino al litro £ 350 - Pasta al kg £. 480 - Riso al kg £ 420 – Topolino (il giornalino) £ 500 - Carne di Manzo al kg. £ 4500 - Zucchero al kg £ 430 - Benzina £ 305; l'inflazione è al 19,2%.

Nello sport Niki Lauda vince il Mondiale di Formula Uno, Oleg Blokhin vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Adriano De Zan ci racconta che la Juve vince lo scudetto con Zoff, Gentile, Cuccureddu, Furino, Morini, Spinosi, Altafini, Causio, Gori, Capello, Bettega (All. Parola)

Il Premio Strega va a Tommaso Landolfi con A caso e il Campiello va a Stanislao Nievo con Il prato in fondo al mare

Di moda vanno il boxer e il dobermann, l'accendino Dunhil, gli abiti peruviani e gli Intillimani, il megafono, i volantini e il ciclostile, i viaggi a Soci, Austria e Monaco, la calcolatrice Texas Instruments, la macchina fotografica Olympus, l’orologio Tissot. Le dimensioni degli occhiali si restringono: arrivano i Ray Ban con le stanghette laterali verso le orecchie che terminano con una parte semimolle piegata verso il basso e che praticamente avvolge l’orecchio da sopra obbligandoci in strane manovre.

Viaggiamo con la Renault 5, la Simca GLS, la moto Laverda, la Vespa 125, la Fiat 850 Coupè, la Renault4, le nuove moto giapponesi.

Si fuma lo spinello, ma per chi non lo fuma il risultato è identico: Lucky Strike, Camel, Chesterfield senza filtro e come donne francesi che hanno un buon profumo e fan girar la testa: Gitanes, Gauloises, Caporal. Tutta roba per uomini duri.

Ci intossichiamo con Girella Motta, Paciugo Tanara, Starcrem, Ciokito, Cioccovella, Ciocorì, Biancorì, Twix Raider, Duplo, Tronky Ferrero.

In pubblicità la donna è ancora un po’ stupidina, rigorosamente casalinga, vestita in modo molto castigato in tailleur oppure in gonna nera, camicia di seta chiara e collana di perle, sempre impegnata a risolvere il suo unico dilemma: quale detersivo usare. Con una messa in piega alla Brodo Knoor, tale da farla assomigliare a Margie Simpson, svolge bene il ruolo della madre di figli educatissimi e della moglie di un uomo virile e che non deve chiedere mai (infatti le femministe si incazzano parecchio). Ma a volte è un po’ scemo anche lui: si chiede tante ma tante cose, si stupisce come un idiota ad ogni nuovo prodotto e fa il credulone ad ogni argomento propostogli.

Spot da ricordare sono Gianfranco Mulè e la tedesca Solvi Stubing di "Chiamami Peroni: sarò la tua birra"; Denim, il profumo per l'uomo che non deve chiedere mai ; ….in tutto il mondo, in tutto il mondo, non c’è nessuno come Jo Condor. Gigante, pensaci tu..”, col gigante che con un’incredibile pazienza risolve i problemi di quegli incapaci; il mitico sedere di Rosa Fumetto dei jeans Jesus in "chi mi ama mi segua"; il digestivo Antonetto con Nicola Arigliano che si passa la mano sulla pancia sul tram e dice "E' così comodo che si può prendere anche in tram".

Al cinema vediamo Frankenstein Junior, Quel pomeriggio di un giorno da cani, L’uomo che volle farsi re, Yuppi du, Fantozzi, Profondo rosso, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Lo squalo, Profumo di donna, Piedone lo sbirro, L'inferno di cristallo, Prima pagina, Scene da un matrimonio e i films polizieschi con l’educato e composto commissario Maurizio Merli e il trasandato trasteverino Tomas Milian.

In televisione c’è Vita da strega, Signore e Signora con Lando Buzzanca e Delia Scala, Flipper il delfino, Attenti a quei due, Mazzabubù, Anna Karenina, Il fauno di marmo, L'amaro caso della  baronessa di Carini, Mazinga, Orzowei, Star Trek e …Gustavo, un cartone ungherese che finiva con la scritta koniec "fine".

Indossiamo trasandati giacconi di panno o di velluto a coste con il bavero alzato che ci difendono a malapena dal freddo nei cineforum e nelle riunioni delle federazioni politiche; jeans Levi’s e scarponcini della marca “più sporchi sono meglio è”. Le ragazze hanno lunghe gonne a fiorellini da femminista sotto enormi maglioni che arrivano quasi alle ginocchia. Portiamo la barba incolta e i capelli lunghi e spettinati. La cravatta è ai minimi storici (bei tempi!), le camicie si portano aperte ed è proprio per la necessità di far stare il colletto bene aperto sulla scollatura dei due o tre bottoni, che nascono i colletti di grandi dimensioni. Le giacche, invece, hanno generosi revers che chiudono alto sul davanti, per cui i bottoni sono tre o quattro. Lo stesso discorso vale anche per il trench.

Giochiamo con Bruciapista Mattel e la pista Sizzler, le automobilini Dinky Toys, il videogioco Pong (oggi più noioso di un minuto di Radio Maria).

Leggiamo Ernesto, Padre padrone, Trattato di semiotica generale, Skorpio, Lanciostory, Il manifesto, l’Unità, Postal Market e Confidenze, le enciclopedie I quindici, Mille Perché, Vita Meravigliosa, Sapere, Conoscere e Capire.

L’anno è da ricordare anche per le uscite di album come "Born To Run" di Bruce Springsteen; "Blood On The Tracks" di Bob Dylan; "Wish You Were Here" dei Pink Floyd; "Phisical Graffiti" dei Led Zeppelin; "Metal Machine Music" di Lou Reed. Ma anche “Windsong” del compianto John Denver, un disco che staziona nei primi posti delle classifiche USA per lungo tempo, a dimostrazione del fatto che gli americani rimangono sempre sotto l'influenza della musica country.

Esplode la musica funk: lo "street funk" di George Clinton getta le basi per la disco music; che emette i suoi primi vagiti con l'accoppiata Moroder-Van McCoy; "Saturday Night Live" debutta in tv; il film "Nashville" di Robert Altman rilancia la country-music

Anche l’Italia vanta bravi rocker: dalla PFM all’indimenticabile Ivan Graziani. Affascinati da tutto questo ben di Dio e liberati per sempre da Orietta Berti & Co., i ragazzi sentono un'esigenza più intima che è quella di parlare, di raccontare la rabbia, gli umori, le ansie, gli amori e le speranze dell’epoca. Trionfa la canzone d’autore italiana con De Gregori, Guccini, Venditti, De Andrè, Lolli, Rosso, Fossati, Bennato e gli effetti si vedono: a Sanremo vince Gilda con Ragazza del Sud.

Allo Zecchino d’oro vince "La figlia del Re di Castiglia" e al Festivalbar Drupi con “Sereno è”.

Proliferano le prime riviste musicali come Ciao 2001 e Nuovo Sound e con esse gli italiani cominciano a scoprire le bufale che i cantanti delle nostre Canzonissime spacciavano per loro successi. Per loro è tempo di crisi, il canto del cigno lo tenta pateticamente Mino Reitano che si presenta in una trasmissione pomeridiana dedicata ai giovani con un pesante maglione nero, la barba e i capelli lunghi e una chitarra folk. Canta “Il tempo delle more” con un arpeggio alla Cohen. Non ha ancora capito niente!

Ascoltiamo Una storia disonesta, Sabato pomeriggio, L'importante è finire, Piange il telefono, Profondo rosso, Buonasera dottore, You're the first the last my everything, Parlami d'amore Mariù, El bimbo, L'Alba, Emmanuelle, Reach out I'll be there, Aria, Ci vuole un fiore, Il Giardino proibito, Tornerai tornerò, Testarda io, Rock the boat, Una Paloma blanca, Stiamo bene insieme, Sei bellissima, Stasera che sera, Manuela, Se mi vuoi, From souvenirs to souvenirs, Overture from Tommy, Island girl.

Gli album più venduti in Italia sono Profondo rosso, RIMMEL, Can't get enough, Just another way to say I love you, 19ma Raccolta Fausto Papetti, James Last in concert, Sabato pomeriggio, Anima latina, Fabrizio De Andre' vol. VIII, Yuppi du, 20ma Raccolta Fausto Papetti, Del mio meglio n. 3 Mina, Borboletta, Baby Gate Mina, L'alba, White gold, Canto de pueblos andinos, Never can say goodbye, Incontro, Un po' del nostro tempo migliore.

Ma cominciano a conoscere anche la musica straniera. Da una ricerca sul gusto musicale degli italiani risulta che il 50% ascolta musica americana, il 30% la musica inglese e solo il 20% la musica italiana.

Questa tendenza è rappresentata da dischi come Another Green World, Shakti, Born to run, Blood on the Tracks, Physical Graffiti, Windsong, Wish You Were Here, Horses, Atlantic crossing, ma anche dischi italiani: La luna, Io che non sono l'imperatore, Volume VIII, Anidride solforosa, Il grande mare che avremmo traversato, Poco prima dell'aurora, Lilly, Canzoni di rabbia.

Tormentone dell’estate: Sabato pomeriggio, di Claudio Baglioni.

Si è detto del disco: “E’ stato registrato durante l’inverno 74-75 utilizzando una macchina a 8 piste già antiquata a quell’epoca; il fonico Ubaldo Consoli faceva i salti mortali per “entrare e uscire” su quelle poche piste e riuscire ad avere un suono decente. Utilizzavamo un compressore a valvole che oggi farebbe la sua figura sul mercato dell’antiquariato e cercavamo, per quanto possibile, di suonare in diretta. La sera tardi, finito di lavorare, si andava tutti a mangiare in qualche trattoria sulla via Tiburtina, di quelle frequentate dai camionisti. Bevevamo quel particolare tipo di vino dei castelli che si può bere solo quando si è molto giovani, e birra a fiumi. Io ero il capo della banda.”

(Francesco De Gregori)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ BUFALO BILL   (1976)

Dopo il successo ottenuto con Rimmel e la conseguente notorietà, Francesco è di nuovo nelle sale Rca per realizzare quello che definisce uno dei suoi album più belli. E’ il disco in cui si nota maggiormente l’influenza che i cantanti americani - Dylan su tutti - hanno su di lui. E’ perfettamente americano, con la A maiuscola e con tutti i denti a posto.

Attraverso l’epica ode dedicata a William Frederick Cody, Francesco ci accompagna su un treno che corre lungo i binari della nuova frontiera disegnata dalle rotaie della Northern Pacific, in cui si sente fortissimo l’odore degli ultimi bisonti del Dakota e quello del nuovo "cavallo d'acciaio": il grasso della locomotiva. Ma è anche l'America di Hemingway, dei Kennedy, di Donald Duck, di Kerouac, di Steinbeck e di tutte le altre letture che il ragazzo ha fatto, confermando un legame - mai interrotto - con la cultura americana.

Per la copertina Francesco avrebbe voluto un disegno raffigurante dei falsi pellerossa imbruttiti che cavalcavano in piedi sullo sfondo di una bandiera a stelle e strisce, che gli aveva fornito l’ispirazione per scrivere la canzone guida dell’album. Ma la RCA, non essendo riuscita ad ottenere i diritti di riproduzione, rimedia con l’immagine raffigurata in un calendario USA del 1948, “Aiming to please”. E’ una Pin-Up alla Calamity Jane su sfondo azzurro, disegnata da Gil Elvgren. Francesco, invece, avrebbe preferito una litografia del 1922 intitolata “American riding act” dalla collezione “Circus series” dell’espressionista tedesco Otto Dix, le opere del quale aveva conosciuto grazie a Lucio Dalla.

In quest’anno ci governano prima Moro con una coalizione politica DC e poi, in estate, Andreotti; l’Apple presenta il primo personal computer; Alan Guth formula la teoria del Big Bang inflattivo; vengono scoperti gli oncogeni; in Uganda, a Entebbe, un commando israeliano libera cento ostaggi del volo Tel Aviv–Parigi; nasce “La Repubblica” di Scalfari; viene inventata la prima scheda telefonica; le BR alzano il tiro: i giudici Coco ed Occorsio; in TV va in onda l'ultimo spot di "Carosello"; la lira precipita fino a quota 880 contro il dollaro; viene ricatturato a Milano Renato Curcio; la Corte di Cassazione vieta la proiezione del film "Ultimo tango a Parigi"; scoppia lo scandalo Lockheed: l'industria americana produttrice di aerei conferma di aver versato oltre un miliardo di tangenti a politici italiani per le forniture degli "Ercules C130" all'esercito italiano. La Commissione parlamentare inquirente mette sotto accusa per corruzione i ministri Tanassi e Gui; un violento terremoto pari al 9° grado della scala Mercalli colpisce il Friuli; a Seveso, alle porte di Milano, scoppia il reattore di una fabbrica di prodotti chimici e la nube tossica carica di diossina invade il territorio. Solo dopo 15 giorni viene decisa l'evaquazione della popolazione e la recinzione dell'intera zona, quando era ormai diventata diserbata e disfogliata, con tutte le colture distrutte per anni; Craxi viene eletto segretario del PSI; addio al gettone telefonico; la sonda americana "Viking I" atterra su Marte; grave incidente a Niki Lauda sul circuito del "Nürburgring" durante il gran premio di Germania di Formula; Jimmy Carter viene eletto Presidente degli Stati Uniti; Muoiono Luchino Visconti, Mao Tze Tung, Luciano Re Cecconi.

Nello sport Adriano Panatta vince il Roland Garros di Parigi e in estate guida l'Italia alla conquista della Coppa Davis con  Barazzutti, Zugarelli e Bertolucci (All. Pietrangeli); Franz Beckenbauer vince ancora il Pallone d’Oro; la stella alle Olimpiadi di Montreal è la ginnasta romena Nadia Comaneci e la domenica sera Adriano De Zan ci racconta che Il Torino vince lo scudetto con Castellini, Salvadori, Santin, Sala, Mozzini, Caporale, Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici (All. Radice).

Il Premio Strega va a Fausta Cialente con Le quattro ragazze Wieselberger e il Campiello va a Gaetano Tumiati con Il busto di gesso.

Dopo la scomparsa di grandi registi come Visconti, Rossellini, Pasolini e De Sica, le nuove leve del cinema italiano si danno da fare: assieme a Maestri come Antonioni e Fellini, emergono Bellocchio, Ferreri e Bertolucci. Al cinema vediamo Serpico, Rocky, Quinto potere, Il comune senso del pudore, Tutti gli uomini del Presidente, King Kong, Taxi Driver, Casanova, Novecento, Brutti sporchi e cattivi, Cadaveri eccellenti, Toto modo, Il deserto dei Tartari, Guerre stellari, L’anatra all'arancia.

La dieta mediterranea conquista gli USA, è seguita anche da campioni sportivi e stimola i consumi di pasta non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e nella stessa Italia.

Viaggiamo con la Wolkswagen Golf GTI, la Ford Granada, la Innocenti Bertone, il Fantic Motor Caballero.

La moda impone maglie e camice attillate unisex, pantaloni magari scampanati ma sicuramente bassi di cavallo e soprattutto stretti in vita e comunque tendenzialmente unisex. Le tasche sono cucite esternamente ma solo per una questione di look e design. Non brillano di praticità date le loro strettissime ed aderentissime misure che di fatto non permettono nemmeno di inserire un normale pacchetto di sigarette se non con la conseguenza di schiacciarlo. Di moda vanno gli occhiali Lozza, il Bulldog  e il Chihuahua, l’autoradio Blaupunkt, i jeans Wrangler, il Bulova Accutron, i nuovi stereo7, i pacchiani accessori per abbellire l'interno dell'automobile, lo schermo a colori sulla tv in bianco e nero per simulare il colore, gli scarpini da calcio Pantofola d'oro e Tepa Sport.

Giochiamo con Barbie, Big Jim, Shangai, la bicicletta Graziella, le bambole Furga, Migliorati, Ratti, la lavagna magica, il kaleidoscopio, Gi Joe, mettersi il Vinavil sulle mani per poi togliere le pellicine e…… suonare i citofoni condominiali.

In televisione c’è Sandokan, L'altra domenica, Non stop, Sulle strade di San Francisco, Hulk, Attenti a quei due, il Gesù di Zeffirelli, Michele Strogoff, Furia.

Spot da ricordare sono “Petrus l'amarissimo che fa benissimo”; il cavallo bianco del bagnoschiuma Vidal; 'Capitano, lo possiamo torturare? Ma cosa vuoi torturare tu?“ e “dormo tranquillo e asciutto, Lines notte assorbe tutto”

Ci intossichiamo con Big Babol, Tavolette Nestlè, Tin Tin Motta, le gomme di Brooklyn, le caramelle Elah alla liquirizia e alla frutta, i biscottini rotondi Tuc e Ritz, i biscotti Bucaneve Doria, i biscotti Biscolussi e Gran Turchese, la Brioss Ferrero

I nostri soldi vanno in fumo anche attraverso Diana, Linda, Muratti, Rothmans, Stop con filtro e senza filtro.

Leggiamo Cristall, Ghibli, I Fantastici Quattro, il Manuale di Paperinik e quello delle Giovani marmotte, il Corriere della Sera, Sorrisi e Canzoni, Porci con le ali, Il formaggio e i vermi, l'enciclopedia Tecnirama, Muzak, Re Nudo.

A Sanremo vince Peppino di Capri con “Non lo faccio più”, allo Zecchino d’oro vince "La Teresina" e al Festivalbar Gianni Bella con "Non si può morire dentro".

La mitizzazione del passato felice degli anni Sessanta e Settanta viene identificato come American Graffiti dal telefilm Happy Days, che aveva come protagonisti giovani spensierati senza alcuna frustrazione, alle canzoni surf dei Beach Boys, nonché la riscoperta dei Beatles attraverso John Lennon. Tutto inizia a ruotare in un passato che i teenager non hanno vissuto ma in cui vogliono indentificarsi.

In Italia la musica si divide in impegnata e in disimpegnata. I cantautori vengono su come funghi nonostante polemiche, contestazioni, processi e disordini causati dagli autoriduttori che disturbano i festival dell’Unità e i teatri al grido di "la musica è nostra ed è gratis". I cantautori di successo vengono pubblicamente "processati" e accusati di tradimento. Famosi restano i processi a De Gregori, Venditti, Bennato e i subbugli ai concerti dei Led Zeppelin e di Carlos Santana. Tutto ciò accade solo in Italia, al punto che i circuiti internazionali hanno evitato per anni il nostro paese, costringendo i veri appassionati ad emigrare per ascoltare i loro idoli.

I Sex Pistols debuttano al Club 100: nasce il punk-rock in Gran Bretagna; esplode la musica reggae di Bob Marley; i Blondie lanciano la "disco-punk"; al Winterland di San Francisco The Band celebra lo scioglimento con un mega-concerto denominato "The Last Waltz” in cui sono presenti numerosi ospiti d'eccezione. Dal concerto vengono tratti un disco triplo e un film diretto da Martin Scorsese; William Ackerman fonda la Windham Hill e inventa la musica new-age; i Throbbing Gristle coniano il termine "industrial music"; boom dell'elettronica con "Oxygene" di Jean-Michel Jarre

Si afferma la musica funk e il  tentativo di fusione tra rock e musica sinfonica operato dagli Emerson Lake & Palmer, ma l’anno vede l'esplosione del fenomeno disco-music: le piste da ballo del sabato sera sono dominate soprattutto da Barry White e Donna Summer, ma anche dal funk di George Clinton, James Brown, o Kool & The Gang.

In Italia, la tradizione del rock, nata sul finire degli anni Sessanta con gruppi come i Camaleonti, i Dik-Dik, l’Equipe 84, si rinnova con gli Area di Demetrio Stratos, Perigeo, il Banco Mutuo Soccorso, la Premiata Forneria Marconi e i sempreverdi Orme, New Trolls e Nomadi.

Ascoltiamo Ancora tu, La tartaruga, Margherita, Sei forte papà, Europa, Johnny Bassotto, Linda bella Linda, Tu ca nun chiagne, Linda, Svalutation, Gli occhi di tua madre, Don't go breaking my heart, Due ragazzi nel sole, Il maestro di violino, Preghiera, Senza parole, Hurricane, Music, Gimme some, Io camminerò, La mia estate con te, Sambariò, Volo AZ 504, M'innamorai, Se mi lasci non vale, I'm easy, Histoire d'O, Come stai con chi sei, Black Emmanuelle. Per un'ora d'amore, Ullalà, La torre di Babele, 22ma Raccolta Fausto Papetti, Hacia la libertad, Let the music play, Arabian nights, A trick of the tail, Poohlover, Mahogany, La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria.

Gli album più venduti in Italia sono Wish you were here, Amigos Santana, La batteria il contrabbasso ecc., Desire, Minacantalucio, Via Paolo Fabbri 43, A love trilogy, 21ma Raccolta Fausto Papetti, BUFALO BILL, Concerto per Margherita.

Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Legalize It, Bright Size Life, This Masquesrade, Tom Petty: and the Heartbreakers, Desire, Hotel California, Music from the Penguin Cafe, Hard Rain, Songs in the Key of Life, Bob Marley Live, Ho visto anche degli zingari felici, Una storia disonesta, Wings over America, La torre di Babele, Automobili, Mio fratello e' figlio unico, Ullala, Wind & Wuthering, A Trick Of The Tail, Ballata per quattro stagioni.

Tormentone dell’estate: Come pioveva, dei Beans.

Si è detto del disco: “L’aria aperta, il tempo lungo, l’incipit straordinario ci assettano in un mondo che non è questo o un altro o un altro ancora: è il mondo. C’è un paese felice, dio che lo guarda dall’alto, i soldati che lo difendono, e davanti ad una situazione simile c’è da scommettersi che un ragazzo parteggierebbe per questo. Perché? O, dio, la civiltà, la ragione, la locomotiva dai binari segnati, ma (attenzione il ragazzo è romantico), il bufalo non va mai per percorsi diretti, è modificabile, il bufalo è poesia. Dio, che miscuglio di cose belle che ci stanno dando e di cose bellissime che andiamo perdendo: qualcuno riuscirà mai a metterle insieme? No. O scegli il bufalo o la ferrovia. E io, Bufalo Bill, eroe per niente, non avevo ‘sti grandi ideali: uccidevo per giocare, per essere il più bravo.

Tutto ciò è primordiale, perfino mistico “il cacciatore uccide sempre per giocare”.

Allora è un gioco, allora è una sorpresa, allora è un inizio di felicità:”mia madre una contadina, mio padre un guardiano di mucche, io unico figlio biondo quasi come Gesù”. Allora Bufalo Bill non è bene né male, è inizio, è primordio, è America di semplici cullate illusioni: trovarlo a cinquant’anni in un circo dà l’esatta dimensione di mille fallimenti, ma il più grave è quello di un paese che non ha saputo mettere insieme due semplicità quella indiana e quella yankee; non guardando mai indietro e frantumando ogni ostacolo per il suo passaggio al futuro, alla globalizzazione strisciante.

Bufalo Bill è un testo bellissimo, per respiro, ampiezza (già dall’esordio ci sembra di essere in una prateria), bellissimo per un inconsapevole ruolo di un eroe, che eroe non è da giovane e tantomeno da vecchio, uomo piuttosto che crede ai suoi spazi, ai suoi colpi di fucile come norme, regole ancestrali di vita. Uomo di grande dignità tanto da disperdersi ,finito il sogno, e annullarsi nei circhi d’Europa. Che sia venuto in mente un personaggio simile a De Gregori e che lo abbia trattato così, fuor di morale (in un’epoca dilagante di morale e moralismi) è un miracolo. Ognuno può cogliere l’universale che trascende da questa piccola epica storia western, metafora lunga della vita di tutti noi. Di noi? Sì di noi intesi come collettività infantile che s’ingrippa e s’irrigidisce nel crescere sociale: l’icona della libertà (verde brillante delle praterie, il bufalo che può scartare e cadere) non si incastra, non riesce a fare tutt’uno con il progresso, il futuro, la società industriale (la locomotiva ha la strada segnata), restiamo bimbi in quella illusione (vent’anni sembran pochi) sperando che tutto passi e tutto resti: poi all’improvviso ci voltiamo e non troviamo più niente, diminuiscono i cavalli, aumenta l’ottimismo di tutti e resta solo l’amico dal culo di gomma a guardare con William Cody, a contemplare, fin dove l’occhio porta, un’America che non c’è più, scomparsa così da un momento all’altro per il gesto di chissà che mago: tutti belli, tutti a casa.”

(Roberto Vecchioni)

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ DE GREGORI   (1978)

Nei due anni che passano fra Bufalo Bill e questo disco c’è il Palalido. Ma è una vicenda così squallida che non merita nemmeno due righe, anche se quel movimento era una moda del tempo e quindi fa parte della storia italiana.

Nonostante quel processo-farsa Francesco continua a cantare ancora un po’ in tour e poi si ferma, per quasi due anni. “Non feci niente di speciale o, a seconda dei punti di vista, feci un sacco di cose; per un certo periodo mi misi anche a lavorare nella libreria di una mia amica a S. Maria in Trastevere, ma dopo un po’ mi stufai.

Mentre la gente seduta al tavolino conta il tempo con gli aperitivi, lui, con un fascio di giornali in mano si pettina i pensieri con la mano e pensa …..che tutto questo doveva pur finire, o ricominciare. Daccapo.

Quando scrissi “Generale”, pensai che era il momento di fare un altro disco: volevo chiamarlo “De Gregori libero”, che sarebbe andato bene anche scritto su un muro, poi lasciai perdere. Tutto qui.”

Tutto qui? Ritorna alla grande con un lavoro che è, come tutti i suoi lavori, felliniano. Una volta ha detto che Fellini, in fondo, ha fatto sempre lo stesso film e che lui ha sempre fatto la stessa canzone. Come il grande Federico, prende i protagonisti delle sue storie e li trasforma da personaggi reali a personaggi irreali (perché non possono esistere storie del genere), ma al contempo riesce a far credere che sia tutto vero. E’ questo il segreto di De Gregori: trascinare nel suo mondo la realtà, risputandola fuori sotto forma di fiaba contemporanea.

L’anno inizia con una scia di sangue causata da attentati: il magistrato Palma, il maresciallo Berardi e l’agente di custodia Antonio Santoro; Giovanni Leone si dimette a seguito di scandali e l’8 luglio Sandro Pertini viene eletto Presidente della Republica; ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PRI, PSDI; viene eletto papa il cardinale Albino Luciani, morirà 33 giorni; il 16 ottobre fumata bianca per Papa Wojtyla; Paul Berg realizza il primo trapianto di geni tra mammiferi; la legge Basaglia fa chiudere i manicomi; è l'anno dei grandi stilisti, del pret a porter e delle sfilate uomo donna; in via Fani alle 9 del mattino un commando delle Br rapisce il presidente della Dc Aldo Moro e massacra gli agenti della scorta Oreste Leonardi, Raffaele Jozzino, Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Domenico Ricci. Le Br rivendicano il rapimento Moro e l’uccisione della scorta. Viene annunciato l'inizio del "processo" al presidente della Dc. Al contrario del Psi, Pci e Dc si dichiarano contrari a trattare con le BR che chiedono la scarcerazione di prigionieri politici. Andreotti ribadisce che "non si tratta con chi ha le mani sporche di sangue"; 9 maggio: Moro viene ucciso, il corpo dello statista si trova in via Caetani, tra Piazza del Gesù (sede della DC) e via delle Botteghe Oscure (sede del PCI); Reinhold Messner e Peter Habeler sono i primi uomini a giungere sulla cima del monte Everest senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno; nasce la prima bambina concepita in provetta: Luise; viene ucciso il giovane Peppino Impastato, creatore della libera radio siciliana "radio Aut", dalla quale denuncia con feroce satira le attività di Tano Badalamenti, che abita a "cento passi" dalla sua casa; il Parlamento approva l'adesione della lira allo SME; a Roma Renato Zero inaugura il teatro tenda "Zerolandia" e Mina si esibisce nel suo ultimo concerto alla Bussola; Muore Giorgio de Chirico.

Agli Europei Sara Simeoni diventa primatista mondiale di salto in alto e Pietro Mennea vince i 100 e i 200 metri; Kevin Keegan vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Adriano De Zan ci racconta che la Juve vince lo scudetto con Zoff, Tardelli, Cabrini, Furino, Gentile, Scirea, Fanna, Causio, Virdis, Cuccureddu, Bettega. (All.Trapattoni). Ai Mondiali di calcio in Argentina l’Italia di Pablito Rossi è quarta con Zoff, Gentile, Cabrini, Benetti, Bellugi, Scirea, Causio, Tardelli, Rossi, Antognoni, Bettega. (All. Bearzot). Vinceranno il titolo i padroni di casa.

Al cinema vediamo La febbre del sabato sera, Guerre stellari, Grease, New York New York, Il cacciatore, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Il paradiso può attendere, Fuga di mezzanotte, Superman, Tornando a casa, Ecce Bombo, L'albero degli zoccoli, Ciao maschio, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Dove vai in vacanza, In nome del Papa re.

Il Premio Strega va a Ferdinando Camon con Un altare per la madre e il Campiello va a Gianni Granzotto con Carlo Magno.

Di moda vanno i viaggi in Grecia e la crociera sul Nilo, il camper, lo giogging, la corsa in tuta per le strade della città, le palestre affollate, la cura del corpo, il boom dei prodotti di bellezza per uomini, l’autoradio Voxon Tanga, andare a ballare in discoteca, il pechinese e il pastore tedesco (compresi tutti i cuccioli venduti quali presunti figli di campioni e poi cresciuti con le orecchie da cocker e coda sulle ventitrè, ma pur sempre bellissimi).

Indossiamo abiti un po’ alla Tony Manero, chiari con ampi colletti e camicie scure aperte davanti, gli immortali jeans. Riscopriamo le magliette LaCoste, i tacchi tornano “normali”, cioè di media altezza, la scarpetta torna leggermente triangolare a punta. I colori ritornano a morbide tonalità di marrone, dallo scuro al beige.

Ci intossichiamo con Kit Kat, Fagottino Motta, Ergo cappuccino, Nembogel, Paperon Dollars, i formaggini Grunland, Mio, Bebé, Susanna, Ramek, Milkana, Prealpi, Tigre, Cremli, Dofocrem, i wafer Maggiora, l'Hurrà Saiwa  Ma anche con le sigarette Amadis, Astor, Cortina, Lido, Mercedes.

Spot da ricordare sono: "Già fatto ?"; Nino Castelnuovo che salta la staccionata per l'olio Cuore (cosa che Francesco fa tranquillamente ancora adesso); Pippo l'ippopotamo; “Fatti non parole” col braccio ustionato nell’acqua a 90 gradi; 'Chi vespa mangia le mele',

Giochiamo con Goldrake, il Pon Pon e soprattutto al flipper, uno dei principali svaghi degli anni Settanta.

Viaggiamo con la Ritmo, la Lancia Beta, l’Opel Ascona.

In televisione c’è Haidi, Ufo Robot, La donna bionica, Dolce Remi, Piccolo slam con Stefania Rotolo e Sammy Barbot, Pronto dimmi da dove chiami, non ho capito la località, chi cambia canale è un furfantino, esse come Savona e ..Che tempo fa.

Leggiamo La vita interiore, La chiave a stella, L'affare Moro, Il galateo e il bosco, Il cappotto d'astrakan, Il Sabato.

A Sanremo i Matia Bazar vincono con “E dirsi ciao”, allo Zecchino d’oro vince "Cecki! Cecki!...Aih!" e al Festivalbar gli  Alunni del Sole con “Liù”.

E’ l’anno di John Travolta, che con un film scatena la passione per il ballo. Migliaia di giovanissimi si ritrovano in quel nuovo luogo di aggregazione che è la discoteca, ma alla base c'è solo una grande operazione commerciale che trascina contestatori e conservatori, democristiani e comunisti, terroristi e chierichetti, tutti a ballare! Mentre la Siae registra in Italia cinquemila locali da ballo, le notti dei giovani sono dominate dai Bee Gees, un gruppo che, da ballate melodiche quali Run to me e My world, cambia registro dedicandosi alla disco music e diventando leggendario per questo genere.

Il costume musicale italiano è molto deludente. Sulla costa romagnola rispunta il liscio, mentre per chi non apprezza questo genere musicale, non rimane che la discoteca. Nonostante sfornino autentici capolavori, scompaiono i grandi autori della musica d’autore italiana che sono contestati, fischiati, boicottati. Nella musica internazionale il singolo "The Model" dei Kraftwerk, contenuto nell'album "The Man Machine", segna l'avvento del techno-pop.

Ascoltiamo: Stayin' alive, Una Donna per amico, Sotto il segno dei pesci, Tu, Grease, Figli delle stelle, Pensiero stupendo, Triangolo, You're the one that I want, Gianna, Un'emozione da poco, Summer nights, Tarzan lo fa, Cercami, A mano a mano, Liù, Dedicato, Night fever, Love me baby, No, Rivers of Babylon, Ancora ancora ancora, Perdendo Anna, Furia soldato, I love America, Miss you, Stranamore, Domani domani, Sono un pirata sono un signore, I'm gonna dance, Sole rosso, Cantare gridare sentirsi tutti uguali.

Gli album più venduti in Italia sono Saturday night fever, Grease, Sotto il segno dei pesci, Una donna per amico, La pulce d'acqua, DE GREGORI, Zerolandia, Figli delle stelle, Boomerang, Riccardo Cocciante, Tu, Rimini, Ti avro', Calabuig Stranamore e altri incidenti, L'oro, Com'e' profondo il mare, Cosmic curves,  F.lli La Bionda, Nightflight to Venus, Cerrone supernature, Rimini, Amerigo, Sotto il segno dei pesci, Agnese dolce agnese, CSN, And Then There Were Three.

Tormentone dell’estate: Wuthering Heigths, di Kate Bush

Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Pat Metheny Group, Outlandos d'Amour, We are Devo!, Blue Valentine, Waiting for Columbus, Dire Straits, Street Legal, Some Girls, More Songs about Buildings and Food, Of Queues and Cures, This year’s model.

Si è detto del disco: “Generale è una canzone meravigliosa, come tutte quelle che ha fatto De Gregori, ma mi sembrava che con Generale……. quando io ho pensato di fare il concerto "Rock sotto l'assedio" ….ho pensato che la cosa più bella era cominciare con Generale. Se non mi veniva l'idea di cominciare con Generale, non avrei neanche fatto il concerto. Perchè "Generale dietro la collina…. capito?. Questo vuol dire ragazzi,  che la guerra è dietro la collina. Non è che voglio dire che dobbiamo andare a combattere per la Bosnia, voglio dire che dietro la collina ci sta la guerra buia ed assassina, e in mezzo al prato c'è una contadina, e qui c'è la poesia, e io sinceramente seguo la poesia..."

(Vasco Rossi)

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ VIVA L'ITALIA   (1979)

Nel pallido sole di ottobre esce il disco del dopo Banana Republic. Dopo vari tentativi di realizzarlo con una band italiana, Francesco si affida (ma sempre in Italia) a quattro musicisti americani: Phil Spencer, Mike Neville, Jerry Shirley e Tommy Eire. I famosi degregorianizzati!

Ma prima di ottobre qualcosa è già successo: l’anno si apre con le uccisoni dell’operaio Guido Rossa, di Mino Pecorelli, del consigliere regionale Schettini e del colonnello dei carabinieri Varisco; ci governa Cossiga con una coalizione politica DC, PLI, PSDI; l’ayatollah Khomeini, costretto all'esilio in Francia sin dal 1963, rientra trionfalmente in Iran. Il nuovo Stato si caratterizza per una repressione del dissenso ancora più feroce di quella attuata dallo Scià, che intanto esilia in Marocco; in Sardegna vengono rapiti Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi; Elton John è la prima pop star ad esibirsi a Mosca; sangue artificiale realizzato da Ryoichi Naito; la Sony inventa il walkman e la Philips inventa il Compact Disc; viene assegnato il Nobel per la pace a Madre Teresa di Calcutta; Margaret Tacher viene eletta primo ministro inglese; nasce Rai Tre; pioggia radioattiva alla centrale di Three Mile Island in Pennsylvania, è il più grave disastro nucleare degli anni Settanta; un commando di "Prima linea" uccide a Milano il sostituto procuratore Emilio Alessandrini. Stava indagando sulla strage di Piazza Fontana e sui fondi neri del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi; Nilde Jotti viene eletta Presidente della Camera. E' la prima donna a ricoprire una carica istituzionale; dopo le dimissioni di Paolo Baffi, viene nominato Governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi; vengono assassinati a Palermo il capo della squadra mobile Boris Giuliano e l'ex parlamentare Pci Cesare Terranova; un gruppo di studenti islamici assale a Teheran l’ambasciata americana prendendo in ostaggio 66 persone per 444 giorni; L'URSS invade l'Afghanistan; muoiono John Wayne, Sid Vicious, Giuseppe Meazza, Ugo La Malfa, Demetrio Stratos, Rachele Mussolini, Amedeo Nazzari e Maurizio Arena.

A Città del Messico, Pietro Mennea diventa primatista mondiale nei 200 metri; Kevin Keegan vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Tito Stagno ci racconta che il Milan vince lo scudetto della stella con Albertosi, Bet, Maldera, De Vecchi, Collovati, Turone, Novellino, Buriani, Chiodi, Rivera, Antonelli, (All. Liedholm). Gianni Rivera lascerà subito dopo.

Viaggiamo con la Talbot Horizon, la Peugeot 305, l’Opel Kadett.

Il Premio Strega va a Primo Levi con La chiave a stella e il Campiello va a Mario Rigoni Stern con Storia di Tönle.

Le emittenti televisive private diffondono a pieno ritmo la vecchia produzione cinematografica e ciò provoca una crisi che si abbatte ben presto sul cinema. Avendo questa nuova comodità a casa, andiamo di rado al cinema e quel poco che vediamo nelle poche sale rimaste sono Apocalypse now, Kramer contro Kramer, Sindrome cinese, Prova d'orchestra, All That Jazz, Cristo si è fermato ad Eboli, Manhattan, Hair, Il malato immaginario, 1941 allarme a Hollywood, Salto nel buio, Sinfonia d'autunno, Il Vizietto, Ciao nì.

Ci intossichiamo con Soflì, Biscotti Ringo, Pocket Coffee, Bikini Algida, gli intramontabili Baci  Perugina, Caffè Paulista, Camillino gelato con biscotto Eldorado, Charms Alemagna. Mentre negli Stati Uniti aumenta il gradimento del cibo “made in Italy”, in Giappone c’è un vero e proprio boom dei ristoranti italiani. A casa nostra, al contrario, cominciano ad aprire le steak house e i primi fast-food in puro stile americano.

Giochiamo con le micro-machines, la Famiglia felice, il Fiammiferino.

In televisione c’è la La Smorfia, Luna Park, Charlie's angels, The visitors, Fantastico con Loretta Goggi, Capitan Harlock. E’ l’inizio delle telepromozioni con sederini sudati che vibrano dalla mattina alla sera, ai primi cento una mountain bike con cambio Shimano a “centoventotto velocità” e … alzate la cornetta,  Mondial Market vi aspetta.

Leggiamo Popster, Famiglia cristiana, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Perduto amore, Un uomo.

Di moda vanno la macchina fotografica Pentax, il Bull Terrier e il Dogo Argentino, l’amplificatore Piooner, fare i figli delle stelle, i viaggi negli Stati Uniti e Canada, Montercarlo, Costa Azzurra, Kenia con la Range Rover.

Spot da ricordare sono “Kadonett, la lacca che si toglie con tre colpi di spazzola”; “Io crescerò, bellissimissimo sarò, con i Biscotti Plasmon per il mondo andrò…; “Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci. Ma noi siamo scienza, non fantascienza”; la Philadelphia Light, con quella rompiballe formaggiodipendente di Kaori che per la sua linea vorrebbe sempre lasciare a bocca asciutta quei furbacchoni del nonno e del nipotino (e s’incazza pure quando non la trova!).

A Sanremo vince Mino Vergnaghi (ma chi era costui?) con Amare, allo Zecchino d’oro vince "Un Bambino" e al Festivalbar Alan Sorrenti con "Tu sei l'unica donna per me".

I ragazzi della contestazione ora vogliono solo ballare e divertirsi, sono stanchi di tirare sassi. Siamo nell’era di una musica che si misura in battute al minuto, tra 122 e 144 la chiamano "Disco". Tutto il mondo ha voglia di ballare.

Nasce il punk rock, risposta alternativa alla disco music. Ma se i Sex Pistols sputano sul palco, i Clash combattono la loro White Riot con toni più "morbidi". Come reazione al punk rock si affermano le ancora più morbide sonorità dei Dire Straits e il reggae-rock dei Police e dei Talking Heads, che producono testi e arrangiamenti più sofisticati.

Brian Eno, Larry Fast, Mickey Hart, Stomu Yamashta e molti altri musicisti assottigliano il confine tra il rock e l'avanguardia inventando il "meta-pop". Testimoni della transizione verso la nuova configurazione del rock duro sono i fratelli Van Halen per l'America e i Motorhead per l’Inghilterra. Altri esponenti di questo periodo sono Electric Light Orchestra, Supertramp, Alan Parsons Project, Kansas.

Ascoltiamo: Soli, Tragedy, Pensami, Super superman, Buona domenica, Il carrozzone, Mi scappa la pipì, Cicciottella, Quella carezza della sera, Ricominciamo, Splendido splendente, Capito, Una donna per amico, I will survive, Comprami, E la luna bussò, I was made for lovin' you, Io canto, E tu come stai, Cogli la prima mela,  Electric delights, Ma come fanno i marinai, Can you feel the force, September, Buk-in-hamme Palace, Honesty, In the Navy, Baby make love, Milano e Vincenzo, Signor giudice.

Gli album più venduti in Italia sono Lucio Dalla, BANANA REPUBLIC, Viva, Buona domenica, Spirits having flown, Breakfast in America, Sono un pirata sono un signore, E tu come stai, Soli, L.A. & N.Y., Erozero, Fabrizio De Andre' & PFM in concerto, Gloria, Cogli la prima mela, Discovery Electric Light Orchestra, Cafe', Live '78 Mina, E io canto, Plasteroid Rockets, Blondes have more fun.

Ma la puntina la poggiamo anche su dischi come Chick Corea & Gary Burton in Concert, Highway to Hell, Mingus, Into the Music, The Wall, Slow Train Coming, Breakfast in America, Live Rust, Joe's Garage, London calling, Drums and wires, Regatta de blanc, Just one night, Gelato al limon, I am, La mia banda suona il rock.

Tormentone dell’estate: Gloria, di Umberto Tozzi.

Si è detto del disco: “E’ quello che mi è costato più fatica. L’ho fatto e buttato via un paio di volte. Forse era una congiunzione astrale negativa o che so io: fatto sta che a casa ho uno scatolone pieno di nastri con gli arrangiamenti scartati di tutte queste canzoni. Poi venne Andrei Loog Oldham portandosi appresso questa band mezza inglese e mezza americana e in un paio di settimane facemmo tutto il disco. La canzone che mi piace più di tutte è sicuramente “Gesù Bambino”, anche se a un sacco di gente ha dato fastidio questo titolo. Anche la canzone “Viva l’Italia” all’inizio lasciava tutti un po’ perplessi; molti si lasciavano influenzare dal titolo e dicevano che era una canzone revanscista, oppure pensavano che il titolo fosse ironico. Una giornalista durante una conferenza stampa di presentazione del disco mi si mise a inveire contro accusandomi di aver abusato dei buoni sentimenti della gente per fare una canzone spudoratamente commerciale. Così va il mondo. Poi c’è stato questo fatto antipatico che questa canzone l’hanno voluta usare un po’ tutti, dai comizi dei partiti più svariati ai filmati in televisione sulla Nazionale di calcio ai tempi del Mundial; insomma, un sacco di cose avrebbero potuto portarmi ad odiare questa canzone che invece continuo ad amare così come continuo ad amare quella parte, non piccola, di “Italia che resiste”

(Francesco De Gregori)

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ TITANIC   (1982)

Sono passati tre anni da Viva l’Italia e tutti aspettiamo il nuovo disco come il Rex nell’Amarcord di Fellini. E infatti arriva, tutto illuminato. E’ in rada, e già possiamo sentire la voce dell’ufficiale di coperta: “Capitano Smith, eccola all’orizzonte! Sì, …..c'è in mezzo al mare una donna bianca, … …..è così enorme nella luce delle stelle, così bella che di guardarla uno non si stanca……. no, non è ghiaccio …….è fatta di fulmini, armonie, torpedini, accordi, scintillante bellezza, chitarre, note musicali, fosforo e fantasia!”

Quella donna (e che donna!) sappiamo tutti come si chiama: musica. E’ uno dei suoi dischi più belli e, quando sta per essere pubblicato - come raccontato da Francesco - i discografici della RCA guardano il nostro come un matto, che narra la storia di un naufragio proprio all’inizio di un decennio che invece propaganda il protagonismo assoluto, il rampantismo, l’essere vincenti; lo considerano un uomo d’altri tempi capace di scrivere pezzi acustici come “San Lorenzo” in un momento in cui esplode la tecnologia applicata alla musica, oppure come “La leva calcistica”, in cui incoraggia ad andare avanti anche se la vita ti fa sbagliare i calci di rigore più importanti.

Proprio in quei giorni, in concomitanza con l’uscita della canzone, Nino Cabrini sbaglia davvero il rigore (sembra quasi una veggenza), ma in quel momento, quando gli pare che tutto il pianeta collegato in tv gli stia cascando addosso, i suoi compagni di squadra gli vanno vicino e gli dicono “Dai Antonio, un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”. Allora Cabrini sfodera un coraggio da leone, si toglie le scarpette di gomma dura, mette il cuore dentro alle scarpe e corre più veloce del vento diventando campione del mondo con Zoff, Gentile, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. (All. Bearzot). Ma quello che giocava con la maglia numero sette, Gaetano Scirea, lo lascerà presto.

Sugli spalti c’è un raggiante Sandro Pertini, mentre negli spogliatoi fa visita alla squadra Giovanni Spadolini, allora Capo del Governo con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PRI, PLI;  Reagan è il Presidente U.S.A.; i generali argentini invadono le isole Falklands provocando la sottovalutata reazione degli inglesi che le riconquistano in dieci settimane di violenti scontri. Per la sua fermezza, il premier britannico Margareth Thatcher, diventa la "Lady di ferro"; migliaia di immigrati del Ghana vengono espulsi dal governo nigeriano; viene assegnato il nobel per la letteratura a Gabriel Garcia Marquez; A Mosca Jurij Andropov succede a Leonid Breznev; Time nomina macchina dell'anno il computer, profetizzando che cambierà la nostra vita; in aprile la mafia uccide il segretario regionale del PCI Pio La Torre e in settembre il prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa con la moglie Emanuela Setti Carraro e i suoi uomini di scorta; viene ritrovato impiccato sotto un ponte di Londra il banchiere Roberto Calvi, ex presidente del Banco Ambrosiano; l’Italia si fa conoscere in tutto il mondo col marchio Made in Italy, definizione di prodotto di qualità, forma e contenuto. I designer italiani sono nominati in tutto il mondo come maestri di stile; in Polonia, Lech Walesa, leader di Solidarnosc, è rinchiuso in un campo di concentramento; viene diagnosticato in Italia il primo caso di Aids; il Parlamento approva la legge "Rognoni-La Torre": agevolazioni in termini di pena per i pentiti; a Beirut duemila abitanti palestinesi e libanesi  vengono massacrati dai miliziani delle Falangi libanesi e delle forze filo-israeliane del Libano meridionale; un commando Palestinese spara davanti alla Sinagoga di Roma. Nell’attentato muore un bambino di 9 anni, Stefano Tascè; muoiono Gilles Villenevue, Grace Kelly, Ingrid Bergman e Beppe Viola;

Riccardo Fogli vince a Sanremo con Storie di tutti i giorni e Vasco Rossi arriva ultimo con Vado al massimo. Allo Zecchino d’oro vince "Farfalla In Città" e al Festivalbar Miguel Bosè con “Bravi ragazzi”.

Altri bravi ragazzi come i fratelloni Abbagnale sono campioni del mondo di canottaggio e Saronni di ciclismo. Dopo lo scandalo del calcio scommesse Paolo Rossi vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Adriano De Zan ci racconta che la Juve vince lo scudetto con Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea, Causio, Brady, Penzo, Tardelli, Bettega. (All. Trapattoni).

Indossiamo i fuseaux, la pezza di Naj Oleari sui jeans in un inconfondibile stile fatto di spalle grandi, zig zag, colori fluorescenti, tanti capelli, tanto trucco. Siamo incontentabili.

Come una certa famiglia che dopo aver rotto le palle, se ne esce dal negozio con la frase di rito del commesso di turno: "Ma lei è incontentabile" e il capo famiglia durissimo: "Sempre! Un altro spot da ricordare è “..è nuovo? No, lavato con Perlana, a mano e in lavatrice….”.

La lavatrice la usiamo anche giocando con gli elettrodomestci Habert, e poi la cera Pongo, il cubo di Rubik (chi non ha mai barato staccando le etichette colorate?), il galeone Playmobil, Le Hotwheels, il Sapientino, il Grillo Parlante.

Altro tipo di lavatrice è il nuovo prodotto della Fiat: la Panda, ovvero la "lavatrice in centrifuga" per l'inconfondibile rumore del motore quando andava a pieni giri, e poi la Lancia Delta, la Peugeot 502, la Fiat Uno, il Fiorino, la Croma e la Tempra, la Argenta, la Duna, l’Arna, Renault Fuego, la Ford Fiesta.

In televisione c’è uno stordimento televisivo di luci e paillettes, calderoni di effetti speciali un po’ primitivi sono i primi show di Mediaset, e poi c’è Lady Oscar, Saranno famosi, Cyranda de Pedra, Dallas, Sentieri, Arnolds, Wonder woman, Sandy dai mille colori, Kiss me licia, Wanna Marchi, Alla conquista del West, Chips, Lou Grant, Magnum P.I., Mash, Uccelli di rovo, Candy Candy, Anna dai capelli rossi, l'Apemaia, Popcorn, Discoring.

Consumiamo l'aranciata liofilizzata Agrumi Idrolitina, lo snack Milky Way,  il cono gelato Atomic con granella rossa, gialla e verde, la magica Mentorzata, il Limoncedro Fabbri all'Up. Fumiamo Futura, Bis, MS Blu, Milde sorte, Philip morris, Winston.

Il Premio Strega va a Goffredo Parise con Sillabario n.2 e il Campiello va a Primo Levi con Se non ora, quando?

Al cinema vediamo Momenti di gloria, Victor Victoria, Blade runner, Ufficiale e gentiluomo, Gandhi, Tootsie, Scusate il ritardo, Rambo, E.T., Il marchese del Grillo, Io so che tu sai che io so, In viaggio con papà, Poltergeist, I predatori dell'arca perduta, Il tempo delle mele, La notte di San Lorenzo, Anni di piombo, Il tempo delle mele, Borotalco

Va di moda il san Bernardo e il setter irlandese, il piatto Marantz, l’orologio Casio70, il Gallo (il paninaro), le Sfitinzie (le ragazze dei paninari), gli scarafaggi (i ragazzi brutti che le paninare odiavano), i sapiens (genitori), i Cinesi o China (ragazzi di sinistra). Di moda vanno anche le espadrillas, i viaggi nei villaggi turistici Valtur e alle Maldive, comincia la cultura delle partenze intelligenti, così tanto che gli italiani si riscoprono tutti intelligenti nello stesso giorno e alla stessa ora: un caos che si ripete ogni anno ai consueti “esodi”.

"Holiday" fa conoscere al mondo della musica una 25enne italo-americana, tale Veronica Ciccone in arte Madonna, che diventa un fenomeno di trasgressione e stilismo e detta il suo look come strumento di identificazione e di appartenenza a una nuova comunità...ma.. nella musica mondiale si avverte la mancanza di qualcosa, ormai da due anni ci ha lasciati John Lennon, forse il più grande compositore del secolo.

Concerto pacifista a Central Park per ottocentomila persone; Peter Gabriel inventa il festival itinerante di world-music "Womad"; i Cure pubblicano "Pornography", i Sonic Youth inventano il noise-rock; "Thriller" di Michael Jackson, con 40 milioni di copie vendute nel mondo, batte ogni record di vendite e inaugura la stagione della Jackson-mania.

Ascoltiamo: Paradise, Bravi ragazzi, Der Kommissar, Il Ballo del qua qua, Reality, Ebony and ivory, Avrai, Hard to say I'm sorry , Non succederà più, Tanz Bambolina, Non sono una signora, Messaggio, Celeste nostalgia, Survival, Lisa, Ska chou chou, Eye in the sky, Blue eyes, Non stop twist, Sono un vagabondo, Soli, Private investigations, Love is in control, Un'Altra vita un altro amore, Radio station, Vado al massimo, You can do magic, Eye of the tiger

Gli album più venduti in Italia sono La voce del padrone, Cocciante, Eye in the sky, Teresa De Sio, Momenti, Love over gold, Thriller, Il tempo delle mele, 30 X 60, Artide Antartide, Bella 'mbriana, Tutto Sanremo '82, Via Tagliamento, Tug of war, E gia', Toto IV, Palasport, The concert in Central Park Simon & Garfunkel, Sotto la pioggia, Body talk Imagination, TITANIC, We Want Miles, Thriller, Nebraska, The Days of Wine and Roses.

Tormentone dell’estate: Un'estate al mare, di Giuni Russo.

Si è detto del disco: “La maggior parte delle canzoni di Titanic le ho scritte durante la tourneè del pulmino. La tournee del pulmino fu uno stravagante giro di concerti che, a pezzi e bocconi, durò circa un anno. All’inizio eravamo io, Mimmo Locasciulli al piano, Peppe Caporello al basso e Marco Manusso alla chitarra. La gente si stupiva che non ci fosse la batteria e in effetti la cosa era un po’ strana e credo che sul palco non andassimo molto a tempo; ma grazie a Dio non ci sono nastri di quei concerti da ascoltare. Poi dopo un po’ arrivò Alfredo Minotti, prima alle percussioni e poi finalmente alla batteria e Rita Marcotulli alle tastiere. Fatto sta che giravamo sempre su un pulmino un po’ sgangherato preso in affitto e quando gli organizzatori ci vedevano arrivare pensavano sempre che fossimo il gruppo spalla.”

(Francesco De Gregori)

 

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ LA DONNA CANNONE    (1983)

E’ il Q-Disc famoso perchè contiene, come una reliquia, una delle più belle canzoni del secolo: “La donna cannone”, ma anche altri capolavori come La ragazza e la miniera, Canta canta e un pezzo strumentale che Francesco riprende da una vecchia canzone scartata negli anni Settanta. La donna cannone è la canzone perfetta, la canzone per eccellenza, senza pecche: un’opera d’arte da esporre in museo. Si dice che sarebbe stata ispirata da un fatto vero: un circo stava per fallire dopo che la sua attrazione principale, la donna cannone, era fuggita per seguire un grande amore. E’ la canzone dedicata a tutte le donne cannone di qualsiasi peso, aspetto ed età, che vogliono fuggire da ogni circo (od oppressione) della loro esistenza gridando a tutti la ricerca di amore, serenità e normalità. E lo fanno liberandosi dal loro corpo, volando leggere come la donnona che ha disegnato Francesco in copertina, che vola, vola via dal quel maledetto tendone, senza preoccuparsi se sotto ci sia la rete o no.

Vola anche qualcun altro, ma invece della rete c’è un’autobomba: a Palermo la mafia fa saltare in aria il giudice Rocco Chinnici ed altre tre persone; un Boeing 747 delle linee coreane viene abbattuto senza preavviso da due caccia sovietici perché finito fuori rotta; viene avviata in Sicilia l’istallazione degli euromissili “Pershing 2” e “Cruise”; ci governa Fanfani con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PLI; il capo della P2, Licio Gelli, evade dal carcere; viene arrestato Enzo Tortora, accusato ingiustamente per associazione mafiosa e per spaccio di droga. Dopo la scarcerazione, morirà di cancro il 19 maggio del 1988; viene rapita Emanuela Orlandi: non verrà più ritrovata; la tensione internazionale tra USA e URSS raggiunge nell'anno nuovi vertici: Reagan annuncia il varo del piano di difesa "scudo stellare" e in ottobre ordina un invasione lampo nella piccola isola di Granada per debellare le forze cubane che l'avevano occupata; un tremendo attentato uccide più di 240 soldati americani in Libano; viene assegnato il Nobel per la pace a Lech Walesa; la Thatcher rivince le elezioni in Inghilterra; l'ennesima crisi di governo ci porta ad elezioni anticipate con l vittoria del PSI di Bettino Craxi, che diventa nuovo presidente del Consiglio con una coalizione politica: DC, PSI, PSDI, PRI, PLI. Il suo governo durerà 1.058 giorni; finisce in manette uno degli uomini di mafia più potenti: Tommaso Buscetta. Insieme a lui catturati anche Tano Badalamenti e altre otto persone; numerose manifestazioni contro l'installazione dei missili a Comiso; una compagnia svizzera di orologi lancia sul mercato una nuova linea di prodotti, a basso costo e coloratissimi: è l'inizio della mania Swatch; i ragazzini adorano i Culture Club e i Duran Duran; arrivano i figli del panino e del metallo: paninari, metallari, dark, new romantic, punk: esemplari di fauna metropolitana con un solo grido: Wild boys! Wild boys!

L’idealismo degli anni ’60 lascia il posto al carrierismo e alla filosofia del self made man. È un nuovo stile di vita; i giovani, abbronzati, capelli corti, giacca e cravatta e occhiali da sole, sono i figli dei figli dei fiori. Dai genitori hanno ereditato un gesto: l’indice e il medio allargati, non più simbolo di pace, ma di vittoria. Competizione è la parola d’ordine. Grazie all’ex pacifista e casinista Jane Fonda, esplode la moda del fitness e il videoregistratore lega sempre di più le famiglie al teleschermo.

La nuova classe sociale, abbandonate le velleità di amore e pace, si dedica alla carriera, ai consumismi più sfrenati, mentre per i figli cresce la mania per i vidogiochi e i cartoni giapponesi incollano i bambini davanti allo schermo per pomeriggi interi. Nascono i grandi circuiti commerciali a diffusione nazionale e la Rai si sveglia con dei compagni di etere. Si diffonde l'uso del telecomando, che diventa il vero scettro del potere nelle famiglie italiane. Va ora in onda la concorrenza, con le tv commerciali l'offerta si moltiplica dalla prima mattina alla seconda serata, anche in orari mai utilizzati in passato: all'ora di pranzo si scopre che è bello contar fagioli e al tardo pomeriggio si indovina il prezzo giusto.

Il Premio Strega va a Mario Pomilio con Il Natale del 1833 e il Campiello va a Carlo Sgorlon con La conchiglia di Anataj.

Mentre Gerry Scotti era ancora un dj e le ragazzine ballavano la prima volta con Reality, in tv c’è Al Paradise, Be bop a lula, Big!, Bis, Buonasera con, Caccia al 13, Ciao ciao, Doc, Fantastico, Festival, Doppio slalom, Il gioco dei 9, Il sistemone, Italia sera, Jeans, Loretta Goggi in quiz, Odiens, Dj television con Cecchetto, Linus, Scotti, Amadeus e Panicucci, Holly & Benji che non si capiva se giocavano al calcio, al salto con l’asta o erano maratoneti visto che il campo non finiva mai; Topazio, Kojak, La casa nella prateria, I Jefferson, Superflash, Pentathlon, Telemike, La ruota della fortuna, Pronto, Raffaella?, Casa Vianello, Maurizio Costanzo Show, Anche i ricchi piangono.

Sì, anche i ricchi piangono. Negli Stati Uniti impazzano le soap opera (Beatiful, Dinasty, Capital, Febbre d’amore, Falcon Crest, Santa Barbara, Flamingo Road) che riguardano le storie di ricchissime famiglie americane alle quali capita di tutto. Nella migliore tradizione americana sono tutti bellissimi, ricchissimi e dotati di uffici megagalattici che non servono a niente. Ogni volta che parlano fra di loro si esibiscono in  tremila espressioni prima di dare una risposta; se capita qualcosa di spiacevole in famiglia, il patriarca di turno versa il whisky nel bicchiere (i bicchieri e gli alcolici sono sempre in primo piano), prende il telefono e comincia a dire “Domani sul mio tavolo voglio un rapporto completo!”. Ma il rapporto di che? Non te l’hanno detto qual è la situazione di tuo figlio? Lo vuoi sapere pure per iscritto? Ma lui beve, anche quando il figlio è grave all’ospedale (pardon, Medical Center) e il sottofondo è sempre quel “tu… tu…. tu… tu…. tu” dell’apparecchiatura che fa vedere i battiti del cuore. Tanto, anche se muore i produttori lo faranno risuscitare con una plastica facciale. Ma intanto il padre (sarà il padre? boh!) beve sempre, anche quando un civettuolo sax di sottofondo gli fa intuire che una tresca sta per cominciare anche per lui, magari con quella che poi scoprirà essere una sua lontana nipote, nata da chissà quali intrecci. Alla fine la scappatella è perdonata dall’anziana moglie che dopo la ramanzina, salendo le scale che portano alle camere da letto e sorseggiando l’inevitabile tazzona di caffè (ma quanto ne bevono?), si sente dire “Mary?”. E lei “Sì, Jim?”. E lui, con un sorriso a sessantaquattro denti: “Grazie”. E lei: “Caro, voglio che tu sappia che io sono molto fiera di te”. E vanno a dormire felici in camere separate, in attesa che si faccia mattino per preparare insieme il tacchino nel giorno del Ringraziamento.

E poi c’è il mitico Drive In, una mezza rivoluzione: Vito Catozzo, il paninaro di “Tranquiiilli, son sempre io”, Sergio Vastano il manager rampante, Zuzzurro e Gaspare “Ce l'ho qui la brioche”, Gianfranco D'Angelo con il Tenerone e il suo cane Has Fidanken.

Nello sport Alberto Cova è campione europeo nei 200 metri; Michel Platini vince il Pallone d’Oro ma non la Coppa dei Campioni, lasciata ad Atene con l’Amburgo. La domenica sera Adriano De Zan ci racconta che la Roma vince lo scudetto con Tancredi, Nela, Maldera, Falcao, Werchewood, Di Bartolomei, Conti, Proaska, Pruzzo, Ancelotti, Iorio. (All. Liedholm)

E’ di moda dire troppo giusto e tipo tosto; cuccare, tacchinare o grippare le sfitinzie a scuola, ruotare in moto, fiocinare qualcosa da mangiare, e poi i viaggi alle Baleari, le scarpe Nike, l’aerobica e passeggiare con il Bobtail o il  Border Terrier.

Giochiamo mitiche partite col Commodore 64 dopo un interminabile caricamento del videogioco che stava in una musicassetta, le macchinine della Hotwheels, Sega Tiger, Soccer & space war, Pac-Man, i Puffi, gli Snorkies, lo Spinball, i giochi in scatola Hotel, Crack, ecc.

Spot da ricordare sono il siciliano che dice: " Io ce l'ho profumato... l'alito"; la famiglia scema del Mulino Bianco, quella composta da marito, moglie, figlioletti e nonno rincoglionito, che vanno a prendere alla stazione la cuginetta stremata dal viaggio. Dopo averle fatto fare chilometri per i campi, invece di un bel pranzetto la rifocillano con Spighe di grano, oppure Miccole (?), Tenerezze, Mugnai, Mulini, Spicchi di Sole, Granetti, Treccine, Saccottini, Soldini, Tegolini, i Bomboloni, Biricche, Campanelle e Camille.

Lo stipendio medio di un operaio arriva a 350.000 lire, un litro di benzina costa 850 lire e un chilo di pasta 725. Comincia la voglia di prodotti genuini, le nuove tecnologie cominciano ad entrare nelle fabbriche, si sviluppa il terziario avanzato e, per la prima volta in Italia, gli addetti del settore dei servizi superano quelli di agricoltura e industria insieme. Però consumiamo lo Squizz il gelato sporca-magliette, le caramelle Polo al limone o all'arancia, i biscotti Talmone alla minerale Lora, la Fiesta al Limone.

Leggiamo L'insostenibile leggerezza dell'essere, Le pietre nere, Quattroruote, Motocross, Stadio, La Cucina Italiana, Tuttoturismo, Rockstar.

Al cinema vediamo Voglia di tenerezza, Re per una notte, Kaos, Flashdance, Il ritorno dello Jedi, Io Chiara e lo scuro, Scusate il ritardo, Victor Victoria, Il Verdetto, C'era una volta in America

Viaggiamo con Ford Orion, Ford Sierra, Lancia Prisma Lancia Trevi. Volkswagen Jetta, Talbot Solara

Nella moda si assiste alla nascita del total look, del lusso, delle griffe ma anche allo strutturarsi di un sistema che la porterà ad essere il motore dell'economia italiana. Creatività e novità sono le parole chiave di questo periodo. C'è il ritorno alla professionalità, all'ufficialità dopo la contestazione, al culto delle celebrities, alla celebrazione dell'io rispetto al sociale, alla ricerca esasperata del look giusto. La moda non è più unicamente un insieme di vestiti e accessori, ma lo specchio di una società in rapido e continuo cambiamento.

Anche la fruizione della musica cambia inevitabilmente, ma anche gli stessi artisti capiscono il loro nuovo ruolo. Avere un “buon look” giova alle vendite, alla fama, e un buon video musicale si riflette positivamente sulle vendite dei dischi. Infine, come dimostra Michael Jackson, produrre al meglio il video musicale rende una rock star anche una tv star, consentendo di triplicare i guadagni.

Intanto Robert Smith dei Cure interpreta in pieno la filosofia dei giovani di quegli anni. Gli anni ‘80 sono anche trasgressione riflessa nelle movenze e nel look di Boy George, truccatissimo leader dei Culture Club, che non fa mistero della sua omosessualità; il concerto a Red Rocks, registrato in "Under A Blood Red Sky", lancia gli U2; esordio dei Rem con "Murmur"; "Kill 'Em All" dei Metallica inventa lo speed-metal.

Nel panorama italiano il Festivalbar cambia volto: nel 1983 viene trasmesso per la prima volta da Canale 5, fa registrare ascolti record e lancia artisti che, senza aver calpestato la pedana di Sanremo, raggiungeranno un grande successo. Diventeranno protagonisti della futura scena musicale personaggi come Zucchero, Ligabue, i Litfiba e gli 883.

A Sanremo vince Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà”, allo Zecchino d’oro vince "Evviva Noi" e al Festivalbar Vasco Rossi con “Bollicine”.

Ascoltiamo: Flashdance, I like Chopin, Vacanze romane, Do you really want to hurt me, Moonlight shadow, Every breath you take, Rocking rolling, Karma chamaleon, Ballo ballo, L'Italiano, Shock the monkey, Vita spericolata, You don't have to say you love me, Tropicana, Nell'aria, Non siamo in pericolo, Sarà quel che sarà, Ceralacca, Acquarello, La mia nemica amatissima, Eterna malattia, Union of the snake, Africa.

Gli album più venduti in Italia sono Thriller, L'arca di Noe', 1983, Flashdance, Bollicine, Synchronicity, John Lennon Collection, Tutto Sanremo '83, Crises, Mixage, The final cut, Ale' o o', Tropico del Nord, Calore, Stayin' Alive, Fragole infinite, Mamma Maria, Tre, E' arrivato un bastimento, Famous last words.

Ma le puntine non le poggiamo più. Si guastano facilmente e diventano sempre più introvabili. Gli LP non vengono più prodotti. Quindi nei lettori infiliamo comodi CD come Texas Twister, Road Games, Jaco Pastorius Invitatio, Infidels, Future Shock, War, Synchronicity, Hearts and Bones, Swordfishtrombone

Tormentone dell’estate: Vamos a La Playa, dei Righeira

Si è detto del disco: “Era l'inizio dell'estate 1983 e con De Gregori stavamo lavorando all'album di Mimmo Locasciulli "Sognadoro" allo studio Quattrouno di Claudio Mattone. Una mattina stavamo aspettando che arrivasse Mimmo e Francesco mi chiese se mi fossi mai occupato di colonne sonore, perché la sera prima lo aveva chiamato Monica Vitti per proporgli di comporre le musiche per il film "Flirt" diretto da Roberto Russo, da lei interpretato. De Gregori disse che aveva un paio di brani musicali e una canzone pronti. Si mise al pianoforte e mi fece ascoltare il brano. Io lì per lì fui catturato dall'introduzione di pianoforte che è parte integrante della composizione. Glielo dissi e espressi il parere che fosse un peccato relegarla a essere colonna sonora e basta. Alla mia frase "Io ne farei un disco" lui mi disse che ne avrebbe parlato con i dirigenti della RCA con cui doveva pranzare. Tornato dall'incontro mi comunicò che "La donna cannone" sarebbe stato un Q-disc che mi avrebbe visto produttore artistico. L'idea era di registrare gli archi a Vienna con la Filarmonica. Ci informammo della disponibilità e ci venne detto che avremmo dovuto aspettare più di due anni! Francesco commentò così: "Sicuramente per quel periodo avrò scritto qualcosa da far fare agli archi". Io poi mi rivolsi al Maestro Renato Serio, con cui avevo lavorato alla Titania. Al di là di quello che è stato il successo del pezzo, sono stato profondamente gratificato dall'aver preso parte a questo progetto”.

(Luciano Torani)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’  SCACCHI E TAROCCHI (1985)

Cambio della guardia nella band di De Gregori: Francesco racconta dopo l’uscita del disco: “I musicisti di adesso li ho conosciuti in buona parte tramite Fossati, al quale avevo chiesto di darmi una mano per realizzare Scacchi e tarocchi. Così lui ha portato con sé Rivagli, Guglielminetti e Martellieri, mentre io ho portato Mancuso, con cui avevo già inciso dei provini per l'occasione: lo conoscevo da tempo, me lo aveva presentato un bassista che aveva lavorato con me in passato, Mario Scotti, ed era nata una simpatia immediata. Fu così che ho conosciuto anche Lucio Bardi: lui si autodefinisce scherzosamente il secondo chitarrista, ma appena può tira fuori le unghie, come nell'assolo di chitarra acustica su “Caterina”.

Fra quelle persone ce ne è una che, insieme al suo fedelissimo Filippo Bruni (conosciuto qualche anno prima), d’ora in poi gli farà da angelo custode, amico, consigliere, impresario, produttore, fratello, capobanda: Guido Guglielminetti.

Trova anche il tempo per fare il giornalista. Su l’Unità scrive bellissimi articoli relativi a fatti contemporanei: Un generoso manifesto contro ogni guerra, Una settimana da non dimenticare, Guai a creare barriere tra sani e sieropositivi, Se il mondo insanguina le fiabe, Che faremo dopo la domenica di silenzio?, La legalità nel paese senza regole, Le fughe di fine millennio e Mi manca la sua lucidità.

L’anno fa parte di quelli della rivoluzione tecnologica, dei laboratori politici, del risveglio economico e produttivo dopo gli anni di piombo, dei week end, delle vacanze esotiche, della seconda casa. Sono gli anni di un nuovo miracolo economico, del consumismo. Gli anni in cui tutti si arricchiscono in egual misura. In una parola: sono gli anni di una nuova, grande, generale abbuffata interrotta solo quando gli eccessi hanno iniziato a produrre tossine.

Ci governa Craxi con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PRI, PLI; Mikhail Gorbaciov viene eletto segretario generale del Pcus: "glasnost e perestrojka" (trasparenza e rinnovamento) sono due parole che mai si erano sentite pronunciare da un leader russo; il 24 giugno Francesco Cossiga è il nuovo presidente della Repubblica; vertice del disarmo a Ginevra fra Reegan e Gorbaciov: viene assegnato il Nobel per l’economia a Franco Modigliani; il 29 maggio, allo stadio Heysel di Bruxelles, prima della finale della Coppa dei Campioni fra Juve e Liverpool, i tifosi inglesi schiacciano sugli spalti 39 italiani. Le squadre inglesi pagheranno questa tragedia con l’esclusione dalle coppe per cinque anni; Vincenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano, finisce sotto accusa per i metodi utilizzati nel suo centro; alcuni terroristi palestinesi sequestrano la nave da crociera Achille Lauro, con a bordo 454 persone, e si arrendono dopo aver ucciso e gettato in mare un turista americano invalido; un ciclone in Bangladesh uccide più di 10.000 persone e una gigantesca eruzione del vulcano Nevado del Ruiz provoca la morte di 25.000 persone in Colombia; vengono assolti tutti gli imputati del processo sulla strage di piazza Fontana; tutta la penisola da nord a sud viene coperta dalla neve. A Firenze la temperatura scende fino a 23 gradi e a Lucca per il freddo muoiono più della metà degli animali di un circo; in Val di Fiemme, a causa dell'incuria cede un bacino artificiale per il contenimento di acqua e fango di una miniera. Le acque travolgono i paesi di Stava e Tesero; vengono assassinati dalla mafia i commissario di polizia Giuseppe Montana e Ninni Cassarà, l'agente Roberto Antiochia e il pentito Salvatore Marino; terroristi del gruppo estremistico Abu Nidal con raffiche di mitragliatori e bombe a mano provocano una strage negli uffici box d'imbarco a Fiumicino uccidendo 13 persone; una coppia di fidanzati francesi viene assassinata mentre si trova appartata in una tenda canadese vicino Firenze. Si tratta dell’ultimo delitto attribuito al “mostro di Firenze”; muoiono Italo Calvino ed Elsa Morante.

Carovita: giornale £ 650, biglietto del Tram £ 500, Tazzina Caffè £.400, Pane £ 1200 al kg, Latte £ 780, Vino al litro £ 900, Pasta al kg £. 980, Riso al kg £.1150, Carne di Manzo al kg. £.11.000, Zucchero al kg £ 960, Benzina al litro £ 1329.

Si profilano nuovi modelli alimentari, anche di importazione (esotici, macrobiotici, naturali, dietetici, anglosassoni) mentre si affermano nuove modalità di consumo degli alimenti (mense aziendali, ristoranti, fast food, snack bar). Però ci intossichiamo con il vino al metanolo, artefatto con alcol metilico che provoca in Italia più di venti morti e consumiamo i biscotti di un pazzoide con i riccioli gialli vestito da romanista, che propone colazioni in tazzone giallorosse e di nome fa Mago Galbusera.

Il Premio Strega va a Carlo Sgorlon con L'armata dei fiumi perduti e il Campiello va a Mario Biondi con Gli occhi di una donna.

Indossiamo pantaloni a sigaretta con colori elettrici, minigonne scozzesi. Il blu elettrico, il fucsia e il giallo sono padroni indiscussi dei tessuti. Indossiamo anche le scarpe sportive "Canguro" o "Soldini", il piumino Moncler, le scarpe Timberland, le felpe Best Company e Naj oleari, la cintura El Charro, le Nike bianche in pelle con il baffo azzurro, le calze Burlington, le scarpe Adidas “Stan smith” che al posto dei lacci hanno due fiocchi di tulle, nella migliore tradizione del look madonnaro.

Nella pubblicità degli anni Ottanta, troviamo la donna sempre impegnata fra merende per ragazzi, in ambienti con pareti colorate di verde pisello e pavimenti così puliti che sarebbe un peccato calpestarli. In cucina i tradizionali ruoli femminili vengono ricoperti da mariti un po' goffi e impacciati (solo pizzette?) Lei, al massimo, prepara qualcosa di surgelato. La massaia comincia a cedere il passo alla donna in carriera, che per la casa e la famiglia ha sempre meno tempo a disposizione.

Spot da ricordare sono anche "Gusto pulito.... colore chiaro...." pronunciato dall’amico antipatico Michele, intenditore di whisky che sorseggia, bendato, un Glen Grant (e quelli che lo ascoltano e ridono divertiti per la sua imbecille esibizione non scherzano per antipatia!) e "Per una parete grande non occorre un pennello grande, ma un grande pennello”.

Giochiamo con Gira la Moda, l'Isola di Fuoco, i Transformers, i Popples, gli Angelorsi, gli Orsetti del Cuore, i Wuzzles.

Nello sport il diciassettenne Boris Becker è il più giovane vincitore di Wimbledon della storia; i fratelli Abbagnale sono, come al solito, campioni del mondo di canottaggio; Michel Platini nuovamente vince il Pallone d’Oro e la Coppa intercontinentale con la Juve. La domenica sera Marino Bartoletti ci racconta che il Verona vince lo scudetto con Garella, Brighel, Marangon, Marchetti, Fontolan, Tricella, Fanna, Volpati, Galderisi, Di Gennaro, Heilcker. (All. Bagnoli).

Di moda sono parole come look e must. Era infatti "must" andare a Cortina, avere la Jeep, il Tuareg o l'Arizona; di moda sono anche il dalmata e lo spaniel Inglese, i viaggi a Ibiza e in Jugoslavia, gli occhiali da sole Persol, i legging e i braccialetti punk, il graffitismo.

Leggiamo Vita standard, L'uomo che guarda, La notte della cometa, La città della gioia

Mentre tutti si domandavano se le donne delle spiagge californiane sono davvero tutte come Pamela Anderson, in tv guardiamo Celeste, Love boat, Quelli della notte, Ok il prezzo giusto, Parola mia, Operazione five, M’ama non m’ama, Il gioco delle coppie, Bim bum bam, La schiava Isaura, Il diritto di nascere, Veronica il volto dell'amore.

Viaggiamo con Opel Corsa, Autobianchi Y10, Citroen Visa, Ford Scorpio, Wolkswagen Golf, Opel Omega, Fiat Tipo.

Al cinema vediamo Cocoon, L'onore dei Prizzi, La mia Africa, Il colore viola, Pensavo fosse amore invece era un calesse, 9 settimane e mezzo, La messa è finita e La storia infinita, Piccoli fuochi, La rosa purpurea del Cairo, Top Gun, Amadeus, Urla del silenzio, Così parlò Bellavista, Casablanca Casablanca, Pizza Connection.

A Sanremo vincono I Ricchi e Poveri con “Se m'innamoro”, Il Premio Tenco lo vince Paolo Conte con Sotto le stelle del Jazz, allo Zecchino d’oro vince "Riprendiamoci la fantasia" e al Festivalbar i Righeira con “L'estate sta finendo”.

Bob Geldof, per raccogliere fondi per l’Etiopia colpita dalla carestia, riunisce in 16 ore di musica le più importanti rockstar del mondo, raccogliendo più di 70 milioni di dollari nei due concerti "Live Aid" tenuti in contemporanea il 13 luglio a Wembley e al JFK Stadium di Philadelphia. Partecipano Who, Led Zeppelin. Black Sabbath, U2, Dire straits, Queen, Santana e Pat Metheny in duo, Elton John, Madonna, Paul McCartney, Mick Jagger, Tina Turner, Elton John, David Bowie, Bob Dylan, Keith Richards e Ron Wood dei Rolling Stones. Gli artisti americani che non partecipano contribuiscono con il disco "We are the world", che dominerà le classifiche. Intanto, con “Like a virgin”, la signorina Veronica Ciccone in arte Madonna diventa sempre più un oggetto di culto.

La disco frana improvvisamente su un mondo musicale che aveva assistito anche alla morte del progressive rock. Tutto spazzato via da canzonette nelle quali bastava fare il verso a Paperino (Disco duck) per vendere milioni di copie! Il CD s’impone nel mercato ed è dunque indispensabile un canale di promozione musicale totalmente nuovo: il videoclip o lo spot pubblicitario di una canzone da scaricare su supporto magnetico. Il supporto video diventa fondamentale.

I ragazzini vanno matti per Simon Le Bon. Ma l’impatto sociale dei Duran non è paragonabile a quello delle star degli anni ’60, nemmeno quando vendono un gran numero di dischi. Altre meteore come gli Spandau Ballet e Wham tramontano velocemente.

La nascita di MTV, la televisione musicale non stop, si inserisce perfettamente in un rinnovato clima di euforia elettronica. Il video,assicura diffusione e fama mondiale ad altre indimenticabili voci, come quella di Freddie Mercury dei Queen, protagonista di una musica sopravvissuta alla sua morte. La TV e il walk-man rendono individuale la fruizione della musica.

Ascoltiamo We are the world, Wild boys, Into the groove, Noi ragazzi di oggi, Questione di feeling, Una Storia importante, La vita è adesso, The Neverending story, The Power of love, Ghostbusters, I'll fly for you,  This is not America, L'Ultima poesia, If you love somebody set them free, Mixing, Imagination, Sole papà, Crazy for you, Acqua, No time no space, La Pappa non mi va, Like a virgin

Gli album più venduti in Italia sono La vita e' adesso, The dream of the blue turtles, Born in the U.S.A., Arena, Parade, Cosa succede in citta', Like a virgin, We are the world, Make it big Wham!, Promise, Quelli della notte, I miei americani, Our favourite shop, SCACCHI E TAROCCHI, Vanoni/Paoli...insieme, Finalmente ho conosciuto il conte Dracula, Once upon a time, No jacket required, Boys and girls, So red the rose, Brothers in arms.

Ma sui nostri walkman infiliamo anche CD come Empire Burlesque, The Dream of the Blue Turtle, Aura, Vocalese, Rain Dogs, Helloween.

Tormentone dell’estate: L'Estate sta finendo, dei Righeira.

Si è detto del disco: “Credo che questi dieci anni di piombo che abbiamo passato in Italia, i cosiddetti anni di piombo, siano stati poco chiariti. Non si sa come sono cominciati e non si sa nemmeno come sono finiti, perlomeno io non lo so, non riesco a immaginarmelo e sì che ho letto spesso i giornali. Mi sembra che rimanga avvolta nel misero un po’ la sostanza di quel che è successo e che ha molte sofferenze a tutti quanti noi, al paese, anche se adesso ce ne siamo un po’ dimenticati e abbiamo rimosso certe cose. E Scacchi e tarocchi è quindi dedicata a solutori più che abili perché un solutore medio come me non è riuscito a trovarla questa soluzione. Non è pubblica ma secondo me qualcuno lo sa.”.

(Francesco De Gregori)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ TERRA DI NESSUNO   (1987)

L’uomo dalle spalle larghe ci regala un grandioso cruciverba, di quelli con le definizioni da intenditori premiati, in cui dai verticali scendono giù storie meravigliose e negli orizzontali le melodie vanno da destra a sinistra come le ottave del pianoforte. Quando queste due forze si incrociano, si vanno ad incasellare ottenendo una soluzione che non è a portata di mano, ma che è perfetta. Sono parole crociate da ascoltare fino in fondo. Chi vuol risolvere risolva, chi vuol intendere si sforzi di intendere.

In un’intervista Francesco dice del disco: “Peccato, era un bel disco ed ha avuto un destino infelice. “I matti” è una canzone splendida, peccato.” E’ vero che il disco non ebbe molta fortuna, ma rimane uno dei più eleganti, un’opera d’arte contemporanea, più da ascoltare che da suonare.

In quest’anno ci governa Fanfani con una coalizione politica DC e Indipendenti; Ilona Staller viene eletta deputato alla Camera; Mathias Rust, con il suo piccolo aeroplano, sfugge a tutti i controlli e atterra sulla Piazza Rossa di Mosca; "lunedi nero" delle borse mondiali, l'indice Dow Jones perde 508 punti, più del 20% del suo valore, trascinando nel disastro gli altri mercati mondiali. E' una crisi economica paragonabile a quella del 1929, che segna la fine della grande bolla speculativa iniziata nei primi anni '80; "I girasoli" di Van Gogh, battuto all'asta per 38 milioni di dollari: inizia la moda dell'arte come bene rifugio; viene riconosciuta validità legale all'utilizzo del DNA nei processi; i Paesi industrializzati prendono coscienza del problema del famigerato "buco nell'ozono"; sono Nobel gli studiosi Georg Bednorz e Alexander Müller; Margareth Thatcher rivince le elezioni in Gran Bretagna; Giovanni Paolo II riceve in Vaticano in visita ufficiale il presidente polacco Jaruzelski; l'esplosione di una auto-bomba dell’Eta, collocata nel parcheggio sotterraneo di un grande magazzino a Barcellona, causa diciotto morti e quaranta feriti; in Valtellina, un’alluvione provoca 25 vittime e ingenti danni; Giovanni Goria è il Capo del governo più giovane tra tutti coloro che lo hanno preceduto; a Tripoli il leader libico Gheddafi rivendica la proprietà delle isole Tremiti; Gianfranco Fini è eletto segretario nazionale del Msi-Dn; nasce L'auditel; è l'anno dei Cobas, con scioperi a raffica soprattutto nelle ferrovie; una gigantesca frana si stacca e scivola dalla montagna spazzando via due paesi, Morignone e San'Antonio Morignone; si accentuano le inchieste e scoppiano gli scandali legati alla pubblica amministrazione: "le aree d'oro di Milano" che fa dimettere il Sindaco Tognoli, "le carceri d'oro" che mette in luce un giro di tangenti legato alla costruzione delle super carceri, "le lenzuola d'oro": giro di tangenti legate alla fornitura di lenzuola ai valoni letto delle ferrovie italiane; nascono i supplementi "Sette" (Corriere della Sera) e "Il Venerdì" (Repubblica); Renato Curcio ed altri leader delle Brigate Rosse scrivono dal carcere una lettera con la quale sconfessano la violenza. E' l'atto di resa del gruppo storico delle BR; muoiono Claudio Villa, Renato, Guttuso, Rita Hayworth, Primo Levi.

Il Premio Strega va a Stanislao Nievo con Le isole del paradiso e il Campiello va a Raffaele Nigro con I fuochi del Basento

Al cinema "Platoon" di Oliver Stone vince  4 Oscar. Sbalordisce il mondo, invece, Marlee Matlin, attrice sordomuta, miglior attrice in "Figli di un dio minore". Tre premi per il sofisticato "Camera con vista", mentre Giorgio Moroder vince per "Take my breath away", migliore canzone e hit dell'anno in tutto il mondo. Vediamo anche Un Tassinaro a New York, Miracolo sull'8a strada, L'ultimo imperatore, Il nome della rosa, Mission, Camera con vista, Full metal jacket, L’impero del sole, Gli intoccabili, Stregata dalla luna.

Nello sport Roma ospita i mondiali di atletica, in cui Carl Lewis conquista tre ori; per l'Italia oro con Damilano nella marcia e con Panetta nei 3.000 siepi; i fratelli Abbagnale sono (e basta!) campioni del mondo di canottaggio; l'irlandese Stephen Roche realizza un tris leggendario: Giro d'Italia, Tour de France e mondiali nello stesso anno; Ruud Gullit vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Sandro Ciotti e Maria Teresa Ruta ci raccontano che il Napoli vince il suo primo scudetto con Garella, Ferrara, Corradini, Bagni, Ferrario, Renica, Romano, De Napoli, Giordano, Maradona, Carnevale. (All. Bianchi).

Giochiamo con Dragon, Brivido, Indovina Chi, Forza Quattro, le pigotte Holly Hobbie. La bambola ideologicamente "più avanti" è Camilla, che ha il passaporto

Ci intossichiamo con Golò, Grisbì, Mister Day, le patatine San Carlo, Twister, Lemonissimo, Calippo, il Kilt al limone.

Spot da ricordare sono il veterinario che pur di scroccare un bicchierino di Amaro Montenegro si fa decine di chilometri per risvegliare un cavallo in semicoma con un semplice buffettone sul muso; il paraflu con l’eschimese che vuole per forza il paraflu altrimenti prende a botte il meccanico; "No Alpitour? Ahi ahi ahi ahi ahi...".

Di moda vanno lo stereo compatto con 3 lettori CD, le Superga, i viaggi in Thailandia e Bali, Capo Verde, il Body building, le borse Fendi, il Levriero e il Fox Terrier, far carriera, ti faccio un fax.

Indossiamo pullover con rombi colorati, il loden, la pipa, giacchini di lana con le millerighe di Missoni, ciglia finte, make-up esasperato, spalle giganti e tanto oro.

In televisione c’è Indietro tutta, l’interessante Parola mia col Prof. Beccaria, Mister Fantasy con Fegiz e Massarini, Superclassifica Show, Bim Bum Bam, Unomattina, il Fantastico di Celentano, Bandiera gialla, Pentathlon, Piccoli fans, Premiatissima, Raffaella carrà show, Pronto chi gioca?

A Sanremo vincono Morandi Tozzi e Ruggeri con “Si può dare di più”, il Premio Tenco lo vince Francesco Guccini con Scirocco, allo Zecchino d’oro vince "Canzone Amica" e al Festivalbar Ivana Spagna con "Dance dance dance".

Con la New Wave il distacco tra il musicista e il suo pubblico si fa netto e inconciliabile: i Residents entrano in scena indossando caschi a forma di bulbo oculare, rifiutandosi di farsi conoscere per chi realmente erano (mistero che li circonda fino a giorni nostri); il duo Suicide propone uno spettacolo raccapricciante dietro “muri” di campionamenti e rumori urbani concreti; i Devo, fedeli alla loro rappresentazione di uomo-macchina, imitano i movimenti dei robot indossando tute spaziali.

Madonna e Whitney Houston dominano le classifiche mondiali; gli Europe lanciano "The final countdown", una delle canzoni più famose degli anni '80; i Ferry Aid ripropongono "Let it be" dei Beatles, i cui incassi vanno ai familiari delle quasi 200 vittime del ferryboat inabissatosi prima di giungere a Dover, in marzo. Comunque, qualcosa della tanto bistrattata musica anni '80 è ancora da salvare: gli Smiths, i Talking Heads e gli U2.

Ascoltiamo Who's that girl, The Final countdown, I wanna dance with somebody, Gente di mare, Call me, Bad, Never gonna give you up, Boys, Nothing's gonna stop me now , Io amo, Respectable, All at once, Figli, Dance dance dance, Nostalgia canaglia, OK Italia, Beethoven (I love to listen to), Quello che le donne non dicono, L'Amore è, La Notte dei pensieri, Let's work, Meet el presidente, C'est la vie.

Gli album più venduti in Italia sono Blue's, Whitney, C'e' chi dice no, The Joshua tree, OK Italia, Men and women, Bad, The final countdown, Sign o' the times, La pubblica ottusita', Who's that girl, Io amo e altri successi, You can dance, Adesso Mango, Graceland Paul Simon, Rane supreme, Live in the city of light, Tunnel of love, A momentary lapse of reason, Faith.

Ma anche CD come Atlantic Bridg, Siroco, Permanent Vacation, Sign o' the Times, The Joshua Tree, Hot Animal Machine, The Healer, Passion, Disintegration, Circulado, Evanescence, Ten, Automatic for the People, Henry’s Dream.

Tormentone dell’estate: La Bamba

Si è detto del disco: “Ulisse tornerà a viaggiare. Si intitola "Terra di nessuno" ed è ancora una volta un contributo poetico e molto personale, concepito lontano dalle mode e dalla stretta attualità. Un album bello e difficile. "Non sarà il canto delle sirene, che ci innamorerà, noi lo conosciamo bene, l'abbiamo sentito già". Così, con questa semplice ma perentoria evocazione, inizia il nuovo importante capitolo della storia musicale di Francesco De Gregori. Questa volta l'invito è per un nuovo viaggio nella Terra di nessuno, titolo del suo nuovo attesissimo album, il primo che realizza per la Cbs, alla quale è passato dopo un' eternità passata nella culla romana della Rca. E' un disco difficile, di cupa e rigorosa bellezza, da assorbire con la dovuta lentezza. Si distingue ancora una volta dalla produzione corrente perchè non sfrutta ritmi convulsi, perchè ci conduce in atmosfere riflessive, pacate; esige attenzione, e questa volta senza troppi filtri ideologici, casomai con un senso poetico e filosofico di consapevolezza della condizione umana. L'assenza di ritmi sembra appunto suggerire un allontanamento dalla stretta attualità. E' un maturo, lucidissimo seguito a quella che è da sempre la storia di De Gregori, perseguita con caparbia ostinazione, anche a costo di qualche amarezza, di squarci dolorosi, e sembra che De Gregori abbia fuso con definitiva maturazione le due vie dell' allegorico e del realistico. La realtà affiora in continuazione, ma tra le righe, sempre ben filtrata dal canto, dal regno del poetico. Questa volta c' è di nuovo il mare, che la psicanalisi tradizionale vuole simbolo dell' incoscio (dal quale emergono tutti i nostri fantasmi e le nostre storie). Anni dopo l' ultima sua grande metafora sulla società, Titanic (1982), dove il mare era "navigato" da un transatlantico cieco, votato al disastro questa volta ci sono le sirene, anzi Il canto delle sirene, a chiamarci verso il mare, con una lunga galoppata rock in stile rigorosamente dylaniano. La chiave è ovviamente diversa, da quella di Titanic. I riferimenti, letterari, sono molti, e in parte dichiarati. Ad un certo punto compare "l' occhio di Ismaele". E' Moby Dick, ovviamente, dove Ismaele, non a caso, era il narratore, l' unico che sopravvive alla tragedia della lotta maniacale contro la balena metafisica, per poterla raccontare, simbolo dello scrittore, così come in questo caso Ismaele è De Gregori, che dal suo ritiro, dalla sua lontananza dalla bagarre dei mass-media, riesce a lanciare le sue visioni così efficaci, così penetranti. Il cantautore diventa in qualche modo un osservatore che ha il "dovere" di raccontare. Ma il canto delle sirene, prima ancora che a Melville, ci riporta al personaggio di Ulisse, da quello omerico del mito della lotta contro gli dei, a quello dantesco del viaggio superbo verso la conoscenza, oltre le colonne d' Ercole, fino a quello novecentesco di Joyce del viaggio attraverso la coscienza. Ulisse come simbolo di modernità, dell' uomo nuovo, e così sembra fare anche De Gregori, auspicando l' avvento di un nuovo Ulisse. Ma naturalmente, tutti questi riferimenti non devono ingannare. Ci sono, naturalmente, ma distillati nella maliziosa semplicità della forma-canzone, che a tutto può alludere, senza mai dover spiegare. Saggiamente De Gregori, che si riconosce fino in fondo come artigiano della canzone, non rinuncia alla fragilità, perfino alla semplicità che è patrimonio della canzone "Mio padre era un marinaio, conosceva le città, partito il mese di Febbraio, di mille mesi fa, mio figlio non lo ricorda, ma lo ricorderà, mio padre era un marinaio, mio figlio lo sarà". Un' invocazione struggente, il bisogno di ricordare un' umanità ancora disposta ad attraversare il mare, a non farsi distrarre dal canto delle sirene, a conoscere nuove terre. E siamo entrati nella Terra di nessuno, luogo di diseredati, di esistenze in briciole, di memorie al di fuori del tempo. C' è il "pilota di guerra", che sorvola nella notte "terre ferite", che guarda "sulle case degli uomini tutti uguali, nel grande orfanotrofio della vita", che aspetta che "un giorno il giorno verrà", a dissipare la notte; così come nel terzo pezzo, Capatàz, si aspetta che cambi il tempo, che si alzi il vento, e trattandosi di De Gregori è facile immaginare che il vento in questione sia il vento delle idee, oggi ridotto ad una inoffensiva brezza primaverile. Ed è il pezzo più esplicitamente legato alla speranza di un nuovo corso politico. Fino alla conclusione della prima facciata, col tragico Pane e castagne, dove delle persone sembrano dirette verso la terra di nessuno, o "desolata" pensando a Eliot, dove solo attraverso gli occhi ci si potrà riconoscere, ed è il pezzo da cui è stato tratto il titolo dell' album. E poi Nero, dove l' uomo di colore è unificato, visto che siamo nella terra di nessuno, nei suoi scenari tra l' America e un' improbabile Latina, città del nord. Con Mimì sarà, c' è la melodia, la cantabilità, storia di una donna che più che al riferimento del melodramma fa pensare alla protagonista della "Storia" di Elsa Morante. Ed è un ritratto di donna di grande bellezza. Arrivati ai limiti della "terra di nessuno" c' è la pazzia, come massima disintegrazione di certezze e di luoghi comuni. La canzone si intitola Matti, una delle più suggestive di tutto il disco "E' una caverna nera, i matti ancora lì a pensare ad un treno mai arrivato, e a una moglie portata via, da chissà quale bufera. I matti senza la patente per camminare, i matti tutta la vita dentro la notte, chiusi a chiave...". E poi l' addio, dolce, svagato, di Vecchia valigia, come una vecchia canzone "on the road", sul tempo che scorre, cantata come un' immagine di viaggio "La vita morde, un giorno scava più piano, e il giorno dopo più forte, ma per l' acqua di quel miraggio, quanta strada da fare, ma forse siamo solo noi che non sappiamo viaggiare...". Il senso generale è inequivocabile. Mai come in questo caso De Gregori ha prodotto un disco che potrebbe apparire come un album concept, ovvero legato ad un filo rosso che attraversa tutte le canzoni e le unisce in un disegno generale. Il disco si apre con un viaggio di mare, cioè col viaggio-mito, archetipo, e si chiude col più dolce degli inviti, a riflettere sulle strade che potremmo riprendere, sui viaggi che potremmo in fondo ricominciare a fare.”

(Gino Castaldo)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ MIRAMARE 19.4.1989   (1989)

Nei tempi del look esasperato, del consumismo sfrenato e degli acquisti grandi firme, arriva questo disco che, nella migliore tradizione dylaniana, insieme alle sue note lancia sassi pesanti come macigni. E’ un disco denuncia contro gli anni Novanta. Si presenta come una lettera di protesta con luogo, data e mittente: “Miramare, 19.4.1989. Francesco De Gregori” e con un P.S.: “Ecco, fare canzoni allarmanti, dare ai ragazzi qualcosa di cui discutere, fare in modo che le canzoni siano la risposta ad uno stimolo che i ragazzi di oggi hanno, questo mi piace e credo sia molto importante, oggi.”.

In questa società che manda musica da mangiare attraverso una radio manipolata da Mastro Lindo, ci sono sterminate e refrattarie distese di topi che giocano a nascondino e sorridono dalle finestre, aspettando che i loro loschi affari vengano legalizzati e che tutto ciò diventi una regola. Possono nascondersi fra la gente, vestire alla moda, rubare per quarant'anni, dirigere una grande azienda, ma non mi piacciono nemmeno un poco e grazie al cielo io non piaccio a loro. E’ una società in cui, l’indomani, ritroviamo la cena della sera precedente nella spazzatura che è nelle reti dei pescatori e non vogliamo più mangiare la carne di pappagallo che ci offre il venditore di perline con la sua claque. E’ una società che se ne frega, che accetta tutto con rassegnazione, che affronta con indifferenza e cecità i problemi reali, una situazione dalla quale è necessario uscire al più presto. E’ urgente passare la notte ed aspettare il mattino, sperando che tutti si sveglino e il bosco si riprenda le case. E al mattino la luce sarà immensa.

Ma com’è la luce nell’immenso mondo? George Bush padre è il Presidente USA. Premio Oscar a Gabriele Salvatores per Mediterraneo; il giorno di Natale, in Albania, il dittatore Nicolae Ceausescu e la moglie Elena vengono condannati a morte; ci governa De Mita e poi Andreotti con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PRI, PLI.; il 4 giugno studenti cinesi vengono massacrati a Pechino in Piazza Tienanmen, dopo aver lanciato slogan a favore della democrazia e della libertà di parola; viene eletto a Mosca Boris Eltsin; il primo ministro Li Peng annuncia l'intervento delle forze armate per ristabilire l'ordine pubblico, ma la popolazione impedisce all'esercito di entrare a Pechino. Finisce in un bagno di sangue tra i contestatori; il 9 novembre cade il Muro di Berlino, la Germania non è più divisa; la petroliera Valdez causa una strage ambientale in Alaska, perdendo oltre 250.000 barili di olio greggio dalla propria stiva; gli USA invadono Panama per catturare il generale Noriega, accusato di spaccio di droga nel territorio americano; un tremendo terremoto causa miliardi di dollari (ma poche vittime) nella zona di San Francisco; il direttore del carcere romano di Rebibbia denuncia di essere stato gambizzato da un commando delle Br. Giorni dopo viene arrestato per essersi inventato tutto; due caccia ''F-14 Tomcat'' della marina militare statunitense abbattono due ''Mig 23'' libici al largo di Tobruk; Angola: con la partenza dei primi contingenti (circa 3000 soldati) comincia il ritiro dei 50 mila militari cubani dal paese. Secondo gli accordi, il ritiro dovrà essere completato entro la metà del 1991; si conclude il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan; nel Tibet imponenti manifestazioni anticinesi sono represse dalla polizia. Il Governo di Pechino proclama nella regione la legge marziale; al Comune di Roma scoppia lo “scandalo delle merendine”; nello stadio Sheffield 95 persone muoiono soffocate o calpestate e 180 restano ferite prima dell'inizio della partita di calcio Llverpool-Nottingham Forest; Urss: una catena umana di un milione e mezzo di persone, attraversa per 560 chilometri Lituania, Lettonia e Estonia, per denunciare il patto Molotov-Von Ribbentrop, che nel 1939 permise l'annessione all'Urss di questi paesi baltici; la sonda spaziale Voyager II giunge a 3900 chilometri da Nettuno, trasmettendo immagini del pianeta; comincia l'esodo di migliaia di persone in Germania Federale attraverso le ambasciate tedesco occidentali a Praga e Varsavia; viene eseguita la prima "Laparascopia" utilizzando una microtelecamera dentro l'addome, che permette di rimuovere con altri opportuni microscopici strumenti che appaiono su un video, delle colecisti senza dover aprire chirurgicamente l'addome; per la prima volta viene eletto un sindaco nero a New York, é David Dinkine; il segretario del Pci Occhetto a Bologna annuncia la volontà di cambiare nome al Pci dando vita ad un nuovo partito della sinistra: “Partito democratico della sinistra”, l’evento avverrà a Rimini nel 1991; a Segrate si svolge il primo congresso della Lega Lombarda. Viene eletto segretario per acclamazione Umberto Bossi; termina lo smantellamento dei 260 Km di filo spinato lungo il confine tra Austria e Cecoslovacchia. E’ la fine della “cortina di ferro” e  il drammaturgo Vaclav Havel è eletto Presidente; "Time" proclama Mikhail Gorbaciov "uomo del decennio”; premio Nobel per la pace, che quest'anno va a Tenzin Gyatso, il 14° Dalai Lama; cominciano le esternazioni del picconatore Cossiga; arrivano le prime lettere del "corvo di Palermo", che dall'interno del Pool antimafia criticano l'operato del giudice Falcone; Ligato, l'ex presidente delle Ferrovie coinvolto nello scandalo delle "lenzuola d'oro" viene assassinato; impazza in tutto il mondo un nuovo ballo: la lambada; muoiono Laurence Olivier, Herbert Von Karajan, Michele Cascella, Perez Prado, Carlo Dapporto, Vittorio Caprioli, Cesare Zavattini, Benigno Zaccagnini, Leonardo Sciascia, Salvador Dalì, Sergio Leone, Gaetano Scirea, Carlo Dapporto, Khomeini, Vittorio Caprioli, Luciano Salce, Silvana Mangano.

Gli italiani scoprono di essere un popolo di antiquari, vanno in giro a cercare arredamenti d’epoca con scrupolosa e appena acquisita competenza, dal mobile in stile Napoleone Bonaparte a quello in stile Napoleone Terzaparte, tanto decantato da un convinto venditore forte di aver letto da qualche parte le gesta di un certo Napoleone III (giuro che mi è capitato davvero!).

I fratelli Abbagnale sono ancora campioni del mondo di canottaggio; Alain Prost vince il suo terzo titolo di campione del mondo di formula uno; l'americano Greg Lemond vince il suo secondo Tour de France e il campionato del mondo di ciclismo; Joe Montana conduce i San Francisco al loro 3° Superbowl; Marco Van Basten vince il Pallone d’Oro, il Napoli vince la Coppa Uefa, il Milan vince la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale e l’Inter vince lo scudetto con Zenga, Bergomi, Brheme, Baresi, Ferri, Mandorlini, Bianchi, Berti, Serena, Matthaus, Diaz. (All. Trapattoni)

In un effimero benessere (i conti arriveranno dopo) ci vestiamo come se fossimo a Via Montenapoleone. Tutto dev’essere firmato, anche i calzini. Di moda vanno anche la pochette per signora, lo stile Made in Italy,  l’enorme cellulare Motorola, il Rolex, il cocker Inglese, il colletto bianco della camicia celeste e le bretelle, il loden, la pipa e il Sole24 ore fatto volutamente intravedere dalla borsa Samsonite.

Ma a “Piazza Affari” si legge anche Millionaire, Affari & Finanza, Il Denaro, Affari Italiani, Il Mondo, Soloimpresa, Salute & Benessere, Casa & Cucina, Ville e giardini, Vivere da yuppi senza rimanere fregati e ….Come diventare ricchi senza essere iscritti al PSI.

L’uomo della pubblicità è il dirigente di una finanziaria il cui capo dà pacche sulle spalle agli scansafatiche o a quelli che sanno come anticiparlo sul terrazzo dove c’è l’elicottero personale. Lavora pochissimo e i suoi colleghi sono tutti modelli e top-models. Il nostro erore è ricco, bello, atletico, sulla trentina, con giovane moglie e figli ovviamente tutti sani, biondissimi e con gli occhi azzurri. Fa colazione con la famiglia al casolare quando saranno già le undici del mattino, senza chiedersi se la Direzione stia già organizzando la più grande caccia all’assenteista degli ultimi vent’anni. Con la ventiquattrore (vuota) si infila nella sua nuova Saab (alla quale, se monta un tetto apribile, è probabile che un caccia si accosti a testa in giù) e se ne va tranquillo che sarà già mezzogiorno. Dopo aver fatto spiaccicare il caccia all’ingresso di una galleria, si lecca i baffi pensando al minestrone surgelato che troverà per cena. Nelle vicinanze del casello infila la mano in tasca per prendere il portafogli e pagare il pedaggio ma al posto del portafogli c’è un fusillo Barilla! Non si è mai capito se lo volesse annusare o bestemmiasse! Dopo aver pagato una multa corrispondente al tragitto Bressanone-Lampedusa il suo percorso continua per vallate sconfinate in splendide giornate di sole e in cui non esiste traffico perché c’è solo lui. Dopo non aver fatto niente tutto il giorno, la sera ritorna stanco, fa un po’ di battute idiote alla moglie, sprofonda sul divano di casa e con grande faccia tosta si chiede: “Marco, 32 anni, reddito mensile 3.600.000 lire, ma il mio futuro sarà sempre così? Ci vuole una pensione alternativa!” E se lo chiede, poveretto, quando un operaio guadagna molto meno della metà del suo stipendio e al 21 di ogni mese non sa dove sbattere la testa!

Spot da ricordare sono pure Aiazzone con “provare per credere!”; l’alieno che va dal fotografo col rullino e dice "Ciripiripì Kodak"; la contessa in giallo che si fa accompagnare da un ingenuo Ambrogio che non ha mai capito cosa fossero i languorini; un pazzo che vuole restare a vivere in un supermercato e “la città dell'amaro Ramazzotti, la città di chi vive e lavora, la città della vita, di una giornata che non è mai finita, questa Milano da vivere, da sognare, da godere, questa Milano da bere!”

Giochiamo con i Tottles, Teddy Ruxpini,  Paciocchini, Mio MiniPony, La Baby Sirenella, Baby Bua, BebiMia.

Il Premio Strega va a Giuseppe Pontiggia con La grande sera e il Campiello va a Francesca Duranti con Effetti personali.

Oltre a Salvatores, Oscar per "Rain man", con un grande Dustin Hoffmann e per "Roger rabbit". Escono nelle sale "Batman", "Indiana Jones e l'ultima crociata" e "Nato il 4 luglio" lancia definitivamente tra le superstars di Hollywood l’attore Tom Cruise. Ma vediamo anche il nostro Oscar Nuovo Cinema Paradiso, Mery per sempre, Palombella rossa, Turner e il casinaro, Always per sempre, La voce della luna, Il mio piede sinistro, L'attimo fuggente, Il piccolo diavolo, Un pesce di nome Wanda, Sotto accusa.

Ci intossichiamo con Kinder Pinguì, i tortellini Rana, Fior di Fragola, Calippo al limone fragola e Fizz, Blob, Freddolone, Cucciolone, Piedone, Cornetto Algida Classic o Super Amica Chips. E al tabaccaio chiediamo MS rosa, Cartier, Dunhill, Trussardi, Multifilter.

In televisione danno La corrida, Smile, Super classifica show, Super flash, Tandem, Te la do io l'America, Telemike, Test, Tg l'una, Tra moglie e marito, Viva le donne, Zig zag, Gianfranco Funari, che fra i ricordi della coratella che gli preparava ‘su madre ogni tanto grida “Ermanno (il regista) famme n’primo piano, che vojo vede n’faccia l’amico che me chiama da Frosinone!”.

A Sanremo vincono Anna Oxa e Fausto Leali con Ti Lascerò, Il Premio Tenco lo vince Enzo Jannacci con Se me lo dicevi prima, allo Zecchino d’oro vince "Corri Topolino" e al Festivalbar Raf con "Ti pretendo".

"Passion" di Peter Gabriel dà il via alla riscoperta della world-music; rimpatriata dei Who, celebrata in un concerto a New York; tornano sulla scena i Jefferson Airplane.

L'avvento dell'era del computer fornisce il mezzo per i nuovi artisti che trovano nel sintetizzatore e nei software specializzati lo strumento migliore per produrre la musica del “copia e incolla”, senza l’aiuto di altri musicisti in sala di registrazione. In pratica, in questo modo ognuno di noi può farsi un disco in casa propria. Sì in modo artigianale, ma senza costose attrezzature.

In Italia si diffonde un nuovo fenomeno underground, non legato a nessuna casa discografica. E' il popolo di ragazzi punk e ragamuffin, collegato al fenomeno sociale dei Centri Sociali. Il nostro rock riceve un nuovo impulso grazie ai toscani Gianna Nannini e Liftiba, e a Vasco Rossi.

Ascoltiamo Viva la mamma, Like a prayer, Esatto, Ti pretendo, C'è da spostare una macchina, Belfast child, Personal Jesus, I want it all, Ti lascerò, Almeno tu nell'universo, Lullaby, Cosa resterà degli anni 80, Angel of Harlem, She drives me crazy, La Notte vola, You on my mind, Don't ask me why, Do you believe in shame?, Partyman, I drove all night, Dr. Jazz e Mr. Funk, The Invisible man – Queen, Diavolo in me, This one.

Gli album più venduti in Italia sono Oro incenso & birra, Liberi liberi, Foreign affair, Money for nothing, A new flame, Abbi dubbi, Like a prayer, Lambada, Ancient heart, Street fighting years, Sleeping with the past, Batman, The seeds of love, Crossroads, The miracle, Shooting rubberbands at the stars, Uiallalla, Reg strikes back, Flowers in the dirt, Disintegration.

Tormentone dell’estate:  Lambada, dei Kaoma.

Si è detto del disco: “Credo che parlare con maggior chiarezza, in maniera più diretta, abbia innanzitutto bisogno di un'operazione su se stessi; devi cercare di superare il naturale pudore di dire una parola come ladro, come succede per esempio in una canzone come Dottor Doberman, riferita ad uno che non paga le tasse e fa aborti clandestini. Dipende dalla propria sensibilità, comunque; io ad esempio trovo immorale un medico, obiettore di comodo, che poi pratica gli aborti clandestinamente nella sua clinica privata, trovo che sia grave quanto la distruzione della foresta amazzonica o come altri temi più grandi per i quali ci si è mobilitati in questi anni. Voglio dire, insomma che non esiste solo la grande politica, esiste una politica di tutti i giorni, fatta di cose piccole e riconoscibili, per le quali la gente si indigna. Scegliere le parole.

(Francesco De Gregori)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ CANZONI D'AMORE  (1992)

Avevate creduto davvero che avrebbe parlato d’amore? A leggere il titolo in copertina c’è da pensare “non è che sia diventato peggio di Iglesias?”. Se le intenzioni sono quelle di scoprirvi dentro vele senza vento o cuori in pena allora è meglio riporre il CD nel contenitore. In questo disco Francesco intende l’amore nel senso più globale del termine, anche attraverso la rabbia. Amore è anche la preoccupazione di un ragazzo che ricorda al padre che gli imbianchini, come la pelle del serpente, possono ridiventare assassini e lo prega di non far parlare nessuno, nemmeno gli indovini, in questo nostalgico rumore di niente privo di libri di storia. Amore è anche un ragazzo che chiede al padre cosa vede dall’alto dei suoi ricordi, ma da così alto che tutto è più chiaro rispetto a quello che “vedono” i suoi giovani occhi. Amore è anche apprensione per il proprio Paese, che continua a dire “andiamo avanti” nonostante l’autotreno viaggi per strade senza più legge da Torino a Palermo, dall'Olimpico al Quirinale, dal futuro al moderno, dal cielo all'inferno….Alt! Siamo andati troppo lontano.

Scendiamo a terra e vediamo che succede nel mondo: John Major viene eletto premier inglese. George Bush è il Presidente U.S.A.; ci governa Andreotti con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PLI. L’Etna minaccia Zafferana e si ferma a 200 metri dall’ingresso del paese; rivolta del popolo nero a Los Angeles e carestia in Somalia; con il dopo-Craxi arriva il Governo Amato con una coalizione politica DC, PSI, PSDI, PLI e ce le dà di santa ragione con una supermanovra da 93.000 miliardi per evitare la bancarotta dell’azienda Italia; in Serbia, un Mig abbatte un elicottero militare italiano; a Lisbona, la Cee riconosce le repubbliche di Slovenia e Croazia; a Maastricht, i ministri degli Esteri, dell’Economia e delle Finanze firmano l’accordo sul trattato dell’Unione europea; a Milano, il presidente socialista del "Pio albergo Trivulzio", Mario Chiesa, è arrestato mentre riceve una tangente di 7 milioni di lire, una rata di una tangente per concedere l'appalto ad una ditta di pulizie. E' l'inizio di "Tangentopoli”, un vero terremoto; a Palermo vengono uccisi dalla mafia l’europarlamentare Salvo Lima e il maresciallo Giuliano Guazelli; a Kabul  è destituito e decapitato da militari islamici, il presidente Mohammed Najibullah; si dimette il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga; in Afghanistan il governo dei mujaheddin impone alle donne l’uso del burqa; la mafia fa due regali a Totò Riina: sull’autostrada di Palermo vengono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo e in estate, con un’autobomba in Via D’Amelio, il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta: Agostino Catalano, Walter Cusina, Emanuele Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina; viene eletto Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro; il "Wall Street Journal" scrive un articolo in prima pagina intitolato "Go for it /avanti/ Di Pietro"; il Senatore della Lega Nord Gianfranco Miglio propone di staccare la Sicilia dall’Italia; Bill Clinton viene eletto Presidente degli Stati Uniti; muoiono Gianni Brera, Franco Franchi, Augusto Daolio;

Nello sport l'Italia vince la World League di pallavolo; il Moro di Venezia sconfigge New Zealand e giunge alla finale della Coppa America, verrà poi sconfitto in finale da “America 3”; a Crans Montana Alberto Tomba si aggiudica la Coppa del mondo nel gigante; Olimpiadi a Barcellona; Marco Van Basten vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Gianni Minà ci racconta che il Milan vince lo scudetto con Rossi, Tassotti, Maldini, Reickhard, Costacurta, Baresi, Donadoni, Albertini, Van Basten, Gullit, Massaro. (All. Capello)

Di moda va l’autoradio Clarion, l’agenda Smemoranda, il Chow Chow e  il cane Corso, i viaggi in Tunisia e  Marocco, la dieta mediterranea. E soprattutto andar per mercatini cercando anticaglie, affamati di un sangue blu che non possediamo e sfamandoci con ritratti di illustri sconosciuti spacciati per nostri antenati.

Il Premio Strega va a Vincenzo Consolo con Nottetempo, casa per casa e il Campiello va a Sergio Maldini con La casa a Nord-Est

Al cinema vediamo Il ladro di bambini, Gli spietati, Assolto per aver commesso il fatto, Cattiva, Il muro di gomma, Maledetto il giorno che ti ho incontrato, Lanterne Rosse, Thelma e Louise, Jhonny Stecchino, Morte di un matematico napoletano, Casa Howard, Scent of a woman e un’infinità di vacanze di Natale dei fratelli Vanzina e di Neri Parenti. Ma assistiamo anche alla consacrazione di una nuova generazione di attrici italiane: Cucinotta, Golino, Neri, Buy e Ferilli.

Leggiamo L'età dei diritti, La casa a Nord-Est, Castelli di rabbia, Dylan Dog, Brendon, Focus, Newton, National Geographic Italia, Il Foglio.

In TV trasmettono I segreti di Twin Peaks, Non è la Rai, l'inviato al tribunale di Milano Paolo Brosio, Beverly Hills 90210, corride, ragazzi bagnati in piazza a stonare col Karaoke di Fiorello, processo Pacciani, processo Cusani, Sgarbi quotidiani, la Piova 38: baciamo le mani. E poi c’è il fantastico “Mai dire gol” della Gialappa’s, in cui vengono lanciati comici straordinari come Aldo, Giovanni e Giacomo (John Flanagan, Johnny Glamour, Nico, Rolando, I Bulgari,  Rezzonico, Gervasoni e il poliziotto Huber), Antonio Albanese (Alex Drastico, Epifanio, Frengo e Stop, Pierpiero il giardiniere di Arcore), Paolo Hendel (Carcarlo Pravettoni), Daniele Luttazzi (Prof. Fontecedro, Panfilo Maria Lippi Tabloid), Francesco Paolantoni (Nipote di Benny Hill, De Lollis, Nonno virtuale, Robertino-Ho vinto quaccheccosa?), Teo Teocoli (il fantastico Caccamo, Peo Pericoli, Gianduia Vettorello).

Nella pubblicità i rasoi diventano ancora più micidiali. Se trent’anni fa il pelo aveva qualche possibilità di cavarsela, oggi per lui non c’è più scampo: appena tenta di uscire fuori dopo il primo taglio, arriva il secondo che lo scotenna facendolo ricadere giù, senza speranza. E se per caso accenna a dire “posso respirare?” c’è pronta la terza lama!

Spot da ricordare sono ”…e chi sono io, Babbo Natale?; “l’uomo Del Monte ha detto sì”; i Levi’s 501 col modello che va in lavanderia a lavare i suoi panni e resta ad aspettare in boxer; il Kinder bueno prima dell'era della "ciccia e brufoli"; il Pinguino De Longhi di Orso Grigio, e infine alcuni strafirmati, rampanti e ignoranti dirigenti che esultano perché l'INA è in possesso di Palazzo Strozzi! E allora? Che ce ne frega? Meglio cambiar canale, meglio Fantozzi o la Pozzi o, al limite, Don Mazzi.

Molto spesso si cena fuori casa ed è ormai consuetudine festeggiare al ristorante eventi personali o familiari. Elemento che modifica le abitudini alimentari degli italiani è la paura di ingrassare. Inizia così il “tormentone” delle diete e dei regimi dimagranti che si possono reperire dappertutto, su giornali o riviste specializzate, in trasmissioni radio o televisive. Sono, questi, anni marcati da un sensibile aumento della dinamicità della vita sociale e dei consumi fuori casa. Cresce, infatti, la richiesta di pasti pronti da portare in tavola e si diffondono sempre più rosticcerie e ristoranti per alimenti ‘take away’, ma sgranocchiamo anche Kinder sorpresa, il Cono Atomic Motta, Ciocorì & Biancorì Motta, Ciao Crem ed Ergo Sprint.

Lo stipendio di un operaio è di circa 1.100.000 lire, un chilo di pasta costa 1280 lire e un litro di latte 1100.

Viaggiamo con la Volvo 740, la Panda, la Punto, la Renault Clio, Nissan Micra, Ford Mondeo, Renault Twingo.

A Sanremo vince Luca Barbarossa con Portami a ballare, il Premio Tenco lo vince Franco Battiato con Povera patria, allo Zecchino d’oro vince "Un Giallo In una mano" e al Festivalbar vince Luca Carboni con "Mare mare".

Esordio di Tori Amos con "Little Earthquakes"; Esplode il fenomeno del brit-pop (Blur, Oasis, Suede, Pulp & C.); viene inventato il formato Mp3 per archiviare i brani musicali nei computer; si afferma il movimento post-rock; gli Oval inventano la glitch music; Jeff Buckley pubblica "Grace" e diventa uno dei nuovi idoli del decennio.

L’anima del punk riemerge con il grunge dei Nirvana, mentre stili di dance music come la Techno si frammentano in un numero sempre più grande di sottogeneri nell’ambito della cultura rave. Dalla multimedialità fatta “in proprio” degli show underground si è passati a quella ipertecnologica dell'era del digitale, che coinvolge svariati gruppi di persone riuniti in contesti aziendali sovranazionali. Oggi, dietro le quinte delle pop-star, c’è una task force di manager, tecnici del suono, produttori, registi, tecnici informatici, stilisti, tutti facenti capo a multi-nazionali della musica, della moda e della cinematografia.

In Italia nascono gruppi (come 99 Posse, Almanegretta; Banda Bassotti, Cyclone, Pitura Freska; Articolo 31, Casinò Royale; Mau Mau, Torino Posse) che nascono e si trasformano, volutamente, nello spazio di pochi mesi. I loro ritmi mischiano in maniera originale il raggae e il rap e i loro testi sono prevalentemente orientati alla rivendicazione sociale e politica, contro il razzismo e il dominio del potere.

Ascoltiamo Don't let the sun go down on me, Why, Non amarmi, Mare mare, Please don't go, La forza della vita, One, Human touch, My name is Prince, In the closet, Better days, Ci vuole un fisico bestiale, Non m'annoio, Deeper and deeper, Jam, Knockin' on heaven's door, Brutta, Leap of faith, Come una Turandot, Do it to me.

Gli album più venduti in Italia sono Carboni, Greatest hits II Queen, Miserere, Hanno ucciso l'Uomo Ragno, The one, Dangerous, Achtung baby, Live at Wembley, I ricordi del cuore, Napoli punto e a capo, Back to front, Tears roll down, Love deluxe Sade, Human touch, Lorenzo 1992, Come l'acqua, The Freddie Mercury album, Unforgettable with love '86, Diva, CANZONI D'AMORE, Good as I Been to You, Lindbergh

Tormentone dell’estate: Hanno ucciso l’uomo ragno, degli 883

Si è detto del disco: “Canzoni d’amore è un bel disco., forse senza particolari vette, ma un bel disco che lascia un buon sapore in bocca e in testa. Gli arrangiamenti, quando prendono ritmo e fantasia, riescono a trasportare bene canzoni come La ballata dell’uomo ragno, Adelante! Adelante!, Vecchi Amici, Stella della strada, dove rock e delicatezza si rinforzano a vicenda. De Gregori lo ha descritto come un album  di ‘slancio e ragionevolezza’, come “stringere la mano a qualcuno, con cui condividere la necessità del riscatto, le amarezze, le sconfitte e le possibili vittorie”. L’album è ancora figlio della voglia di dirle, e non mandarle a dire, che era germogliata in Miramare 19.4.89; ma le affianca petali più curvi, più mediati, più liberi. Il Manifesto scrive “La lingua perduta della sinistra riappare anche così”. Forse perché a vent’anni dai suoi inizi questo ermetico, poi sentimentale, poi didascalico cantautore ha mantenuto coerenza e tensione civile, e insieme una scrittura che sa avvolgere, rappresentare, far pensare, appassionare. Ecco il punto. Ha scritto canzoni che scavalcano anni, mode e strette esistenziali. Anche chi non ha voluto fare i conti con De Gregori ora è obbligato a farli: lui è lì, ancora, e in qualche modo è un’ancora, esistenziale, sociale.

(Enrico Deregibus)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ PRENDERE E LASCIARE  (1996)

Il titolo dell'album doveva essere Rosa rosae. “Ma risultava quasi minaccioso, per le reminiscenze scolastiche. Ho preferito "Prendere e Lasciare" più dentro al cuore del disco. Le rose sono rimaste in copertina. La rosa è un simbolo. Significa la passione, la tenerezza. Non c'è molto da spiegare. E' come un cristallo di neve che si posa sulla mano e subito si  scioglie. E la passione, come la rosa della declinazione latina, è singolare, plurale, dativo, genitivo, accusativo, vocativo. Si adegua ad ogni variante”.

Francesco si avvale degli arrangiamenti di una persona che vive in California da molti anni ed è diventato un grosso suonatore di chitarra: Corrado Rustici. Cambia anche band: nel disco sono presenti David Sancious, Steve Smith, Benny Rietvel e Ambrogio Sparagna. I musicisti americani non si comportano con lui come dei semplici turnisti ma voglio essere informati, si fanno tradurre i testi dall’italiano all’inglese e da veri professionisti sono curiosissimi su tutto ciò che riguarda questo cantautore europeo, proprio per calarsi nella parte. Entrano prepotentemente nel suo mondo e alla fine, come i compatrioti di qualche anno fa, si degregorianizzano anche loro, e si sente! Nel successivo tour si farà accompagnare da un gruppo di ragazzi scovati dal pastore maremmano Guido: Emiliano Aimone, Roberto Rossi, Carlo Gaudiello, Marco Cravero, Fabrizio Viscardi, Andrea Pozzoli e il compianto Max Filannino.

All’inizio dell’anno c’è Dini al Governo; Clinton è il Presidente U.S.A; impazza la mucca pazza; In Afghanistan il regime dei talebani riporta indietro il paese di mille anni; Giovanni Paolo II esorta i vescovi e i sacerdoti a diffondere il vangelo attraverso Internet; Gianni Agnelli si dimette dalla carica di presidente del gruppo Fiat. Gli subentra Cesare Romiti; a Bologna, si conclude il processo ai killer della Uno bianca, con la condanna all’ergastolo di Roberto, Fabio e Alberto Savi; Elezioni politiche anticipate. Vittoria della coalizione formata dal centrosinistra e da Rifondazione comunista; al via il Governo Prodi; ad Agrigento, è arrestato il latitante Giovanni Brusca; Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema si accordano per creare la Commissione bicamerale, destinata a riscrivere parzialmente la Costituzione; cessa le pubblicazioni la "Pravda", quotidiano fondato da Lenin; secondo un’indagine dell’Eurispes, in collaborazione con la Gdf, Napoli si colloca al primo posto nella classifica della criminalità in Europa e, per quanto riguarda i furti di auto, batte perfino New York; Bill Clinton è rieletto presidente degli Stati Uniti; a Brescia, la Procura della repubblica fa perquisire abitazioni ed uffici di Antonio Di Pietro nell’ambito dell’inchiesta sul presunto trattamento di favore al banchiere Francesco Pacini Battaglia; nasce il DVD; il governo vara il cosiddetto ‘decretone’ di fine anno che prevede come aiuto all’industria automobilistica incentivi alla rottamazione delle macchine usate e all’acquisto di nuove vetture, la cosidetta Rottamazione; muoiono Luciano Lama, Marcella Mastroianni, Giuseppe Dossetti, Francois Mitterand.

Il telefono, al quale tutti hanno sempre riservato poca importanza definendolo soltanto un necessario pseudo-elettrodomestico, diventa il protagonista degli anni Novanta. Grazie al telefono il mondo diventa ancora più piccolo, le reti informatiche collegano il pianeta in un baleno, con i suoi fili si può far di tutto: inviare messaggi visivi e vocali, documenti, ecc.. Proprio alla fine del secolo, quando la sua storia stava per andare in cantina, è tornato prepotentemente alla ribalta cambiando totalmente la nostra vita.

Con cellulari che diventano sempre più piccoli, indossiamo mini t-shirt & maxi pantaloni Onix. Fornarina e Phard.

Nello sport Sammer vince il Pallone d’Oro, la Juve vince la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale con Peruzzi, Ferrara, Jugovic, De Chapms, Juliano, Carrera, Di Livio, Marocchi, Vialli, Del Piero, Ravanelli, e la domenica sera Paola Ferrari ci racconta che il Milan vince lo scudetto con Rossi, Panucci, Maldini, Desahilly, Costacurta, Baresi, Donadoni, Albertini, Weah, Baggio, Savicevic. (All. Capello). Europei di calcio in Inghilterra: l’Italia viene eliminata ai quarti con Peruzzi, Carbone, Mussi, Di Matteo, Apolloni, Maldini, Di Livio, Albertini, Casiraghi, Zola, Chiesa. (All. Sacchi). Vincerà il titolo la Germania.

Leggiamo L’Unità, Panorama, i calendari delle nostre dive, Va dove ti porta il cuore,

Viaggiamo con l’Opel Astra station wagon, l’Alfa Romeo 164, la Citroen Picasso, Fiat Brava, Renault Scénic,  Alfa Romeo 156, Ford Ka, Toyota Yaris, Peugeot 206, Skoda Octavia, Opel Vectra e le Fiat che ti piantano in asso,

Il Premio Strega va ad Alessandro Barbero con Bella vita e guerre altrui di Mr Pyle, gentiluomo e il Campiello va a Enzo Bettiza con Esilio

Dopo il grande sonno degli anni Ottanta il cinema italiano attraversa un buon momento con giovani registi di tutto rispetto: Soldini, Mazzacurati, Martone, Archibugi, Rubini, Amelio e i premi Oscar Tornatore e Salvatores. Al cinema vediamo Mission Impossible, L'uomo delle stelle, Ritratto di signora, Jurassic Park, Palermo Milano sola andata, Al di là delle nuvole, Shine, Il grande cocomero, Toy Story il mondo dei giocattoli, Ferie d’agosto.

Nella pubblicità degli anni Novanta la donna è determinata, indipendente, evoluta, vendicativa con l’uomo, stressata dagli impegni d'ufficio, presidente di consigli di amministrazione che votano unanimi non appena stordisce i presenti con la sola giravolta dei capelli lavati con l’ultimo balsamo; veste in doppiopetto grigio o gira per casa seminuda. Rispetto al passato è sempre più il soggetto e non l'oggetto, non avendo più soltanto un ruolo passivo nell'immagine pubblicitaria. Si disfa del rapporto opprimente con l’uomo, simboleggiato da gioielli e pelliccia dono di lui, e fa dell’auto il mezzo della sua libertà. All'uomo non resta che arrendersi; ma per quello che riguarda l'abbigliamento, la cosmesi, la cura del corpo, diventa un concorrente della donna: infatti sono sempre più frequenti gli spot che al posto del corpo femminile presentano quello maschile come oggetto del desiderio.

Spot da ricordare sono “Di chi è questo? E’ mio, è mio..è mio, è mio; Driiiiiiiin!! Pronto, c'è Gigi? e se non c’è fammi salire lo stesso perché voglio la Cremeria Motta!; “toglietemi tutto, ma non il mio Breil”; "Cosa vuoi di piu' dalla vita? Un Lucano!".

Si accresce la consapevolezza dei consumatori sulla qualità dei prodotti alimentari e sui criteri da seguire per un’alimentazione sana e corretta, comprensiva anche di carboidrati, proteine, vitamine, grassi e zuccheri. Viene meno anche il pregiudizio che la pasta faccia ingrassare. Ci intossichiamo con i bastoncini di Capitan Findus, il passato Pummarò, il futuro Pomì e il tonno con sorpresa Consorcio (ma chi lo va a comprare un tonno che si chiama così?).

Giochiamo con Megalomen, la Playstation.

Di moda vanno Naomi Campbell, internet, l’e-mail, il Labrador e il Siberian Husky, lo zaino Invicta, i viaggi in Mar Rosso, Caraibi, Santo Domingo, Messico e quelli dell’ultima ora, il piercing, il giaccone Barbour. Fumiamo Kent, Kim, Memphis, Merit, Pall Mall, R1.

In televisione prende più consistenza l’Eldorado delle fiction televisive, che con pochi soldi produce tanta pubblicità e tante storie di avvocati col faccione di Frizzi, storie che sono ben altra cosa rispetto ai capolavori della letteratura trasmessi dalla Rai nei primi anni Settanta. Quasi più nessuno va al cinema o al teatro. Quando nei talk-shows si chiede all’attore di turno “come mai non ti sei più fatto vedere in televisione?” questi si nasconde in frasi del tipo “sono tornato alla mia vecchia passione: il teatro. Adesso sono impegnato in “Tristezza e solitudine”, da una commedia di Sempronio, per la regia di Tal dei tali, scene di Tizio e coreografia di Caio e vi invito tutti a teatro domenica pomeriggio”. In realtà avrebbe voluto dire “Sono venuto qui per farmi vedere ed ottenere un piccola particina. Aiutatemi, non mi ha chiamato nessuno, nemmeno per un ruolo di maresciallo, brigadiere, appuntato o, al limite, dattilografo dell’Avv. Frizzi. Per non morire di fame sono costretto a fare teatro in sale semivuote. Vi prego, non ci sono più abituato, recito da solo e si guadagna poco! Mi andrebbe bene anche la parte di sagrestano di Don Matteo!”

In televisione c’è Vivere, Incantesimo, X-Files, Baywatch, Melevisione, i Simpson, Blob, Striscia la notizia, Stranamore, Carràmba che sorpresa, Scommettiamo che?, Il rosso e il nero e tanti telequiz controllati da un notaio che, secondo me, è il gemello nascosto di Vincenzino Mancuso (tuttora lavora con Bonolis).

Con il diffondersi di internet e delle chat, i giovani si incrociano per poi prendere strade diverse, si aggregano per interessi momentanei e per finalità decise di volta in volta. L'anonimato della rete garantisce a tutti di poter cambiare “pelle” più facilmente.

A Sanremo vincono Ron e Tosca con Vorrei incontrarti fra cent’anni, il Premio Tenco lo vince Ligabue con Certe notti, allo Zecchino d’oro vince "È Meglio Mario" e al Festivalbar Eros Ramazzotti con “Più bella cosa”.

Boom delle cantautrici negli Stati Uniti (Tori Amos, Sheryl Crow, Ani Di Franco, Fiona Apple, Sarah Mc Lachlan, ecc.);

L'avvento del digitale rimodella e ridefinisce la progettualità stessa del fare musica, come accadde con il passaggio dal 78 al 45 giri e al long playing e con la diffusione della stereofonia. Nel nuovo millenio è difficile immaginare i Pink Floyd in mono. Il digitale è il compact disc.

Il dio denaro ha inghiottito quasi tutto ciò che questi anni hanno generato. Il rock è schiacciato da gruppi di cantanti ballerini sapientemente manovrati dagli abili manager (Take That, Spice Girls e simili). Non si sa cosa oggi sia veramente rimasto del rock, date le tante contaminazioni avvenute con altri generi, per questo motivo molte persone appassionate di rock puro continuano ad ascoltare solo dischi vecchi, o album nuovi dei gruppi che resero grandi gli anni '60 e '70, senza prestare attenzione alle nuove idee in circolazione proposte da quella miriade di band preconfezionate che invadono la scena musicale oggi. Si salva il funk-rock dei Red Hot Chili Peppers e la melodia degli Oasis, esageratamente acclamati come i nuovi Beatles.

Ascoltiamo: Gangsta's Paradise, One and one, Summer is crazy, Jesus to a child, Bohemian rhapsody, Deep in you, Fastlove, Stranger in Moscow, La Terra dei cachi, California love, Make the world go round, You must love me, Lemon tree, My dimension, Whatever you want, Tranqui funky, Number one, L'ombelico del mondo, Freedom, E io penso a te.

I 10 album più venduti in Italia sono Dove c'è musica, Canzoni, Buon compleanno Elvis, Jagged little pill, Così com'è, Older, Nessun pericolo per te, Festivalbar 1996, L'imboscata, The score Fugees, Anime salve, Cremona, The ghost of Tom Joad, Mercury falling, The memory of trees, PRENDERE E LASCIARE, Greatest hits Simply Red, What's the story morning glory?, To the faithful departed, Falling into you,

Tormentone dell’estate: Canzone, di Lucio Dalla.

Si è detto del disco: "Lui ha dei suoi filoni che continuano, degli stili che continuano ad andare avanti, delle evocazioni che comunque continuano ad esserci. Per esempio, quella canzone bellissima, “Compagni di viaggio”, è un’atmosfera assolutamente alla Dylan, una canzone dylaniana al massimo. Però è bellissima, una delle più belle, secondo me. Poi ci sono delle cose completemente nuove, come “Il guanto”. Quindi, continua ad inventare cose nuove e continua a consolidare quelle vecchie. E' un processo che ci dà da pensare. Comunque, devo dire che questo è un periodo bello, un po' meno schiacciato da cose in alcuni dischi precedenti.

Ci sono stati dei momenti pesanti, lui ha fatto dei dischi molto più pesanti, anche se sempre importanti e belli. Però sono stati dei periodi più cupi. Adesso, invece, comincia ad essere di nuovo lirico, e quindi, va bene cosi. E' anche un buon segno perché, come abbiamo visto, precorre sempre le cose.”

(Giorgio Lo Cascio)

 

COME ERAVAMO QUANDO USCI’ AMORE NEL POMERIGGIO (2001)

Ecco i fatti dell’anno: migliaia di persone si recano pacificamente nelle giornate del G8 a Genova per manifestare sui temi della globalizzazione, la situazione però degenera con conseguenze imprevedibili; Silvio Berlusconi vince le elezioni politiche e ci governa con la coalizione del Polo delle libertà; il primo ministro inglese è Tony Blair; dopo l’attentato a Manhattan gli USA bombardano l'Afghanistan; Palma d’oro a Cannes per Nanni Moretti con La stanza del figlio; muoiono Renato Carosone, George Harrison, Giorgio Lo Cascio, Indro Montanelli, Ferruccio Amendola, Christian Barnard, Peppino Prisco, Maria Grazia Cutuli.

Ma quest’anno sarà ricordato nella storia dell’uomo sopratuttto per un’infamia: il crollo delle torri gemelle a New York avvenuto l’11 settembre a causa di due boeing pilotati da kamikaze e che provocò migliaia di vittime, proprio nel cuore della blindata America. Quelle torri che fumano come comignoli resteranno per sempre il simbolo di questo nuovo millennio. Da quel giorno in poi le strategie politiche del mondo cambieranno e tutti, a cominciare dagli invincibili americani (che hanno sofferto da sempre della sindrome da invasione), siamo consapevoli che nessuno è invulnerabile di fronte al fanatismo esasperato, al terrorismo e soprattutto alla voglia di riscatto. Per questo dall’11 settembre saremo ogni giorno in trincea per difenderci da questo nemico invisibile. Ma è una guerra che potremmo anche perdere, nulla ci assicura che l’Occidente possa vincerla, perché il 70 per cento della popolazione del pianeta non accetterà più certe condizioni. L’occidente continua a non accorgersi che qualcuno bussa alla porta e che è ormai troppo tardi per mettere il cartello “non disturbare”. C’è gente affamata che via satellite vede i nostri animali domestici mangiare su piattini d’argento, che si tuffa in mare da disperati gommoni in avaria e che rivendica non il suo diritto di vivere, ma almeno quello di sopravvivere.

Per fortuna nel 2001 c’è anche lo sport: la Ferrari, dopo tanti anni, vince finalmente il titolo mondiale con Schumacher. Col tedesco ne seguiranno tanti, ma tanti altri, Owen vince il Pallone d’Oro e la domenica sera Marco Mazzocchi e Giorgio Tosatti  ci raccontano che la Roma vince lo scudetto con Antonioli, Zago, Cafù, Candela, Tommasi, Samuel, Montella, Emerson, Batistuta, Totti, Del Vecchio. (All. Capello)

Ci intossichiamo con l’ovetto Kinder e Quattro salti in padella quando non possiamo cucinare per il tempo sempre più ridotto rimasto a nostra disposizione. Per questo la pasta diventa un piatto unico ed è consigliata dai dietologi, che la celebrano come un pass-partout per tutte le occasioni. Nelle cene con gli amici si ritorna a mangiare in casa, in cui ognuno gareggia sul manicaretto più ricercato o sulla segreta ricetta della torta, donata dalla mamma come un gioiello di famiglia.

Indossiamo abiti scuri con piccoli colletti, camicie grigie, grandi scarpe con punta quadrata. I capelli li portiamo rasati a zero e con pizzetto. Per le donne abbiamo delle scarpe a punta che avrebbero bisogno del porto d’armi per indossarle, jeans a vita bassa con un leggero ritorno alla zampa d’elefante e l’ombelico che fa capolino da magliette troppo corte.

In televisione il tempo diventa la cosa più preziosa. I palinsesti cambiano vorticosamente prostrandosi davanti al dio Auditel; un minuto in più o in meno significa milioni di euro; i tranquilli presentatori (ora conduttori) adesso lottano contro il tempo con stati di ansia da ricovero alla Neuro; interresanti dibattiti vengono interrotti dai gesti dei direttori di sala che premono per il tg, la pubblicità, costringendo il conduttore a chiedere all’ospite “abbiamo trenta secondi, lei cosa vuol dire in conclusione? Vediamo se è bravo!”. Da pazzi!

Per rilassarci però vediamo il Commissario Salvo Montabano, il Grande Fratello, la Tv delle ragazze, L’ottavo nano, Luttazzi, e poi marescialli, ispettori, commissari, squadre di polizia, brigadieri, appuntati, avvocati, medici legali, medici di famiglia, capuccini, frati, preti, papi e sacrestani, venditori di tappeti, gioielli, quadri, elisir di lunga vita ed Elisir di Mirabella, che al solo vederlo sentiamo addosso tutti i sintomi esposti e l’indomani corriamo a farci fare le analisi. Ma soprattutto c’è una novità: il decoder, la parabola e tutti i programmi satellitari a pagamento.

Il Premio Strega va a Domenico Starnone con Via Gemito e il Campiello va a Giuseppe Pontiggia con Nati due volte

Al cinema vediamo Il mio grosso grasso matrimonio greco, Vanilla Sky, L'ultimo bacio, La stanza del figlio, I cento passi, Concorrenza sleale, Malèna, Almost Blue, A beatiful mind, Il signore degli anelli I, Harry potter, Chocolat, Hannibal, Pearl Harbour, The Others, Moulin Rouge.

Viaggiamo con Ford Focus, Bmw 530, Toyota Yaris e Corolla, Alfa Romeo 147, Peugeot 307, Citroen Xsara, Fiat Stilo, Mercedes Classe A e Kompressor, Matiz Daewoo, Chrysler Voyager e centinaia di modelli di monovolume, jeep e fuoristrada come se fossimo sulle strade del Nebraska!

Nella pubbicilità del nuovo millennio sono sempre più presenti i campioni dello sport: al Cepu insegnano a Vieri cos'è l'Adsl, Del Piero beve l’acqua parlando con un uccellino, Buffon se la vede con una donna gigante, Cannavaro rompe i vetri giocando al pallone, ecc. L’uomo, a differenza degli anni Settanta, ribalta il suo ruolo nei confronti della donna. Adesso è completamente ai suoi piedi: lei lo graffia sulla guancia, gli grida “egoista!”, si esibisce in  una sfilata maliziosa con tutte le calze che ha a disposizione e lo fa ingelosirore dicendogli di aver incontrato Antonio Banderas in tram. E lui accetta tutto, è sempre più innamorato e lo dimostra facendole romantici scherzetti: dalla porta di ingresso invia un messaggio alla segreteria telefonica di casa e, con un sincronismo pari a quello degli esperti di Cape Kennedy, riesce a farle sentire al momento giusto: "...Ciao, presto sarò a casa …..(E ci credo! La sua efficienza sul lavoro non è cambiata affatto rispetto a qualche anno fa!),….sul tavolo c'e' il vino con le patatine… i fiori sono freschi…. e nel cd c’è la nostra canzone ... e mi raccomando, quando torno a casa non fare il solito gioco che non mi apri!!" e le si para davanti! Ma lei, più stronza che mai, s’incazza perché il lettore del CD è guasto ed esce fuori nel pianerottolo gridando: Basta! Vado col primo che capita!………… Buonaseeera!”.

Altri spot da ricordare sono “parola di Francesco Amadori!”; “A regazzi’! E mo’ sto pallone voo’ buco!”; il frigorifero pieno di Kinder Pinguì che per mangiarli devi umiliarti davanti a tuo fratello perchè sono i suoi; “No Martini, No Party”; l'acqua Rocchetta che fa fare molta "plin plin"; la barca della Q8.. incagliata in una pozzanghera.

Leggiamo La Repubblica, l’Espresso, Capital, Donna moderna, Cosmopolitan, Max, Libero, Italia Oggi, La Gazzetta dello Sport, Televideo, L’isola che non c’era.

Giochiamo con Pokemon, il solitario di Windows, Flight Simulator, Picaciù.

Di moda sono i palmari, i viaggi in Irlanda, in Patagonia e tutto ciò chè è stancante e “off-limits” (basta che si dica di essere stati in un posto sconosciuto da tutti); gli sms, il Rottweiler e il pastore Maremmano, lo zaino della Napapijri, l’alimentazione biologica, il piercing e i tatuaggi, adottare un bambino ucraino, il vintage, la card taroccata di Tele+, il cellullare con l’auricolare che mentre lo usi per strada vieni schivato come un mentecatto che parla da solo, il DVD, l’impianto Home Cinema.

A Sanremo vince Elisa con “Luce (tramonti a nord est)”, il Premio Tenco lo vince Giorgio Gaber con La razza in estinzione, allo Zecchino d’oro vince "Il Singhiozzo" e al Festivalbar vince Vasco Rossi con “Ti prendo e ti porto via”.

Almeno in Italia c’è ancora della buona musica con Vinicio Caposella, Sergio Cammarere, Samuele Bersani, Daniele Silvestri, Gemelli diversi, Luna Pop, Tiziano Ferro, Goran Bregovic e Carmen Consoli.

Attraverso la circolazione mondiale degli mp3, internet permette a tutti l’acquisizione di qualsiasi materiale musicale: dall’ultima spazzatura al remoto capolavoro, abbattendo in questo modo i costi e le distanze della musica. Per i musicisti vuol dire far circolare il proprio materiale velocemente senza tanti passaggi di mano, mentre per chiunque voglia ascoltare musica significa riuscire a possedere, in modo facile e veloce, i materiali più disparati del passato e del presente.

Così accade che il ragazzo della nuova generazione si trova in mano dischi di cui al massimo aveva sentito parlare in termini mitici. Antichi capolavori perduti gli si parano davanti, a volte anche a prezzo invitante o scaricati gratuitamente dalla rete, li ascolta, scopre la verità, se ne fa influenzare e alla fine se ne va ai concerti revival dei Deep Purple insieme al padre.

In queste occasioni c’è qualcuno che dice “che bello, ma ci pensi? C’è il mitico Alvin Lee che mi sta suonando davanti!” e un altro che gli risponde “Sì, ma vedere dal vivo i Ten Years After di trent’anni fa era un’altra cosa, era una conquista, un obiettivo, era essere un eletto, significava litigare con i genitori e scappare con un sacco a pelo su un treno, significava essere presenti quando suonavano i loro pezzi per le prime volte, significava dire ‘io c’ero’”.

Ma quel che rimane dei miti che inventarono il rock lo si vede proprio in questi concerti, in cui suonano i fantasmi di loro stessi, come fece al circo l’ultimo Bufalo Bill. E’ come il riflesso di una stella che vediamo in cielo e che in verità non c’è più da millenni. Non sappiamo se lo fanno per scopi poco nobili o se in loro vaga ancora l’anima dei giorni di Woodstock. Ma a vederli e sentirli suonare scappa comunque la lacrimuccia. E’ inevitabile!

Comunque è strano vedere i ragazzi della classe ’85 ascoltare soltanto “quella” musica rinnegando l’attuale. Questo significa che l’apparato uditivo dell’uomo funziona ancora bene, che almeno da quel punto di vista (anzi di orecchio) i ragazzi non si fanno influenzare dalle mode. Non ci sono altre spiegazioni.

Peccato che quello che hanno scoperto non risorgerà più. Di quel leggendario vento di passioni oggi resta soltanto una leggera brezza. Il grande rock, il vero rock, è definitivamente scomparso. Quello che si fa oggi sono soltanto ripetizioni di quello che fu, comprese tutte le sue sfaccettature. Nell’era in cui vengono pubblicati una miriade di scadenti dischi al mese, non esistono più gli album “guida” come Born to run, Blood On The Tracks, A Night At The Opera, The Dark Side Of The Moon, The wall, Aqualung. Il più è già stato inventato ed è anche per questo che gli anni Sessanta e Settanta sono stati i più ricchi e prolifici. All'epoca – e il contesto socio-politico stimolava - c'era ancora tutto lo spazio per sperimentare e gettare le basi in immense praterie tutte da cavalcare per la prima volta. Oggi non si profila proprio niente di nuovo all’orizzonte, e questo è preoccupante. Chissà come sarà la musica del nuovo millennio?

Mah… ecco cosa si ascolta nel 2001: Can't get you out of my head, Infinito, Xdono, It's raining men, Eternity, Io sono Francesco, Me gustas tu, Luce, Down down down, Lady Marmalade, Baila, E ritorno da te, Love don't cost a thing, Hero, Imitation of life, Little L, www.mipiacitu, Smooth criminal, Not that kind, Dream on, Sono contento, Mama insegnami a bailar, Fino alla fine, Trouble, Scream if you wanna go faster.

Gli album più venduti in Italia sono Esco di rado e parlo ancora meno, Stupido Hotel, Stilelibero, Shake, One Beatles, The best of Pink Floyd, All that you can't leave behind, Festivalbar 2001, No angel, Not that kind, Il cammino dell'età, Medina, La curva dell'angelo, Festivalbar 2001, Love and theft, Iperbole, Born to do it, 1 in + 883, The Marshall mathers, La vasca, Anime salve, Macramè.

Tormentone dell’estate: Tre parole, di  Valeria Rossi. Come quelle che disse Francesco sul disco: “Amore-nel-pomeriggio”. Stop. Non disse altro. Fece la sua promozione attraverso il forum del sito Sony, dialogando con i suo ammiratori come un ragazzino e parlando delle sue nuove canzoni solo in quel luogo.

Lo fecero altri: "Abbiamo incominciato, Francesco ed io, a pensare di realizzare finalmente un disco, perché i tempi pensavamo fossero maturi. Allora ci siamo trovati a casa sua, in Umbria, e abbiamo fatto una riunione...abbiamo pensato a riproporre un Rimmel dei giorni nostri.

Abbiamo lavorato a "togliere" piuttosto che "ad aggiungere" perché le idee c'è ne sono state tantissime, ed è stato un bellissimo lavoro.

L’atmosfera è stata quanto di meglio si possa pensare. Abbiamo registrato tutto in diretta, cioè ogni musicista suonava il proprio strumento con Francesco che cantava, come se fosse un concerto in sala di registrazione. Sono stati pochi i ritocchi, abbiamo preferito rifare più volte il pezzo piuttosto che intervenire su ogni singolo strumento, perché questo ci avrebbe portato a raffreddare l'atmosfera delle canzoni.”

(Guido Guglielminetti)

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Ascoltando le ballate del disco si capisce subito che aveva bisogno soltanto di essere ascoltato, non spiegato. Deriva è un gioiellino il cui testo non contiene parole ma note musicali, frasi, armonie. Sono parole che potrebbero già suonare da sole, senza strumenti, ma avendo la fortuna di essere imprigionate in quella gabbia melodiosa che Francesco ha costruito per loro, diventano di conseguenza meravigliosi pentagrammi. E’ una canzone che ascoltata nel posto giusto ti mette addosso un’indescrivibile voglia d’amore, una canzone terapeutica che ti aiuta a trovare il coraggio di dire ‘ti amo’.

Anche L’aggettivo Mitico, Sempre e per sempre, Il cuoco di Salò saranno ricordate a lungo, come impresse in quella misteriosa fotografia virata seppia che ogni tanto cita: ”quando ho guardato la tua foto sul muro ed ero già lontano tu sorridevi a qualcuno qualche anno prima” e “quella foto in cui tu sorridevi e non guardavi”.

L’ultima è una strofa che hanno canticchiato tutti coloro che si sono riconosciuti in queste pagine e che magari nel ’75, a bordo di una Prinz Nsu immobile e ingolfata di fronte a un cartellone di “Yuppi Du”, coi vetri appannati dall’angoscia e col posacenere pieno di disperate Marlboro appena fumate, tormentavano l’autoradio fra la travolgente voce di Enrico Ameri per l’ennesimo autogol di Niccolai e la musicassetta stereo7 di Rimmel. Il nastro di Rimmel (salvo laocoontici recuperi e riavvolgimenti) girava, girava, e forse chi lo ascoltava si distruggeva l’anima per l’amore perduto da poco, avvolto in un eskimo che non riparava per niente dall’acqua delle lacrime e dal gelo dell’abbandono.

La storia entra dentro le case, dovunque, e non possiamo far niente per fermarla, anche se stiamo fermi a piangere dentro la Prinz. Ma Francesco era lì presente, con noi, ammorbidendo con le sue dolci note i nostri cuori per le nostre disfatte o rinvigorendoli per le nostre conquiste.

“La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere..” questo ha cantato, scrivendo quelle sue sulle corde della fedele Martin: da spietati ginecologi che vivono in collina ad uomini ragno che si atteggiano ad innovatori transalpini, dalle vuote strade di Saigon ai supermercati svuotati, dalle informazioni televisive alle fabbriche di vedove nel cielo, dalla morte preannunciata di un cantante a quella annunciata di un poeta, dal 19 luglio al 12 dicembre, dal vivere da condannati di zingari, extracomunitari ed albanesi ai condannati, invece, a vivere.

La sua carriera è cresciuta assieme alla gioventù italiana, si è riconosciuta in essa ma soprattutto in quei ragazzi dei Settanta che vivevano il loro tempo con indifferenza e disprezzo ma che nello stesso tempo ne rimanevano influenzati, affascinati. Insomma, De Gregori ha cantato anche noi, nessuno si senta escluso. De Gregori siamo noi, la storia siamo noi.

Circa trent’anni fa un amico d’infanzia disse: “E’ bellissima, ma dimmi, sogni spesso le cose che hai scritto, oppure le hai inventate solo per scandalizzare?” Sembravano frasi senza senso composte da uno squilibrato, da una meteora che si sarebbe subito dileguata fra i meandri della musica italiana. Eppure dopo trent’anni siamo ancora qui a parlare di lui. Non era una meteora, ma una stella che brillava di luce propria. Se qualcuno avesse avuto meno fretta quando ascoltò “Cercando un altro Egitto”, se avesse teso l’orecchio fino in fondo, se avesse captato meglio il significato della risposta finale “Amico, vattene via, devo ancora svegliarmi”, non avrebbe mai scritto di ermetismo ma, al contrario, avrebbe annunciato questo rinnovamento e cioè che era molto più bello e stimolante cantare “mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai” anzichè “non abbandonarmi”. Ma nessuno lo fece mai, anzi.

Eppure il messaggio di Francesco era chiaro: “devo ancora svegliarmi”. Sognava! Semplicemente sognava il suo tempo, che a sua volta era un tempo da sogno, il migliore!

Da allora ha continuato a farlo. E’ un letargo che dura ancora e che non osiamo interrompere. Anche quando non si fa sentire per molto tempo sappiamo che si trova nel suo mondo di fiabe, che non vuole avere collegamenti “terreni” e che, come ogni genio, ha in quel momento uno spirito così sensibile da farlo apparire distante, disinteressato a tutto e a tutti.

Anche se oggi la sua barba ha lo stesso colore dei nostri capelli, quel ragazzo coi pantaloni corti, i capelli rossi e gli occhi blu, grazie a Dio, deve ancora svegliarsi. Noi vegliamo su di lui aspettando i suoi straordinari stati di tranche in cui parla dei suoi pensieri sul cuscino, della sua luna in fondo al pozzo, delle sue voglie strane in fondo al cuore.

Siamo qui, in attesa che ci racconti ancora una volta i suoi bellissimi sogni, ben consapevoli - attraverso la storia - di avere il privilegio di esserne partecipi.

 

Marzo 2004

Mimmo Rapisarda

 

 

 

 

 

 

Dicono che c'e' un tempo per seminare e uno piu' lungo per aspettare. Io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.

(I. Fossati)

 

 

 

 

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