SCACCHI E TAROCCHI
LA STORIA |
La
storia siamo noi, nessuno si senta offeso; |
SCACCHI E TAROCCHI |
Venivano
da lontano, avevano occhi e cani, |
I COWBOYS |
I cowboys vanno a cavallo, per
i Canyons della vita, e
una fibbia arrugginita. la
loro stella non ha famiglia, il
loro vino non ha bottiglia. la
loro stella fa che non tramonti. che
quando arriva ci si fanno i conti. quando
ritornano già vanno via, la
loro vita è una ferrovia. tutti
armati fino ai denti, a
cavalcioni dei respingenti. nell'Arizona
dei nostri cuori, non
hanno armi e non hanno amori. così
si perdono raramente sono
anime nella corrente. e
il futuro si fa presente, ma
dopo i cowboys non c'è più niente. |
CIAO CIAO |
Ciao ciao, andarsene è un peccato però ciao ciao bella donna che alla porta che mi saluti e baci abbracci e sputi, e io che sputo amore, io che non sputo mai. Ciao ciao, andarsene era scritto però ciao ciao bella ragazza che non m'hai capito mai già parte il treno, sventola il fazzoletto amore mio, però, piangi di meno. Cioa ciao, ciao amore ciao, amore ciao. Guarda che belli i fiori in quella città. Ciao amore, ciao, amore come va? Ciao amore, ciao, amore ciao. Ciao ciao, guarda che belli i fiori in quella città, che mai mi ha visto e mai nemmeno mi vedrà. Guarda che mare, guarda che barche piccole che vanno, a navigare. |
POETI PER L'ESTATE |
Vanno a due a due i
poeti verso chissà che luna amano molte cose, forse nessuna. Alcuni sono ipocriti e gelosi come gatti, scrivono versi apocrifi, faticosi e sciatti. Sognano di vittorie e premi letterari pugnalano alle spalle gli amici più cari. Quando ne vedono uno ubriaco in un fosso, per salvargli la vita, gli tirano addosso. Però quando si impegnano lo fanno veramente, convinti come sono di servire alla gente. E firmano grandi appelli per la guerra e la fame, vecchi mosconi ipocriti, vecchie puttane. Vanno a due a due i poeti e poi ritornano quasi sempre, come gli alberi di Natale quando arriva dicembre. Si specchiano nelle vetrine dentro ai loro successi, poveri poeti soliti, quasi sempre gli stessi. Però l'avvenimento, il più sensazionale e quando in televisione te li vedi arrivare, profetici e poetici, sportivi ed eleganti pubblicare loro stessi come fanno i cantanti. Vanno a due a due i poeti, traversano le nostre stagioni e passano poeti brutti e poeti buoni. Ma quando fra tanti poeti ne trovi uno vero, è come partire lontano, come viaggiare davvero. |
A PA' |
Non mi ricordo se
c'era la luna e né che occhi aveva il ragazzo, ma mi ricordo quel sapore in gola e l'odore del mare, come uno schiaffo. A Pa' E c'era Roma così lontana E c'era Roma così vicina E c'era quella luce che ti chiama, come una stella mattutina. A Pa', a Pa' Tutto passa e il resto va. E voglio vivere come i gigli nei campi, come gli uccelli nel cielo campare. E voglio vivere come i gigli nei campi e sopra i gigli nei campi volare. |
SOTTO LE STELLE DEL MESSICO A TRAPANAR |
Sotto
le stelle del Messico a trapanàr, |
PICCOLI DOLORI |
Mi fa male una gamba, la
schiena è una carcassa che
cammina e non passa. e
le sento scoppiare che
vivono dentro ai cuori, ma
devo scappare, e
nelle orecchie il rumore. qualche
altro dolore. tutti
i miei vizi in croce, |
TUTTI SALVI |
Vennero a galla finalmente, alcuni
coriandoli di allegria, che
i pesci non vollero portare via. che
pure il mare le perdonò, sulla
spiaggia di New York. ancora
vi devo parlare. sull'azzurrissimo
mare. dell'incredibile
esplosione. poche
notizie e nemmeno buone. e
rotolavano sulle onde. insieme
al nome di una bambina. praticamente
senza padrone. e
intanto il mare le portava via. viaggiava
ancora in buona salute, no,
non erano perdute. e
poi nessuno le reclamava, e
di suo padre che la chiamava. |
MIRACOLO A VENEZIA |
Venezia
sta sull'acqua, manda cattivo odore. |
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